Pollastrini:
«Presto unioni
civili per i gay»
di Anna Tarquini
È bastato pronunciare la parola omosessuale per turbare improvvisamente gli equilibri. Una parola che nel programma del centrosinistra, alla voce «unioni civili», non è mai comparsa, ma che è implicita e chiara. Barbara Pollastrini ha rotto gli indugi alla vigilia del Gay Pride di Torino con due atti: l’adesione alla manifestazione e la promessa di una legislazione sulle unioni di fatto per gli omosessuali. Aderisce al Pride anche il ministro Ferrero.
UNA LUNGA LETTERA agli organizzatori dove, per la prima volta, il ministro delle Pari opportunità ha illustrato punto per punto il suo programma: maggiori diritti sul lavoro contro ricatti, molestie, discriminazioni. Ma soprattutto una nuova legge sulle unioni di fatto, omosessuali e non. La prima censura è arrivata direttamente dal premier attraverso il portavoce Sircana: «L’adesione del ministro alla manifestazione di Torino è a titolo personale». La seconda dall’anima cattolica oltranzista dell’Ulivo: «Unioni omosessuali? Non sono nel programma ...», accusa Paola Binetti della Margherita. E non è la sola ad esprimere subito perplessità: «È una questione complessa che dovremo certamente affrontare - avverte la collega di partito Magistrelli - ma senza strappi o forzature, soprattutto attenendoci a quanto stabilito nel programma dell’Unione». «Abbiamo bisogno di Ministri che non pensino da soli - dichiara invece Albertina Soliani. E ancora Enzo Carra, ancora Margherita, sprezzante: «..non esistono solo le minoranze..» e l’Udeur «..o i ministri tacciono o andremo presto tutti a casa...».
Ci risiamo. Ancora incomprensioni con la destra che soffia sul fuoco: «Ecco un’altra ministra Zapatera....». E Calderoli che fa folklore: «Perché la Pollastrini partecipa alla festa dei capponi?». Non ce n’era bisogno visto che l’italiano è l’italiano e il programma, sul tema, non potrebbe essere più chiaro: «...Al fine di definire natura e qualità di un'unione di fatto, non è dirimente il genere dei conviventi né il loro orientamento sessuale...». Due ore di polemiche, poi il chiarimento, e la notizia che anche il ministro per la Solidarietà sociale aderisce al corteo di Torino. Forse anche lui «a titolo personale...». Barbara Pollastrini comunque mantiene il punto: «Mi spiace davvero - dice - che si vogliano tirare da una parte e dall'altra parole chiare e che non posso che ribadire. Ho detto che il nostro sarà un lavoro di squadra, sensibile al pluralismo, serio ed improntato al rispetto e all'amore delle persone. Com'è ovvio mi riferivo e mi riferisco alla responsabilità della politica, che si esercita sia in Parlamento, cui spetta l'iniziativa legislativa, che nel Governo. Come esempio di una legislazione umana, saggia e mite ho portato quella che Parlamento e Governo dovrebbero costruire anche sulle unioni di fatto, omosessuali e non». Aveva scritto, solo poche ore prima, «faccio parte di un governo che vuole aprire una nuova stagione. La missione del ministero delle Pari opportunità deve misurarsi col traguardo dell'estensione dei diritti di cittadinanza, civili e sociali».
La Pollastrini sa difendersi da sola, ma sono state comunque pochissime le voci che si sono levate dalla sua parte. I Verdi certo, e l’Arcigay. Anche Grillini, è naturale. Rifondazione comunista non ha usato mezze misure: «Il programma vincola tutti - ha detto Titti De Simone -. C'è l'impegno assunto da tutti, anche dai cattolici dell'Unione, perché il governo approvi una legge sulle unioni civili». E Cuperlo, responsabile informazione dei Ds: «L’adesione al Gay Pride del ministro è un atto legittimo ed anche equilibrato. Invito tutti a leggere davvero il testo dell’adesione del ministro e si vedrà che non esistono ragioni di polemica interni alla maggioranza. Non aiuta l'atteggiamento di alcuni esponenti dell’Unione che si incaricano di dare le pagelle ai ministri».
Ieri è stato deciso il programma del corteo di Torino che partirà dalla stazione di Porta Susa alle 17,30. Bertinotti ha dato la sua adesione, ma non ci sarà. E non ci sarà il sindaco Chiamparino. La presidente della Regione Mercedes Bresso ha promesso la sua presenza. Non sarà una manifestazione senza strascichi. Capezzone ha già avvisato: «Oggi, in piazza, conteremo chi c’è e chi non c’è».
Brava Barbarina. Finalmente. Preciso che non usufruirò della legge perchè sono etero e felicemente sposato da anni ma si tratta di una questione di civiltà.
Ancora complimenti
Anna Tarquini ha fatto un pezzo di esemplare chiarezza, riportando virgolettate tutte le dichiarazioni provenienti, pensate un po, dal centro-sinistra !
Non si tratta di dichiarazioni fondate su una iniziativa personale del Ministro delle Pari Opportunità, sicuramente un Ministro meno scialbo del suo precedessore della precedente maggioranza di governo.
La Tarquini virgoletta dal programma dell'Unione:
«...Al fine di definire natura e qualità di un'unione di fatto, non è dirimente il genere dei conviventi né il loro orientamento sessuale...».
Vorrei dire, al posto della Pollastrini cui glielo impedisce la veste istituzionale e la sua personale caratura morale, che è sempre meglio che partecipare al festival dei coglioni che organizza la sua parte politica.
