Cominciamo male
di Marco Travaglio
Aveva ragione chi paventava l'avvento, in Italia, di un regime comunista. Il centrosinistra aveva appena vinto le elezioni, ed è stato subito arrestato uno dei maggiori leader dell'opposizione, costretto da anni a una vita di clandestinità e privazioni. Non si fa così, non è elegante. E' giustizia a orologeria, ecco. «Non sapete quel che state facendo», ha commentato l'anziano leader mentre gli stringevano le manette ai polsi. In realtà i poliziotti rossi lo sapevano benissimo. L'han fatto apposta. Dovevano aver letto la sentenza del Tribunale di Palermo su Marcello Dell'Utri: dal 1994 Cosa Nostra ha «votato e fatto votare» in massa per Forza Italia perché Bernardo Provenzano aveva «ottenuto garanzie» tramite Dell'Utri. I trentennali rapporti fra Dell'Utri e Cosa Nostra -aggiungono i giudici- «sopravvivono alle stragi del 1992-'93»: il braccio destro del Cavaliere è sempre stato «disponibile verso l'organizzazione mafiosa nel campo della politica, in un periodo in cui Cosa Nostra aveva dimostrato la sua efferatezza criminale con stragi gravissime, e quando gli incarichi istituzionali assunti avrebbero dovuto imporgli ancora maggiore accortezza e rigore morale». Insomma, «prove certe della compromissione mafiosa dell'imputato Dell'Utri anche relativamente alla sua stagione politica». Dell'Utri incontrò più volte il boss Vittorio Mangano a Milano nel 1993-'94 per promettere «aiuti concreti e importanti a Cosa Nostra in cambio del sostegno a Forza Italia». Dunque fin dal '94 «vi è prova che Dell'Utri aveva promesso alla mafia precisi vantaggi politici e la mafia si era vieppiù orientata a votare Forza Italia». E ancora nel 1999, come dicono alcuni uomini di Provenzano intercettati, Cosa Nostra fece votare Dell'Utri «per tirarlo fuori dai guai giudiziari: i rappresentanti delle istituzioni “lo volevano fottere”, ma non avrebbero più potuto fargli nulla se fosse andato al Parlamento Europeo».
Non si esclude che gli agenti rossi abbiano voluto influenzare le prossime regionali in Sicilia, visto che uno dei due contendenti, il governatore e neosenatore Totò Cuffaro, è imputato per favoreggiamento a un boss fedelissimo di Provenzano, Giuseppe Guttadauro, e di un imprenditore considerato vicino al boss, Michele Aiello. Se si aggiunge che a procurare i documenti falsi a Provenzano per recarsi in Francia a rifarsi la prostata, fu un buon amico di Cuffaro, il presidente dc del consiglio comunale di Villabate Francesco Campanella, ce n'è abbastanza per parlare di arresto a orologeria. Ora l'anziano leader è recluso in carcere, a dispetto della tarda età e in spregio ai più elementari princìpi della civiltà giuridica, con il chiaro intento di estorcergli confessioni col tintinnio delle manette. Il suo nuovo legale Francesco Marasà, lo stesso che assisteva il compianto Mangano e la signora dell’Utri (in una causa per diffamazione), potrebbe chiedere il ricalcolo dei "pizzini" che hanno incastrato il cliente, e non si esclude un intervento degli osservatori Onu.
Non credendo alle coincidenze, non possiamo poi passare sotto silenzio la straordinaria concomitanza fra gli ultimi fatti di Palermo e quelli di Milano, dove non a caso, a urne chiuse, è stata subito divulgata l'ordinanza di scarcerazione (a orologeria) di un altro padre della Patria: Gianpiero Fiorani. Del grande banchiere lodigiano aveva chiesto più volte la liberazione il premier uscente, possibilmente prima che parlasse di lui. Purtroppo, anche in questo caso, il tintinnio di manette l'ha indotto a raccontare i suoi tre incontri col premier per ottenere l'avallo alla scalata Antonveneta. E, quel che è peggio, a fare i nomi di alcune preclare figure: gli on Previti e Dell'Utri, il sottosegretario Brancher, il sen Grillo. Tutti e quattro si sarebbero adoperati per il buon esito della scalata. Il primo, pare, in cambio di eventuali incarichi per sé e il figlio nella Bpl (ah, i valori della famiglia!). Gli altri tre in cambio di moneta sonante. Poca roba, 100 o 200 mila euro a botta. Tant'è che, visibilmente offeso, Dell'Utri ha commentato: «E' una cifra ridicola, non è credibile nemmeno come ipotetica tangente». Ma vi pare che uno come lui si venda per così poco? Ma andiamo. I giudici accerteranno. Nell'attesa, è consolante sapere che in questo clima d'incertezza, mentre crollano i valori e scompaiono i punti di riferimento, su qualcuno si può sempre contare. «E Previti? E Dell'Utri?» ci si domandava smarriti nei mesi caldi del caso Sbankitalia. Malfidati. E' bello sapere che Cesare e Marcello c'entrano sempre. E lottano insieme a noi.
