Mah... Premetto che ritengo Furio Colombo un gran signore, capace di incredibile ferocia con la penna ma allergico alle manifestazioni di chiasso "fisico". In questo senso capisco che la contestazione (duretta, ma non troppo, visti alcuni suoi atteggiamenti) a Pisanu gli abbia dato fastidio. Ma - attenzione - una cosa sono i titoli, un'altra le parole vere: Furio Colombo si guarda bene dal condannare alcunché, semplicemente, "non condivide". Molto diverso.
Quanto al "direttore", è un uso antico, in base al quale chi ha diretto una grande testata lo resta a vita (un po' come i presidenti del consiglio e della repubblica, i sindaci delle grandi città, eccetera). In questo senso, tutti chiamavano "direttore" Indro Montanelli e tuttora chiamano "direttore" Piero Scaramucci.
Anch'io ho notato l'intervista di Colombo e ho scritto queste poche righe all'ex direttore dell'Unità.
"Caro Furio Colombo, leggendo la sua intervista al Corriere di oggi sono rimasto perplesso. Pur condividendo la critica ai fischi (peraltro inutili: il successo della manifestazione di Milano basta e avanza per "farsi sentire"), non posso condividere il giudizio eccessivamente generoso da lei concesso al ministro degli Interni Pisanu. Un conto è affermare che, tra i ministri berlusconiani, l'amico piduista di Cossiga è certamente il meno peggio. Ma a questa legittima affermazione, mi sarei aspettato ne seguisse un'altra: "...il che è tutto dire!".
I fatti riepilogati da Travaglio sull'Unità e numerose pubblicazioni sulla storia della P2 mi portano a dissentire dal suo giudizio (almeno per come appare dall'intervista di cui sopra). Certe "Calvizie" non si curano con un trapianto...
Può per cortesia argomentare meglio nei prossimi giorni la sua opinione sul ministro Pisanu? Grazie. Con stima. Riccardo Lenzi".
Per ora non ho ricevuto risposta.