"Alla faccia delle dichiarazioni ottimistiche, la battaglia è tutt'altro che vinta". Eccerto che è tutt'altro che vinta. Ma scherziamo? Guardate che è molto dura. Non impossibile. Ma molto, molto dura. Bando agli ottimismi facili facili. Bisogna sbattersi e tanto.
Sono assolutamente solidale con Bruno Ferrante, oltretutto lasciato solo dopo le sacrosante dichiarazioni sul primo maggio. Ieri Penati su Repubblica ha parlato di "parlare chiaro, senza paura, alla città", Ferrante lo sta facendo. Ha subito una netta impennata il suo linguaggio, il suo linguaggio, la sua concretezza. Non capisco cosa trattenga in questo melmosa ossessione per la moderazione, anche quando Ferrante non mi pare dica nulla di smoderato, i suoi alleati. E' come se avessero paura, come non si aspettassero tanta verve e tanta voglia di osare da parte del loro candidato, individuato come "moderato". Li ha presi in contropiede e continua a farlo. Secondo me fa bene e anzi deve sobbarcarsi l'onere in più di far loro da traino: convincendoli a non avere paura. non c'è niente da perdere. E' l'ora di osare e di farlo attraverso una persona "nuova" che non viene dalla politica che sa 100 volte più dell'avversria di Milano, che ha le idee chiare e le "palle fredde" (per citare il grande Zonker, che oggi sarebbe qui a lottare insieme a noi, ne sono sicuor) e il cuore caldo. Tutti con Brunetto, senza se e senza ma. L'Hector Raul Cuper del Salento.
Chi ha votato Albertini e ha potuto constatare la scarsa serietà dell'attuale amministrazione milanese si renderà facilmente conto che a presentarsi ora con la Brichetto Arnaboldi Moratti sono le stesse persone, con l'innesto di un po' di sprovveduti che denunciano con i loro stessi slogan una cronica carenza di idee.
Ferrante non è che il candidato giusto, che può farcela, e sarebbe un bel sindaco, finalmente. Per questo mi aspetto in queste ultime importantissime settimane una campagna seria, il sostegno di tante persone importanti della vita politica, sociale e culturale milanese, e infine quello dei migliori leader politici nazionali, perché anche Milano possa essere governata da persone serie, responsabili e - ci confido - capaci.
mettecela tutta amici milanesi, se riuscite a far cadere l'ultima roccaforte sarà la disfatta completa del caimano
Da capolista di Rifondazione Comunista in Zona 1, per quanto già eletto negli ultimi due mandati, mi sto impegnando in una campagna elettorale che prevedevo durissima (e lo è perchè il Caimano sa cosa vorrebbe dire perdere Milano) e sto dedicando tutto il mio tempo alla mia elezione che comporta automaticamente il "procacciare" voti per il mio Candidato Presidente di Zona, ma anche per il mio Candidato Sindaco Bruno Ferrante.
Ci vuole sì un salto in avanti... perchè la possibilità non è perduta.
Io profonderò ogni mio sforzo, ma lo facciano tutti quelli che ci credono (compresi i lettori di OMB) e lo faccia anche lo stesso Ferrante denunciando a gran voce in quali penose condizioni si trova Milano dopo 9 anni di Albertini e spiegando ai milanesi quale immenso danno potrebbe fare la Moratti dando continuità alla peggiore amministrazione della storia meneghina.
Essere Signori è bello, ma occorre avere il coraggio di dire LA VERITA'
Così si vince
www.filippomaraffi.it
Bravo Toticchio, continua così!
2 fra le tante solide motivazioni x votare sx:
- i problemi che hanno i giovani che desiderano un lavoro che garantisca la possibilità di fare dei progetti per il proprio futuro;
- i problemi di coloro fra questi che hanno anche dei bambini.
Pensateci.
Carolina
NON BASTA.
La Mortizia sta recuperando terreno, è già un po' più in su nei sondaggi.
Prefetto Ferrante, riprenda SUBITO l'abito di prefetto, così la gente, che è abituata a vederla in quella veste esteriore, la riconoscerà di più.