il prestigioso quotidiano economico britannico fotografa una realtà ed una verità, ma mostra di non avere compiutamente valutato l'attaccamento alle poltrone che caratterizza la classe politica italiana.
sbaglierò, ma la eseguità dei numeri sarà il collante sostitutivo dell'antibelusconismo che ha caratterizzato il consolidarsi della coalizione di centro-sinistra (è bene continuare a chiamarla così), assieme alla necessità di almeno 2 anni e mezzo di legislatura per il trattamento pensionistico.
certo i neoministri devono stare attenti (i neofiti) a tenere di più a freno la lingua.
ma sono certo che già al prossimo consiglio dei ministri questa raccomandazione sarà fatta chiaramente capire.
pena l'andare tutti a casa.
ma dov'è che sarebbe troppo sbilanciato a sinistra? non c'è un solo ministro di Rifo e non ci sono diversi personaggi "centristi"?
Carolina
sbilanciato a sinistra...???
ma dove...???
ma se è talmente al centro da sembrare a dx...
se questo è un governo a sinistra, io sono comunista... :-DDD
vogliamo parlare del boy scout all'istruzione?
Meno male che è sbilanciato al sinistra?
Io sono due giorni che continuo a chiedere chi è Fioroni e perchè non hanno scelto Rosy Bindi.....
sbilanciato a sinistra rispetto all'ecommunist, come qualcuno senza vergogna ha il coraggio di chiamarlo...
Non so se è sbilanciato a sinistra, ma mi sembra evidente che la qualità generale è stata molto inficiata dal mercato delle poltrone. Sensazione acuita dalla pletora di sottosegretari che Prodi s'è visto costretto a mettere su. Effetti del pareggio, purtroppo.
Secondo me i giornalisti del giornali stranieri spesso si informano leggendo i quotidiani italiani. Non si spiegherebbe altrimenti la sindrome da "qualunquismo dei termini" che sembra affliggere anche i giornali stranieri e che porta tutte le testate a ripetere pedissequamente sempre la stessa benedetta solfa.
:-D benvenuto Drizzt nell'antifuffa network :-D
Carolina
Non sono cosí convinta che i giornali stranieri si informino da quelli italiani (penso si sia capito ormai che i giornali italiani non sono completamente affidabili). L'economist é un giornale liberale, non ci sono santi, ma é serio; anche se qualche volta prende qualche abbaglio sulla situazione italiana - ma non piú di quanti ne prenda la repubblica - non mi pare ripeta pedissequamente, di solito.
Dopodiché, chi non é deluso per la qualitá della "squadra di governo" e per il numero e il tipo di ministeri affidati alle donne scagli la prima pietra.
P.S. sono appena tornata da Stoccolma, il cui consiglio comunale é composto IN MAGGIORANZA da donne (non 2, 6 o 1/3). Sono rientrata con l'impressione di aver fatto un viaggio su Plutone
Filox, secondo me li leggono, tutti d'accordo sulla presenza femminile risicata, ma il termine "sbilanciato a sinistra" lo hanno letto o sentito dire da qualche giornalista italiano, tutta questa "fantasia" non ce l'hanno.
Tra l'altro dov'è questo "sbilanciamento a sinistra"?
Poi cosa bisogna fare per non "sbilanciarsi a sinistra"? Andare dal gommista e rifare l'equilibratura? Oppure, oltre al Cencelli in Italia è necessario usare anche il "Centrelli" che bilanci l'asse del governo come una bilancia? Ma soprattutto se c'è tutta questa necessità di centro perchè non fanno un governo perenne UDC, UDEUR e Margherita così siamo sicuri di non sbilanciarci troppo?
Perché devo leggere certe cose? Perché anche sull'Unità..., mah...:-(
Pregasi indicare alemno un ministero di peso affidato a uno di sinistra.
Siamo seri: quando l'Economist criticava Berlusca andava benissimo a tutti. Ora che critica il governo del pretone bolognese, non va bene? Delle due, l'una.
E poi diciamolo una volta per tutte. Prodi-pretone voleva bissare il famoso VII governo Andreotti, ovvero "gli incarichi dei 101". C'è arrivato vicino, se non ho sbagliato i conti gliene manca 1.
