Mi è arrivata ieri la lettera della RnP dedicata ai giovani, con tutte le belle testimonianze di vari "artisti" (Vasco, Batiato, Toscani, Eugenio Bennato, Coccoluto, Antonella Elia, Oriella Dorella). Poi c'è un sunto del loro programma. Tra i cui paragrafi c'è n'è uno chiamato "Democrazia Globale". Testo:
Sostegno alla promozione globale della democrazia; basta soldi ai dittatori! Conversione delle spese e strutture militari in spese e strutture civili;...
Nessun accenno alla guerra in Iraq, e quella "promozione" mi ricorda molto l'"esportazione" tanto cara a questo blog. Poi anche il fatto che si mostri senza paura la faccia di Intini...
Vabbeh. Solo per dire che c'è anche qualche altra "anomalia" in questo partito.
Ma Vasco non aveva dato 1000 euro (dico milleeuro, mica noccioline!) a Prodi? E Battiato non si è esibito a un meeting di alleanza nazionale ? Boh, sti artisti...
anche io ricordo la feroce e percussiva propaganda liberista radicale direi alla maniera dei neoclassici di Chicago, il travaso ideologico in forza italia, l'appoggio ideologico a mo' di foglia di fico ("anche i radicali pacifisti sono d'accordo") a tutte le guerre degli ultimi 10 anni e il loro lobbismo legalizzato.
del resto se di pietro sta nel centrosinistra e travaglio e' il giornalista di punta i radicali sono l'ultimo dei problemi del centrosinistra.
"Nessun accenno alla guerra in Iraq"
grazie tante: erano favorevoli!!!!
No, io penso che siano solo un jolly. Mi fido zero di Pannella. Insomma, sono affascinanti perché sono una cosa nuova, perché han trovato il modo di far passare in secondo piano la loro visione economica, a dir poco, a mio avviso, inquietante (intendo quella dei Radicali), puntanto tutto sul nodo scoperto del centrosinistra: il laicismo. Sopratutto considerando il leader che è tutto fuorché chiaro su Pacs e altri temi. Insomma, a mio avviso, resta una scelta facile. Per certi versi, pur non centrandoci niente, mi ricorda La Rete di Orlando. Quando parti ex-novo, puoi dire tutto e il contrario di tutto, non hai nulla da perdere e nemmeno una storia alle spalle che ti possa inchiodare. Governare è un po' più difficile. E anche fare l'opposizione in modo concreto.
Sono un jolly, niente di più: ci faranno guadagnare un sacco di voti di gente che o non avrebbe votato o che prima poteva votare FI più per provocazione contro la sinistra che altro.
Il rischio Maiolo la dice lunga...
io sono quasi riuscito a dirottare il voto di mia madre da AN alla Rosa nel Pugno. Meglio che niente, no? ;)
Meglio che niente. Nonostante riconfermi quanto poco "di sinistra" sia in realtà, al di là dell'abile operazione estetica, la Rosa nel Pugno.
Rotafixa, dai...
I radicali meno trasformisti vivono con molto disagio l'allontanamento dall'area di centrodestra.
Io capisco le diverse posizioni i contrasti politici
con la sinistra,
pero' che di un partito non si riesca neanche a capire se e' di destra o di sinistra e' il segno inequivocabile di una ambiguità senza limiti
"compagno radicale la parola compagno non so chi te l'ha data comunque ti sta bene tanto ormai e' squalificata" G.Gaber
achab, il mio unico intento è contribuire alla scomparsa politica di quel malfattore.
tutto il resto è in terzo piano.
Boh, ma perché proprio Rosa nel Pungo?
Non so, mi sa di voto da aperitivo milanese
;-)
sia chiaro: io non voterò rnp. ma mi sembra doveroso parlarne, anche per le scelte di alcuni, come turci appunto.
tempo fa la lista bonino fu la sorpresa, poi rapidamente rientrata, di una tornata elettorale (non ricordo quale, una delle tante in cui non ho votato).
potrebbe essere una sorpresa anche la rosellina. tutto ciò che affossa b. è da salutare con una ovazione.
achab, non provocare.
Credevo che volessi votarla e la cosa mi stupiva. Ho capito male.
Sul resto, hai ovviamente ragione.
