Maledetti bastardi.
Infami....
ma come è possibile che siamo andati a finire così male?
mi raccomando, rivotateli, magari per dispetto alla sinistra che non ha il programma, questi qua invece il programma l'hanno scritto molto chiaramente, e si è visto.
parola per parola con te rotafixa. vediamo di diffondere queste idee il piu' possibile la' fuori.
se avessi quella caricatura tra le mani e un paio di saldatrici...
ragazzi non degeneriamo, su. la situazione è grave ma non è seria. fortugno fatto fuori è grave e basta.però la mafia che fece saltar via un pezzo intero di autostrada c'era anche prima. allora, quel buffone lì con la faccia da mefistofele e la statura politica di un puffo mi fa ridere, se lo guardo da un poco più di distanza. stan facendo danni grandi ,perchè stanno dando fiato e corpo al peggio di questo paese. E anche perchè c'è parecchia gente esasperata. L'esasperazione non da solo cattivi frutti: porta anche una sana incazzatura e un sano desiderio di fare qualcosa. siamo tanti! quei ragazzi con la facce scure a manifestare a un funerale mi incutono anche tanto ottimismo. o no?
per daniela :
che alcuni uomini di questo governo avessero a che fare con la mafia è cosa risaputa da ancora prima che entrassero in parlamento, e la sentenza su dell'utri la dice lunga, minimizzare non ha senso, questi qua devono andare a casa il prima possibile, il governo dei miracoli si è rivelato un qualcosa che neppure si poteva immaginare...o forse sì ? (tessera n° 1816...)
Evidentemente la russa con quella bandiera ci fara' quello che voleva farci bossi: usarla come carta igienica! Che tristezza...
P.S. Daniela, io non sono per nulla ottimista...quanti morti ammazzati dalla mafia abbiamo avuto con conseguente indignazione e manifestazione popolare? Tanti. E' cambiato forse qualcosa? La protesta dura giusto il giorno del funerale...e dopo chi si e' visto si e' visto...
Ragazzi, allarme!!!! Col poco che sta succedendo quel decerebrato di Fassino parteciperà a "C'è posta per te"! Ospite dal marito di Costanzo... devono proprio farci cadere le braccia, domenica era sembrata una giornata troppo bella!
Mi sembra una analisi socio-economico-politica estremamente aderente alla realtà.
L'unica cosa che possiamo fare è votare. Io, in più, faccio molto passaparola, esponendomi.
Però occorre che il centro-sinistra sia un'alternativa reale e non solo l'altra faccia della stessa medaglia.
Noi possiamo solo votare, poi sta a loro.
Se Fassino va in TV a fare una puttanata di questo genere, vuol dire che qualcuno gli ha detto che bisogna farlo. E quel qualcuno non può essere che il responsabile della comunicazione DS, tale Gianni Cuperlo, che dopo il suo degno presidente di partito è probabilmente la figura più deleteria della sinistra. Bisogna licenziare anche lui.
no, è stato il suo portavoce, cuillo.
ma di fassino dalla defilippi non me ne frega un (bip).
ieri sera in vineria ho incontrato una che conoscevo da prima che suo padre diventasse l'attuale presidente della regione calabria.
una donna piegata dalla paura per suo padre.
tremava.
vorrei invitare tutti a concentrarsi sulle cose importanti e guardare lo sfondo, non il particolare. fassino vada dove vuole, finchè può.
Mi dispiace, ma ti sbagli di grosso. Proprio perchè il momento è delicato, proprio perchè stanno emergendo in modo chiaro le responsabilità della Maledetta Casa anche nel fallimento alla lotta contro la criminalità organizzata, proprio perchè una banda di arraffoni e dementi s'è impadronita del paese, proprio perchè è il momento di riflettere e di passare all'azione, andare in casa del nemico (perchè di questo si tratta) è una mossa deleteria. Non corrisponde assolutamente al "sentire comune" di 4 milioni e mezzo di persone che domenica si sono messe in coda invece di andare al mare. Non corrisponde al sentire comune dei giovani di Locri che segnano quale deve essere la via da percorrere. Non corrisponde al sentire comune di quella parte del paese che riconosce nei reality-stronzata uno strumento essenziale per la formazione di un'opinione pubblica passiva e sorda ad ogni richiamo civile e culturale. I segnali sono importanti, e questo è un segnale pessimo.
uh, beh, basta guardare www.alleanzanazionale.it, in particolare le "news" e/o dove parla il sottosegretario di Fini, dis./on. Valentino (giusto per immagine).