Nel Berlusconi-bis si levò un coro di disgusto dal centro-sinistra perché il Berlusca aveva aumentato le poltroncine distribuite ad amici e parenti. E Bersani faceva ironia richiedendo anche il Ministero della Felicità.
Andate a fare la conta, di quel vergognoso Berlusconi-bis: c'erano 14 poltrone in meno di oggi...
Il non aver dato il mio voto in queste elezioni inizia a riempirmi di gioia.
Certo Aleph sei proprio franato a destra te...
"si nasce incendiari e si muore pompieri"
"Flaiano",per i piu' giovani "Ligabue"
beh Aleph non ha tutti i torti.
però si capisce lontano un miglio che ha appena letto l'articolo di Stella sul Corrierone ;)
Mi sembra che il lancio dell'Economist sia perfettamente in linea con quello che hanno sempre scritto e sui dubbi che non hanno mai fatto mancare alla coalizione di centrosinistra: in particolare la frammentarietà e un'impronta sociale che non si sposa bene con le emblematiche riforme da loro auspicate (liberismo a briglia sciolta). Quindi credo che siamo abbastanza nella norma, per quanto a noi possano fare strano certe affermazioni.
Una cosa da notare che sia dentro che fuori l'Italia tutta la vicenda del voto e il tira e molla che a fatto sì che ci volesse un mese a formare il governo ha diffuso un'ulteriore cappa di incertezza sul nostro sistema politico (come se ce ne fosse bisogno). E' un mese che siamo costretti a tirare fuori commenti da un osso spolpato e a indovinare l'andamento delle cose dai pochi segnali che trapelano, dalle voci di corridoio, dalle elezioni delle cariche istituzionali e appunto dalla composizione del governo. Non è che quest'ultimi non siano importanti, ma in tutto questo di politica fatta fin'ora ce n'è stata pochissima.
Quindi quello che si intuisce nelle testate straniere è un certo disinteresse e scetticismo, con sto tira e molla infinito, Berlusconi che non se ne va, il voto che sembra non dare chiare indicazioni, etc.
Ma credo che il vischioso immobilismo di questo mese e l'asfissiante epilogo del berlusconismo proiettino uno scenario molto ingannevole, bisognerà aspettare ancora qualche tempo e toccherà come al solito far ricredere tutti.
Stavolta con concordo con ganascione mastella: prodi ha fatto un bel discorso nella + classica tradizione morotea.
eCONOMIST è liberal-liberista, i 2/3 comunisti al governo possono anche dar fastidio.
Non mi preoccupano le critiche di questo giornale. Dovrebbero preoccuparsi invece quelli della destra italiana: quando erano al governo l'Economist li criticava proprio come fa oggi con un governo "troppo spostato" a sinistra. Il che dovrebbe essere un campanello d'allarme per i nostri liberal-liberisti-federalisti-socialriformisti-cristianoliberali-fascioliberali.
Dimenticavo, il fatto che Aleph non abbia votato e con queste motivazioni è di ottimo auspicio sulla bontà reale di questo governo.
Caro Sandro, una volta si diceva: si nasce rivoluzionari e si muore reazionari.
Non ho alcuna difficoltà a dire che certi atteggiamenti di sinistra non li sopporto proprio più, soprattutto perché mancano di obiettività. Per assurdo mi potrei considerare più a sinistra di tutti voi messi assieme, ma esiste comunque un certo grado di obiettività che va riconosciuto e difeso. Pena la gogna intellettuale.
Davide, stamattina ho letto il Corsera, la Repubblica e la Stampa. Verissimo che l'articolo di Stella mi ha rimandato indetro nel tempo e ne ho preso spunto. C'è del vero in quello che dice Stella, se poi la vogliamo mettere sul solito piano del "Corsera servo dei padroni", etc. fate pure. A quel punto preferisco parlare di donne, calcio e motori...
Aleph ti ho dato ragione, non ero ironico.
"Per assurdo mi potrei considerare più a sinistra di tutti voi messi assieme"
Se riesci a spiegarmi e a farmi accettare la logica che sta dietro al tuo percorso umano e intellettuale
te ne saro' grato a vita.Spero tu abbia la voglia e la pazienza di farlo.
