Dalla “nazi Ucraina” al “genocidio” di Gaza: l’FBI svela la guerra ibrida di Putin

la guerra ibrida di Putin

L’FBI ha scovato un’azione russa, una guerra ibrida mirata a destabilizzare l’opinione pubblica in Occidente con flussi enormi di denaro nero, in gran parte criptovaluta o cash, per attivare decine siti “doppelgänger” (sosia di quelli delle testate di informazione), migliaia di siti di propaganda e milioni di falsi profili sui social. E per indurre a sostenere l’operazione in Occidente oltre 2.800 tra politici, uomini d’affari, operatori dell’informazione e influencer.

I temi al centro dell’operazione sovversiva sono si incontrano quotidianamente sui social. Oltre a quelli specifici per gli USA (elezioni rubate a Trump, tensione col Messico, eccetera) ci sono tutti quelli su cui ci si accapiglia ogni giorno anche sui social europei e italiani. Quattro in particolare:

  1. gli USA sono i responsabili – palesi e occulti – di tutti i mali del mondo, ma Trump sistemerà tutto;
  2. i soldi per aiutare l’Ucraina sono sprecati e dovrebbero essere utilizzati “per scuole e ospedali” / “l’articolo 11 della Costituzione lo vieta”;
  3. l’Ucraina è un Paese corrotto e nazista;
  4. il “propal” che definisce Israele un Paese criminale di “sionisti” che stanno commettendo un genocidio a Gaza.

Chi frequenta i social può osservare che i sostenitori di uno dei quattro argomenti in genere condividono anche gli altri tre. Tra questi molti nomi famosi della politica – trasversali agli schieramenti – e dell’informazione. Cito quelli che ho incrociato di recente, ma ce ne sono tanti (eventualmente si possono segnalare a info@onemoreblog.org per aggiungerli alla lista):

  • Gianni Alemanno (Indipendenza!)
  • Elena Basile (ex funzionaria diplomatica)
  • Goffredo Bettini (PD)
  • Laura Boldrini (PD)
  • Luci Caracciolo (Limes)
  • Giuseppe Conte (M5S)
  • Massimo D’Alema (PD)
  • Gianluca Di Feo (Repubblica)
  • Stefano Fassina (Sinistra italiana)
  • Michele Geraci (Indipendenza!)
  • Marco Rizzo (Partito Comunista)
  • Matteo Salvini (Lega)
  • Michele Santoro (ex anchorman)
  • Cecilia Strada (figlia di Gino)
  • Marco Tarquinio (PD)
  • Luca Telese (LA7)
  • Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano)
  • eccetera, con i vari Di Battista, Orsini, Rubio e altri assortiti sbandieratori.

Tutti a libro paga di Vladimir Putin? Facile pensarlo, anche considerando i prelievi milionari di contanti da parte dell’ambasciata russa in Italia.

NB: da qualche tempo agiscono su Twitter profili falsi che sparano a zero contro l’Ucraina, ma tengono la bandierina di Israele nel profilo e viceversa. È un tentativo di rendersi meno riconoscibili. Per individuarli conviene dare un’occhiata ai loro follower: tante “signorine BUONASEGA™” (profili con foto di ragazze ammiccanti e poco vestite, che a volte commentano con la frase “i miei nudi nel profilo”) tra i follower sono un indice quasi certo di troll.

Il dossier di 277 pagine sull’indagine è qui.