Quello di Travaglio per quanto ammirevole, mi dispiace dirlo perchè è molto interessante e lo leggo sempre volentieri, è un lavoro inutile ai fini della cacciata del nano malefico. Il risultato delle elezioni lo dimostra. Gli italiani al 50 % vogliono ancora Silvio.
1) infatti il suo lavoro non serve a quello
2) l'imprenditore televisivo colluso con la mafia e' stato già cacciato per altra via, ovvero il voto
ma disertore togliti le pezze dagli occhi, abbiamo vinto di un nonnulla! non me ne frega un cazzo di vincere le elezione se Berlusconi per metà del paese è ancora il leader di riferimento, questo paese doveva espellerlo una volta per tutte! è così non è stato. sad but true.
Claudio, le fette di prosciutto levatele tu. la stragrande maggioranza di chi ha votato udc e an non sopporta berlusconi, altro che 50%! e vorrei proprio vedere se tutti i voti di forza italia sono di fanatici berluscones. Comunque sia invece ti posso dire che si, tutti coloro che hanno votato il centrosinistra, o perlomeno il 90% di loro, vogliono che sia risolto il problema gravissimo che per la democrazia italiana rappresenta Berlusconi. Questa è la realtà. Questa è l'ultima opportunità per fare una legge sul conflitto di interessi (o sul monopolio della pubblicità come astutamente suggeriva d'alema ieri), e abbiamo i numeri per farlo. O la va o la spacca, basta piagnucolare.
non c'è stato nessuno in tutti questi anni che abbia potuto spiegare veramente agli italiani chi è silvio berlusconi, altrimenti lui si arrabbia e dice che lo demonizzano, e su questo la sinistra ha un grande merito che è quello di averlo trattato come un avversario qualunque.
c'è stato chi "per tempo" ha avvisato sulle origini della ricchezza e della potenza di quest'uomo ma è stato messo sapientemente " a cuccia", possiamo ricordarne uno su tutti: Indro Montanelli che scriveva su di lui non cinque anni fa nè dieci, ma piu' di venti. ci sono centinaia di libri scritti da persone di qualunque orientamento politico.
chi ha voluto si è informato, nonostante tutto.
nonostante ci sia chi ancora qualcuno che pensa che le tv non gli siano servite, invece sono state sempre il suo migliore viatico perchè di lui hanno fatto vedere sempre la parte "migliore", niente sulle gaffes internazionali e sulle mancanze di rispetto istituzionali, si sono inventate, ritagliandola attorno alla sua figura un'Italia che non esiste, ecco perchè c'è chi non crede che qua si stia così male, perchè da cinque anni al telegiornale si parla del caldo, del freddo dell'influenza dei polli e di poco, pochissimo altro, basterebbe vedere le proiezioni degli osservatori per rendersi conto di quello che (non) si dice in tv. magari se gli italiani avessero saputo altro, oltre al processo sme, si sarebbero potuti fare un'idea diversa, chessò, ricordare le sue origini, il perchè suo padre è entrato alla banca rasini da usciere e ne è uscito direttore, il motivo della sua iscizione ad un'associazione eversiva come la p2, in fin dei conti dei veri Statisti italiani sappiamo tutto o quasi, e quel quasi non ha a che fare con determinate 'cosacce' che invece riguardano questa persona molto da vicino.
Bravo Marco come sempre !
Gli italiani al 23,6-23.7%, non 50 !!!
grazie cristina e marx! ;) siamo in tanti, e adesso è il momento per lottare e evitare che venga perduta questa occasione. Fini e Casini non aspettano altro che inumare Berlusconi, noi dobbiamo stare attenti che il CaiNano è più pericoloso ancora quando si presenta in veste ammansita/istituzionale.Non cedere mai!
SONO D'ACCORDO CON CHI NO CANTA VITTORIA:
1 ITALIANO SU 4 HA VOTATO ANCORA PER LUI , IL berlusconi , è LUI IL VERO VINCITORE E IL POPOLO ITALIANO TUTTO IL GRANDE SCONFITTO.
PER QUANTO RIGUARDA TRAVAGLIO DEVO RICORDARE CHE LA STESSA SINISTRA LO HA DERISO E INSULTATO IN PIù DI UNA OCCASIONE E MI DISPIACE MOLTO PERCHE' E' GRAZIE A PERSONE COME LUI , COME PETER GOMEZ , INDRO MONTANELLI E DIMENTICHERO' SICURAMENTE QUALCUN'ALTRO CHE CHI VUOLE CONOSCE L'ANOMALIA berlusconi.ORA SI DICE CHE VOGLIA PASSARE LE SUE TELEVISIONI AI FIGLI ED HO PAURA CHE QUESTA POSSA SEMBRARE UN'AZIONE DA SANTO , CHE LO RIVALUTERà AGLI OCCHI DI MOLTI...
DOBBIAMO CONTINUARE A COMBATTERE CONTRO berlusconi FAR SI CHE SIA CONDANNATO PER TUTTI I SUOI REATI , E SOPRATTUTTO CHE TUTTA LA GENTE SAPPIA.