E se frate Fedele si accoppiasse con l'attuale Ministro della Pubblica Istruzione?
:-))) comunque la storia de li turchi "ammazzapreti" xè proprio robaccia...
Carolina
Non ho capito: state accusando di omosessualità e pedofilia Don Andrea Santoro?
Nno credo che l'intenzione di chi ha aperto questo argomento sia di accusare don Santoro di pedofilia o omosessualità, quanto quella di chiarire che, quasi sicuramente, la questione islamica non centra proprio un cazzo. Don Santoro combatteva contro la tratta delle bianche e per questo è stato ucciso, poi pararsi dietro l'Islam e le vignette mi pare anche troppo facile.
Bonjour finesse
Tuttavia, se la vera intenzione di chi ha aperto l'argomento fosse realmente quella di chiarire, sarebbe sommamente opportuno usare toni ed esprimere concetti in una maniera ben più sobria e consona, che si sforzi davvero di fare luce sulle reali dinamiche e motivazioni che stanno dietro a questo tragico omicidio, nel tentativo di rivolgersi e di parlare ad un ampia cerchia di persone, ognuna delle quali ha le sue (più o meno false) convinzioni e i suoi (più o meno discutibili) pre-giudizi, sovente indotti a vagonate dalla DISINFORMAZIA.
Perdonate: il discorso del Marraffi potrebbe avere anche un senso, se non ci fosse quel "Una nota eterosessuale ci arriva invece da Frate Fedele".
E' proprio quell' "invece" e denotare una contrapposizione tra putative scelte di "politica sessuale".
Ribadisco quindi la mia richiesta di delucidazioni da parte del Gerbino o del Biraghi, visto che il post ha dichiaratamente intento denigratorio.
O meglio, si tratterebbe di denigrazione qualora le prove che accosterebbero Don Santoro a Pier Paolo Pasolini per quanto riguarda le abitudini sessuali non siano immediatamente producibili.
Don Santoro era un pedofilo omosessuale oppure no?
In caso positivo illuminate, prove alla mano, noi lettori e, possibilmente, i media italiani che ne hanno, evidentemente a torto, già fatto un martire.
In caso negativo avete perso un'ottima occasione (l'ennesima?) per tacere.
buzzico hai bevuto troppo vino nella pausa pranzo?
dov'e' che si parla delle abitudini sessuali del prete ammazzato in turchia, a parte che nella tua fantasia?
Abitudini sessuali o meno, ma vi pare davvero un modo corretto per parlare di questo drammatico evento??!
Genericamente concordo con Bubbidolo.
Non che io creda che il ragazzo che gli ha sparato l'abbia fatto istigato (direttamente o indirettamente) dalle vignette danesi; è molto più probabile che sia il giro della tratta delle bianche quello che c'entra davvero.
Il modo in cui sono state contrapposte le due notizie fa però pensare che ci sia qualcos'altro, e sarebbe pertanto corretto che melchorre gerbino porti almeno degli indizi a favore della sua affermazione.
Detto questo, vorrei anche fare notare che se don Santoro fosse stato omosessuale quello è un problema della Chiesa Cattolica, non nostro. (Altra cosa se fosse stato pedofilo)
Concordo con .mau e con zanocom.
Vero è che sottindere surrettiziamente l'omicidio psudopassionale implicherebbe sia l'omosessualità (problema di noi cattolici, verissimo) che la pedofilia (problema di tutti, come giustamente sottolineato da .mau).
Sempre in attesa di illuminanti rivelazioni,
B.
Ribadendo che è Gerbino a dover spiegare cosa intendesse dire, io continuo ad interpretare la cosa come un'accusa ai media che ci hanno fatto credere che il problema sia stato legato alle vignette anti Islam e non alla lotta alla tratta delle bianche. E se così è mi pare che la figura di Don Santoro ne esce rafforzata e non involgarita. Morire per le vignette islamiche blasfeme significa morire per futili motivi (con tutto il rispetto per gli islamici offesidalle vignette), morire perchè si disturbano i papponi ha tutt'altro significato morale.
Mi sembra invece sbagliato chiedere la cancellazione del blog. Ognuno dice la sua e se capita si prende anche gli insulti.
Nel post si parla di "mettere a tacere lo scandalo di un prete che si fa ammazzare da un prostituto turco di sedici anni" e poi "Una nota eterosessuale ci arriva invece da frate Fedele".
Sono tutto fuorché cattolico ma queste frasette con la mezza allusione sono offensive.
Sono per la libertà di opinione ma questo non significa che ognuno possa scrivere quello che gli passa per la testa senza un'argomentazione.
Se ognuno si mette a pubblicare quello che gli passa per la testa in due ore la home page si riempie di cazzate. Ci perdiamo tutti.
Ovviamente se ci sono prove/indizi/voci di corridoio/indiscrezioni della zia della portinaia sono ben lieto di esaminarle.
Ciao
Ma che discussioneè questa?
Ognuno la spara a casaccio: omosessualità, pedofilia, tratta delle bianche, vignette su Maometto..diciamo che in mancanza di prove a sostegno di una qualunque delle suddette tesi potremmo rimandare il dibattito al giorno in cui avremo più notizie in merito..o no?
Quanto all'omosessualità problema dei cattolici (e dei mussulmani) ..verissimo: la repressione sessuale, la separatezza dei sessi etc. portano a trovare sfogo laddove si può..uomini, animali, caloriferi..
Vi incazzate così per una lontana allusione alla pedofilia del prete crepato (e non mi stupirei se lo fosse stato) e poi vi stupite se gli Islamici si incazzano per le vignette?
Lì c'è scritto che il parroco è stato fatto fuori da un prostituto, non che è vittima delle sue lotte civili. Se ci sono degli elementi a sostegno dell'una o dell'altra tesi è utile pubblicarli o anche solo dire "nessuno l'ha scritto ma ci sono degli indizi che indicano che".
Se il problema è invece che sotto ogni tonaca c'è un potenziale pedofilo, che Ratzinger è un SS e che la Bindi è una tardona che dovrebbe farsi sbattere, ok. Non ci si stupisca poi che con lo stesso metro qualcuno dia del cornuto bombarolo a Maometto e faccia scoppiare una crisi internazionale :)
+argomenti -insulti a caso
Dedalus, ti stavo giusto rivalutando, e mi cadi cosi'...
Quanto all'omosessualità problema dei cattolici (e dei mussulmani) ..verissimo: la repressione sessuale, la separatezza dei sessi etc. portano a trovare sfogo laddove si può..uomini, animali, caloriferi..
dedalus fu olegna, ma sei proprio sicuro di essere radicale? radicale del pr transnazionale, dico, radicale del giro pannella-bonino-capezzone.
perche' da quello che dici mi sembri piu' radicale della famiglia fioravanti-mambro, filiazione opportunisti, paraculi e reazionari vari mascherati da liberali-liberisti-libertari.
Per chi fosse interessato qui si parla parecchio di confessione strana e di lotta alla prostituzione di Don Santoro. http://www.lettera22.it/showart.php?id=4180&rubrica=84
Borja, sforzati -una voltat tanto- di capire.
Io non ho parlato male dell'omosessualità (nel senso della libertà di vivere come meglio si preferisce la propria sessualità; apertamente e liberamente).
Ho detto che un certo tipo di cultura religiosa sessuofoba e repressiva spinge chi la subisce (indipendentemente dai suoi gusti) a sfogarsi dove può. Done la pedofilia e l'omosessualità dei preti e dei paesi arabi. E il rapporto con le pecore di certi pastori molto isolati.
Da bravo, fai un po' più di ginnastica mentale (che non può che farti bene).
Aggiungo che, avendolo sentito alla radio (registrato un anno prima della morte), anch'io ho avuto l'impressione che il prete in questione avesse qualche problematica interiore non ben chiarita. Però da quello a dire che è così..
Infine: a volte ho l'impressione che alcuni di voi facciano apposta finta di non capire pur di polemizzare. Se polemizzo con l'islam dicendo che sono razzista nei confronti degli arabi, tanto per fare un esempio. Non mi pare una posizione francamente onesta. Comunque, tant'è.
rivendico la paternità di 'Borja' e diffido dedali e fotoni dall'uso, in futuro, di tale appellativo
http://www.gooooogle.it/search?q=borja+onemoreblog&hl=it&lr=lang_it&filter=0
goooooogle non mente :)
(l'indirizzo esatto non me lo posta, ci sarà qualche filtro)
Francisco de Borja (1510 - 1572)
Giorno di celebrazione: 3 ottobre
Qualifica: Sacerdote
Motivo: Vita dedicata a Dio
Francesco nacque a Gandia nel regno di Valenza nel 1510, primogenito del duca Giovanni de Borja. Educato in modo eccellente anche nella corte dell'imperatore Carlo V, sposò nel 1529 Eleonora de Castro, dalla quale ebbe otto figli. Successe al padre nel 1542; ma, mortagli la moglie, rinunciò al ducato; terminati gli studi teologici, nel 1551 fu ordinato sacerdote ed entrò pubblicamente nella Compagnia di Gesù, della quale nel 1565 fu eletto terzo Preposito generale. Altamente benemerito della formazione e della vita spirituale dei suoi religiosi, fondò collegi in vari luoghi e promosse le missioni. Morì a Roma il 30 settembre 1572; fu dichiarato santo da Clemente X nel 1671.
dedalus, sforzati - una volta tanto - di capire...
Ahahahah!! Io ho...capito...credo...
scusez ma non ho capito dove sia lo scandalo di cui parla melchiorre
Caro Davide, tu inventi nomignoli per Borja già Berja, ma quanto a ironia...
Due note:
1- I giornali turchi, a caldo, scrissero di un sedicenne che si prostituiva, il quale aveva chiesto soldi a don Andrea Santoro (“perché a lui?”- c’è da chiedersi) e, non avendoli ricevuti, l’aveva ucciso.
2- “SS” è abbreviazione di “Sua Santità”, titolo che si deve a un sommo pontefice. Che poi, nel caso del sommo pontefice Joseph Ratzinger, “SS” coincida con l’abbreviazione di “Schutzstaffel”, non è disegno mio, ma della Divina Provvidenza.
Boh, Melchiorre. Purtroppo anzi purtroppissimo ci sono foto d'archivio di Ratz in quell'uniforme a 18 anni, però io ho notato che all'estero vengono trasmessi suoi discorsi diversi e che depongono contro quel tipo di teoria sul suo ruolo nel piano "provvidenziale" (le virgolette sono proprio d'obbligo visto il tema). Per esempio in Europa centrorientale invece di sentirlo parlare di sessualità o dei temi soliti che sentiamo qui lo trasmettevano che predicava contro l'antisemitismo e contro il razzismo (dal vivo da un viaggio in Germania, capisco il Tedesco, quindi non stavano raccontando fuffa).
Carolina
ciao melchiorre grazie per la spiegazione.
pero' non capisco molto bene l'argomento: se, che so, un agente della mediolanum mi propone un investimento, io gli rispondo assolutamente no, lui mi ammazza (sa lui perche'), non solo devo lasciare questo mondo ma devo anche passare per cliente del duce?
mi riferisco a quello che dici tu:
I giornali turchi, a caldo, scrissero di un sedicenne che si prostituiva, il quale aveva chiesto soldi a don Andrea Santoro (“perché a lui?”- c’è da chiedersi) e, non avendoli ricevuti, l’aveva ucciso.
Terza nota:
Ognuno in questo blog può scrivere a piacimento e firmarsi come vuole. Ma se qualcuno si aspetta da me una replica, si firmi con nome e cognome.
se la metti così, per quanto mi riguarda la discussione è finita qua. Giusto per una ragione di principio (la mia identità tanto è pubblica), visto che - a parte che un indirizzo email valido basterebbe - se tu ritieni che quello che hai da rispondere cambia se una persona si firma oppure no vuol dire che per me non sono poi cose così importanti.
"E' caratteristica del fesso credersi furbo"
Confucio
anche per me la discussione e' finita. tutto il rispetto per te se ritieni sia il caso di firmarti con nome e cognome. meno rispetto per il fatto di non degnarti di rispondermi ad una domanda posta con chiarezza almeno in privato
Beh, andate a servir messa altrove!
Ribadisco: secondo me Melchiorre Gerbino ha affrontato il serio problema dell'uccisione del sacerdote proprio malamente, e continua pervicacemente a parlarne con modalità comunicative a mio parere del tutto inadeguate, che in ultima analisi non aiutano affatto la ricerca di un minimo di comprensione del tragico evento.
caro Melchiorre, se serve sono pronta con il nome e cognome.
Carolina
Anch'io!
Bene! Parliamo dunque di politica, dato per scontato che il prete è morto, che il cardinale Ridolini lo ha sentito in odore di santità, e che SS Joseph Ratzinger va in visita ufficiale in Turchia!
boh sì, parliamo di politica. Per me tutto quello che oggi sta peggio dell'UE dovrebbe entrare nell'UE tanto per cominciare. Del prete e delle sue tendenze sessuali m'importa molto ma molto meno, ed è dire il minimo, che del fatto che si usi l'argomento "ammazzapreti" contro la Turchia (Paese di almeno 300 milione di abitanti, e un altro che è stato considerato e non del tutto a torto in questo caso "avamposto laico" per quasi un secolo). Si dica che in Turchia le condizioni carcerarie sono terribili, per esempio, ok. Ma non mi pare di vedere gente che si stracci le vesti per questo. Poi, "ammazzapreti", oltre che poco atto a promuovere il dialogo interculturale, è un argomento fetidissimo.
Carolina
300 milioni di abitanti la Turchia? Non arriva ai 70...
Carolina sei affaticata, prenditi una pausa, per oggi ne hai dette abbastanza :D
azz mi era rimasto il cognome attaccato!
(ah, attenzione a non farci querelare tutti, come si evince da http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Gianni_De_Martino )
sì è vero, demograficamente la facevo più grande. secondo la loro ambasciata sono 67 milioni. probabilmente la ingrandivo per motivi economici. non sono l'unica, comunque, ritengo, però ammetto l'errore matematico anche grave e mi pento. con questo però che cosa cambia politicamente?
