Scrive Christian Raimo: «Per adesso le candidature al Quirinale sono Pierferdinando Casini, Silvio Berlusconi, Mario Draghi e Walter Veltroni.»
Mi sta particolarmente bene che si cominci a citare Veltroni tra i papabili al Quirinale, significa che è un nome speso per tattica e quindi non sarà lui il successore di Mattarella. Regista scadente, scrittore caricaturale, documentarista ricattatorio, poeta autoparodico, saggista neppure mediocre, editorialista pleonastico, storico meno che amatoriale, critico cinematografico triviale. È importante che sia stato citato, se fosse lui dovrei emigrare, perché non vorrei mai essere rappresentato da uno così, che considero anche peggio dei peggiori tra gli altri citati.
Ne post sul suo wall Christian Raimo prosegue facendo i nomi di Luigi Manconi, Rosy Bindi e Marta Cartabia. Di tutti ritengo che solo quest’ultima (con cui ho pressoché nulla in comune) abbia l’esperienza e sia sufficientemente attrezzata culturalmente per ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica. Gli altri no. Mi auguro quindi che i nomi di cui si comincia a parlare servano solo a distogliere l’attenzione. La nostra classe politica è scadente, ma non al punto da piazzare al paese uno di costoro come rappresentante di tutti.