A me l'Economist sembra sostanzialmente serio nel suo giudizio circa la propensione a sinistra del governo, infatti lo motiva anche; tuttavia si tratta di un giudizio con cui si può o meno essere d'accordo, poiché basato su un'interpretazione dei fatti.
Come giustamente fatto notare, inoltre, è un giudizio che è in linea con i dubbi già affermati dal giornale circa la coalizione di centrosinistra; per tutto il periodo elettorale hanno pubblicato articoli in cui esprimevano critiche ad entrambi gli schieramenti e la loro posizione era molto simile a quella del "tra i due mali, il minore".
Di certo, lo squallido mercatino fatto per la spartizione delle poltrone non contribuisce a far cambiare le posizioni del giornale (e quelle dei mercati...); personalmente ho votato motivato da una speranza di cambiamento, nella speranza che questo desse un segnale forte per una rinascita (sociale, economica, politica, ecc...) del paese, tuttavia, a giudicare da quanto emerso fino ad ora, questo cambiamento latita.
A beneficio di chi non le può leggere, riporto le parole incriminate dell'articolo: "His government may be the most left-leaning that Italy has ever had. Of its 26 members, one belongs to the Green party, which in Italy stands well to the left; two are communists; and nine (including the foreign minister, Massimo D'Alema) are Democrats of the Left, heirs to the former Italian Communist Party".
L'articolo di Stella è ineccepibile, le critiche di Aleph sono esatte. Nella composizione di questo governo la maggioranza non ha dato bei segnali. Il compito dei giornali è denunciarlo e dare voce allo scontento, come fa anche il Guardian rispetto alla nomina di Mastella. Non è obiettivo tacciarli di parzialità o di essere imboccati quando questo avviene. Io ho molto più problemi con i fondi tromboneggianti alla Pirani o Galli, che bastonano la sinistra a prescindere per non aver seguito i loro illuminati consigli (di solito riassumibili nel siate casti e morigerati), che con articoli circostanziati e informativi come questi.
Però non cambiamo i termini generali della questione. Non siamo andati a votare con la prospettiva di avere una compagine rosso splendente. Il ragionamento era più sulla linea, siamo malaticci e ci vuole un suppostone altresì detto cerchiamo di salvarci il culo. La cura non è fatta per essere invogliante e appetitosa.
Però se sarà efficace man mano che la febbre scende si potrà ricominciare a vedere rosa e non limitarsi a fare i convalescenti.
Questa cosa del non ho votato e me ne rallegro è una stronzata. Non sono bastati i colpi di coda del dopo voto per capire su che baratro ci stavamo sporgendo?
Uno non vota in un momento così perché gli danno fastidio certi atteggiamenti di sinistra? La vita non è un bon bon amico. Non hai votato perché hai preferito fare da te, invece che provare insieme a sterzare il torpedone. Non raccontiamoci palle.
Perdonate, ma ho dimenticato il seguito del paragrafo: "As expected, the finance ministry will go to a distinguished independent, Tommaso Padoa-Schioppa. But the other main economic portfolios—industry, employment and transport—are all going to communists or ex-communists. That scarcely augurs well for the radical (ie, liberal) reforms that Mr Prodi's centre-left alliance had promised".
Io ripeto, il termine "sbilanciato a sinistra" è di per se una vaccata mostruosa copiata dai giornali italiani, inoltre che cosa si aspettava l'economist, che dessimo 20 dei 25 ministeri a Margherita e Udeur? Articolo vaccata, ripeto la mia opinione, e non c'entra un cavolo che quando l'economist criticava Berlusca andava benissimo a tutti.
Per me le vaccate tali rimangono, a prescindere dalla parte politica che viene criticata.
Aleph...
sono daccordo con te sulle poltrone in più, sul fatto che ci sono poche donne, sul fatto che alcuni nomi, sono almeno discutibili, ma non sul fatto che il governo sia spostato a sx...
sul votare o meno..., se non hai votato, avrai le tue motivazioni e non mi permetto di discuterle...
certo..., che se non si andava a votare in tanti, magari ci si sarebbe ritrovati con il genio delle televendite che per altri 5 anni ci avrebbe (s)governati, portandoci alla catastrofe...