"tutto ciò che affossa b. è da salutare con una ovazione"
Se parliamo della sera del 10 aprile va bene,ci prendiamo un bella rivincita, ma poi,co sta gente quanta strada pensi di fare.li hai visti la bonino e bertinotti a ballaro'.Bello spettacolo,promettente.
non vedo la tv dal 1999. ma ho letto le cronache del confronto b/b/b.
secondo me le contraddizioni interne stavolta non porteranno alla fine del governo, solo a scazzi.
il dovere dell'elettorato è fargli capire che non possono permettersi di scherzare con il fuoco: forse il modo migliore sarebbe non votarli, ma per ora è troppo importante radunare il massimo dei consensi intorno al fronte democratico e sottrarne a quello populista nazionalista.
Anche secobndo me, marchettamente la Rosa ci porta tanti voti "nuovi", come scrive achab.
I radicali li considero invotabili per diversi motivi che non sto a ribadire (già detti da altri comunque), dato che non mi interessa più di tanto fare polemica ora a ridosso del voto.
Ma anche a me interessano le ragioni di chi non novellino della politica sceglie ora di traghettare da quella parte. Quindi grazie a rotafixa.
Mi sembra che il modo in cui questo nuovo soggetto si sta collocando nell'offerta politica ribadisce debolezza che conosciamo bene della sinistra di questi anni. In politica si può essere portatori di cambiamento quando si riesce a fare una sintesi efficace di priorità diverse. Se tu prendi un pensionato, uno studente e un libero professionista e riesci a farli convivere nella stessa battaglia stai creando qualcosa di nuovo.
Il fatto di avere tanti partiti quanti i temi che appartengono alla sfera di valori della sinistra non è necessariamente un bene, anche se magari può fare più contento l'elettore dandogli l'impressione di fare una scelta più rispondente al suo personale modo di vedere. Non ha senso che uno per fare una scelta laica debba rinunciare alle politiche sociali, o che per aderire a posizioni più radicali debba beccarsi gente impreparata amministrativamente, o che scegliere un partito che rappresenta una base sociale ampia significhi dover accettare una linea forzatamente moderata.
E dalla combinazione originale di questi elementi che nascono le politiche innovative, farsi ognuno dei piccoli feudi esclusivi intorno a un tema particolare finisce per favorire la staticità.
A me la rosa nel pugno pare l'unica cosa nuova in questa sinistra esitante ed incapace di scegliere strade nuove. Si va da posizioni completamente catto-reazionarie a quelle stile diliberto saltando completamente le grandi idee della sinistra europea: socialdemocrazia, laicità dello stato, diritti civili e, quello che serve qui, una reale liberalizzazione della società, attanagliata da corporazioni, clan, società più o meno pubbliche, enti inutili, migliaia di "addetti alla politica" etc. Nulla a che vedere col tanto temuto "liberismo selvaggio", ma liberazione dalle mille catene di un modo ancora feudale. Esempi? Bastano pochi e banali: tutti gli ordini professionali, sindacati ed organizzazioni padronali che campano su trattenute obbligatorie, camere di commercio, e che dire delle provincie (visto che abbiamo già stato, regioni, comuni e municipi)? O vogliamo parlare dei notai (che esistono quasi solo qua) del PRA, delle farmacie, delle licenze commerciali, di quellle dei tassisti etc. etc.etc. etc.etc.....Aria nuova, ci vuole. Oppure questo paese finirà di affondare (come ha fatto sotto un centro-destra corporativo e clericale).
sono gay, ho sempre votato rifondazione, apprezzo la candidatura blindata di luxuria, ma ho la vaga sensazione che fausto si stia un po' troppo prendendo sul serio con 'sta storia dell'affidabilità e abbia ceduto sull'aspetto che ha me preme di più: la SEPARAZIONE tra chiesa e stato.
ho vissuto la parte migliore della mia vita vessato dal moralismo democristiano, ora basta!
la sinistra non ha i coglioni per far stare in un canto rutelli&mastelli portavoce di ruini e io mi affido alla RNP (alla camera, al senato no,ugo intini no!)
Comprendo molte delle ragioni sostenute da chi il 9 ed il 10 andrà a votare per la Rosa nel Pugno. Lacità, diritti civili, separazione tra chiesa e stato... tutto legittimo e condivisibilissimo, anche per un "comunista senza tessera" quale io mi definisco. Però, c'è una contraddizione di fondo sulla quale si fonda questo nuovo soggetto politico-elettorale. Cercherò di essere più chiaro.
