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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Non fidarti del leghista
La festa del Carroccio di Busto Arsizio è stata dichiarata chiusa ieri pomeriggio, con due giorni d'anticipo sul programma, a causa del maltempo che ha fatto saltare perfino un intervento di Umberto Bossi. Ma una quarantina di espositori che avevano affittato gli
stand espositivi della festa pagando sull'unghia hanno inscenato una gazzarra nei padiglioni di Malpensafiere, la struttura che ha ospitato la manifestazione, tanto da far accorrere la polizia. Fausto Albè, esponente del Carroccio di Busto Arsizio:
«Siamo noi i primi a essere dispiaciuti di quanto è successo perché il nostro partito, in questa festa ci ha messo la faccia» (Coragio Albé, non è che ci sia rimasto granché da rovinare nella faccia della Lega). Ma i commercianti non ci stanno. Benché bbiano in mano un contratto che promette il rimborso, evidentemente non si fidano della solvibilità dei neolongobardi:
«Abbiamo pagato una somma che oscilla tra i mille e i duemila euro, a seconda dei metri quadrati richiesti. Ora ci fanno smobilitare sul più bello e ci vogliono far firmare un pezzo di carta sul quale c'è scritto semplicemente che verremo rimborsati. Ci spiace davvero, ma per noi è troppo poco. Senza vere certezze gli spazi non intendiamo liberarli».