Che altro dire ?
Che il monito di Romano Prodi non è servito a niente, quanto meno perchè, ci si chiede, in quale paese civile con un forte senso dello Stato i Ministri si danno sulla voce reciprocamente ?
Una vera indecenza.
Che si perpetua !
Sembra talvolta che non conoscano il loro programma elettorale !
un articolo chiaro ed equilibrato quello della Tarquini.
Condivido quanto scritto da 'L'angelo custode',
in particolare:
"Sembra talvolta che non conoscano il loro programma elettorale !"
Speriamo speriamo speriamo. Io moralmente e col cuore sono al corteo. Ma anke alle varie iniziative e dibattiti molto interessanti ke hanno organizzato. Il programma è qui: http://www.torinopride2006.it/
torinesi partecipate numerosi!
(beato te drizzt e anke oppi)
giorgia anch'io abito a torino.
maria
Vero vero Maria!
Buon divertimento!
SMAK
Caspita! Non avevo mai saputo che col tempo fossero approdati a questi liberi lidi altri miei concittadini...ohibò! Bello!
Andrò e -se raccoglierò qualcosa di significativo- posterò.
Un bacio a te, Gio...mi devo ancora far perdonare un doloroso (per me) pacco -me tapino
:-(((
Nn t preoccupare oppi, son sicura ke c'era stato 1 motivo valido SMAK
Il bigottismo è una tragedia. E si torna al vecchio tema caro (solo?) a "Fuzzy Dizzy", quello di trovarsi il culo nello specchio retrovisore più che occuparsi di chi sia gay, chi no e di come la gente usi il suo di culo... tanto finché è il suo non è un problema, vi pare? Il problema è quando è il nostro (di tutti)!
Carolina
Perdonami Carolina, ma la tua arditissima metafora "trovarsi il culo nello specchietto retrovisore" mi è di significato molto oscuro: cosa vuol dire ?
:-)
L'Angelo Custode, la metafora che non è nemmeno mia ma di un amico torinese vale a dire che hai un'auto (fisica, psichica o mentale che sia). La quale auto a sua volta dispone oltre che degli abs e di tecnologie sofisticate varie anche di uno specchietto retrovisore. che permette di evitare tanti incidenti. il suggerimento è di usarlo, lo specchietto, per evitare gli incidenti, e ciò anche qualora le varie tecnologie sembrassero più "chic".
Carolina
Mi stupisce ogni volta che razza di entusiasmo possano provare degli eterosessuali per un gay pride.
Se hai almeno 1 ventina d'amici gay e hai supportato l'outing (il venire allo scoperto) d 1 caro amico, con tutte le difficoltà annesse e connesse potrai forse avvicinarti a capire questo entusiasmo. Dico avvicinarti x' poi è la sensibilità ke fa il resto Lucascenco.
mi sento come una ventosa che si incolla ad ogni scintilla di maturità. Un governo adulto, perbacco! Libero, autonomo da ogni incrostazione clericale. Se no siamo come quelli di Berlusconi. E' questa la novità che vorrei. Tanto più se alcune cose sono già concordate nel programma di governo. Un fremito di laicità, onorevoli!
verità, in verità io mi chiedo:
come puoi pensare che questo sia un governo libero da incrostazioni clericali, con un centro moderato (Rutelli e Mastella) la cui base elettorale è sopratutto cattolica praticante osservante ?
Mi stupisce ogni volta che razza di entusiasmo possano provare degli eterosessuali per un gay pride.
Non per la cosa in se', ma x il fatto di avere un paese dove ognuno possa fare quello che cacchio gli pare senza che questo gli venga impedito in nome dei "sacri valori".
L'entusiasmo , diciamo così, è per la rinascita della libertà individuale contro il moralismo + o - meno peloso.
Ma la cosa vale in + campi, attenzione.
Anche la "concussione sessuale" del giudice di potenza mi pare sulla stessa linea di certo oscurantismo etico.
le sentenze non si fanno sulla base di principi etici ma sui precetti delle leggi penali e sull'accertamento della loro violazione da parte dell'imputato.
non sono concetti così difficili da capire.
Anche la "concussione sessuale" del giudice di potenza mi pare sulla stessa linea di certo oscurantismo etico.
ma com'è possibile mettere sullo stesso piano la libertà di esercitare e manifestare le proprie inclinazioni sessuali e la libertà (illecita) di favorire professionalmente un'aspirante valletta in cambio di prestazioni sessuali?
"la cui base elettorale è sopratutto cattolica praticante osservante ?"
il cattolico praticante non è necessariamente bigotto .
si comportano da bigotti i loro rappresentanti al governo perchè devono conquistarsi il beneplacito del vaticano .
conosco cattolici praticanti i quali mai si sognerebbero di giudicare una persona per la sua sessualità .
antonella, noto una certa credine.
Ho forse usato la parola 'bigotta' ?
Forse che uno non ha il diritto di essere bigotto ?
Forse sei tu una bigotta ?
sì, antonella, c'era acredine, prova ne è che non mi hai risposto.
:-)
non ti ho risposto semplicemente perchè non avevo visto il commento .
ora l'ho visto e ti rispondo
acredine non ce n'era , tu hai parlato di incrostazioni clericali e io l'ho inteso come un pò dispregiativo .
mi dipiaceva pensando ad alcune belle persone che conosco .
tutto qui :-)