Carolina
per Cristina: è vero che questi qua devono andare a casa e che la sentenza dell'utri la dice lunga, ma che mi dici del sant 'andreotti che è stato assolto, non dimenticare, in 3° grado? Quanti anni è stato in parlamento? Era meglio di oggi? era peggio di oggi? non lo so. Ma è da almeno 50 anni che "questi qua devono andare a casa". Quindi concedimi un poco di ottimismo, anche fasullo, sennò mi metto a piangere e trasloco in altre contee, (la norvegia, ah ! la norvegia! la svezia!).
utilizzo questo post per un lungo copia e incolla, abbiate pazienza.
oggi il procuratore antimafia, grasso, ha detto cose pesantissime:
La latitanza di Bernardo Provenzano ‘’la coprono rappresentanti delle istituzioni, la coprono politici, imprenditori, forze di polizia. Dall’indagine sulla sua ricerca sono emerse tutte queste categorie, quindi non e’ soltanto una copertura da parte di un’organizzazione criminale, ma e’ una copertura che viene da intere fasce sociali. Abbiamo scoperto che un imprenditore riceveva da un sottufficiale della forza di polizia delle informazioni sulle nostre indagini. L’imprenditore era collegato a Cosa nostra e quindi le indagini nostre venivano conosciute direttamente da Provenzano’’. Parla il neo-procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, nella sua prima intervista da capo dell’ufficio di via Giulia, che stasera andra’ in onda a ‘Tv7’ (Raiuno, 23.25). Il settimanale mostrera’ anche un ececzionale documento filmato: per la prima volta sara’ mostrata la consegna di un ordine scritto a mano del boss latitante ai suoi affiliati di Cosa nostra. Grasso parla dei collegamenti, sul piano economico, di Cosa nostra con altre regioni d’Italia, come Lombardia, Veneto e Toscana. ‘’Ci sono investimenti -spiega il nuovo capo della Procura nazionale antimafia- e c’e’ anche, secondo un fenomeno abbastanza strano, uno scambio di imprese siciliane che ottengono appalti in queste regioni e imprese di queste regioni che ottengono degli appalti in Sicilia. Sembra quasi che cio’ possa essere, in un certo qual senso, coordinato o diretto da una mente che accentra tutto’’. Il neo-procuratore antimafia, ancora per pochi giorni alla guida della Procura di Palermo, spiega anche qual e’ il valore della collaborazione dell’ex presidente del Consiglio di Villa Abate Francesco Campanella, cioe’ di colui che ha fatto mettere i timbri sul documento falso di Provenzano. ‘’Da’ l’esatta misura -sottolinea Grasso- di come Cosa nostra riesca a infiltrarsi nelle istituzioni, addirittura, ma non solo locali, anche nazionali’’. ‘’Il presidente di un Consiglio comunale che si presta -aggiunge Grasso- a mettere un timbro falso su un documento falso per consentire appunto il viaggio all’estero a Provenzano. Questo mi pare che sia totalmente devastante per quelli che sono i rapporti sociali. Campanella e’ quello che noi possiamo definire l’interfaccia tra Cosa nostra e le altre categorie sociali, perche’ e’ il presidente del Consiglio comunale di Vialla Abate, quindi ha dei rapporti con la politica, ha una finanziaria, ha dei rapporti a Roma con vari ministeri, insomma -sottolinea il nuovo capo della Procura nazionale antimafia- e’ quello che da’ veramente la forza dell’organizzazione, la capacita’ di infiltrarsi e di avere questi collegamenti con l’esterno’’.
