Il lavoro è dignità, libertà, emancipazione, democrazia, sta al centro della vita di tutti, definisce qualità della vita, identità personale, progetti e speranze.
Quattro milioni e mezzo di uomini e donne in Italia, sono attualmente senza diritti e senza tutele, ricattati da una condizione di precarietà: co.co.co e contratti a progetto che mascherano lavoro a tempo indeterminato; contratti a termine che non permettono di pianificare il futuro; falsi associati in partecipazione o partite IVA che non rendono dignitoso vivere ma consentono al massimo di sopravvivere. interessante. Questo è un punto in cui, per provocatorio che sia, mi diverte Grillo: dice che ogni volta che si chiama un call center di un'azienda telefonica bisognerebbe concludere la telefonata con un invito a licenziarsi... :-)))
Carolina
già... 800euro per 9 ore di lavoro di cui la metà in nero... e poi si domandano perchè a 35 anni sono ancora a casa...snifffffff!
Io lavoro da più di due anni con un contratto a progetto rinnovato di mese in mese, non ho ferie nè malattia per non parlare della tredicesima, devo ricorrere al vaccino ant-influenzale che sembra sia stato creato apposta per i lavoratori precari. Tra l'altro non solo siamo vittime di questi contratti ma oltre tutto neanche abbiamo il diritto di applicarli perchè se no verremmo licenziati in tronco.
Mi spiego: io contribuendo ad un "progetto" (non è assolutamente così)non dovrei attenermi ad alcuna forma di subordinazione ma questo non avviene anzi lavoro a stretto contatto col mio capo che impone il suo volere e non dovrei attenermi ad un orario di uscita e di entrata ma questo non avviene lavoro 8 ore al giorno di meno andrei a casa.... Poi ancora sentiamo dire perchè a 30-40 anni ancora con mamma e papà? Pensare che tra un pò neanche si potrà più dire perchè se continua così i nostri figli neanche avranno una casa di proprieà sulla quale poter contare.
Ci vuole rivoluzione, vera e propria!!
Bianca.