Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano per la società incivile, afferma che Milano è “pluripatologica” e che va curata. Poi, non soddisfatto, dice che bisogna «abbattere le barriere architettoniche» perché «questa è una città contro la disabilità».
Il sindaco Beppe Sala ha cose più importanti da fare che accompagnare il pistolero che gira armato per il Fatebenefratelli in un giro per le strade «con un disabile», quindi – visto che con l’amico in carrozzella della foto ci giro spesso e quindi con i problemi della disabilità ho dimestichezza – provo a spiegare come realmente stanno le cose.
A Milano di barriere architettoniche ce ne sarebbero poche: è difficile trovare marciapiedi senza scivoli e quando non ci sono in genere basta fare pochi metri per trovarne uno. Basterebbe, perché a Milano il problema vero per chi cammina a rotelle come il mio amico sono proprio gli automobilisti a cui il candidato pistolero Luca Bernardo vorrebbe dare ulteriori privilegi e ulteriori motivi per invadere la città.
- automobilisti che parcheggiano sugli scivoli
- automobilisti che parcheggiano sui passi carrai
- automobilisti che parcheggiano sul marciapiede rasente il muro e che non lasciano spazio sufficiente per il passaggio della carrozzella
- automobilisti che vanno troppo forte e non rallentano in prossimità delle strisce pedonali
- automobilisti che non guardano quando girano a destra all’incrocio e rischiano di travolgere la carrozzella che sta attraversando
Ecco: già eliminare questi cinque punti significherebbe dare alle persone con disabilità la possibilità di girare per Milano più tranquilli. Penso che l’attuale amministrazione – anche per difficoltà oggettive che in parte comprendo – non abbia fatto granché sulla mobilità in genere e sulla disabilità in particolare, ma (1) partiva da una situazione drammatica, (2) qualcosa ha fatto e (3) con altri cinque anni a disposizione farà molto di più. Invece la prima azione del candidato pistolero Luca Bernardo qualora (malauguratamente) diventasse sindaco sarebbe “cancellare la ciclabile di corso Venezia”, dunque distogliendo persone dall’uso della bicicletta e attirando altre auto in città.
Un’altra occasione per fare una riflessione sul livello di questo dottor Luca Bernardo (meglio noto come “il pistolero”) e sui temi della sua propaganda, in linea con chi lo tenta di piazzarlo a Milano: le più losche destre fascioleghiste, fascistoidi o neofasciste viste in Italia dopo il 1945.