è solo su questo che discuto il non voto...
nel caso mi sono sentito di votare il meno peggio..., nel frattempo, spero che arrivino volti nuovi nella politica, magari giovani..., nonchè qualche donna...
No Antonio, non ho votato perché ho passato 1/3 della mia vita a combattere il rivoltante marciume democristiano!! E io un democristiano non lo voto più per il resto della mia vita!!!
Te lo ripeto: probabilmente sono più a sinistra di tutti voi messi assieme.
ps: sta a vedere che mi tocca tornare rivoluzionario...
Sandro, mi farebbe molto piacere parlare con te, devo dire che qui su internet la discussione che vorresti impostare diventerebbe lunga e molto probabilmente noiosa per tutti. Se capiti a Milano mandami una mail che ci facciamo una pizza con birra.
Per assurdo mi potrei considerare più a sinistra di tutti voi messi assieme
tze tze, piu' a sinistra di te ci sono IO e piu' a sinistra ancora toni_i.
seriamente: cosa rovina l'italia? il pressappochismo, la cialtroneria, la ruffianeria.
Mi farebbe piacere aleph,data la lontananza pero'
prevedo tempi lunghi.E poi "tengo famiglia"
Piu' a sinistra di tutti ci sono io che non ho seguito mai nessuna parrocchia
Caro berja il nick non fa l'estremista
"No Antonio, non ho votato perché ho passato 1/3 della mia vita a combattere il rivoltante marciume democristiano!! E io un democristiano non lo voto più per il resto della mia vita!!!
Te lo ripeto: probabilmente sono più a sinistra di tutti voi messi assieme."
Postato da Aleph Venerdì 19 Maggio 2006 alle 12:31
Certo, molto meglio tenersi il nano di Arcore invece.
Come no, come è stato molto meglio andare sull'Aventino schifati e scandalizzati piuttosto che combattere davvero.
Si si, geniale davvero come comportamento.
nick non fa l'estremista
1 - sono comunista, non estremista
2 - l'ironia non e' nelle tue corde, stamattina
berja era ironico, sandro invece l'ha detto con cattiveria.
mmm mi ricorda qualcosa... :D
:-D l'antifuffa connection si rafforza...:-D
alle prossime primarie un candidato fuzzydizzy... :-DDD
Carolina
Salvatore l'economist è l'espressione (autorevole) dell'establishment finanziario londinese. Sono liberisti, anglosassoni, non europeisti, appoggiano con molti distinguo la guerra in Irak. Non chiedono più centro, più Mastella, più cattolicesimo, che guardano con quasi altrettanto sospetto che la sinistra socialista/sindacalista.
Quindi dubito che derivino la loro posizione ispirandosi ai nostri giornali. Tra l'altro vorrei dire: non sono per niente teneri in genere e con nessuno.
Chiaro che la loro per quanto scrupolosa è sempre un'interpretazione a cui si può replicare.
siete turisti del comunismo!!
:D
Qualcuno fa proselitismo,ma passiamo oltre:
Con tutto quello che sta uscendo con quel cazzo di moggi,non vi viene voglia di rivalutare un po' l'ex nano del consiglio?
O sto diventando pompiere pure io?
Antonio qui si contesta il termine "sbilanciato a sinistra", che cavolo vuol dire?
Se sei in grado di spiegarmelo...
No, aspetta Sandro, dovrei rivalutare Berlusconi perché anche Moggi non era uno stinco di santo?! :-O
Poi, vabbè che siamo in Italia, ma c'è una bella differenza tra il calcio e la politica, credo che le scelte di Berlusconi abbiano influenzato maggiormente le nostre esistenze.
Per me non è un paragone che può stare in piedi il tuo.
Giacchè ci siamo perché non rivalutiamo Calvi Sindona e Marcinkus, che in fondo il crack della Parmalat è stato più grosso...:)
aiuto..., non è che andando i questo passo, lo santifichiamo il genio delle televendite..., eh..???
ditemi di no...!!!
un po' salvatore,ho detto solo un po'.E poi
quale solo calcio questo e' un romanzo
popolare,un fuilleton alla sue,sto paese e' proprio perso andato perduto.Non ci resta che ridere...
