«Palalido di Milano, 17 novembre 1975. meno di dieci metri davanti a me, Fabrizio De Andrè al suo undicesimo concerto, emozionatissimo nonostante la presenza degli esperti New Trolls come band, litiga con una strana chitarra che non ne vuole sapere di stare accordata. La osservo con attenzione, vedo che ha la cassa arrotondata e una paletta di forma strana. A metà concerto c'è un "allarme bomba" (erano frequentissimi all'epoca). Invece di uscire subito, mi avvicino al palco e vedo Fabrizio che scende per uscire con noi. Mi avvicino e gli chiedo "ma che razza di chitarra è?" "Un'Ovation - dice mostrandomi la paletta con quella splendida forma inconfondibile - ma è un legnaccio che non vuole stare accordato". In realtà, ad allarme cessato, la chitarra avrebbe cantato assieme a Mastro Fabrizio, con voce bellissima, perfettamente accordata». Per chi si fa incuriosire dalle chitarre strane, la storia della chitarra Ovation Adamas continua su Accordo.Per me è un'acustica che ha un feel da elettrica soprattutto per quanto riguarda il manico, che trovo scorrevole e veloce. Poi per registrare è ottima. Il problema, come al solito, è il prezzo non proprio abbordabile: ma tanto si sa, oggigiorno le chitarre costano un sacco di soldi. Però danno soddisfazioni uniche.
Suono una Ovation modello 1612 del 1978 da più di vent'anni. Che dire è una grande chitarra, rilascia un timbro di suono misto tra la chitarra elettrica e acustica. E' unica. Dopo un concerto di 3 ore rimane perfettamente accordata.
Se dovessi acquistare una nuova chitarra sceglierei senza dubbio un Ovation.
Ciao
Fernando