Carolina
niente, però magari qualcuno passava di qui, leggeva e per tutto il resto della sua vita rimaneva convinto che ci fossero più turchi che americani :)
beh, poi in realtà politicamente qualcosa cambia, perchè una Turchia con più abitanti di tutta la Comunità Europea messa insieme, in procinto di entrarvi, avrebbe già provocato il coccolone a Borghezio, Calderoli e compagnia al solo pensiero :)
:-) e se lo meriterebbero. l'argomento "ammazzapreti" a parte che con la rivoluzione francese (fanculo), fu utilizzato in modo moooooooolto efficace prima nella guerra di Crimea, quando esisteva già la fotografia... e fu inaugurato il fotomontaggio propagandistico (progressi, nevvero???). Di fatto i russi non ammazzavano preti, però ai soliti tabucchiani intellettuali la vicenda fu proposta in quei termini. Fin qui, comunque, - quasi - niente. Il "bello" arrivò con la guerra di Spagna. I repubblicani allora erano "ammmazzapreti". Quando come minimo si trattava di preti già morti. Affanculo triplo e carpiato. In ogni caso, se ciò non bastasse, oltre al fatto che come "nemici" i Turchi sono un po' abusati nella storia europea, invito ad ascoltare la canzone più orrida di Fossati, talmente orrida che di sbagliato ha pure il titolo (a rigore dovrebbe intitolarsi "sono un reazionario", e badate bene che io sono una credente, non un'atea, nonostante un ottimo, mai sufficientemente lodato, e pluriennale background di atea: http://www.angolotesti.it/I/testi_canzoni_ivano_fossati_2011/testo_canzone_la_bottega_di_filosofia_61188.html
Carolina
Che questo “mau“ vada a servir messa altrove, come aveva solennemente dichiarato, anzi, vada a redimere prostitute in Turchia, e che il cardinale Ridolini faccia scendere nell’arena un domenicano dotto, che so io, un gesuita battagliero, o quantomeno un carmelitano scalzo. Ma forse sto chiedendo troppo: saranno tutti impegnati nella lotta all’AIDS.
Perdonate l'arcigno ruolo censorio che vengo ad assumere, ma c'è forse qualcuno che si sente appagato da una simile modalità di confronto adoperata a riguardo di temi così delicati??! Io mi sento avvilito.
Che tristezza!!...
Per parlare di religiosi cattolici.
Non si può parlare di religiosi cattolici senza prima parlare della dimensione umana in cui essi si vengono a trovare nei seminari. I rapporti omosessuali che tra di loro dovrebbero intercorrere senza traumi, così come tra individui dello stesso sesso che coabitano isolati dal resto della società, diventano invece schizofrenici. Lo diventano perché i rapporti omosessuali nei seminari sono sacrileghi per le leggi della chiesa, inevitabili per le leggi della prossemica. Al Vaticano interessa che i preti dedichino il massimo del loro tempo alla chiesa e non ne sottraggano beni materiali ma ve li accrescano (cose che non si potrebbero chiedere loro se fossero sposati e con prole) e perciò sottomettere i seminaristi a una prolungata formazione in un ambiente dove è impossibile non sperimentare rapporti omosessuali schizofrenici, fisici o platonici che siano, è ciò che il Vaticano ha scientemente programmato, perché chi sperimenta questo tipo di rapporti ne resta giocoforza traumatizzato e di conseguenza condizionato. Quando monsignor Marcel Lefebvre, che era stato tollerato dal Vaticano benché avesse sollevato polemiche durante tre pontificati (perché il latino era stato parzialmente abolito nella liturgia e per altre questioni di lana caprina) disse finalmente una cosa seria, e cioè che il Vaticano promuoveva l'omosessualità tra i suoi religiosi, allora fu prontamente scomunicato da Giovanni Paolo II, e con una bolla in latino. Né le numerose denunce di molestie omopedofile presentate contro i religiosi cattolici negli USA, che mostrano la punta emersa dell'iceberg della condizione omopedofila dei religiosi cattolici nel mondo, potranno fare rinsavire i preti, perché la loro condizione sessuale è patologica, come s'è visto, né tanto meno intaccheranno il potere del Vaticano, che è una piovra dai cento tentacoli che ricrescono se tranciati. Solo se i religiosi stessi presentassero denuncia per le molestie sessuali che essi hanno patito nei seminari, il potere del Vaticano verrebbe scosso alle fondamenta, perché costretto allora a cambiare sistema di educazione all'interno delle sue strutture e ad accordare ai preti il diritto al matrimonio.
Per parlare di politica del Vaticano.
L'ultimo boccone avvelenato che ci ha servito il Vaticano, cioè l'ultima guerra combattuta in Europa, è stata la crociata contro i serbi. Vero è che avendo vinto gli statunitensi la Guerra Fredda a Chernobyl, oltre che a smembrare l'Unione Sovietica per toglierne grande parte al controllo dei russi, premeva loro di smembrare pure la Jugoslavia per toglierne grande parte al controllo dei serbi e farne cadere una parte, quella prevalentemente musulmana, nell'area di influenza dei turchi, per compensarli della loro fedele alleanza e consolidarla ancor di più facendola estendere a Israele... ma che c'entrava in tutto ciò il Vaticano per invocare a gran voce la guerra contro la Serbia?! C'entrava! Annichilendo la Serbia, che aveva avuto la supremazia nella Confederazione Iugoslava, le si sarebbero tolti i mezzi materiali e lo status politico con cui tentare di rifondare una nuova confederazione sulle ceneri della vecchia, e così il Vaticano avrebbe definitivamente 'liberato' la Slovenia e la Croazia, a popolazioni prevalentemente cattoliche, e avrebbe accelerato i tempi della loro integrazione nell'Unione Europea, nel cui parlamento il 'voto cattolico' è determinante fin dalla sua fondazione. La Comunità Europea emerse difatti dalle trame che andava tessendo Pio XII. E sotto gli auspici di Pio XII avvenne la fondazione della Comunità Europea negli anni '50 a Roma. Vi aderirono Belgio, Francia, Germania dell'Ovest, Italia, Lussemburgo e Olanda, paesi tutti a larghissima presenza cattolica... E tornando all'ultimo boccone avvelenato che la politica del Vaticano ha fatto ingoiare a noi europei, poiché contava sulla futura quota di 'voto cattolico' di Slovenia e Croazia nel parlamento europeo, Giovanni Paolo II lanciò lo slogan 'disarmare l'aggressore!' e incitò e benedisse la crociata di bombardamenti sulla Serbia cristiano ortodossa, e apprezzò che le venisse sottratto il Kossovo, che è la culla della patria serba, e acconsentì che il Kossovo cadesse sotto l'area di influenza dei turchi, e fece uno sbadiglio di noia quando diecine di migliaia di serbi dovettero fuggire per sempre dai loro luoghi di nascita e dai loro beni. Ciò provocò una frattura insanabile tra la chiesa cattolica e la chiesa ortodossa di Mosca. Già la chiesa ortodossa di Mosca era stata sommamente irritata quando, al collasso dell'Unione Sovietica, allorché, per soddisfare la fame, c'era chi praticava il cannibalismo, il Vaticano aveva fatto la politica di sottrarle fedeli 'convertendoli' col cibo da ortodossi a uniati (questi ultimi sono la presenza in Russia di cattolici di origine polacca). Ma il Vaticano andava perseguendo a ragion veduta la frattura con la chiesa russa! E spera tuttora che contrariandola al massimo, da essa si possa fare togliere le castagne dal fuoco, perché il Vaticano non vuole che la Russia entri nell'Unione Europea, e sarebbe deliziato se fosse l'irritato patriarca di Mosca a osteggiarne l'adesione! E perché non vuole il Vaticano che la Russia aderisca all'Unione Europea, se è vero che con essa vi aderirebbero territori dalle enormi potenzialità come la Siberia e parte della Manciuria?! Il Vaticano non vuole perché vi aderirebbero centinaia di milioni di cittadini che non esprimono 'voto cattolico', i cui rappresentanti nell'Unione Europea stravolgerebbero gli attuali equilibri politici. E al Vaticano va benissimo che la Norvegia non abbia voluto aderire all'Unione Europea, perché è quasi totalmente luterana; e il Vaticano fa voti perché Inghilterra, Svezia e Danimarca, che sono altrettanto luterane, si tirino fuori completamente dall'Unione Europea e non solo con le rispettive monete come hanno fatto finora! E cosa sarà una Unione europea senza Russia, senza Scandinavia e senza Inghilterra?! Sarà una comunità di pasta frolla, che finirà per spappolarsi, ora che vi si fanno entrare in fretta e furia polacchi, sloveni, slovacchi (il voto cattolico!), perché la locomotiva tedesca di fabbricazione luterana è già in affanno a dover trainare economicamente milioni di tedeschi post comunisti.
Un provocatore che non esita a gettare fango sulla memoria di un povero prete assassinato dall'odio islamista, un cialtrone niente male, motivato da un'infanzia difficile e un odio ideologico che l'islam non esiterà ad accogliere come scendiletto (uno zerbino debitamente ritoccato all'ottomana). E nessuno dei 6550 lettori irresponsabili di One More Blog che s'indigna ? Vergogna!
Che ardore, questa Giuliana! Se non fosse una racchia, ci sarebbe da portarsela a letto. Provi con frate Fedele.
E' triste che un cafone della sua età voglia affliggere Giuliana con la sua alitosi ed esporre malamente al pubblico i suoi avvilenti problemi di piccola omosessualità italiana, medio-italiana.
Non si sforzi per ergersi ad ammazzapreti e a stracciamutande, provi a stendersi sul lettino di un bravo psichiatra, magari luterano.
Congratulazioni! Vada! Vada a leggere la messa!
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Don Giorgio Carli, sacerdote bolzanino di 43 anni, è stato assolto, "perché il fatto non sussiste". Il religioso era accusato di violenze sessuali nei confronti di una sua parrocchiana, minorenne all'epoca dei fatti…"E ora posso andare a leggere la messa?": questo l'unico commento del sacerdote...(da “la repubblica” di oggi)
( da “la repubblica” di ieri)
GIAPPONE: ABUSO' DI RAGAZZINE, SACERDOTE CONDANNATO A 20 ANNI
…”Per anni ha abusato di sette ragazzine dicendo loro che sarebbero andate all'inferno se gli avessero resistito… Gli abusi erano compiuti da Tamotsu Kin, oggi sessantaduenne, nella sacrestia della Chiesa Centrale del Santo Signore e le vittime avevano tutte tra i 12 e i 16 anni. Il tribunale ha inflitto il massimo della pena sottolineando che "le ragazzine non potevano rifiutarsi perche' per loro Kin rappresentava quanto di piu' vicino a Dio ci fosse sulla Terra “…
E invece Tamotsu Kin rappresentava il Vaticano.
Lei non ha commenti da fare, nevvero, cardinale Ridolini?!
La Turchia in Europa dopo l'assassinio di Don Santoro?
di Nicola Cristaldi *
Dico sì ancor più convintamente.
L’assassinio di don Andrea Santoro rilancia la posizione di chi non vuole l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea.
La Turchia è musulmana e con quello che sta accadendo nel mondo con la “prepotenza” dell’Islam, quel Paese in Europa appare un controsenso. Eppure, io sto dall’altra parte. Credo che la Turchia in Europa sia una mossa utile a frenare le irresponsabili ambizioni islamiche oltre agli innegabili vantaggi derivanti dal necessario rilancio del vecchio continente dal punto di vista politico ed economico a livello planetario.
La Turchia non è l’Iran e l’episodio dell’assassinio di don Santoro non può essere messo sullo stesso piano della logica terroristica islamica.
La grande maggioranza del popolo turco cerca un aggancio col mondo moderno rappresentato dall’occidente e rifiutare una tale opportunità spinge la stessa Turchia verso i paesi più oltranzisti tra quelli islamici.
Credo che la violenza verso l’occidente in Turchia sia praticata da una piccola minoranza che non può essere la rappresentazione del vero volto di quel Paese. Ritenere che il Turco che uccide don Santoro sia espressione della vocazione del popolo turco è come sostenere che i noglobal in Italia rappresentino l’intero popolo italiano.
Sottrarre la Turchia alla calamita dei Paesi oltranzisti islamici sarebbe un grande passo di civiltà e la civiltà non appartiene ad una sola cultura, ad una sola religione, ad un solo modo di vivere.
*deputato di Alleanza Nazionale, sindaco di Calatafimi Segesta.
Dopo l’uccisione di don Andrea è tempo di riflessione per la Chiesa in Turchia
di Mavi Zambak
Ankara (AsiaNews) - Passato il momento di sconcerto e di sgomento dopo il barbaro assassinio di don Andrea Santoro, è tempo di riflessione, ora, per la Chiesa di Turchia.
Già giovedì scorso a Istanbul si è celebrata una solenne Messa di suffragio nella cattedrale di Santo Spirito a Istanbul, in memoria di don Andrea Santoro. Alla celebrazione, presieduta dal nunzio mons. Antonio Lucibello, hanno preso parte tutti i sacerdoti presenti in città di ogni nazionalità e confessione cristiana. Presente il metropolita armeno, Mesrob II, il vescovo siro-ortodosso Yusuf Cetin e il vicario del patriarca Bartolomeo I, che in questi giorni era in visita pastorale in Brasile, e tutti i maggiori leader religiosi di altre professioni, ebrea e musulmana. Presenti anche le autorità civili e politiche, che hanno condannato pubblicamente l’assassinio di don Andrea e hanno dimostrato vicinanza e solidarietà ai fedeli cristiani.
Ora le diverse comunità cattoliche presenti nel vicariato dell’Anatolia, si raccolgono intorno al proprio vescovo, mons. Luigi Padovese, per pregare con e per don Andrea.
Accorate le parole del Pastore di questo piccolo gregge a Iskenderun e a Mersin, durante la messa di suffragio in queste due parrocchie del Vicariato, nel sud della Turchia. “Con la morte di don Andrea la nostra Chiesa di Anatolia è divenuta più povera: abbiamo perso un amico, un fratello, un ministro di Dio, ma abbiamo guadagnato un esemplare testimone ed abbiamo ora un aiuto dal Cielo che prega per noi. Potrei dirvi tante cose su questi giorni: quanto ho visto e sentito a Trabzon e poi tutte le manifestazioni di lutto a Roma. Vi dico soltanto che la salma di don Andrea è stata accolta nella sua città in modo trionfale. La chiesa di san Giovanni a Roma, dove sono stati celebrati i funerali, era stracolma di sacerdoti e di persone. Vorrei dire che più che un funerale ho avuto l’impressione che si trattasse di un trionfo. E veramente don Andrea con la sua morte ha trionfato sul male e su chi l’ha compiuto. Chi ha voluto cancellare la sua presenza fisica non sa che ora la sua testimonianza è più forte. Si è ucciso il sacerdote don Andrea ma si è creato un martire la cui testimonianza non è più limitata alla piccola chiesa di santa Maria a Trabzon, ma in questi giorni è arrivata in tutto il mondo. Cosa hanno guadagnato quanti l’hanno ucciso? L’effetto contrario di quanto speravano. Come la mamma di don Andrea ha detto e come io a nome di don Andrea ripeto, noi perdoniamo chi ha compiuto questo gesto. Non è annientando chi la pensa in modo diverso che si risolvono i conflitti. L’unica strada che si deve percorrere è quella del dialogo, della conoscenza reciproca, della vicinanza e della simpatia. Ma fintanto che sui canali televisivi e sui giornali assistiamo a programmi che mettono in cattiva luce il cristianesimo e lo mostrano nemico dell’Islam (e viceversa), come possiamo pensare ad un clima di pace? Gli organi di stampa devono servire alla verità, ma anche alla pace. Chi scrive o dichiara cose false o non fondate è responsabile anche del male che produce. Occorre documentare quello che si dichiara e non lanciare frasi ad effetto che non trovano conferma nella realtà ed alimentano un clima di odio”.
