«Vedo ancora uno scarso impegno ad aprire una nuova fase politica. Una fase che non per forza deve affidarsi ai leader di oggi». Con questa frase di Filippo Penati, riportata da Corsera di oggi, si chiude (lo sapremo domani, salvo sorprese) la segreteria di Franco Mirabelli, messo dallo stesso Penati a riempire la sua poltrona per salire a palazzo Isimbardi. Alle parole del presidente di provincia fanno eco i due giannizzeri Cerami e Panzeri, prontissimi a gridare la propria appartenenza all'ala forte dei DS, che al grido "Riformismo!" declina ogni responsabilità per la sconfitta alle comunali attribuendola a Mirabelli (e in subordine a Ferrante, OMB e genericamente a tutti noi massimalisti-noglobbal-girotondardi). che incarichi ha Panzeri a Milano????
se leggete repubblica di oggi l'analisi è diversa.
Cerami Panzeri e Penati fanno parte della stessa squadra nei ds.
ma Maiorino dove lo mettete????
Maiorino è segretario cittadino dal sei anni, lo era anche alle scorse elezioni!!!!
qui ci vorrebbe il Mastro. "una Provincia de mierda, pero es mi Provincia". :-) essere nella stessa squadra non significa giocare allo stesso livello. puoi essere uno bravo o puoi essere un brocco. se sei un brocco per favore ti togli dalle palle. il paraculismo poi nei politici è normale. credo anche in quelli bravi. anche solo perché mi posso immaginare: "sa, ci sarebbe un parente, un amico, un cazzabubbolissimo problema, sono la vittima dell'universo, oppure sono il creatore dell'universo, dipende, mi aiuti, oppure ma cosa fa, ma sì, ma no, ma su e ma giù, ha sentito l'ultima di Berlusconi, e i soldi, e i soldi, e la gnocca, e la gnocca, e certo, e si figuri, e l'orticello?" e questo quando va bene. cominciamo a essere pragmatici.
Carolina
ma insomma, posso anch'io mettere un bannerino "se il centro-centrosinistra a Milano ha perso è per colpa mia"?
non è "colpa" di nessuno o è "colpa" di tutti. il problema è casomai di responsabilità, e poi di ricadute. voglio dire che io, ma come molti altri poi, mi devo già cuccare 5 anni di Moratti, ho il governo nazionale in crisi, un referendum importantissimo alle porte, più le mie grane esistenziali varie e assortite, non ho una poltrona (e comunque vedo che s'incazzano anche alcuni che ce l'hanno per fortuna) e devo sentirmi la tiritera delle colpe e non colpe e i posti e chi salta e chi no? perché??? poi fosse una novità che a Milano si perde... quindi, d'istinto, potrebbe cominciare a piacermi se qualcuno di questi (non per il 28/29 maggio ma per 15, diconsi 15 anni di sconfitte che ricadono su di me) lasciasse il posto ad altri. poi: mica che io avrei saputo fare la campagna elettorale. però a parte che mi sarei data come obiettivo quello di rafforzare la mia parte politica e rifilare una batosta alla destra che sarebbe stata abbastanza decisiva per lei, ma, come dire, quando la nave si allontana se c'è una cosa positiva è che è il momento giusto per osservare i dettagli della linea di costa. "momento" (non un mese o 15 anni) e "osservare". non sbraitare. e senza fermare la nave - su cui ci sono anch'io - *perché* si sta osservando. mai visto una navigazione del genere. e inoltre, momento per osservare la linea di costa non significa momento per fare delle considerazioni circa gli aborigeni che ci stanno sopra o per intrattenerli con dei propri spettacoli sul ponte. perché questo io umile cittadina cerco di farlo e alcuni dei miei politici no?
Carolina