“Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano (…) Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Lettera agli Efesini 4, 29-32).
A proposito del tanto praticato hate speech segnalo una lettura suggerita oggi da Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, che mi pare preziosa per tanti che si professano “cristiani” pur praticando la violenza verbale (e non solo) come per noi laici.
Si tratta di una riflessione di Sergio Centofanti, vice-direttore della Direzione editoriale del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, pubblicata su Vatican News a questo link.