L’augurio è che anche i giornali italiani ed esteri, alla ricerca del sensazionale, pur di scrivere qualcosa di originale e di sorprendente, non arrivino ad infangare la persona di questo martire.
Lo sappiamo bene. Don Andrea non era un santo come quelli che spesso ci dipingiamo noi sulle immaginette: languidi, sdolcinati, sempre accondiscendenti e sorridenti. Aveva un carattere energico, deciso, a volte persino brusco, il volto risoluto, non ammetteva compromessi nella fatica di amare l’altro e nell’onestà della fede. Per questo continuamente chiedeva che si pregasse per lui, per la sua umanità, perché fosse docile alla volontà di Dio e fosse sempre più trasparenza di quel Gesù Cristo che voleva continuare ad abitare in terra di Turchia.
E Dio ha ascoltato la sua invocazione, l’ha purificato come l’oro nella fucina. Il sangue del martirio lava ogni errore, ogni peccato, ogni debolezza umana e assimila al dono totale del Crocifisso.
Con mons. Padovese, allora, possiamo chiedere a don Andrea che interceda ora presso il Padre: “Ti preghiamo di pregare per tutti i cristiani di Turchia, perché non abbiano paura a testimoniare la loro fede. La tua morte diventi strumento di unità tra musulmani e cristiani. La tua morte produca frutto e realizzi quanto tu cercavi in vita: l’amore reciproco nel nome dell’unico Dio”.((AsiaNews)
I preti che, per avere frequentato i seminari, nella stragrande maggioranza sono omosessuali (negli USA i media parlano ormai apertamente di “professione gay”, quando parlano di preti cattolici), non si facciano illusioni sui prostituti maschi, perché essi sono come le prostitute femmine: fingono di invaghirsi del cliente, come vuole la prima regola della prostituzione. Pertanto il prete che si crede affascinante, perché “trasfigurato dall’amore di Gesù”, non s’illuda di fare innamorare il prostituto, men che meno poi se il prostituto è musulmano, perché quello per il prete cattolico prova il massimo del ribrezzo che può provare per un cliente. Prima del rapporto carnale, che questo benedetto prete pattuisca chiaramente la ricompensa pecuniaria, secondo le prestazioni che richiede, e dopo che paghi, secondo quanto pattuito, meglio se in busta chiusa, fatta consegnare da altro prete. Queste cose ai preti dovrebbero insegnargliele discretamente nei seminari, e non sbottargliele io in un blog!
Se lo dice Gerbino, potete credergli: lui la ricompensa pattuita la faceva sempre consegnare al prostituto, in busta chiusa, dalla moglie.
Poi si pentiva, e accusava la Chiesa di avergli instillato nell'animo i sensi di colpa , leggeva "la Repubblica" e accusava i preti di essere tutti gay e gli amici di volerselo fare per forza.
Insomma, ogniqualvolta che Gerbino si dava a un'ars amandi che non tutti disprezzano, andava in paranoia e sbottava come fa il culo della serva, che lo dà e poi si pente.
Dal momento che l'indecente Gerbino ormai va sbottanto e cialtroneggiando nei blog di tutto e di più, sembra giusto far presente tali cose ( non a caso, amici e prostituti chiamano ancora Zerbino quel culattone discreto; e la moglie, la povera moglie lo ha già mandato a fare in culo tanti anni fa...).
Queste cose sono molto tristi da ricordare, soprattutto se da parte di una povera moglie che credeva di aver sposato un uomo di mondo, e si ritrovava invece un provinciale, se non il solito cafone, tra i piedi.
Insomma, non credo che tanta umana miseria sia colpa dei preti. Ma il Gerbino, vecchio erotomane notorio, insiste. E non vi ha dubbio che crederlo sia davvero cosa troppo stupida, ma questo non le impedisce di durare e di sbottare.
La stupidaggine insiste sempre, se ne accorgerebbe l'incallito Zerbino se non pensasse sempre a sè stesso - ovvero a quello che gli sta dietro - e moderasse il suo odio mal riposto, non dimenticando di essere modesto, oltre che cornuto, ecco tutto.
Per non citare sempre “la repubblica”, stavolta
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citeremo “il corriere”
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Scandalo in Brasile, i diari dei preti pedofili.
Denunce, arresti, 1.700 sacerdoti responsabili di cattiva condotta sessuale.
“Secondo il settimanale Istoè (Così è), nell’inchiesta vaticana si parla di circa 1.700 preti, il 10 per cento del totale, coinvolti in casi di cattiva condotta sessuale: incluse le violenze su bambini e donne… «Il prete fa con me come un uomo fa con una donna. Mi toglie i vestiti, alza la tonaca, mi prende sulle sue ginocchia, mi dice di stare tranquillo...». È un bambino di dieci anni che parla. E rivela alla nonna quello che non aveva avuto il coraggio di dire alla madre per paura di «prendere schiaffi». O di «essere arrestato», come padre Edson Alves dos Santos, sacerdote brasiliano di 64 anni, gli aveva detto, dopo averlo violentato, che sarebbe accaduto se non avesse mantenuto il segreto. È solo una delle agghiaccianti denunce di atti di pedofilia compiuti da sacerdoti in Brasile…
Le complicità di cui i sacerdoti responsabili di abusi a volte godono fa sì che, come nel caso di padre Tarcisio Tadeu Spricigo, in carcere per aver violentato un bimbo di 5 anni, tornino ad abusare di altri piccoli prima di essere arrestati… Agli atti del processo contro padre Tarcisio c’è un vero e proprio manuale del prete pedofilo e appunti sulle sue emozioni e le regole per restare impunito. Una fra tutte: «Mai avere una relazione con bambini ricchi». Scrive il prete: «Mi preparo per la caccia, mi guardo intorno con tranquillità perché ho i ragazzini che voglio senza problemi di carenze, perché sono il giovane più sicuro al mondo». «Piovono ragazzini sicuri affidabili e che sono sensuali e che custodiscono totale segreto, che sentono la mancanza del padre e vivono solo con la mamma, loro sono dappertutto. Basta solo uno sguardo clinico, agire con regole sicure». «Per questo sono sicuro e ho la calma. Non mi agito. Io sono un seduttore e, dopo aver applicato le regole correttamente, il ragazzino cadrà dritto dritto…». A consegnare il diario alla polizia è stata una suora, alla quale il sacerdote lo aveva dato per errore. Trasferito dopo la prima denuncia, il sacerdote ha violentato altri due bambini prima di essere catturato.
Nelle carte della polizia di San Paulo c’è la storia di V.R.D, la vittima di Padre Edson Alves. Il giorno di Pasqua dell’anno scorso il bambino è stato ammesso a fare il chierichetto. Stavano per iniziare cinque mesi di violenze. «Circa tre settimane dopo che lui (il bambino ndr ) aveva dormito lì, il denunciato (il prete ndr ) lo ha baciato in bocca.. e gli ha detto che un ragazzino di Santa Caterina glielo dava e lui regalava al bambino tutto quello che voleva».
Padre Alfieri Edoardo Bompani, 45 anni, nella casa della campagna di San Paulo dove portava i bambini di strada, raccolti con la scusa di liberarli dalle droghe, registrava in un video le violenze praticate su vittime tra i 6 e i 10 anni. La polizia ha trovato anche appunti per racconti erotici che il prete stava scrivendo riportando esperienze personali. E un diario: il quinto, secondo la nota in copertina. «Da due giorni non mi faccio nessuno..., ieri mi sono masturbato due volte, una di queste con V (6 anni)». Il racconto del prete va avanti con espressioni di cruda violenza che non riteniamo di dover riportare”.
(Virginia Piccolillo - "il corriere della sera" del 21 novembre 2005)
tempi di rivoluzione mondiale
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Cittadino, Cittadina, difendi l’integrità dei bambini e l’eredità degli anziani dai preti del Vaticano!
Turchia, don Andrea Santoro: come se nulla fosse successo
di Mavi Zambak ( Asia News )
A un mese dall’assassinio del sacerdote a Trabzon, nel Paese il caso è già dimenticato. Nessuna notizia sul processo al giovane killer; l’unico argomento che i mass media nazionali continuano a rinfocolare sono le accuse di proselitismo contro don Andrea. Vescovo dell’Anatolia: solo un pretesto per alimentare una polemica insieme anticristiana e antioccidentale.
Ankara (AsiaNews) - Domani ricorre il primo mese dalla morte di don Andrea Santoro. Era domenica 5 febbraio quando, a Trabzon – città turca sul mar Nero - al culmine di una giornata di proteste e di violenze nel mondo islamico per le caricature di Maometto apparse su alcuni giornali occidentali, dopo aver celebrato come consueto la messa domenicale del pomeriggio, mentre stava pregando inginocchiato nelle ultime panche della chiesa, il 60enne sacerdote romano viene freddato alle spalle con due colpi di proiettili.
A sparare, urlando “Allah è grande”, secondo la polizia turca, un giovane 16enne. L’omicida è stato arrestato, i vertici politici e religiosi hanno condannato il gesto, la maggior parte dell’opinione pubblica si è mostrata allibita di fronte ad un simile gesto, la sparuta comunità di cristiani ha pianto il suo amico, testimone e martire.
Ora, se non fosse per i mass media che di tanto in tanto buttano di nuovo fuoco sulla brace, con le loro accuse di proselitismo, tutto sembra essere tornato ad una fredda normalità.
E’ ancora del 28 febbraio, la notizia sul quotidiano nazionale Vatan, in cui ancora una volta si dichiara che don Andrea distribuiva dollari per invitare i giovani in chiesa. E ancora una volta il vescovo dell’Anatolia, mons. Luigi Padovese è costretto a gridare: “Se davvero c’è stata una così grande distribuzione di denaro da parte di don Andrea – come sembrano sostenere i giornali - per proselitismo, come mai non si contano battesimi nella sua parrocchia di santa Maria in Trabzon? Conoscevo bene questo mio sacerdote fidei donum, escludo una simile ipotesi. Se l'avesse fatto, non avrebbe avuto “solo” i tre-quattro catecumeni che frequentavano la sua chiesa. La verità è che il proselitismo è un alibi a cui si sta facendo ricorso per rinfocolare una polemica che è insieme anticristiana e antioccidentale”.
Così mons. Padovese ha dovuto dare incarico ad un avvocato amico cristiano di querelare i giornali che rilanciano queste accuse prive di fondamento, ottenendo la pubblicazione di alcune rettifiche.
Eppure le autorità tacciono.
Non si sa nulla nemmeno sul processo indetto contro il ragazzo accusato di aver sparato a freddo a don Santoro. Ma sarà poi stato davvero questo esile giovane 16enne – che una volta arrestato confessa di aver voluto uccidere il prete italiano, perché sconvolto dalle vignette blasfeme contro l’islam – il vero autore dell’omicidio?
Appoggiandosi sulla testimonianza di Loredana, la giovane collaboratrice pastorale di don Andrea, che è riuscita solo ad intravedere la sagoma dell’omicida e ad udire la sua voce al momento dello sparo, pare che la stazza fosse molto più grande e il tono di voce che gridava “Allah è grande” fosse molto più grossa di quella di un ragazzo.
Per ora le indagini della polizia non lasciano trasparire nulla. Si teme che essi facciano di tutto per chiudere il caso: un arresto fatto per far tacere le coscienze e coprire qualche pesce di più grosso.
Se come loro sostengono è stato solo un gesto isolato di un ragazzino psicolabile, come mai ancora oggi, dopo un mese dall’omicidio di don Santoro, numerose chiese, sacerdoti e religiosi vengono tenuti sotto stretta sorveglianza dalla polizia? Gli abitanti di Trabzon e la popolazione turca non sembrano molto interessati a questa questione. L’argomento non fa audience.
Domani la chiesa di santa Maria sarà riaperta e alla stessa ora di un mese fa, nel pomeriggio, sarà celebrata una semplice messa di suffragio. A celebrarla sarà p. Pierre Brunissen, il parroco della chiesa di Samsun – altra città turca sulla costa orientale del mar Nero – con un piccolo gruppo di cristiani e sotto presidio della polizia, visto che anche questo anziano sacerdote francese ha ricevuto più volte minacce telefoniche e “visite poco piacevoli” nella sua chiesa da parte di gruppo di giovani, l’ultimo dei quali giorni fa, urlando slogan minacciosi e strappando alcuni cartelli. La messa sarà un piccolo lumicino di fede e di speranza, che – nel segno del martirio di don Andrea – va oltre la paura e l’indifferenza.
( da asianews.it)
INTERDIRE LA “PRATICA DELLA CONFESSIONE"
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La Chiesa Cattolica Apostolica Romana è creatura politica dell’imperatore Costantino, non certo di Simon pescatore, o di Simone-vattelo-a-pesca. Essa è il risultato dell’alchimia con cui Costantino trasformò l’impero romano, che non poteva più essere retto con la spada, in una teocrazia, che avrebbe retto l’impero con “l’oppio”. Quando con la Riforma i re barbari si liberarono del giogo della Chiesa, questa, per dominare i soggettti che ancora controllava, istituì l’Inquisizione. Una delle pratiche allora istituite, che tuttora esiste, e dalla cui esistenza dipende il potere stesso della Chiesa, è la “pratica della confessione”, istituita al Concilio di Trento nel 1551 da Giovanni Maria Ciocchi Del Monte (Giulio III). Questo Giovanni Maria Ciocchi Del Monte fu peraltro colui che formulò il modello del religioso cattolico moderno, confessore e pederasta, ed egli stesso ne fu l’archetipo (per maggiori ragguagli, consultare in rete il mio “Tempo di Contestazione”). Poiché nel suo insieme la Chiesa Cattolica Apostolica Romana non è altro che liquame che cola dal disfacimento dell’impero romano, e poiché la sua dottrina consiste di modelli di cadaverina metafisica che essa somministra al mondo per paralizzarne il progresso, non c’è null’altro che si possa fare al mondo, se non sanarlo da questa piaga. Se una cura efficace si vuole intraprendere, il primo atto da compiere è bandire la “pratica della confessione”, con la quale i preti cattolici carpiscono potere politico e beni materiali in tutti gli stati del mondo a profitto dello Stato del Vaticano. La “pratica della confessione” è illegale, come ho scritto nel saggio “Il Bambino Gesù mi vuole terrone”. Qui, a seguire, uno stralcio:... "Il “sacramento della confessione” è una pratica che consiste di un reo confesso dei propri peccati e di un prete che ne raccoglie la confessione garantendo assoluta segretezza. Nella garanzia dell'assoluta segretezza c'è l'inganno, ché è vero il contrario, cioè che le informazioni utili finiscono nel cervellone del Vaticano, che altrimenti non alimenterebbe una siffatta rete di intelligence di centinaia di migliaia di suoi funzionari sparsi per il mondo, ma direbbe ai fedeli “non ci fate perdere tempo e denaro, fate come i luterani: confessatevi direttamente con dio!”. E invece 'confessore' è uno dei massimi meriti che il Vaticano riconosce ai suoi servi defunti, perché siano sollevati agli altari. Ovviamente questi 'santi confessori' non stanno a scaricare nel cervellone informazioni su anonimi cornuti, o su ladri di mele e di polli! E qui c'è da cogliere un aspetto dell'illegalità della pratica della confessione, cioè della sua incostituzionalità nelle nazioni dove la dottrina cattolica non costituisca religione di stato, e cioè oggi dappertutto, salvo che nello Stato del Vaticano. E difatti se in uno dei paesi convenzionati all'Aia e rappresentati all'ONU un cittadino viene a conoscenza di crimini che la magistratura persegue d'ufficio, commessi da un altro cittadino, è in obbligo di farne denuncia immediata alla polizia, pena la sua stessa incriminazione. Né in alcuna delle nazioni del mondo i preti confessori hanno uno status speciale che li esenti da questo dovere. Ma di fatto non vi assolvono… Un secondo aspetto dell'illegalità della confessione, il più perverso, è da notarsi nel condizionamento che subisce chi vi si sottopone. Chi si confessa sta in ginocchio e col capo reclinato sul petto, cosicché il confessore, che sta seduto più in alto, dietro la grata del confessionale, ne possa vedere, senza essere egli stesso visto, tutti i dettagli della testa (calvizie, forfora, alopecia). Chi si confessa inspira e espira a fatica con la bocca e col naso inclinati sul petto, mentre il confessore, se vuole, gli può fare arrivare in faccia il suo alito. Nella postura assunta dai due soggetti ci sono insomma tutte le condizioni, di penalizzazione dell'uno, di dominio dell'altro, in uso nella pratica dell'ipnosi."…
Facciamo voti perché la Turchia, insoddisfatta del fumo negli occhi che le getterà SS Joseph Ratzinger per tacitare “l’affaire Santoro“, dichiari la “pratica della confessione“ incostituzionale e la bandisca. O che lo faccia la Cina, infastidita com’ é dalle beghe del Vaticano.
