Caro Pierfrancesco,
proprio stavolta che dopo mezzo secolo di elettore mugugnante-ma-ligio avevo deciso di non votare Partito democratico (o quel che era prima) ecco che a crearmi un problema non da poco arriva la mail che annuncia la tua candidatura.
Le ragioni per cui avevo deciso di votare altrimenti sono:
- la scarsa determinazione, per non dire l’ambiguità, di una parte significativa del PD, inclusa la segretaria, sul massimo sostegno possibile all’Ucraina e…
- …il paventato “campo largo” con il Movimento 5 Stelle, gli esponenti in Italia delle dittature che mirano alla sovversione delle democrazie parlamentari in Occidente.
Le ragioni per cui vorrei votarti a mio rappresentante al Parlamento europeo (a cui tengo almeno quanto tengo a quello italiano) sono:
- il tuo buon lavoro a Milano con la giunta Sala, già riconosciuto in passato;
- la tua formazione culturale e l’esperienza politica accumulata in questi anni.
Certo, il meccanismo proporzionale del Parlamento Europeo riduce i rischi di improbabili accrocchi politici, ma resta comunque la mia diffidenza nei confronti del tuo partito, i cui segnali sui temi geopolitici sono talmente contraddittori da generare perplessità in un liberal europeista, atlantista, pro-NATO come me.
Seguirò quindi con attenzione la campagna elettorale, nell’auspicio di sentire parole che sciolgano le mie perplessità e mi consentano di poter scrivere serenamente il tuo nome sulla scheda.
Un saluto cordiale.
Alberto Biraghi