«Quella che poteva essere una giornata di festa per tutta l´Unione si è trasformata in una baruffa chiozzotta». Ha detto giusto Pierfrancesco Majorino a Repubblica. L'incontro di presentazione dei candidati ammessi alle primarie è stato simbolico di come partiti e informazione stanno gestendo la vicenda. Volevano tutto rose e fiori, con Dario, Davide e Milly a fare da chirichetti al loro uomo. Come sempre il Sommo Giullare ha scombinato le carte di un evento burocratico, trasformandolo in un farsone i cui involontari protagonisti sono stati i professionisti della politica, come sempre incapaci di far fronte all'imprevisto con intelligenza e fantasia. «Siamo molto amareggiati perché quella che poteva essere una giornata di festa per tutta l´Unione si è trasformata in una baruffa chiozzotta» (Majorino)
«Non controlla Fo, non fa nulla per ricondurlo a un minimo di spirito unitario» (anonimo funzionario DS o Margherita)
«A differenza di quelle per Prodi, sono primarie vere» (Dalla Chiesa)
«Confrontiamoci in modo corretto, senza alimentare polemiche sterili e anche indimostrate» (Ferrante)
«Le parole di Fo si commentano da sole» (Mirabelli)
«Fo è solo un uomo da palcoscenico. La sua polemica con i Ds e la Margherita è pretestuosa» (Cerami)
«Si batta con me, ma in modo leale. Altrimenti, rischia di rimanere vittima della sindrome del perdente» (Ferrante)
«Fo sta solo cercando di fare notizia» (Vertemati)
«Il ruolo di Fo è quello di chi cerca di far saltare il tavolo, dicendo fra l’altro cose scontate» (Draghi)
«Lei ha subito pressioni?» (Ferrante)