A proposito dell'intervista rilasciata da Romano Prodi a Repubblica Radio, garantendo che in caso di vittoria ritirerà le truppe di occupazione in Iraq, il nostro premier ha detto: «In questo modo, giustifica e incentiva gli attacchi ai nostri soldati da parte della guerriglia. Le nostre non sono truppe di occupazione, i nostri soldati sono amati e ben visti dalla popolazione locale. è evidente, non vuole solo annullare le leggi varate da questo Parlamento, ma intende anche venir meno agli impegni internazionali, rompendo la solidarietà occidentale e facendo tornare il nostro paese quella italietta del passato». Lo statista si è superato, ma condivide il Prestigioso Premio Padano con Marcello Pera (un nome una garanzia) il quale ha dichiarato che le affermazioni del Professore «sono non rispettose verso i nostri militari, che invece svolgono in Iraq un eccellente lavoro per la ricostruzione e per il mantenimento della pace». Non e' tanto quello che questi dementi dicono, quello che preoccupa e' che il non-popolo italiano ci crede pure....
quello di bobo c. è un esempio classico di equilibrismo politico : con un piede di qua e uno di là .
gli italiani le loro colpe le hanno, ma chi segue la televisione, riceve solo gli altri messaggi. bisogna capire che in pochi si riesce a mantenere una apertura mentale, siamo sotto bombardamento mediatico. e quel coyote di de benedetti si mette a fare lo strozzino legalizzato assieme a berlusconi ci mancava solo quello. dai che prodi e' quanto di meglio abbiamo, aiutiamolo, difendiamolo che forse la possiamo ancora vincere!
Pera peggio di Andreotti?
«Prodi ha ragione, di fatto si tratta di occupazione, non si può escludere che l'Iraq influisca sul terrorismo». Parola di Giulio Andreotti, intanto i leader del centrosinistra non hanno certo fatto a gara per difendere il professore ...