qui c'è l'intervento del legale di provenzano:
‘’Se le cose denunciate da Pietro Grasso fossero vere, sarebbe gravissimo’’. E’ quanto dice l’avvocato Salvatore Traina, legale del boss latitante Bernardo Provenzano. ‘’Mi rifiuto di credere - ha spiegato il penalista - che le parole dette dal Procuratore nazionale antimafia siano reali. Per questo, mi riservo di guardare questa sera l’intervista in televisione. Sono convinto che si tratti di un’espressione infelice di Grasso’’
vi regalo anche quelle perle di buttiglione e cuffaro, nell'ordine:
1) ’Prendiamo le parole di Pietro Grasso come un invito a raddoppiare la vigilanza che e’ gia’ in atto affinche’ la mafia possa essere contrastata con sempre maggiore efficacia’’. Cosi’ il ministro dei Beni culturali Rocco Buttiglione ha commentato le affermazioni del neo-procuratore antimafia sulle presunte coperture di settori delle istituzioni, imprenditori e forze di polizia alla latitanza di Bernardo Provenzano. ‘’Quello della lotta alla mafia -ha aggiunto l’esponente dell’Udc- e’ un impegno costante che c’e’ gia’ ma che va rafforzato’’.
2) La mafia ‘’si puo’ sconfiggere, ma per condurre una vera lotta alla criminalita’ organizzata e’ piu’ che mai indispensabile un impegno comune di magistratura, forze dell’ordine, societa’ civile e istituzioni’’. Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Toto’ Cuffaro, commentando le parole del neo-procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso sulle presunte coperture di rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e forze dell’ordine alla latitanza di Bernardo Provenzano. ‘’Sono tre -ha aggiunto Cuffaro- i momenti-chiave per condurre una efficace lotta alla mafia: la repressione, condotta da forze dell’ordine e magistratura, l’impegno della societa’ civile per far crescere una nuova e piu’ forte cultura della legalita’, ed in Sicilia questo sta gia’ accadendo, lo sforzo delle istituzioni per far crescere occasioni di sviluppo e di lavoro. Non metto in discussione le parole di Grasso, ma in me resta la convinzione che la mafia si puo’ sconfiggere, seguendo con impegno queste tre strade’’.
ora pensate ancora a fassino dalla de filippi
chissa' perche' ogni volta che rileggo falcone o borsellino mi sento piu' coraggioso se leggo affermazioni del genere mi sento piu' spaventato.
di fronte alle affermazioni di Grasso,
vasa vasa stavolta non ha potuto indignarsi.
allora la mafia esiste (almeno), ma Grasso si sbaglia, non e' piu' forte di prima.e come no?
evidentemente in calabria non segono i suoi tre momenti chiave (faccia da culo).
qualche linea telefonica stara' scottando, proprio adesso...
che fassino vada dove vuole, tanto in certi salotti le lettere non portano proiettili.
questo e' il link per l'intervista a Grasso:
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/cronaca/grassodenu/iltesto/iltesto.html
ecco cosa è accaduto di orribile dalla de filippi
tantobuonsentimento
dr sholls's
e sdraio a righe
"perduto amor"
(azzo c'era da indignarsi...)
dal sito di repubblica:
Per una sera accantona le beghe della politica per godersi l'emozione di ritrovare una persona cara, che non vede da tantissimo tempo. Per questo appare assolutamente "normale", seppure circoscritta nel tempo, la visita di Piero Fassino nel circo mediatico di Canale 5. Cinecittà, Studio 2, si registra la nuova puntata di C'è posta per te, in onda sabato sera 22 ottobre. Fra gli ospiti c'è, per la prima volta, un politico, lui, peraltro timido e riservato. Ha accettato l'invito del "postino" di Maria De Filippi ma, com'è la regola del gioco, senza sapere chi sia a cercarlo. La sorpresa si chiama Elsa, la tata dell'infanzia. "Per me - confessa Fassino - è stata una seconda madre".
