non so se si può chiamare democrazia diretta qualcosa che ti costa 18000 €.e che passa sotto un silenzio mediatico quasi tombale .
è una bellissima iniziativa di persone che si sono autotassate per far sentire la loro voce e non sono state neanche ascoltate .
come quando alberto scrisse a prodi per esprimere il nostro dissenso sulla candidatura di sgarbi :inascoltato.
adesso grillo ci riprova con l'elenco dei parlamentari condannati .chissà che a furia di urlare qualcuno senta.
Pur non avendo avuto nessun tipo di risalto da parte dei mass media per l'iniziativa (che schifo...), magari una simile trovata potrebbe far riflettere "qualcuno" sull'esasperazione di molti animi.
Mah... comunque io ho aderito, e mi sembrano soldi spesi bene...
Antonella, credo che SIA democrazia. Internet dà a tutti la possibilità di farsi ascoltare, purché abbiano qualcosa da dire. E' la nuova agorà, di cui si sentiva la mancanza. Pensa alla piccola avventura di questo blog, che con un paio di post velenosi è riuscito a mettere in mutande il segretario dei DS milanesi.
"Democrazia" è una parola rischiosa e difficile, ma tante persone che con pochi centesimi di connettività possono aggregarsi, discutere e raccogliere i soldi per mandare a quel paese il cialtrone che presiede la banca D'Italia, bè, mi sembra la cosa più democratica che mi venga in mente.
Naturalmente non dobbiamo ringraziare nessuno dei nostri governanti, i quali anzi sembrano sempre più inquieti all'idea ch un Biraghi qualunque aggreghi 3000 lettori al giorno e un Grillo 30 o 300 mila.
Credo che i direttori dei giornali debbano riflettere sul loro lavoro, o forse riflettere sull'abbandonare il loro lavoro, visto che la gente paga per dire FAZIO VATTENE!!! dovè l'informazione quella vera, sarete superati dalla rete cari direttori, e a casa ci andrete lo stesso.
Beppe Grillo e un grande io ho visto il suo spettacolo che gira l'Italia, e devo dire che questi pilitici di DX e SX fanno vomitare, meglio se vanno tutti a casa, sono solo ladri a norma di legge.
un ciao alle persone per bene.
uhé, e non se ne vuole andare!