“… È circondato da pacifisti, tutti vogliono la pace. Pregano che cessi lo spargimento di sangue, non farebbero male a una mosca, piangerebbero nel farlo. Aspettano seduti che il bullo si addormenti. Ogni impero che l’ha fatto schiavo è scomparso: Egitto, Roma, anche la grande Babilonia. Ha trasformato la sabbia del deserto in un giardino paradisiaco. Non va a letto con nessuno, nessuno lo comanda. …”
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Robert Zimmermann, AKA Bob Dylan, ha cantato per Israele dopo l’invasione del Libano nel 1983. Neighborhood bully dice quello che andrebbe detto anche oggi, ma che pochi hanno il coraggio di dire.
Qui un bell’articolo da The Times of Israel scritto in occasione dei 75 anni dell’artista.