 «Sento, come Presidente di questo Cda, di dover esprimere a Umberto Bossi il mio rammarico e le mie scuse». Il presidente Claudio Petruccioli non ha perso tempo a dire "una cosa di destra". Alle sue scuse si sono prontamente associati tutti i consiglieri d'amministrazione della Rai e il direttore generale Alfredo Meocci. Invece di pensare a evitare la patente di buffone facendo reintegrare in servizio gli epurati, questo viscido cerchiobottista scende a livello di cattanei e bondi: stigmatizza la satira e lancia velate minacce a chi si è reso colpevole di leso (1/2) Bossi. Nel momento in cui orde di fascio-forzitalioti saltano la linea del fronte per cambiare bandiera in vista della sconfitta annunciata, Petruccioli, da solo, solo corre controcorrente in soccorso del ducetto prossimo al tracollo.
«Sento, come Presidente di questo Cda, di dover esprimere a Umberto Bossi il mio rammarico e le mie scuse». Il presidente Claudio Petruccioli non ha perso tempo a dire "una cosa di destra". Alle sue scuse si sono prontamente associati tutti i consiglieri d'amministrazione della Rai e il direttore generale Alfredo Meocci. Invece di pensare a evitare la patente di buffone facendo reintegrare in servizio gli epurati, questo viscido cerchiobottista scende a livello di cattanei e bondi: stigmatizza la satira e lancia velate minacce a chi si è reso colpevole di leso (1/2) Bossi. Nel momento in cui orde di fascio-forzitalioti saltano la linea del fronte per cambiare bandiera in vista della sconfitta annunciata, Petruccioli, da solo, solo corre controcorrente in soccorso del ducetto prossimo al tracollo. «Nel corso della trasmissione "La Superstoria" andata in onda su Raitre sabato sera è stato utilizzato un vecchio sketch satirico del 2001 su Umberto Bossi. Considero il fatto non sotto l'aspetto della satira o del rapporto fra satira e informazione. Se, come, quando e con chi affrontare questo tipo di discussione lo decideremo insieme. Né intendo esprimere giudizi su uno sketch ideato realizzato e trasmesso quattro anni fa; e neppure affermare che l'On. Bossi, leader politico e personaggio pubblico, debba essere escluso dai possibili bersagli della satira a causa delle vicende che hanno coinvolto la sua salute.
« Voglio solo affermare nel modo più chiaro che una identica parola (o una identica battuta; il ragionamento vale per qualsiasi espressione) riferita ad una persona in una circostanza o in una condizione diverse rispetto ad altre, può cambiare significato e può violare o trascurare sensibilita' e rispetto umano che è sempre bene tenere in giusto conto. E' quanto mi sembra sia accaduto nel caso citato»
Avevo letto la notizia quando e' stata battuta...e sinceramente non mi e' venuto nulla da dire: si commenta da sola.
In risposta alle scuse chieste dal petruccioli a Bossi lo qualifica la massima bassezza della specie di uomo che è Spero che nel prossimo futuro se vince la sinstra ne tengono conto di internarlo a REGGIO EMILIA Grazie di quore se me lo ricapitate al soggietto sopra menzionato.
GUERRINO