Il giudice di pace ha stabilito che la Presidenza del Consiglio dei ministri
non potrà essere parte civile nel processo per ingiuria a carico
di Piero Ricca, perché i suoi "apprezzamenti" su Berlusconi ("Buffone", "Fatti
processare", "Rispetta la legge e la democrazia") erano diretti alla persona fisica e
non all'istituzione. Lo straordinario onorevole-avvocato Gaetano Pecorella ha commentato così la decisione, provocandoci non poco sollazzo: «La decisione del giudice non tiene conto che il
signor Ricca non avrebbe avuto alcun motivo per insultare la
persona Berlusconi». Oddio, magari qualcunino ci sarebbe anche...Sono qua per caso. Da quel che ho visto su internet mi chiedo perché, il giudice abbia deciso che l'insulto sia alla persona e non al ministro visto che le accuse del giornalista hanno a che fare sul mestiere o sulle cariche di ministro di Berlusconi.
Credo allora che se Berlusconi non avesse proferito contro i giudici per via dei suoi interessi personali, la giustizia sarebbe stata differente.
Peccato comunque dover incoraggiare i giornalisti a fare i paparazzi. Questo giornalismo non é più intelligente di quegli idioti che seguono i giornalisti per farsi filmare vicino a loro mentre fanno il loro lavoro in un luogo pubblico.