Secondo il Corriere della Sera di oggi, Massimo D’Alema avrebbe così commentato il passaggio di Paolo Cirino Pomicino (“ò ministro”) al centro-sinistra: «Pomicino fa parte di un fenomeno di massa: il distacco dalla destra, la sfiducia in Berlusconi. Perciò non trovo un solo motivo per dispiacermi, né per imbarazzarmi». Dunque Pomicino è un pregiudicato, plurinquisito e pure un po’ stronzo (chi ricorda le partite del Napoli ai tempi di Maradona, stadi gremiti, scugnizzi che rstavano fuori in lacrime e lui - “ò ministro” - che si faceva aprire gli studi RAI e guardava la partita in bassa frequenza con i suoi cortigiani), e farà un bal po’ di danno (quanti, non riuscendo a superare lo schifo, non andranno a votare Ulivo?). Ma su tutto questo, ecco, D’Alema non vede ragione di dispiacersi e/o imbarazzarsi. Che sia un po’ stronzo anche lui?Parafrasando Quelo: 'a seconda che hai detto...
Con tutta sincerità questa carrellata monotematica tesa a dimostrare quanto sia stronzo D'alema mi sembra inutile e sbagliata.
La scomposizione chirurgica delle dichiarazioni ed il giudizio preventivo sul "peggior presidente del PCI,PDS,DS" appaiono come uno sfogo frustrato di rivalsa sull'odioso potente genio, così come si accanisce novella 2000 sulle miserie vere, inventate, concordate, padate da, con e ai VIP da rotocalco.
Il paese è lì che attende idee e capacità di governo. Potrà anche essre antipatico e dire cose non condivisibili ma D'alema come non moltissimi dirigenti dell'unione mi sembra concentrato nel definire questa strada.
Delegittimate, e poi in modo così puerile, l'interlocutore è un gioco antico e conosciuto:
dall'ostracismo ateniese, attraverso la santa inquisizione fino alle purghe staliniane non mi pare un esercizio illuminante ne utile...
A me D'Alema sembra invece concentrato a definire una strada diversa, evidentemente logora, a mediare l'immediabile, a dialogare con chi non può-sa-vuole farlo. Dopo averlo sentito parlare e aver seguito le sue azioni politiche, sono convinto che sia il peggior presidente della storia PCI-PDS-DS e anche un pericolo per il suo partito. Credo anche che il consenso che raccoglie derivi soprattutto da scambio. La sua azione politica è costellata da errori, insuccessi e figuracce, inutile stare a ripetere quali. Il suo conto in banca è cresciuto improvvisamente e con poca chiarezza. Ci sono segnali di suoi coinvolgimenti in imprese troppo poco trasparenti per essere digerite.
"Ergo" manifesto la mia opinione, per quel che può valere e per quel che può pesare (poco o nulla). Ma ho questa libertà e la esercito.