Ci tocca leggere questa frase tra le tante che hanno commentato l'attentato a Ermanno Prodi: «Il terrorismo non c’entra, se fossi Prodi mi guarderei dagli amici». Non l'ha pronunciata un ragazzotto di Forza Nuova, ma - secondo l'Unità - nientepopodimeno che il personaggio che occupa la poltrona di vice-presidente del Senato della Repubblica, tale Roberto Calderoli. Ogni ulteriore commento è superfluo, anche perché questa uscita (abbinata alla faccia del soggetto in questione e alla sua cravatta) dà un'immagine chiarissima delle condizioni in cui versano le massime istituzioni della nostra povera Repubblica. L'uscita di Calderoli convalida la tesi di Antonio Padellaro, sempre su l'Unità online di oggi: «Solo in un paese sfasciato, in balìa di demagoghi incontinenti, di governanti buoni solo a riempersi la bocca della parola terrorismo, e circondati da collaboratori ancora più incapaci, può accadere che un pacco bomba venga tranquillamente recapitato nell’abitazione di una delle maggiori personalità politiche italiane ed europee.» (il resto del commento di Padellaro).