A proposito di antisemitismo e razzismo, Matteo Salvini commenta così il rifiuto di Liliana Segre a partecipare a una delle sue adunante oceaniche: «Sarà una bellissima giornata in cui lanceremo dentro e fuori il parlamento una grande campagna in difesa di Israele, perché nel 2020 gli antisemiti, quelli che odiano Israele, non possono essere compresi nel contesto civile, quindi i nemici di Israele sono miei nemici».
Mentre Salvini è impegnato a dividere il mondo in amici e nemici, il defunto senatore leghista Gianluca Buonanno aveva parlato così di Gad Lerner e di Israele: «È un ebreo perché si vanta di essere ebreo, mi pare. Ci racconti Lerner, di quello che fanno ai palestinesi. Non mi pare si facciano tanti problemi con loro».
Dunque se Buonanno non si vergognava di esprimere idee in linea con quelle del Ventennio e delle leggi razziali, Matteo Salvini gira nella direzione opposta, praticando un altro razzismo per compiacere l’ultradestra israeliana, razzista e omofoba, che inopinatamente trova consenso anche da noi.
Brava Liliana Segre, che si è sfilata con il suo inimitabile garbo dal trappolone imbarazzante.
Prima riflessione a margine su antisemitismo e razzismo: entrambi, da bravi ignoranti e/o ipocriti, praticano l’indegna confusione tra “ebrei” e “Israele” (o meglio, “governo di Israele”).
Seconda riflessione a margine su antisemitismo e razzismo: Roberto Della Rocca sul suo wall Facebook cita il “Pillon-clone” in kippà: «Raffi Peretz, ministro della cultura di Israele, ultradestra, razzista, religioso fondamentalista ebreo, appoggia apertamente l’apartheid nei territori occupati, omofobo dichiarato».