La pittoresca lista di personaggi agghiaccianti che ritenevamo spariti per sempre (Paolo Cirino Pomicino, Carlo Formentini, Vittorio Dotti, eccetera) si allunga ogni giorno di più. Oggi ho rivisto comparire la faccia di Carlo Scognamiglio, ingiustamente eletto a presidere il Senato della Repubblica Italiana nata dalla resistenza durante l'agonia della Prima Repubblica. Anziché dedicarsi alle sue belle cose (la cantina e la Cecilia Pirelli, che - benché ormai un po' attempata - resta una gran bella Cecilia, oltre che donna intelligente, ma che ci avrà trovato in Scognamiglio?), Carlo si presenta, con un messaggio che dichiara con forza il suo pensiero: "né di qui né di là". In effetti Carlo, uomo che probabilmente ama le sfide, ha scelto la "terza via", quella tradizionalmente impervia e difficile: si è messo col "perdente a prescindere" della politica italiana, Mariotto Segni. Diamogli atto della forza d'animo.