Lo spettacolo inizia secondo la formula conosciuta dagli spettatori. Maria De Filippi presenta il "mittente" della lettera, accanto alla tata Elsa c'è anche Claudio Amendola, guest star della serata. La conduttrice sfoglia l'album dei ricordi del leader diessino, spiega che Elsa l'ha accudito da quando aveva 7 anni fino a quando ne ha avuti 14, e che ha raccontato come a "Pierino" - così lo chiama la dona - piacessero l'insalata russa e le canzoni di Celentano. Tutto accadeva a Torino, quando l'allora adolescente Fassino abitava con la famiglia in corso Mediterraneo.
Entra il segretario Ds, un po' imbarazzato. La De Filippi gli fornisce alcuni indizi, nonostante i quali lui non riesce a capire chi ci sia al di là della grande parete-busta che separa gli ospiti in studio. Poi, pian piano, gli torna in mente la Torino dell'epoca e strappa un applauso quando cita a memoria tutta la formazione della Juventus del 1957-1958, Sivori, Boniperti e gli altri, le partite allo stadio con suo padre.
Poi, le foto del matrimonio della signora, e finalmente capisce: "E' Elsa!". Il leader della Quercia si emoziona, racconta che suo padre "aveva un'azienda di famiglia, che impegnava anche mia madre, quindi lei era con noi in casa", dice di avere dei ricordi splendidi, nostalgia delle sue patatine fritte, "era una cuoca eccezionale, si mangiava molto il coniglio, mio padre era un buongustaio e con Elsa c'era una grande armonia". Il ricordo del padre lo commuove: "E' morto giovane, a 43 anni".
Qualche battuta di alleggerimento di Claudio Amendola, al quale, comunque, è riservato lo stesso destino: insieme alla tata che fu di Fassino, c'è anche la sua, che non vede, egualmente, da anni. Poi, si abbassa la parete a forma di busta che divide gli ospiti, che si abbracciano fra gli applausi.
"E' stata un'emozione - dice Fassino ai cronisti, alla fine della registrazione - un tuffo indietro di oltre quarant'anni... Elsa faceva parte della famiglia, per me era una seconda madre, sono tornato indietro con la memoria a quando mio padre non c'era più...".
Qualcuno gli chiede perché abbia accettato l'invito. "Mi sembrava giusto rispondere a una persona che voleva vedermi - replica - non ho fatto nessun discorso politico e non ho mischiato le cose. C'è posta per te è una trasmissione popolare, che come tutte le altre rappresenta delle emozioni, come questa sera".
ps
ma bruttoddìo
state sereni tutti
si campi (esortativo imperativo non cattivo)
Rotafixa, a parte che ti ho linkato, proprio carino il tuo sito; siamo tranquilli, sereni e freschi come rose, non se preoccupe :-)... tanto era Sartori quello a cui evidentemente volevano far del male :-)
Carolina
ma se santoro si è dimesso da europarlamentare per andare da celentano, fassino non avrebbe dovuto dimettersi da segretario dei ds per andare dalla de filippi?
quanto alle dichiarazioni di cuffaro, penso sarebbe stato più logico che fassino parlasse di lotta alla mafia e cuffaro andasse dalla de filippi a trovare il suo amico di infanzia provenzano
la questione non e' abbasso la casa delle liberta' e w l'opposizione. non vi siete accorti che quando si tratta di prendere decisioni serie destra e sinistra (che tanto sbraita ma che in parlamento non vota per protesta)vanno a braccetto? la nomina di grasso all'antimafia e' esemplare.quando concede interviste non parla ma tuona. contro chi? non si sa. dire che il sindaco di villabate ha aiutato provenzano e' fumo negli occhi. non potrebbe fare qualche altro nome( quello vero?). eppoi perche' se caselli scorreggiava l'italia si indignava e quando parla grasso stanno zitti? non vi fa' pensare?