Dunque, in linea di principio le idealità che i laico-socialisti sostengono di voler porre all'attenzione della società e delle istituzioni itlaiane sono, come detto, giustissime. Certo, ci sono tanti aspetti per me molto criticabili, ma finchè si è sotto la luce del sole non ci sono problemi.
I guai arrivano quando si riflette sulla struttura politica della Rosa. Il "lavoro sporco" di tesseramento e di ricerca del consenso elettorale spetta allo Sdi. Ora, lo Sdi è un partito esistente solo ed esclusivamente in virtù della presenza in posti governativi regionali e provinciali. Lottizzatori incalliti, rappresentano il peggio del sistema partitocratico ereditato dalla prima repubblica. Se non fosse per il voto di scambio, neanche esisterebbero. Gli iscritti allo Sdi per convinzione (al contrario dei radicali, bisogna ammetterlo) sono mosche bianche, l'importante è restare in un'area di potere. La dimostrazione? Fino all'estate del 2004 erano tra i più accaniti fautori della lista unitaria con Ds e Margherita, laicità e diritti civili erano derubricati ad aspetti secondari nella loro "agenda politica", tutta volta a definire il profilo riformista del nuovo soggetto politico che sarebbe dovuto nascere (e che non nascerà mai, statene pur certi). Poi, la svolta laica, senza nessun dibattito interno e nessuna significativa conseguenza. Ci si chiede, ma come, non erano per il partito riformista? Certo che lo erano, loro in linea di principio appoggiano qualunque progetto, se è il caso anche il ripristino della Falce e Martello con il Libro o della dicitura Psiup, purchè amministrino i loro enti e le loro agenzie lottizzate (in Campania si stanno spartendo con appetito ferino le spoglie del settore cultura). Conclusioni? Mi sembrano evidenti: tutte le istanze di laicismo ostentate finiranno nel dimenticatoio una volta che andranno al governo e avranno ministeri e sottosegretariati. I radicali ovviamente se ne andranno da soli, neanche col centrodestra (a meno che la Bonino non diventi ministro, ma mi pare improbabile), tanto avranno una quota di parlamentari e la possibilità di mantenere in vita la Radio, senza la quale sarebbero spariti da tempo.
Non voglio dissuadere i potenziali elettori della Rosa, ma ridimensionare l'entusiasmo che vedo sorgere in troppi di loro. Le belle parole dovranno essere messe in pratica da un personale pannelian-craxiano. Ossia da gente che, con tutto il rispetto, se ne fotte.
... comincio a temere che la famosa "sorpresa" del nano potrebbe essere che dichiara sul più bello che darà un ministero a Emma. ma a parte che forse è un sovrastimarlo (al massimo farà una gaffe con la vita su Marte) non credo che funzionerebbe nemmeno quello, a vedere da quanto si son scazzati recentemente.
Teniamoci forte comunque.
Bravo Davide, magari ci provo pure io con i miei destrorsi - cmq io personalmente che non ho problemi di attrazioni per Fini seguo Mangoni-santo-subito! :-)
Berja: il Torquemada dei poveri meno male che sta a sinistra e nel suo ruolo adesso.. a parte che è sempre un'opzione, ma il giorno che fosse a destra sarebbe il giorno in cui vedi la gente nuda per strada! :-) Piuttosto che un'evenienza del genere preferisco ancora un po' di fuffologia teorica e applicata :-D
Carolina
Ciao a tutti, per me la Rosa nel Pugno è finalmente un partito politico che si richiama per la gran parte dei temi che pone alla tradizione liberalsocialista di Zapatero e di Blair, ovvero della "vera" sinistra riformista, che non ha paura del mercato ma che considera importanti anche le protezioni sociali per i cittadini e i lavoratori. Quindi nulla a che vedere con le "anomalie" italaine di ex-comunisti, comunisti e ex-dc (margherita) che formano l'Unione.
Quindi io essendo di sinistra, ma riformatore, ho molta speranza in questo nuovo soggetto politico.
E poi la laicità dello stato in Italia è veramente a rischio! A mio parere va difesa. Ciao!
La rosa nel pugno ha ZERO senatori, Mastella ne ha tre pur avendo preso la meta' dei voti. Questa la dice lunga su molte cose e lascia la bocca asciutta. Io non ho votato la Rosa nel Pugno ma avrei di gran lunga preferito un senatore suo a uno di Mastella soprattutto in un senato con una maggioranza risicata come quello che e' venuto fuori: cosa impedira' a Mastella di fare l'ago della bilancia e di far approvare le leggi piu' di sinistra?