La prima grande nazione che lo farà, avrà creato un effetto domino con le altre e un declino irreversibile del potere del Vaticano nel mondo. E che così sia al più presto.
Chi si confessa sta in ginocchio e col capo reclinato sul petto, cosicché il confessore, che sta seduto più in alto, dietro la grata del confessionale, ne possa vedere, senza essere egli stesso visto, tutti i dettagli della testa (calvizie, forfora, alopecia)
chiamate la neuro!!
Giovanni Maria Ciocchi Del Monte, confessore e
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pederasta, archetipo del religioso cattolico
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modderno
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Giovanni Maria Ciocchi Del Monte (1487-1555), che da papa assunse il nome di Giulio III, non si dedicò solo alla formulazione di sacramenti di natura psicanalitica, come la 'confessione', ma si interessò pure della natura delle deviazioni sessuali nei fanciulli. Nella sua Villa Giulia ne fece affrescare due, in sembianze di angioletti – e vi si possono sempre ammirare – l'uno dei quali masturba l'altro che si offre in lasciva postura. Questo papa indagò sulle devianze sessuali dei fanciulli attivamente, sodomizzandoli. Esemplare fu il suo rapporto col tredicenne Santino, figlio di un suo servitore, che prima fece adottare da suo fratello Balduino col nome di Innocenzo del Monte, poi ordinò cardinale quando il giovinetto aveva diciassette anni, finalmente in morte volle sepolto accanto a sé nella Cappella Giulia (donde la goliardica: 'Osteria del Vaticano – è successo un caso strano – che due scheletri putrefatti – etc. etc.'). Giovanni Maria Ciocchi del Monte, confessore e omo-pedofilo, è l'archetipo del religioso cattolico moderno ed è il vero Salvatore del Vaticano: ed è lì che La Contestazione deve colpire, per scardinare la macabra struttura! E La Contestazione colpirà.
Afghanistan: convertito al cristianesimo, rischia la pena di morte
Abdul Rahman aveva lasciato l’Islam 16 anni fa; durante il processo ha rifiutato di abiurare.
Kabul (AsiaNews) – “Convertito cristiano potrebbe essere condannato a morte”. È il titolo che oggi occupa le prime pagine di diversi giornali in Afghanistan. Fonti di AsiaNews a Kabul confermano che la notizia è riportata “a caratteri cubitali” e “non fa ben sperare”.
Abdul Rahman, 41 anni, è separato dalla moglie; è stato arrestato il mese scorso, dopo che la sua famiglia, con la quale è in lite per la custodia dei figli, lo ha denunciato come convertito. L’uomo, che portava con sé una Bibbia, è stato accusato di aver rinnegato l’Islam.
Durante il processo a suo carico a Kabul, Rahman ha confessato di essersi convertito 16 anni fa, dopo aver conosciuto un operatore sanitario di un gruppo cristiano che aiuta i profughi afgani in Pakistan. Il pubblico ministero, Abdul Wasi, ha detto di aver offerto all’imputato di cancellare le accuse a suo carico se fosse tornato musulmano, ma Rahman ha rifiutato. Wasi, che ha definito il comportamento del cristiano come un attacco all’Islam, ha chiesto la pena capitale.
Esperti di Afghanistan sottolineano ad AsiaNews che il caso “non è altro che l’applicazione della sharia, la legge islamica, su cui si basa la stessa Costituzione del Paese”. Spiegano poi che casi di conversione al cristianesimo sono frequenti tra i profughi afghani in Iran o in Pakistan, ma spesso sono “solo di comodo”: molti si convertono “nella speranza di ottenere un visto per gli Stati Uniti o il Canada, dove poi riabbracciano l’Islam”.
Cattolici della comunità internazionale nella capitale dichiarano che “l’eventuale condanna a morte non solo preoccupa come violazione a uno dei diritti umani fondamentali, quello della libertà religiosa, ma sarebbe anche un brusco passo indietro, quasi una chiusura, nel cammino del dialogo con l’Islam”. “Speriamo – concludono le fonti – che l’Occidente non rimanga a guardare in silenzio di fronte a una profanazione così grande delle fondamentali libertà dell’uomo”.
DA : asia NEWS
Dopo settimane di incauto oblio, noto che "Urbi et Orbi" è diventato praticamente uno spazio occupato dalla pacata, intelligente, ponderata e critica riflessione del Gerbino...
Davide... e quella de "Gesù Bambino mi vuole terrone"? :-))) E la psicanalisi anticipata al 1755? A parte che la confessione con la psicanalisi c'entra poco comunque. Sono due prospettive diversissime fra loro.
In ogni caso, ci si confessa come si vuole. Personalmente quella nella cabina non la faccio più, ma mica perché mi si vedeva la testa (e nemmeno perché non vedessi io il prete: lo vedevo eccome anche se attraverso una mini grata).
Non la provo più perché quando la provai mi furono poste domande sessuali. Ma mica da uno che mi voleva violentare!!! No: da uno che intanto crede di dover fare domande sui "peccati sessuali" (il catechismo non l'ho scritto io e nemmeno quell'uomo) e poi perché caspiterina, trovare una che nel 2004 -'05 si confessava ancora così un po' di curiosità gliel'ha fatta venire e, inoltre, diciamocelo, la castità è un po' una palla!!! :-) Dopodiché è una brava persona, e i limiti umani li abbiamo tutti.
Poi: a parte che se uno non vuole confessarsi non lo fa e ci mancherebbe; se uno è ateo o anche solo non è cattolico o ha i cavoli suoi ci mancherebbe all'ennesima potenza; ci sono stati sacerdoti che hanno invece denunciato reati sessuali confessati loro. Hanno scelto un margine fra obbligo di segretezza (che hanno violato) e impegno anti violenza (che hanno onorato) e si son messi contro un po' di Chiesa e un po' di criminalità. Non tutti.
Ci sono anche i preti che non lo fanno, e quelli delinquenti. E ci sono le porcate "istituzionali" tipo quando 'sti tizi vengono coperti dalle gerarchie invece che espulsi e soprattutto denunciati allo stato. Non sono una fanatica.
E la confessione prima della Rivoluzione Francese aveva anche aspetti proprio di controllo politico - che diventava economico quando la Chiesa sapeva che "l'eretico", il protestante o il peccatore era ricco e se lo mandavi sotto processo gli potevi poi pure confiscare molti beni! Il caso di Beatrice Cenci (una ragazza, mi pare, che aveva ucciso il padre dopo che quegli l'aveva ripetutamente violentata).
Ma insomma, questo discorso qui, invece che un discorso critico, sembra anche a me un pastrocchio un po' da neuro!!!
Carolina
ps: psicanalisi = confessione è una balla. o di tipo reazionario (la parte peggiore della Chiesa la psicanalisi l'avrebbe voluta vietare per tenere l'uomo schiavo di timori, sensi di colpa, peccati etc., quindi, se non riesce a vietarla, tende a dire che è inutile) oppure di tipo reazionario comunque anche se non cattolico (della serie ma nooooo comprati il prozac libero in farmacia che mi dai dei soldi e me ne dai doppi perché intanto produci come un dannato standotene tutto strafatto invece di curarti!) oppure semplicemente è una semplificazione (= vai da uno e gli racconti della roba. sì ma raccontiamo roba di tutti i generi a tutti e tutti i giorni, ma i motivi e gli scopi e anche i modi, i contesti, i ruoli e le competenze sono diversi!).
se uno sta male, inutile dire che deve rivolgersi a uno psicoterapeuta e non a un sacerdote.
se uno si rivolge a un sacerdote o meno c'entra con la fede e non con la salute e men che meno con cose strane - altrimenti mettiamo al bando tutte le cose che l'uomo non fa solo per razionalità!
uno poi è libero di non andare da psicologi e di non andare a confessarsi o di fare tutte e due le cose.
in ogni caso la confessione non è una pratica psicanalitica. lo psicanalista non ti dice che cosa devi fare, non ti assolve né ti dà penitenze, non decide se fai "bene" o "male", fa proprio un altro lavoro e oltretutto ha una socializzazione completamente diversa da quella di una comunità religiosa (in effetti potrebbe aiutare uno a capire che è religioso, o che non lo è, e in questo caso proprio dargli anche i mezzi per mandare a ramengo tutta la Chiesa con tutto che quella dirà che è "peccato"; come se invece uno apprende di se stesso che può fare qualcosa nella Chiesa potrebbe avvicinarlesi; e quella magari dirà che è "bene"; ma il punto è che qualunque cosa dica non c'entra una ceppa con quello che è il percorso di una persona).
Carolina
ultima: un insegnamento forse della psicanalisi ma anche del buon senso è che è sempre meglio trattare i propri conflitti con gli interessati che da soli a rodersi: per esempio Gerbino potrebbe entrare in una chiesa, andare dal primo prete (non nel segreto, poi agli uomini non è mai stato chiesto nella storia di confessarsi in segreto) e dirgli che pensa che la Chiesa sia fatta tutta di delinquenti e di stronzi!!! Chissà che cosa ne esce!!! Magari una discussione interessantissima, magari una roba da stendere un velo pietoso, magari un litigio epocale con decisione di non mettere mai più piede in chiesa né di occuparsi di faccende teologico-storico-etiche, magari una conversione. :-)
Boh... chi lo sa... ma perché non provarle le cose??? Io ho un parroco con cui discuto selvaggiamente di tutto, del fatto se abbia intenzione o no di ospitare quelli della Taizé a Natale, delle sue e mie idee sul matrimonio, di tutto e di più e gli dico anche sempre (non necessariamente in confessione) quando sono infuriata con Ratzinger e sul rogo non sono ancora andata né nessuno mi ha mai messo le mani addosso!!!
Anzi casomai sento un punto di vista diverso - nemmeno troppo: quello ha a che fare con la gente normale e non con le gerarchie principalmente, e dice che sente lamentele su Ratzinger tutto il tempo.
Però ogni tanto pure 'sto parroco ha delle idee interessanti da proporre, per esempio sa più di me di teologia e ogni tanto mi spiega qualcosa in modo tale che io possa decidere a ragion veduta su cosa incazzarmi e su cosa no.
Carolina
Le chiese non sono proprietà del Vaticano ma del
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pubblico.
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Poiché viviamo i tempi della Prima Rivoluzione Mondiale e non c’è rivoluzione reale senza rivoluzione sessuale, i giovani italiani occupino le chiese, che sono deserte, e le gestiscano come una catena di centri erotico-libertari.
Finalmente col pancione, le ragazze italiane dicano l’una all’altra –“Io sono rimasta incinta in Sant’Eustorgio” “Io all’Addolorata”.
I pensionati, per comprare il Viagra, stacchino dalle pareti delle chiese i quadri dei santi e dei martiri e li portino dagli antiquari.
"Certo io l’ho registrato Melchiorre Gerbino e poi mi sono accorto del tipo che è, veramente un personaggio egocentrico e megalomane!"
www.hideout.it/index.php3?page=notizia&id=1195
Ciò non toglie che don Andrea Santoro s'é fatto ammazzare da un prostituto turco di 16 anni e che SS Ratzinger, per mettere a tacere lo scandalo, andrà in visita ufficiale in Turchia, dove farà concessioni per un'entrata accelerata di quel Paese nell'Unione Europea.
Il Vaticano non devi i seminaristi nell'omosessualità, ma conceda il matrimonio ai preti!
LA CONFESSIONE
...Il dinamismo della conversione e della penitenza è stato descritto da Gesù nella parabola detta "del figlio prodigo" il cui centro è "il padre misericordioso" ( Lc 15,11-24 ): il fascino di una libertà illusoria, l'abbandono della casa paterna; la miseria estrema nella quale il figlio viene a trovarsi dopo aver dilapidato la sua fortuna; l'umiliazione profonda di vedersi costretto a pascolare i porci, e, peggio ancora, quella di desiderare di nutrirsi delle carrube che mangiavano i maiali; la riflessione sui beni perduti; il pentimento e la decisione di dichiararsi colpevole davanti a suo padre; il cammino del ritorno; l'accoglienza generosa da parte del padre; la gioia del padre: ecco alcuni tratti propri del processo di conversione. L'abito bello, l'anello e il banchetto di festa sono simboli della vita nuova, pura, dignitosa, piena di gioia che è la vita dell'uomo che ritorna a Dio e in seno alla sua famiglia, la Chiesa.
[... ]
Il Signore Gesù Cristo, medico delle nostre anime e dei nostri corpi, colui che ha rimesso i peccati al paralitico e gli ha reso la salute del corpo, [Cf Mc 2,1-12 ] ha voluto che la sua Chiesa continui, nella forza dello Spirito Santo, la sua opera di guarigione e di salvezza, anche presso le proprie membra. E' lo scopo dei due sacramenti di guarigione: del sacramento della Penitenza
"Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera".
E' chiamato sacramento della conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione, [Cf Mc 1,15 ] il cammino di ritorno al Padre [Cf Lc 15,18 ] da cui ci si è allontanati con il peccato.
E' chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore.
E' chiamato sacramento della confessione poiché l'accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento. In un senso profondo esso è anche una "confessione", riconoscimento e lode della santità di Dio e della sua misericordia verso l'uomo peccatore.
E' chiamato sacramento del perdono poiché, attraverso l'assoluzione sacramentale del sacerdote, Dio accorda al penitente "il perdono e la pace" [Rituale romano, Rito della penitenza, formula dell'assoluzione].
E' chiamato sacramento della Riconciliazione perché dona al peccatore l'amore di Dio che riconcilia: "Lasciatevi riconciliare con Dio" ( 2Cor 5,20 ). Colui che vive dell'amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all'invito del Signore: "Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello" ( Mt 5,24 ).
IL SACRAMENTO DEL PERDONO
[... ] Cristo ha istituito il sacramento della Penitenza per tutti i membri peccatori della sua Chiesa, in primo luogo per coloro che, dopo il Battesimo, sono caduti in peccato grave e hanno così perduto la grazia battesimale e inflitto una ferita alla comunione ecclesiale. A costoro il sacramento della Penitenza offre una nuova possibilità di convertirsi e di recuperare la grazia della giustificazione. I Padri della Chiesa presentano questo sacramento come "la seconda tavola [di salvezza] dopo il naufragio della grazia perduta" [Tertulliano, De paenitentia, 4, 2; cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1542].
Nel corso dei secoli la forma concreta, secondo la quale la Chiesa ha esercitato questo potere ricevuto dal Signore, ha subito molte variazioni. Durante i primi secoli, la riconciliazione dei cristiani che avevano commesso peccati particolarmente gravi dopo il loro Battesimo (per esempio l'idolatria, l'omicidio o l'adulterio), era legata ad una disciplina molto rigorosa, secondo la quale i penitenti dovevano fare pubblica penitenza per i loro peccati, spesso per lunghi anni, prima di ricevere la riconciliazione. A questo "ordine dei penitenti" (che riguardava soltanto certi peccati gravi) non si era ammessi che raramente e, in talune regioni, una sola volta durante la vita. Nel settimo secolo, ispirati dalla tradizione monastica d'Oriente, i missionari irlandesi portarono nell'Europa continentale la pratica "privata" della penitenza, che non esige il compimento pubblico e prolungato di opere di penitenza prima di ricevere la riconciliazione con la Chiesa. Il sacramento si attua ormai in una maniera più segreta tra il penitente e il sacerdote. Questa nuova pratica prevedeva la possibilità della reiterazione e apriva così la via ad una frequenza regolare di questo sacramento. Essa permetteva di integrare in una sola celebrazione sacramentale il perdono dei peccati gravi e dei peccati veniali. E' questa, a grandi linee, la forma di penitenza che la Chiesa pratica fino ai nostri giorni.
Attraverso i cambiamenti che la disciplina e la celebrazione di questo sacramento hanno conosciuto nel corso dei secoli, si discerne la medesima struttura fondamentale. Essa comporta due elementi ugualmente essenziali: da una parte, gli atti dell'uomo che si converte sotto l'azione dello Spirito Santo: cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione; dall'altra parte, l'azione di Dio attraverso l'intervento della Chiesa. La Chiesa che, mediante il vescovo e i suoi presbiteri, concede nel nome di Gesù Cristo il perdono dei peccati e stabilisce la modalità della soddisfazione, prega anche per il peccatore e fa penitenza con lui. Così il peccatore viene guarito e ristabilito nella comunione ecclesiale.
La formula di assoluzione in uso nella Chiesa latina esprime gli elementi essenziali di questo sacramento: il Padre delle misericordie è la sorgente di ogni perdono. Egli realizza la riconciliazione dei peccatori mediante la Pasqua del suo Figlio e il dono del suo Spirito, attraverso la preghiera e il ministero della Chiesa:
Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e Risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace. E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo [Rituale romano, Rito della penitenza, formula dell'assoluzione].
[... ]
LA SODDISFAZIONE
Molti peccati recano offesa al prossimo. Bisogna fare il possibile per riparare (ad esempio restituire cose rubate, ristabilire la reputazione di chi è stato calunniato, risanare le ferite). La semplice giustizia lo esige. Ma, in più, il peccato ferisce e indebolisce il peccatore stesso, come anche le sue relazioni con Dio e con il prossimo. L'assoluzione toglie il peccato, ma non porta rimedio a tutti i disordini che il peccato ha causato [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1712]. Risollevato dal peccato, il peccatore deve ancora recuperare la piena salute spirituale. Deve dunque fare qualcosa di più per riparare le proprie colpe: deve "soddisfare" in maniera adeguata o "espiare" i suoi peccati. Questa soddisfazione si chiama anche "penitenza". [... ]
Bisogna aggiungere che tale riconciliazione con Dio ha come conseguenza, per così dire, altre riconciliazioni, che rimediano ad altrettante rotture, causate dal peccato: il penitente perdonato si riconcilia con se stesso nel fondo più intimo del proprio essere, in cui ricupera la propria verità interiore; si riconcilia con i fratelli, da lui in qualche modo offesi e lesi; si riconcilia con la Chiesa, si riconcilia con tutto il creato [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Reconciliatio et paenitentia, 31].
In questo sacramento, il peccatore, rimettendosi al giudizio misericordioso di Dio, anticipa in un certo modo il giudizio al quale sarà sottoposto al termine di questa vita terrena. E' infatti ora, in questa vita, che ci è offerta la possibilità di scegliere tra la vita e la morte, ed è soltanto attraverso il cammino della conversione che possiamo entrare nel Regno, dal quale il peccato grave esclude [Cf 1Cor 5,11; Gal 5,19-21; Ap 22,15 ].
Convertendosi a Cristo mediante la penitenza e la fede, il peccatore passa dalla morte alla vita "e non va incontro al giudizio" ( Gv 5,24 ).
Leggi tutto in :
httpcarromano/confessione.html
ah, sull'abolire il celibato dei preti potrei essere d'accordo!!! il fatto che hanno dei problemi su quello che vanno avanti dai tempi degli apostoli. tutte idee diverse, alcune religiose o filosofiche, molte purtroppo politicanti. ma non è escluso che un giorno ci arriveranno - non adesso però penso: so che stanno studiando dei correttivi, tipo nuove figure tipo diacono che non sono proprio ordinate però sono sempre di chiesa e possono essere sposate; però da quel poco che capisco di chiesa in questo momento le teorie e anche i problemi che vanno "per la maggiore" sono altri. in ogni caso sarebbe molto meglio che lo abolissero soprattutto rispetto a certe notizie che fanno indignare e tenendo conto che ricerche commissionate dalla stessa Chiesa cattolica dicono che più del 50% del clero non rispetta il voto di castità.
Carolina
ps una volta per esempio ho conosciuto una protestante che fa il pastore/pastoressa. lei potrebbe sposarsi, ma dice che tanto non troverebbe il tempo perché ha tutti i cavoli della sua comunità di cui occuparsi.
una parte (ancorché del tutto non esaustiva) del problema del celibato è questa: c'è chi pensa anche con tutta onestà che il fatto di avere una missione debba essere scevro da attaccamenti personali per motivi ideali o fattuali. ma dipende. c'è comunque, e c'è sempre stato, molto dibattito.
Carolina
E che sia concesso il sacerdozio alle donne, per cominciare alle moderne Maddalene, le pornostar redente da Frate Fedele. Così le chiese, ora traversate da sparute vecchiette, scoppierebbero di maschi.
??? i preti si lamentano che ci sia poca gente. dipende da dove e quando. certo, immagino che se uno vuole andare in chiesa di martedi e in orario di lavoro (o di multitasking come nel mio caso, :-D c... sono al 233° libro di 'sta tranche e non mi passa più :-D) ci trova solo vecchiette. in ogni caso non è importantissimo, almeno per una persona che non abbia smanie di fare la conta dei fedeli. già io sarei preoccupata di fare la conta delle volte in cui vado a messa io! figurati se mi occupo degli altri! comunque sia, le moderne Maddalene etc. etc. me le spieghi??? perché una pornostar si dovrebbe redimere? o essere redenta??? poi una pornostar non è una prostituta e poi quella non è proprio la figura più semplice dei Vangeli, ammesso che ce ne sia una semplice. in sintesi: non ho capito che cosa tu dica di quel punto!!!
Carolina
ehm. e nemmeno che anche una prostituta debba essere redenta. è complicata la cosa, ma penso che sia un po' il contrario piuttosto. è che i cristiani dovrebbero perdonare, non scagliare la prima pietra e cose del genere. lei tutto sommato decise di "eleggere l'ottima parte" altrimenti non sarebbe accaduto nemmeno alcunché. c'è molto di peggio poi perché poi quella lì almeno non ha rotto le balle a nessuno. invece c'è un mucchio di gente che dice di "eleggere l'ottima parte" (che di solito non è il Signore o almeno il Signore mica l'ha detto) e rompe le balle a nastro!!! :-))) pensiero panpostpolitico :-)))
Carolina
Scherzavo! Le pornostar hanno successo di pubblico e non hanno bisogno di spostarsi nelle chiese. Lo fa qualcuna quando invecchia, come Claudia Koll.
sì ma poi non ne abbiamo bisogno nemmeno noi :-))) l'amico Rocco sta bbuono dove sta, che mi legga le Scritture onestamente mah... si potrebbe pure provare... :-))) ma non è che m'interessi moltissimo!!! :-)))
Carolina
Pensi che Rocco Siffredi sia così professionale da potere manifestare una spasmodica erezione mentre legge le Scritture?
Gerbino mi vuoi far tossire fuori i polmoni??? cough cough :-D diciamo che spererei per lui che non fosse così misticheggiante :-D :-D :-D
Carolina
Ps di tutto si era visto... ma il tentativo di impiantare una chat erotico-mistica su OMB ancora mi mancava :-D :-D :-D qui mi sa che i catamarani a vele solari si sprecano :-D
Carolina
Melchiorre Gerbino scade nel pecoreccio itagliano, medio-itagliano.
Forse è il bambino Gesù che, oltre che mitomane ed erotomane notorio, lo vuole anche cafone...
Queste insinuazioni sono ridicoli. Lo scandalo dei preti pedofili non esiste, perchè i dati dimostrano che la percentuale di pedofiflia fra i preti è uguale a quella di tutti le altre categorie umane. L'uccisione di Don Andrea Santoro poi, dovrebbe far comprendere una volta per tutte che bisogna assolutamente impedire l'ingresso della Turchia in Europa.
quali sarebbero le" altre categorie umane" ,e quali sarebbero i dati in tuo possesso (fonti) ?
CHE PUTIN IMPARI DAI TURCHI!
Non sono cafone, perche' non sono campano dell'entroterra salernitano, ma sono sono siciliano dell'entroterra segestano. E comunque questo nulla toglie e nulla aggiunge all' "Affare Sontoro". Ci chiediamo difatti: perche' e' stato ucciso Don Andrea da un prostituto di 16 anni? Intratteneva Don Andrea rapporti carnali col Turco? E se li intratteneva, perche' il giovane lo ha ucciso? Per gelosia, perche' Don Andrea lo tradiva? O perche' pretendeva piu' soldi per le sue prestazioni?... Infine ci chiediamo: perche' questa urgenza di SS Ratzinger di recarsi in Turchia?... Va forse a sedare lo scandalo, accordando alla Turchia tempi accelerati per l'entrata nell'Unione Europea?!
Melchiorre Gerbino
Pechino nomina vescovi, tensione con il Vaticano
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Non basta! La Cina bandisca dal suo territorio la pratica cattolica della "confessione", che è incostituzionale, perchè toglie giurisdizione alla giustizia cinese e potere al sistema politico. La pratica della "confessione" è difatti una pratica dell'Inquisizione che serve al Vaticano per spiare per un verso e per altro verso per plagiare le menti.
Non fu istituita da Cristo questa pratica, ma 1551 anni dopo di lui da un pervertito, tal Giovanni Maria Ciocchi Del Monte.
La Cina stia attenta! Il Vaticano non da nulla: spoglia e degrada!
In questo blog si sono zittiti tutti quegli "scemi di Lourdes", come qualcuno li ha definiti, che prima vi si affannavano: Kaiser, Andrea, El topo, Pietro,Davide...Che succede?! Hanno avuto ordine dal parroco di trattenere il respiro sull' affare Vaticano-Cina?!
Gerbino, ma che cavolo sta dicendo? Qua se c'è qualcosa che in Cina deve essere abolito è la sua dittatura monopartitica, e null'altro. Quella è la cosa che veramente spoglia e degrada. Il fatto che esista una piccola chiesa cattolica dimostra che la Cina è un paese che nonostante tutto ciò che è successo dal 1949 in poi un barlume di civiltà lo ha conservato
Le vittime dell'idolatria non sono recuperabili, possono solo cadere dalla brace di un dalai lama alla padella di un papa, e viceversa (per questo, compassionevolmente, Mosè e Maometto ne prescrivono la strage). Ora i tempi non sono propizi per una strage dei cattolici cinesi e si percepisce il giramento di palle dei politici cinesi che devono trattare col vaticano.
Il Presidente Mao questi cattolici cinesi avrebbe potuto eliminarli fino all'ultimo, ma, come tanti grandi, fu magnanime.
Caro Prinz, ribadisco per la centesima volta che la pratica della "confessione" cattolica va bandita dal consorzio delle nazioni civili e che sarebbe una santa cosa se cominciasse la Cina a farlo. Cito pertanto per la centesima volta uno stralcio del mio "Il Bambino Gesu' mi vuole terrone":
... Il 'sacramento della confessione' è una pratica che consiste di un reo confesso dei propri peccati e di un prete che ne raccoglie la confessione garantendo assoluta segretezza. Nella garanzia dell'assoluta segretezza c'è l'inganno, ché è vero il contrario, cioè che le informazioni utili finiscono nel cervellone del Vaticano, che altrimenti non alimenterebbe una siffatta rete di intelligence di centinaia di migliaia di suoi funzionari sparsi per il mondo, ma direbbe ai fedeli “non ci fate perdere tempo e denaro, fate come i luterani: confessatevi direttamente con dio!”. E invece 'confessore' è uno dei massimi meriti che il Vaticano riconosce ai suoi servi defunti, perché siano sollevati agli altari. Ovviamente questi 'santi confessori' non stanno a scaricare nel cervellone informazioni su anonimi cornuti, o su ladri di mele e di polli! E qui c'è da cogliere un aspetto dell'illegalità della pratica della confessione, cioè della sua incostituzionalità nelle nazioni dove la dottrina cattolica non costituisca religione di stato, e cioè oggi dappertutto, salvo che nello Stato del Vaticano. E difatti se in uno dei paesi convenzionati all'Aia e rappresentati all'ONU un cittadino viene a conoscenza di crimini che la magistratura persegue d'ufficio, commessi da un altro cittadino, è in obbligo di farne denuncia immediata alla polizia, pena la sua stessa incriminazione. Né in alcuna delle nazioni del mondo i preti confessori hanno uno status speciale che li esenti da questo dovere. Ma di fatto non vi assolvono...
