«Siamo cresciuti in un mondo strutturato, con un forte senso di se, con un'idea pedagogica del partito: venivi individuato dall'alto, seguito e poi cooptato. Non era organizzato malissimo, ma siccome fare carriera dipendeva da chi stava in alto, questo comportava rischi di conformismo e molto dipendeva da quando i cooptatori erano illuminati. Quando devi cooptare uno ne scegli uno meno intelligente di te (ndr: Rondolino?), fino a quando il consesso diventa molto basso e ne viene cooptato uno più intelligente, e questo si chiama rinnovamento». Intervento a una tavola rotonda sugli anni '80. Adnkronos del 10 maggio 2005A me Rondolino pare il più intelligente, altroché.
"intelligente" e "furbetto" non sono sinonimi.