La mia ottava Subaru sarà una Toyota

La mia ottava Subaru sarà una Toyota

Cara Subaru, dal 1999 a oggi ho avuto: Forester, Forester, Outback, Levorg, Forester, XV, Impreza. Purtroppo, dopo oltre un quarto di secolo di fedeltà alle tue pleiadi, alla scadenza del finanziamento in ottobre dovrò rassegnarmi a scegliere una vettura di altra marca.

Purtroppo oggi non esiste più in Italia una Subaru in grado di soddisfare le esigenze del mio segmento di riferimento. Outback: troppo grande e costosa. Forester: troppo grande e sottopotenziata (l’ho avuta col 2.0 eboxer da 150 cv, che trovavo già insufficiente, penso che 136 cavalli siano davvero troppo pochi, come peraltro si capisce tra le righe leggendo qua e là i test). Idem per la Crosstrek, che ho avuto come XV 2.0 eboxer da 150 cavalli. Mi troverei con un’auto meno performante della precedente XV, più assetata e più pesante rispetto alla mia attuale Impreza, oltre che inutilmente massiccia, visto che uso l’auto di proprietà solo in autostrada con due persone a bordo.

E poi, siamo sinceri: il 2.0 eboxer – soprattutto in questa nuova versione depotenziata – è rimasto un po’ indietro rispetto alla concorrenza. Mazda, Nissan e Toyota (per citare solo i giapponesi) propongono vetture di dimensioni e prezzo analogo con motorizzazioni più performanti e parche. Eppure, avrei comunque rinunciato serenamente ai 14 cavalli dell’eboxer depotenziato se avessi potuto acquistare  una Impreza 2025, peraltro disponibile in Germania (per non dire della 2.4 americana), ma nessun concessionario sembra disposto a farne arrivare una. Potrei acquistarla da un importatore parallelo o andare in Germania, con tutti i disagi del caso. Anche no. Evidentemente siamo un mercato comune, ma non per le Subaru.

Mi rendo conto che sia un momento difficile per tutto il settore, ma non credo che continuare a ridurre l’offerta sia una politica sensata. Nel 1999 decisi che le Subaru sono – per rapporto qualità-prezzo, prestazioni, affidabilità – le auto migliori in commercio (e lo decisi con cognizione di causa, da giovane giornalista ho lavorato per oltre 20 anni nell’automotive). Ho riconfermato nel tempo la mia fiducia a Subaru a ogni cambio d’auto, ma questa volta mi troverò obtorto collo ad acquistare (credo) una Toyota. È sempre in famiglia, ma non è la stessa cosa, anche perché non potrò usufruire della ineguagliabile qualità di assistenza offerta a Milano dall’officina Buratti.

Una saluto cordiale e – spero – un arrivederci a fra 36 mesi.

Alberto Biraghi

Thread su Bluesky e  Facebook.