Salvatore per capire il significato di "sbilanciato a sinistra" bisogna comprendere anche chi lo dice, solo in questo modo gli puoi dare il giusto peso.
A dirlo è un giornale di tradizione liberista, che guarda con sospetto alle politiche economiche di sinistra; detto ciò puoi valutare lo "sbilanciato a sinistra" come l'affermazione di chi in un governo quelli di sinistra non vorrebbe vederli proprio, così come non vorrebbe vedere killer del libero mercato come Berlusconi.
non sei tu che sei diventato pompiere... è quello che si definisce Gesù Cristo.. :-DDD
Carolina
No Sandro, neanche un pò, non facciamo come quelli che a Matrix hanno quasi beatificato Preziosi perchè lui in fondo si è comprato "una sola" partita! (Poco conta che abbiano beccato il suo collaboratore con la valigetta in mano), oppure quelli che fanno passare Gazzoni come vittima e santo quando in realtà ha fatto fallire il Bologna.
Per quanto mi riguarda non giustifico neanche quelli che criticano i "politici ladri e corrotti" ma poi si fanno togliere le multe dall'amico o si fanno "raccomandare" nei concorsi o portano a casa il cibo dalla mensa in cui lavorano.
Per me è tutta gente che galleggia nel lerciume ed arraffa proporzionalmente alle sue possibilità.
Il sistema Moggi è il sistema Berlusconi applicato al calcio, ne è un'espressione minore. Vale a dire una rete di interessi e rapporti atta a impedire che i rapporti di forza in questo ecosistema potessero essere alterati. Uno schema di conservazione dei potentati. Molto più significativi degli illeciti belli e buoni le rivelazioni sul ruolo avuto dalla triade nei destini di altre squadre: la Roma che metteva in questione il predominio delle settentrionali l'hanno scientificamente sterilizzata. Simile il caso della Fiorentina. Se volevi sopravvivere dovevi vassallarti.
A questo aspirava, limpidamente e scopertamente, Berlusconi. Se non l'avete capito è inutile che stiamo a misurarci il tasso di sinistrosità: non è quello che è in discussione.
Mi scuso preventivamente per la banalità.
Nico, non ci siamo capiti, in alcuni articoli l'Economist ha scritto che comunque Prodi era meglio di Berlusconi, ha fatto anche una copertina con scritto: "Basta! E' ora di licenziare il governo Berlusconi".
Chi credevano avrebbe governato al posto di Berlusconi?
La composizione della coalizione di Prodi era chiara fin da prima delle elezioni, o credevano davvero che i DS avrebbero avuto meno di 9 ministeri?!
Vale sempre la mia critica, "vaccate giornalistiche e sbilanciati a sinistra non significa un cavolo"..:-D
Salvatore: il punto della questione è proprio questo, l'Economist non ha mai detto che Prodi sia poi così meglio di Berlusconi, ha sempre espresso dubbi su di lui. Per farti un esempio, nell'articolo sull'Italia presente nel numero cui fai riferimento c'è scritto: "Unfortunately there are reasons to doubt whether his centre-left opponent, Romano Prodi, would be a lot better ...".
Oppure: "Most worrying of all, if Mr Prodi wins the election he seems certain to be dependent on the support of coalition partners who are actively hostile to reform, particularly the unreformed Communists who are led by Fausto Bertinotti".
E Ancora: "In foreign policy, too, some of Mr Prodi's instincts may be unwelcome".
Per concluder con: "It is the economy that will remain the critical test. Sadly, most Italian people do not yet recognise how sick their economy has become. For that reason they may not be ready for the pain of reform. Mr Berlusconi is certainly not going to push them—and he remains unfit for the office in any event. Italians should accordingly vote for Mr Prodi, not il Cavaliere".
Anche solo da questi estratti si capisce la posizione del giornale, che, come detto prima è "tra i due mali, il minore".
Salvatore: inoltre, bada che l'Economist mi paga per difenderlo a spada tratta :-)
Berlusconi e Moggi due maramaldi.