@gerbino un appunto (da wikipedia):
"La Confessione è sempre privata tra il sacerdote e la persona, a meno che un gruppo di persone non sia in imminente pericolo di vita o non si verifichino altri casi eccezionali, dei quali deve decidere il vescovo."
per il resto anch'io ritengo la confessione fine a se stessa e che il vero pentimento per i crimini commessi si deve dimostrare anche davanti agli uomini .
Cara antonella_c,tu evadi dall'aspetto giuridico della materia del contedere: "...se in uno dei paesi convenzionati all'Aia e rappresentati all'ONU un cittadino viene a conoscenza di crimini che la magistratura persegue d'ufficio, commessi da un altro cittadino, è in obbligo di farne denuncia immediata alla polizia, pena la sua stessa incriminazione. Né in alcuna delle nazioni del mondo i preti confessori hanno uno staus speciale che li esenti da questo dovere...".
Quello che dice il tuo vescovo non interessa, perche' la societa' italiana, e quella tra le nazioni, non e' fondata sulle religioni ma sul diritto.
Mi piacerebbe su questo punto avere uno scambio di vedute anche con Prinz
gerbino il mio appunto era solo per completezza di informazione e cioè che ci sono casi in cui il sigillo della confessione può e deve essere rotto e credo proprio che siano quei "crimini che la magistratura persegue d'ufficio".non era una considerazione personale , era un dato di fatto .
passando alle considerazioni personali , pur ritenendo libero ognuno di scaricarsi la coscienza come vuole , sono d'accordo con te che la punizione di un crimine deve essere stabilita da un giudice , penso che un vero confessore dovrebbe far capire che il vero pentimento consiste nel confessare e pagare per le proprie colpe .
relativamente all'immunità come faresti a sapere che al prete era stato confessato un crimine , che prove ,che testimoni avresti?
Breve: abolire la pratica della confessione, perche' non serve per comunicare con Dio, ma per fare eleggere Mastella e scippare eredita' ai vecchi. E cosi sia
Il cinese Joseph Zen, fatto cardinale dall'attuale papa, ha avuto ordine dal Vaticano di attaccare il governo cinese, che ha rifiutato di stabilire rapporti diplomatici con la Santa Sede alle condizioni che questa pretende di dettare (cioé infilare la classica spina nel fianco a chi li stabilisce). E così il cardinale Zen ha colto l'occasione della ricorrenza dell'anniversario di Piazza Tiananmen per attaccare a 360 gradi l'operato dei governanti cinesi, e ciò a fatto in un discorso pubblico a Hong Kong, roccaforte dei cattolici cinesi, residuo di gente colonizzata dagli inglesi e dai portoghesi della vicina Macao. I governanti cinesi, come ho già suggerito, dovrebbero denunciare con tutta la potenza dei loro media la truffa dell'AIDS, di cui il Vaticano prospera. Non temano la reazione delle multinazionali: non abbandonerebbero la Cina per questo, mentre il Vaticano ne subirebbe un colpo mortale.
Qui a seguire un articolo dell'Herald Tribune di oggi:
"HONG KONG The highest official of the Roman Catholic Church in China marked the 17th anniversary of the Tiananmen Square killings on Sunday by strongly criticizing the Chinese government and calling on it to hold a full and open review of the killings.
The criticism by Cardinal Joseph Zen, who is also bishop of Hong Kong, is the latest sign that the Vatican may not be willing to compromise on human rights in order to establish diplomatic relations with mainland China. Pope Benedict XVI has pursued the normalization of ties with Beijing for the past year, but those efforts have been on hold lately after the government-approved church on the mainland installed two priests as bishops without the Vatican's approval.
Wearing the red and white robes he was given after Pope Benedict XVI made him a cardinal in March, Zen walked straight from a mass at the cathedral here to a prayer meeting on an indoor basketball court next door. He defended the students who died in and around Tiananmen Square on June 4, 1989, whom Beijing has labeled as counter-revolutionaries seeking to overthrow the state.
"All they asked for was a clean government - is that a sin?" he said. "And what they wished for was a strong nation - is that a sin? All we're doing is pursuing their aspirations."
The Communist Party now bases its legitimacy to a considerable extent on the material prosperity it has brought to many of China's 1.3 billion people. But Zen questioned whether this was enough, citing coal mine disasters and consumer safety scandals that have embarrassed Beijing repeatedly in recent years.
"Yes, the economy has improved and some people have earned lots of money, but corruption abounds, the gap in wealth is huge, mines keep swallowing workers and fake milk powder and fake medicines are flooding the market - is this considered an improvement?" he asked.
"If they had listened to the kind advice of the students and workers, would today's country be a better country?"
Liu Bainian, the secretary general of the government-approved Chinese Catholic Patriotic Association in Beijing, voiced surprise that Zen had spoken out on the Tiananmen Square killings.
"According to God's holy teachings, what belongs to Caesar should be left with Caesar, and what belongs to God should be left with God," he said by telephone.
The Roman Catholic Church in Hong Kong has marked each anniversary of the Tiananmen Square killings since 1990. Zen, the bishop of Hong Kong since 1996, has been especially vocal at the anniversaries since 2003. That was when Hong Kong's own democracy movement enjoyed a brief moment of influence by holding huge street demonstrations that forced the local government to withdraw plans for internal security legislation.
But Pope Benedict's decision to elevate Zen this spring has antagonized Beijing and raised his visibility considerably. As late as Saturday afternoon, diocese officials here did not know if the Vatican would allow Zen to return to Hong Kong and attend the prayer meeting. Zen ended up coming back this morning, as previously scheduled.
Mainland officials have occasionally suggested that Zen makes intemperate remarks on the spur of the moment. But the cardinal read from a prepared text at the prayer meeting Sunday, and his aides distributed copies of the text to reporters to prevent any confusion; Zen later left the meeting without taking any questions.
Liu, a longtime rival of Zen, questioned whether the cardinal's remarks would disrupt contacts between the Vatican and Beijing. "One cannot associate every act with Sino-Vatican relations," he said, adding that, "I believe the Vatican will not support him."
The Vatican has long kept silent regarding Zen's statements about China, but his elevation to become cardinal has been widely viewed as a sign of Pope Benedict's support for his positions.
After reading his speech, Zen sat quietly through a slide show that included photos of Catholic priests jailed for refusing to join the state-controlled church. The slide show also included a photo of Zheng Enchong, a lawyer jailed after he helped Shanghai residents sue a real estate developer who was demolishing their homes with what the residents described as inadequate compensation. About 120 people attended the prayer meeting, which was organized with little notice. As many as 40,000 people were expected at a candlelight vigil Sunday night.
The authorities on the mainland have long barred any public remembrance of the Tiananmen Square killings. Reuters reported from Beijing that plainclothes police officers were in the square Sunday, prepared to detain anyone who might try to protest.
Democracy is an enduring issue in Hong Kong, but the biggest protests have occurred when residents have feared that existing liberties were being undermined. A half million people participated in a march on July 1, 2003, to denounce government plans to impose stringent internal security laws at Beijing's request, and to criticize the government's handling of the economy and an outbreak that spring of SARS.
The government withdrew its internal security plan two months later, and the economy rebounded, resulting in a sharp drop in public participation in democracy protests. Pro-democracy lawmakers voted down in December a proposal by Chief Executive Donald Tsang to expand the Legislature here to 70 seats from 60 seats, contending that the plan lacked a timetable for full democracy.
They have been deeply frustrated that democracy issues have faded since then. "Things are hopelessly and worryingly quiet," Martin Lee, the founding chairman of the Democratic Party, said by telephone last month.
An annual survey of attitudes in Hong Kong toward the student protests in Beijing in 1989 and the government's suppression of them found that public support for the students remains strong here, although many also believe that the Chinese government's human rights record has improved since then.
The Hong Kong University poll found that 53 percent believed that the students "did the right thing" and 63 percent believed the government "did the wrong thing."
HONG KONG The highest official of the Roman Catholic Church in China marked the 17th anniversary of the Tiananmen Square killings on Sunday by strongly criticizing the Chinese government and calling on it to hold a full and open review of the killings.
The criticism by Cardinal Joseph Zen, who is also bishop of Hong Kong, is the latest sign that the Vatican may not be willing to compromise on human rights in order to establish diplomatic relations with mainland China. Pope Benedict XVI has pursued the normalization of ties with Beijing for the past year, but those efforts have been on hold lately after the government-approved church on the mainland installed two priests as bishops without the Vatican's approval.
Wearing the red and white robes he was given after Pope Benedict XVI made him a cardinal in March, Zen walked straight from a mass at the cathedral here to a prayer meeting on an indoor basketball court next door. He defended the students who died in and around Tiananmen Square on June 4, 1989, whom Beijing has labeled as counter-revolutionaries seeking to overthrow the state.
"All they asked for was a clean government - is that a sin?" he said. "And what they wished for was a strong nation - is that a sin? All we're doing is pursuing their aspirations."
The Communist Party now bases its legitimacy to a considerable extent on the material prosperity it has brought to many of China's 1.3 billion people. But Zen questioned whether this was enough, citing coal mine disasters and consumer safety scandals that have embarrassed Beijing repeatedly in recent years.
"Yes, the economy has improved and some people have earned lots of money, but corruption abounds, the gap in wealth is huge, mines keep swallowing workers and fake milk powder and fake medicines are flooding the market - is this considered an improvement?" he asked.
"If they had listened to the kind advice of the students and workers, would today's country be a better country?"
Liu Bainian, the secretary general of the government-approved Chinese Catholic Patriotic Association in Beijing, voiced surprise that Zen had spoken out on the Tiananmen Square killings.
"According to God's holy teachings, what belongs to Caesar should be left with Caesar, and what belongs to God should be left with God," he said by telephone.
The Roman Catholic Church in Hong Kong has marked each anniversary of the Tiananmen Square killings since 1990. Zen, the bishop of Hong Kong since 1996, has been especially vocal at the anniversaries since 2003. That was when Hong Kong's own democracy movement enjoyed a brief moment of influence by holding huge street demonstrations that forced the local government to withdraw plans for internal security legislation.
But Pope Benedict's decision to elevate Zen this spring has antagonized Beijing and raised his visibility considerably. As late as Saturday afternoon, diocese officials here did not know if the Vatican would allow Zen to return to Hong Kong and attend the prayer meeting. Zen ended up coming back this morning, as previously scheduled.
Mainland officials have occasionally suggested that Zen makes intemperate remarks on the spur of the moment. But the cardinal read from a prepared text at the prayer meeting Sunday, and his aides distributed copies of the text to reporters to prevent any confusion; Zen later left the meeting without taking any questions.
Liu, a longtime rival of Zen, questioned whether the cardinal's remarks would disrupt contacts between the Vatican and Beijing. "One cannot associate every act with Sino-Vatican relations," he said, adding that, "I believe the Vatican will not support him."
The Vatican has long kept silent regarding Zen's statements about China, but his elevation to become cardinal has been widely viewed as a sign of Pope Benedict's support for his positions.
After reading his speech, Zen sat quietly through a slide show that included photos of Catholic priests jailed for refusing to join the state-controlled church. The slide show also included a photo of Zheng Enchong, a lawyer jailed after he helped Shanghai residents sue a real estate developer who was demolishing their homes with what the residents described as inadequate compensation. About 120 people attended the prayer meeting, which was organized with little notice. As many as 40,000 people were expected at a candlelight vigil Sunday night.
The authorities on the mainland have long barred any public remembrance of the Tiananmen Square killings. Reuters reported from Beijing that plainclothes police officers were in the square Sunday, prepared to detain anyone who might try to protest.
Democracy is an enduring issue in Hong Kong, but the biggest protests have occurred when residents have feared that existing liberties were being undermined. A half million people participated in a march on July 1, 2003, to denounce government plans to impose stringent internal security laws at Beijing's request, and to criticize the government's handling of the economy and an outbreak that spring of SARS.
The government withdrew its internal security plan two months later, and the economy rebounded, resulting in a sharp drop in public participation in democracy protests. Pro-democracy lawmakers voted down in December a proposal by Chief Executive Donald Tsang to expand the Legislature here to 70 seats from 60 seats, contending that the plan lacked a timetable for full democracy.
They have been deeply frustrated that democracy issues have faded since then. "Things are hopelessly and worryingly quiet," Martin Lee, the founding chairman of the Democratic Party, said by telephone last month.
An annual survey of attitudes in Hong Kong toward the student protests in Beijing in 1989 and the government's suppression of them found that public support for the students remains strong here, although many also believe that the Chinese government's human rights record has improved since then.
The Hong Kong University poll found that 53 percent believed that the students "did the right thing" and 63 percent believed the government "did the wrong thing."
"Il Presidente Mao questi cattolici cinesi avrebbe potuto eliminarli fino all'ultimo, ma, come tanti grandi, fu magnanime."
Cosa devo sentire. Crawford, il supremo criminale omicida di cui parli aveva ben poco di clemente, essendo responsabile, direttamente o indirettamente, della morte di, si presume, almeno 50 milioni di persone.
Sarebbe stato meglio se fossero stati i cattolici cinesi ad eliminarlo.
"ribadisco per la centesima volta che la pratica della "confessione" cattolica va bandita dal consorzio delle nazioni civili e che sarebbe una santa cosa se cominciasse la Cina a farlo"
E perchè mai? La confessione cattolica non è mica obbligatoria.
La Cina? Bè, viste le continue violazione dei diritti umani,la dittatura monopartitico e la totale mancanza di libertà di stampa e opinione, davvero non so se si possa includerla fra le "nazioni civili".
Io faccio voti perché i politici cinesi, irritati dalla condotta mafiosa del Vaticano, denuncino la truffa dell'AIDS con tutto il potere dei loro media, cosicché scoppi al più presto la Contestazione Vandalica Globale del Vaticano (che scoppierà comunque: io premo perché temo altrimenti di perdermela!)... Per il resto (accademia), che dirti, caro Kaiser?! Sono del Meridione d'Italia, che è un feudo del Vaticano, e sono stato in Cina: penso sinceramente che ci sia più dignità umana e più giustizia in Cina che nel Meridione d'Italia.
Sinceramente, Melchiorre Gerbino.
MORTI "INDIRETTE"
Se le morti indirette causate da Mao saranno state qualche diecina di milioni, quelle causate dal Nazzareno saranno state centinaia di milioni, incalcolabili...
Gerbino NON porta la "sua croce", la butta sugli altri... Lui crede di portare la mezzaluna ( ma non è un buon musulmano perché offende Miriam, la madre di Gesù, venerata da tutti i veri musulmani come dice alche il Sacro Corano).
In ogni caso, Gerbino porta sfiga perché è fissato al passato, non è vitale e nemmeno piacevole, e soprattutto è un opportunista che non ha mai fatto bene a nessuno. E poi si lamenta e butta fango su tutto e su tutti, come nel suo " Il nanerottolo ecc. ecc.".
