A volte è troppo difficile accettare gli eventi della vita e la morte improvvisa di Max Repossi è il più difficile. Una perdita di cui non si capisce il senso, a un’età in cui non si dovrebbe morire.
Hai un bel pensare «adesso Max si può allenare con Bruce Lee e Wong Fei Hung, può addirittura migliorare il Tit Sin Kuen che gli avevo passato grazie ai consigli di suo nonno Chan Hon Chung, può riabbracciare suo padre….».
Macché. Il fatto è che su questa piccola terra, dove noi restiamo altrettanto precari, Max Repossi lascia un vuoto atroce. Era nipote, amico, fratello. Ci mancherà il suo sorriso, la sua dolcezza, la sua capacità di essere serio e leggero al contempo, la sua anima pura.
Quanto assurdo dolore.