Ma Agnelli,Tronchetti,De Benedetti,Della Valle,Benetton,Ligresti,Scaglia,Ricucci,Gnutti,Fazio,
Fiorani,Consorte....
Il mio tasso di sinistrosità arretra di fronte al nemico ....
Gesu Cristo?Chi E'?ah si mi ricordo avevo 5 anni...
Sandro, sono dell'idea che per combattere il malcostume occorra agire per passi successivi.
Il primo di questi passi è estromettere chi da un chiaro esempio negativo (Berlusconi e Moggi), successivamente creare un insieme di regole (poche, chiare e giuste) che vengano fatte rispettare, in modo da combattere i vari Tronchetti, Ricucci, ecc...
Rivolgere gli sforzi verso Berlusconi e Moggi non vuol dire chiudere gli occhi verso gli altri, ma solo farsi una scala di priorità, perché è obiettivo che costoro rappresentino il pericolo maggiore.
però quando il nano ti dice di essere quel tipo di quando avevi 5 anni tu lo trovi seducente immagino... sarà il riaffiorare di ricordi dell'infanzia?
Carolina
Sandro: di più, pensa a Geronzi. Se si comincia a scoperchiare l'intreccio dei legami del banchiere romano potrebbero venire fuori cose imbarazzanti per tutto l'ambiente capitolino, ivi compreso qualcosa che potrebbe riguardare parte dell'opposizione (errr maggioranza, non mi sono abituato).
Insomma antenne sempre dritte. Però non confondiamo tutto nello stesso paiolo, altrementi scatta l'assoluzione automatica generalizzata. Berlusconi è sceso in politica con lo scopo di estendere e blindare la rete di interessi che ruotava intorno alla sua azienda. Non ha fatto altro, non si è dato nemmeno lo sforzo di governare. Si è chiesto: che passi devo fare per tutelare i miei interessi? In passato con lo stesso metro ha corrotto magistrati e cercato appoggi politici. Con la caduta di Craxi ha capito che doveva fare un passo di più, ma la logica è esattamente la stessa.
La distanza con un caso Unipol è abissale. Ma anche con un Ricucci, che non può contare sulla stessa potenza offensiva.
Risolta risolta la questione e' risolta
Insomma, ragazzi: dura ? Non dura ? Se dura quanto dura ?
Volete provare andare qualche risposta ?
Per me, mi ripeto, questi ministri sono così attaccati alle poltrone, incollati con Attack, che non li schioda nessuno, ed altrettanto dicasi dei parlamentari (sopratutto al senato).
non solo: farà bene questo governo ?
perchè, sia in caso di sì che di no ?
;o-)
ooooooooh... perfetto. :-)
Carolina
Ah quella di Geronzi e' la cosa piu' grave di tutte
Una banca che fa pressioni indebite e ricattatorie,
credo che neanche esista il reato.Non l'aveva immaginato nessuno finora.eh la creatività degli italiani.
Antonio conosco vita morte e miracoli della prima repubblica,purtroppo cominciai giovanissimo a seguirne le vicende.A quel tempo si parlava di questione morale (metà anni '80) rimasi alcuni mesi perplesso dal fatto che era un argomento come un altro,cioe' si poteva essere d'accordo oppure no o fare dei distinguo ... Va be va lasciamo perdere...gli adepti di fuffology mi reclamano
Antonio, rilancio, so quello che scrive l'economist, anche su Prodi, ma "sbilanciato a sinistra" è fuffa, al di fuori dell'Italia non significa niente.
In Italia un termine così acquisisce un significato negativo perché la bagarre mediatica ha imposto questa connotazione, perchè ancora viviamo in un sistema proporzionale e quasi "pentapartitico", ma scritto in un giornale inglese come l'economist non ha alcun senso, tanto più che per loro il bipolarismo è cosa acquisita da sempre.
Quindi che razza di critica sarebbe la loro?
Per questo riconfermo la mia opinione, questo termine lo hanno "copiato" da qualche giornale italiano, tra l'altro, senza neanche capire bene il significato che gli italiani di destra danno a questa definizione...:-)
diavolo,un commento di pura matrice politica niente eh ?
bah !