Ascoltate il lamento dello zombi di Calatafimi e dintorni: " ...Ma Sua Santità Joseph Ratzinger, cui ora mi rivolgo per chiedere indennizzi per tutte le volte che agenti della Sua Organizzazione hanno attentato alla mia vita e per tutti i danni che me ne sono conseguiti, immagino si vorrà trincerare dietro l’assunto che la Sua Organizzazione è Santa e che pertanto il mio non può essere che il delirio di un demente. Se questo è l’assunto, Sua Santità si può avvalere delle dichiarazioni dell’agitatore culturale Philopat Galliani, che ha scritto una storia della mia vita, il quale asserisce che io sono un cialtrone, pazzo, drogato; e un mio figlio carnale, il veterinario Nino Gerbino, dice che io picchiavo la moglie; e il figlio di papà Andrea Valcarenghi aggiunge che sono scappato con la cassa di Mondo Beat. E sono testimonianze di gente perbene, la cui somma fa che io sono un cialtrone, pazzo, drogato, che picchiava la moglie ed è scappato con la cassa di Mondo Beat. E che dovrebbe Sua Santità a uno cosi ?!… E pur tuttavia c’è un indennizzo al quale Sua Santità non può sottrarsi e che pertanto io attendo: essendo arrivato con venti minuti di ritardo al primo incontro pubblico da papa, Sua Santità, per scusarsene, ha detto “Forse mi sto italianizzando! “. La battuta è razzista, e, detta da un tedesco della Sua età, è di stampo nazista, dello stesso stampo di quell’altra ‘I tedeschi hanno perso la guerra per colpa degli italiani!’ che i nazisti sopravvissuti al Terzo Reich hanno propagato per giustificarne la sconfitta. E allora mettiamo subito i puntini sulle ‘i ‘, prima che Sua Santità nel pontificare si lasci andare a trasporti nicciani... ecc. ecc. ...".
Insomma, il vecchio Gerbino sembra rincoglionito, non controlla né se stesso, né il suo pesante delirio, né gli eventi. E lo si trova qui, recidivo e in libera uscita, e nei bassifondi del web.
Visto che da "Andrea" (conosciuto, da quei pochi che lo conoscono, come "La Checca Ributtante")viene citato uno stralcio del mio "Il nanerottolo romano che non puo' reggere il mondo con la spada", voglio citarne io il resto, da dove e' stato troncato..."...E allora mettiamo subito i puntini sulle ‘i ‘, prima che Sua Santità nel pontificare si lasci andare a trasporti nicciani. I tedeschi la guerra l’hanno perso nelle acque della Manica e nel cielo di Londra, e non per colpa degli italiani ma degli inglesi; poi l’hanno persa a El Alamein, e sempre per colpa degli inglesi; e finalmente l’hanno persa a Stalingrado, dove i russi hanno rotto ai tedeschi (userò una pia metafora) le reni. Non solo! Ma anche! Hitler poté protrarre la guerra di qualche mese grazie a Mussolini, che con la Repubblica Sociale Italiana gli fece da tampone su un fronte, per dargli tempo di conseguire la bomba atomica che Mussolini stesso s’era fatta soffiare, essendosi fatto soffiare gli scienziati che gliel’avrebbero potuto costruire: storia di due dilettanti della politica, quella di Hitler e Mussolini, che avevano sfidato i professionisti… e pertanto Sua Santità non ha perso la seconda guerra mondiale, né è arrivata in ritardo alla prima udienza papale, per colpa degli italiani, ma per gli imperscrutabili disegni della Divina Provvidenza (Le devo suggerire io come fare il papa ?!) e io, in quanto italiano che si onora di essere tale, attendo da Sua Santità scuse formali."
PS: scuse che non ho ancura ricevuto, ma SS Joseph Ratzinger immagino sia occupatio con l'"Affare Santoro".
Postilla: Gerbino non c'entra!
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Il simbolo della croce porta sfiga, almeno secondo la credenza popolare, tant'è che quando in parecchi ci si stringe la mano si evita di "fare croce".
La croce è un simbolo attestato fin dall'antichità in Egitto, in Cina, a Cnosso, a Creta, e si può dire che raffigura un'unione di contrari, un simbolo del mondo nella sua totalità. Secondo Jung è un simbolo della madre. Nelle tradizioni popolari non è la croce di Gesù a portare sfiga, ma il fare crocicchio, incrociare i cammini. Il crocicchio è infatti considerato un luogo epifanico e pericoloso, perché visitato dagli spiriti, di solito temibili, che l'uomo ha interesse a non evocare o a conciliarsi, e infatti , in tutte le tradizioni, ai crocicchi sono stati innalzati obelischi, altari, pietre, cappelle e iscrizioni. Il crocicchio è il luogo che fa riflettere, è anche il luogo di passaggio da un mondo all'altro, da una vita all'altra, dalla vita alla morte. E' per questo che quando ci ci incontra in molti, sia per rispetto sia per scaramanzia, si evita di fare crocicchio nello stringersi la mano in quattro. Altra cosa è buttare sempre e comunque la propria croce addosso agli altri, come per professione fa il neo-converso neo-musulmano o neo-mammalucco autodidatta Melchiorre Gerbino, che c'entra ( senza mai fare veramento centro...).
Da quando lo sventurato è partito per la tangente, sembra anche uscito a tal punto di testa o di melone, da starsene da un po' di tempo come un'anima in pena o zombi nei crocicchi del web, a lamentarsi che il Santo Padre non gli chiede scusa per la bua che gli avrebbero fatto il Vaticano, la Massoneria, i Servizi mondiali, e persino Topolino). Leggete, a tale proposito, "Il nanerottolo romano ecc.", dove tra l'altro il grafomane riferisce come a un crocicchio di giornalisti Harry Potter ed altri avrebbero anche - secondo il suo dire - cercato di "paralizzarlo" e rincoglionirlo con un "accendino da 007" per impedirgli di annunciare all'universo mondo la Contestazione Vandalica Mondiale. Insomma, già rincoglionito di suo, Gerbino va dicendo che sarebbe stato invece il Vaticano, con i suoi agenti, a ridurlo così. Lui non c'entra... Come se non avesse avuto, come tutti i malignat narcisist, un'infanzia dolorosamente segnata dall'esclusione e la gelosia.
Fissato com'è al passato e a quel crocicchio ( " io sono il Direttore di Mondo Beat Mondo Beat Mondo Beat..." ) , lo chiamano anche " Camera ardente". E non sembra affatto essere una persona piacevole e vitale. Anzi sembra proprio un mortuario becchino, sempre lì, ai crocicchi, a rivangare il passato e a riempire i buchi, proprio come fa la Morte. Mah! Se uno così non porta sfiga... a se stesso e agli altri che hanno la sventura o l'occasione d'incrociare il suo cammino brancolante tra le croci.
... e don Andrea faceva all'amore col Turco?...
Non penso proprio...
Io sì
سورة الناس
قُلْ أَعُوذُ بِرَبِّ النَّاسِ مَلِكِ النَّاسِ إِلَهِ النَّاسِ مِن شَرِّ الْوَسْوَاسِ الْخَنَّاس الَّذِي يُوَسْوِسُ فِي صُدُورِ النَّاسِ مِنَ الْجِنَّةِ وَ النَّاسِ
Il commento in arabo di cui sopra mi suona, per il pochissimo che io conosca di questa lingua, come la testimonianza di uno che asserisce che tra Don Andrea Santoro e il suo giovanissimo assassino c'era una relazione sentimentale, ma potrei sbagliarmi!
mah , col traduttore di google non si direbbe ...
Credo peraltro che contenga il testo arabo delle espressioni scurrili riferite ad atti carnali contro natura. Ripeto:conosco male questa lingua.
Direi che il webmaster dovrebbe bannare le scritte in arabo, yiddish, cinese... perche' e' ovvio che chi le inserisce capisce bene l'italiano e le inserisce allo scopo di sabotare il blog, e questo perche', per usare un'espressione un po' volgare ma che calza col tema, gli "brucia il culo".
TRADUZIONE DEL COMMENTO IN LINGUA ARABA DI CUI SOPRA -
TRADUZIONE INTERPRETATIVA IN ITALIANO:
(An - Nas Gli Uomini)
Pre-Eg.N°21. Di 6 versetti.Il nome della sura deriva dal versetto 1.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1 Di': Mi rifugio nel Signore degli uomini,
2 Re degli uomini,
3 Dio degli uomini.4 contro il male del sussurratore furtivo,
5 che soffia il male nei cuori degli uomini,
6 che [venga] dai dèmoni o dagli uomini.
( ... o da Melchiorre Gerbino, falso musulmano e infiltrato...).
ohh! bene. grazie per la traduzione.
posso sfruttare la tua conoscenza?
questa:
http://utenti[NOSPAM].lycos.it/algiamil/ALAZIF1.jpg
viene fatta passare come una invocazione in arabo per proteggere i libri dai danni dei parassiti.
puoi confermare?
infinite grazie
Chevalier grazie...
con il traduttore di google era venuto fuori un certo casino...
Sono una collaboratrice di Melchiorre Gerbino (lavoriamo assieme alla Contestazione Vandalica Globale del Vaticano). Penso, come lui, che da questo blog bisognerebbe bannare gli scritti in arabo etc, perché non hanno senso, al contrario: io, per esempio, nel vedere quello di cui sopra, avevo pensato istintivamente che fosse la testimonianza di uno che asseriva che il giovane turco avesse ucciso il prete perché questi barava nel ricompensarlo secondo le prestazioni ( si sa che nel mondo della prostituzione maschile la pratica della "fellatio" ha una tariffa, quella dell'"immissio penis in anum" un'altra). Quindi, bando a questi scherzi da prete delle scritte in arabo etc!
"da questo blog bisognerebbe bannare gli scritti in arabo"
ok:
不要说我们一无所有,
我们要做天下的主人!
这是最后的斗争,
团结起来到明天,
英特纳雄耐尔
就一定要实现
Insomma il prete era o non era frocio? Se non era frocio, che va a fare Hannibal in Turchia?!
"avevo pensato istintivamente"
senza neanche conoscere l'arabo ?
anche i medium nel blog ?
Non si tratta di medium, ma di calcolo delle probabilità: i preti cattolici hanno reputazione di essere froci. Questo è innegabile!
Elina Bileti,ma che cazzo vai dicendo? I preti cattolici non hanno proprio nessuna reputazione...froci vallo a dire a qualcun altro
Cito da "Il Bambino Gesu' mi vuole terrone" di Melchiorre Gerbino, che in questo momento mi siede accanto in questa bella Copenaghen e che la saluta, Kaiser... "...E tornando al tema dei religiosi cattolici, ieri incettati nelle famiglie indigenti europee, oggi del Terzo Mondo, non si può non parlare della dimensione umana in cui essi si vengono a trovare nei seminari. I rapporti omosessuali che tra di loro dovrebbero intercorrere senza traumi, così come tra individui dello stesso sesso che coabitano isolati dal resto della società, diventano invece schizofrenici. Lo diventano perché i rapporti omosessuali nei seminari sono sacrileghi per le leggi della chiesa, inevitabili per le leggi della prossemica. Alle 'teste di uovo troiane' interessa che i preti dedichino il massimo del loro tempo alla chiesa e non ne sottraggano beni materiali ma ve li accrescano (cose che non si potrebbero chiedere loro se fossero sposati e con prole) e perciò sottomettere i seminaristi a una prolungata formazione in un ambiente dove è impossibile non sperimentare rapporti omosessuali schizofrenici, fisici o platonici che siano, è ciò che le 'teste di uovo troiane' hanno scientemente programmato, perché chi sperimenta questo tipo di rapporti ne resta giocoforza traumatizzato e di conseguenza condizionato. Quando monsignor Marcel Lefebvre, arcivescovo di Dakar (francese di razza bianca), che era stato tollerato dal Vaticano benché avesse sollevato polemiche durante tre pontificati (perché il latino era stato parzialmente abolito nella liturgia e per altre questioni di lana caprina) disse finalmente una cosa seria, e cioè che il Vaticano promuoveva l'omosessualità tra i suoi religiosi, allora fu prontamente scomunicato da Giovanni Paolo II, e con una bolla in latino! E tornando al tema dell'omosessualità schizofrenica dei religiosi cattolici, una particolare patologia essi manifestano nei riguardi dell'imperatore romano Nerone, che dipingono a fosche tinte, quale peggiore nemico di tutti i tempi: la verità è che soffrono nei riguardi di Nerone di una inconfessabile quanto irrefrenabile gelosia, perché Nerone, come dettagliatamente ci ha documentato lo storico latino Tacito, a un certo punto della sua esistenza sposò un maschio, con una cerimonia magnifica cui furono invitate a spese dell'erario tutte le meretrici dell'impero che accorsero in gran numero a Roma e dai ponti del Tevere fecero cadere cascate di fiori sul corteo nuziale, e finalmente Nerone consumò il matrimonio, cioè si fece sodomizzare, davanti ai membri del senato romano riuniti al gran completo. Ora, questi moti di gelosia sarebbero divertenti se i religiosi cattolici li riservassero a Nerone e ad altri personaggi pagani, ma purtroppo essi li manifestano pure verso gli omosessuali laici contemporanei, e massimamente verso i pedofili, nei riguardi dei quali nutrono il verme della gelosia rancorosa. Soggetti altrimenti calcolatori, i preti perdono la ragione quando si tratta di pedofili laici, e si lasciano andare, come qualche anno fa a Palermo, a sfilate di protesta cui fanno partecipare ragazzi di quartiere coi quali essi stessi intrattengono rapporti di pedofilia. Per non parlare di un prete energumeno, dall'accento terrone, che appare in un canale TV per intimare al presidente della repubblica italiana un incontro a quattr'occhi per potergli spifferare i nomi di pedofili eccellenti. Sì, di gelosia pedofila i preti impazziscono, e si lanciano in attacchi suicidi, kamikaze di un paradiso dove riceveranno in premio il monopolio delle attenzioni dei fanciulli. Né le numerose denunce di molestie omopedofile presentate contro i religiosi cattolici negli USA, che mostrano la punta emersa dell'iceberg della condizione omopedofila dei religiosi cattolici nel mondo, potranno fare rinsavire i preti, perché la loro condizione sessuale è patologica, come s'è visto, né tanto meno intaccheranno il potere del Vaticano, che è una piovra dai cento tentacoli che ricrescono se tranciati. Solo se i religiosi stessi presentassero denuncia per le molestie sessuali che essi hanno patito nei seminari, il potere del Vaticano verrebbe scosso alle fondamenta, perché costretto allora a cambiare sistema di educazione all'interno delle sue strutture e ad accordare ai preti il diritto al matrimonio: sono tempi lontani, se mai verranno. E così i religiosi cattolici per un verso fanno pena, perché vittime della lobby troiana, per altro verso fanno orrore orwelliano, perché la perpetuano. Il canale con cui i preti la perpetuano è il 'sacramento della confessione'..."
