Eccerto, finalmente ammesso allo Yad Vashem, il nostro vicepremier fa un altro passo verso lo sdoganamento dal suo ingombrante passato. Così finalmente si decide a parlare di "infami leggi razziali volute dal fascismo". Cosa penseranno di lui i bravi ragazzi che aveva coccolato per quel lungo weekend genovese del luglio 2001, quelli che infierirono con sadica ferocia sugli inermi di Diaz e Bolzaneto? I cosiddetti "tutori dell'ordine", colti da una telecamerina a Bolzaneto, mentre canticchiano: "Un due tre, forza Pinochet. Quattro cinque sei, morte agli ebrei. Sette otto nove, il negretto non ci commuove". Voteranno ancora per Gianfranco? O passeranno "armi e sfollagente" a Borghezio, Scajola e altri analoghi cherubini? Genova 2001 è un a piccola cosa di fronte al delirio di orrore della Shoah (ma non per i genitori di Carlo). Ma crederò al Fini-pentito solo dopo che avrà aggiunto una parola di pentimento anche sulla vergogna di Genova, sulle false testimonianze, sulle finte molotov, sui black-block che parlamentano con i carabinieri e danno ordini (filmato mostrato durante "Mai Morti"). Fino a quel momento, fino alla totale chiarezza, a Fini resta la camicia nera sotto al doppiopetto, a noi la Resistenza.Sono stato giovedi scorso alla manifestazione contro Bush a Londra, c'era una tensione mostruosa per la preoccupazione che potesse succedere qual cosa di brutto.
Erano tutti molto preoccupati per la situazione drammatica in Iraq e nel mondo, tutti erano anche molto incazzati sia con Bush che con Blair, però non ho visto nessuna violenza, nessun cassonetto bruciato, nessuna macchina bruciata, nessun ragazzo con estintore, nessun poliziotto con la pistola in mano, le vie non sono state ricoperte con scritte più o meno intelligenti, perchè in Italia il dissenso democratico non esiste?
Quello di Fini, più che un pentimento, è un'incoerenza. Un disperato appello ad improbabili elettori. Purtroppo non ne sono stupita. Rassegnata, forse, che è peggio. Ma sono stata anch'io spettatrice dello spettacolo "Mai morti". C'ero anch'io, incollata dalla mia coscienza su quella potrona di quel piccolo teatro. Dall'omicidio Pinelli agli abusi di potere verificatisi durante il G8 di Genova, la storia segue un percorso tortuoso, paradossale, labirintico. Alla fine tutto ritorna. Tranne la memoria. E' che potrei anche far finta di niente. Ma non riesco. Non ce la faccio, davvero, a sostenere lo sguardo schifato di coloro ai quali chiedo di accompagnarmi a vedere Aushwitz....
Sarah, non credo che Fini sia così disperato. Secondo me coglie l'attimo di un cedimento politico (e forse anche fisico) di Berlusconi. Vuole darsi una ripulita per raccogliere la leader del centro destra nel caso di uno scrollone della CdL. Devo ammettere che tra tutta questa gente, nonostante le origini indecenti, è ancora il più professionale. Insomma, visti gli altri, siamo ridotti a sperare in Fini in caso di coccolone a Silvio. Chi l'avrebbe mai detto?