Cara Elina Boleti, alias Melchiorre Gerbino ( sussurratore furtivo), credi di poterci prendere un giro ?
Caro Chevalier, alias Gianni De Pincopallino, crediamo fermamente di potervi prendere per il culo ( come dice il proverbio "ognuno ha il suo punto debole").
Punto debole.
Anzi, a tale proposito aggiungo che partecipo tutti del mio coming out....a 66 anni, dopo aver parlato come Elina Boleti e scritto tanto di culo e di prese per il culo, nonché dopo la falsa nomea di "Don Giovanni" e un look da "lupo mannaro" al Costanzo Show, ho deciso che è tempo: solo erotismo a-n-a-l-e... il santo erotismo della cultura Veda... quella di Kajurao... DOVE GUERRIERI E DEI LO PRENDONO DAI PONY.
Ecco chi è adesso Melchiorre Gerbino... io sono questo... cari amici di Urbi et Orbi ...E vi dico che per partecipare alla mia Contestazione Vandalica Globale, dobbiamo risvegliarci nell'ira e farci tutti e tutte un culo così ( se non vogliamo finire nella cacca Vaticana...) .
Ovviamente le checche ributtanti non saranno d'accordo, ma solo perché non hanno un gran culo intelligente e furbo come il mio ....per il resto devo dire che la "botta" è stata assorbita bene da tutti i miei milioni di ammiratori e ammiratrici sparsi qua e là nell'universo mondo. ( Tanto è vero che in Francia la rivista dei raeliani mi definisce " Il più ardente avversario del Vaticano ano che ci sia oggi in Italia. ecc.ecc.". ( Leggi, e fai leggere nelle scuole, il mio " Il nanerottolo romano che non riesce a reggere il mondo con la spada").
ELINA BOLETI
" crediamo fermamente di potervi prendere per il culo ( come dice il proverbio 'ognuno ha il suo punto debole ')".
Postato da melmiosuo@yahoo.com Venerdì 16 Giugno 2006.
O ingannatore, dovresti essere umile.
Vi sono uomini migliori sopra di te
Quindi smettila di fare l'arrogante.
E dato che sei incapace
Di imprese politiche o religiose
Non pretendere troppo da te stesso.
( " crediamo fermamente di potervi prendere per il culo ( come dice il proverbio 'ognuno ha il suo punto debole ')". Non tergiversare o minimizzare, Gerbino.
Noi, chi ? “Dire noi e intendere io è una delle offese più raffinate”
Theodor W. Adorno,
Minima moralia, III, 122 .
In pratica così Gerbino ( alias la prima sedicente Elina Boleti) ha finalmente “confessato” che dovremmo farci tutti prendere in giro da lui ( abitato - come un indemoniato, un bugiardo o un furbo colto in fallo - da una certa collaboratrice, insinuatrice maligna di traduzioni arbitrarie e falsa medium... ).
E dire che Chevalier, l'aveva detto di fare attenzione a chi o a cosa s'incontra nei crocicchi del web...
Volendo aggiungere altro, osserverei che il cialtrone di professione Melchiorre Gerbino rivela un animo femminile e arabeggiante ( Alina) e piuttosto velenoso ( Boleti = funghi anche velenosi, come ad esempio le Morchella e i Boleti del gruppo dei "luridi").
Ma non voglio infierire su un povero sciagurato e le sue fantasmatiche “collaboratrici” interne al suo furbesco e incontrollato delirio vaticanesco e non solo).
GERBINO: STORIA DI BUGIE
Gli uomini sono sensibili alla menzogna e alle corbellerie che vai raccontando, Gerbino.
Quanto al culo, è quello che ti sta dietro
e verso il quale - o Allah! - ancora sei cieco.
NOTA SADICA
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Quelli famosi godiamo delle meschinità velenose che ci riservano i Gianni De Pincopallino: è la conferma che siamo famosi, che ci arriva da quelli che non lo diventeranno mai e si rodono dalla bile.
Trovo disdicevole che qualcuno si sia firmato col mio nome nel poster intitolato "Punto debole", postato Venerdì 16 Giugno 2006 alle 17:41.
Il webmaster potrà verificare che esso non proviene da me. Non chiedo che sia tolto: che resti, ad esempio di come siano scorretti questi cattolici che fanno squadra e si affannano a scrivere in questo blog. Ancora nessuno di loro ha dato spiegazioni plausibili dell'omicidio Santoro e del conseguente programmato viaggio del papa in Turchia: sembrerebbe invece che il loro compito consista nel sollevare un polverone di contumelie intorno a Melchiorre Gerbino, il leader della Contestazione Vandalica Globale del Vaticano.
"leader della Contestazione Vandalica Globale del Vaticano."
Eeeeh? Oh mio dio, ma qua siamo alla follia pura...
Il "Manifesto della Contestazione Vandalica Globale del Vaticano" è pronto e in più lingue. Ne è stata ritardata la pubblicazione a causa di dissensi sorti con rappresentanti dell'ala radicale tedesca, che avrebbero voluto armare un braccio della Contestazione, per agire in concorso con quello islamicico e strangolare La Prostituta. Si è sospettato che questi estremisti fossero dei provocatori del Vaticano che tentavano di infiltrarci.
La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano sarà distruttiva ma non omicida.
"Quelli famosi godiamo delle meschinità velenose che ci riservano i Gianni De Pincopallino: è la conferma che siamo famosi ..." Postato da Melchiorre Gerbino ( "il leader della Contestazione Vandalica Globale..." ).
"...sarà distruttiva ma non omicida..."Postato da Elina Boleti.
COMMENTO :
Fumoso, più che famoso, il megalomane patentato Melchiorre Vattelapesca, alias Alina Boleti.*
* TOSSICI: sono considerati tossici, anche dopo prolungata cottura, il Boletus satanas, il Gerbinoides fecalis e altri boleti del gruppo Luridus.
"Melchiorre Gerbino, il leader della Contestazione Vandalica Globale del Vaticano."
!!! Un'ambulanza, presto !!!!!!!!!!
Ma, insomma, il prete era frocio o non era frocio? Se non era frocio, che va a "sistemare" Hannibal in Turchia?!... Cardinale Ridolini, sostituisca questa squadra di dilettanti con una di vaticanologi!
Qua la situazione degenera sempre di più...
Dove "qua"? In Vaticano?!
Un "bravo!" ai preti cattolici sposati che con le mogli hanno contestato il Vaticano dentro i confini di quello Stato. Sono persone dignitose, che malgrado le difficoltà che crea loro la Chiesa Cattolica Apostolica Romana riescono a vivere una vita sessuale normale e non da maniaci stupratori di bambini. Questi preti onesti siano di esempio alla massa degli italiani confusi: le manifestazioni contestatarie che non portano a San Pietro, non portano da nessuna parte, perché, come ha scritto Eugenio Scalfari, l'Italia è oggi un "libero stato in salsa vaticana"!
anche a me sembrate completamente pazzi. l'unica cosa che mi fa un ridere tremendo è quella del libro sul "Perché Gesù Bambino mi vuole terrone". quella è talmente assurda che involontariamente risulta comica.
Carolina
Fantastico,Carolina! Allora non sono l'unico a pensare che c'è bisogno urgente di una camicia di forza...per fortuna! Pensavo di essere io il pazzo!
Non e' un libro, ma un saggio, il cui titolo e' "Il Bambino Gesu' mi vuole terrone". Questo saggio e' costato la vita all'editore Gianfranco Monti (Asefi-Terziaria, Milano) che ne curava il dibattito in rete, come si puo' leggere nella mia denuncia "Il nanerottolo romano che non puo' reggere il mondo con la spada". La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano, che e' cominciata idealmente l'8.7.2006, con i preti cattolici sposati che hanno contestato la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, trai tanti conti presentera' anche quello di questo omicidio. Intanto ridete pure!
Kaiser, Carolina e tutti gli altri cattolici osservanti (?!) che vi affannate ad interferire qualunquisticamente in questo blog, che e' meramente politico, avete raggiunto il risultato opposto che vi prefiggevate: il prete fa sempre piu' odore di frocio che di santo.
Alfredo,e tu,Elena Bileti e Gerbino fate sempre più l'odore di psicopatici !!!!!
Noi saremo psicopatici, cio' non toglie che resta sempre senza risposta il quesito: cosa va a sistemare di cosi urgente Hannibal in Turchia?!... Il quesito e' tremendamente serio, perche', se il prete era frocio e Hannibal si fara' ricattare a causa di cio', allora ne conseguira' un'entrata accelerata della Turchia nell'UE: il che provochera' solo danni all'UE, mentre la Russia continuera' ad esserne esclusa con le sue enormi risorse (perche' non esprime 'voto cattolico' e i suoi rappresentanti nell'UE altererebbero i rapporti di forza nel suo parlamento, a favore dei socialisti).
Ma voi, Kaiser etc., questi argomenti non li volete trattare, ne' li potete, perche' siete un branco di dilettanti in malafede.
non so della Turchia e della Russia. so solo che a Napoli piuttosto che parlare di odore non ben qualificato dei preti si dice "'o prèvete ricchione". però non lo dicono per insultare né gli omosessuali né i preti, lo dicono quando una persona è talmente sfigata che la teoria evolutiva richiederebbe un rimpiazzo (con un neonato di sesso maschile, forse in questo c'è un po' di sessismo, quello sì, e probabilmente una non alta esperienza popolare dei preti, ma non è l'espressione fetente che si potrebbe immaginare).
Carolina
Ma chi è Hannibal??? Ma di che state parlando? E poi basta co sta storia del prete frocio!
Hannibal e' quello che pretende di salvare l'umanita' e fa invece la figura del k...aiser, quando non riesce nemmeno a salvare un orso!... Basta col prete frocio: un corno!... Che il Vaticano conceda ai preti il diritto al matrimonio, invece di favorire scientemente l'omosessualita' nei seminari, per poi venirsi a trovare incastrato e ricatatto, come oggi dai turchi, e farne pagare il prezzo all'Unione Europea!
Basta con voi in questo blog!
Anche Monsignor Emmanuel Milingo contesta il Vaticano
(da "Il Corriere della Sera" online del 13.7.06)
ROMA - Dopo la presa di posizione del mons. Milingo, che ha dichiarato ieri di sperare nell'abolizione del celibato per i sacerdoti, la Santa Sede corre ai ripari: "Se le dichiarazioni che vengono attribuite a mons. Emmanuel Milingo circa il celibato ecclesiastico risultassero vere, non rimarrebbe che deplorarle, essendo ben nota la disciplina della Chiesa al riguardo'. Lo si legge in una nota della Sala Stampa del Vaticano. (Agr) Roma: Vaticano, "Deplorevoli dichiarazioni di Milingo"
Per sodisfare la richiesta di quanti hanno espresso il desiderio di leggere il Manifesto de La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano, essendo esso stato reso pubblico solo oggi, ci premuriamo di pubblicarne qui la versione italiana
VAFUSEX: Vandalica Furia e Sesso -Manifesto de La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano -
di Melchiorre Gerbino
Benché Hiroshima e Chernobyl insegnino che ormai le pagine della storia voltino col nucleare, io penso tuttavia che non sia auspicabile una distruzione nucleare della Città del Vaticano, sia perché ne risulterebbe una distruzione parziale della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, sia perché comporterebbe un’immane strage di innocenti e una terrificante catastrofe ecologica. Penso piuttosto che sia auspicabile una distruzione vandalica della Città del Vaticano e delle macabre cianfrusaglie che La Prostituta ha sparse per il mondo.
Perché auspico dunque una contestazione vandalica del Vaticano? Intanto perché io stesso sono vandalo, arrivato 1400 anni fa in Sicilia da Djerba, e poi perché, fossi stato visigoto, l’avrei prefigurata comunque vandalica, essendo La Contestazione per sua natura gestuale ed essendo l’iconoclastia vandalica la forma di gestualità che le è più congeniale (chi non vorrebbe essere al posto di colui che per primo arriverà a La Pietà brandendo una mazza?!).
Il Contestatore però non sia omicida, non solo per le ben note e sempre valide ragioni della non-violenza, ma anche perché egli deve attivare in sé una vena di sadismo intellettuale che gli incentivi la creatività vandalica. Mi spiego con un esempio: si trae più ispirazione vandalica a osservare un Gianni De Pincopallino che sotto i riflettori dell’opinione pubblica si trascina a far la spia per il Vaticano dai cui preti fu sodomizzato in tenera età , che ad averlo morto. Perciò le azioni de La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano non siano omicide, comunque esse si manifestino, individuali o collettive, programmate o improvvisate, plateali o segrete.
Il Contestatore non crei strutture, ma occupi strutture esistenti, confiscandole alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, e le trasformi all’istante in centri erotico-libertari, aperti a chiunque, senza controlli di sorta: centri provvisori e precari che vengano essi stessi vandalizzati, indifferentemente se dai poliziotti o dagli stessi Contestatori.
Ricordi Il Contestatore che il tratto più caratteriale de La Contestazione è quello sessuale, perché La Contestazione è rivoluzione e non c’è rivoluzione reale senza rivoluzione sessuale. Pertanto La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano sia orgiastica, cosicché contesti nella prassi e in maniera plateale la truffa dell’AIDS, intorno a cui ruota la mondializzazione, come programmata dalle multinazionali, che si sono consorziate sotto l’egida del Vaticano perché il Vaticano controlla le menti di centinaia di milioni di sventurati e perciò garantisce la buona riuscita della truffa dell'AIDS.
Il Contestatore Vandalico della prima ora ricordi che La Contestazione è contagiosa e quando supera una certa soglia di resistenza, che le viene frapposta con ogni mezzo dal potere costituito, allora dilaga incontenibile come una pandemia. Il Contestatore della prima ora sia perciò lucido nel mirare le azioni vandaliche contro il Vaticano, perché esse orientino la marea delle altre che seguiranno.
I Contestatori tutti concepiscano La Contestazione Vandalica Globale del Vaticano come creatività distruttiva in divenire, fatta di atti individuali o collettivi originali e irripetibili, cosicché nessun cardinale o poliziotto possa mai prevedere cosa ordirà chi.
Il Contestatore Vandalico assolve alla funzione storica di sabotare le celebrazioni del Funerale dell'Uomo Classico,durante le quali la Chiesa Cattolica Apostolica Romana da quasi due mila anni sta sacrificando le sostanze dei vivi per onorare il morto. Il collasso della Chiesa Cattolica Apostolica Romana è nella logica degli eventi che devono avvenire, perché è ineluttabile che nel mondo emerga un ordine nuovo. Il Contestatore Vandalico sia perciò flemmatico nell’attendere che arrivi il suo momento e quando il momento sarà arrivato sia ieratico nel devastare.
Traduci questo manifesto in altre lingue e propagalo in rete e nelle scuole.
Contro il macabro VATICAN: VAFUSEX, Vandalica Furia e Sesso!
VAFUSEX, Vandalica Furia e Sesso
con 'sto caldo ?