Non va proprio giù a Gianfranco Fini, ex Ministro degli Esteri appena appena decente anche perchè per poco tempo, di ammettere di essersi messo al fianco un simile personaggio: il suo portavoce !
L'accusa è grave: concussione sessuale. Forse Gianfranco Fini non se ne rende conto, anzi, probabilmente pensa di tratti di una sciocchezzuola !
Sarebbe stato d'obbligo almeno una dichiarazione di alto profilo, come si conviene ad un ex-Ministro degli Eseteri ed ex-Vice Presidente del Consiglio (che belli tutti questi ex !): confermare la fiducia nel suo (sempre attuale: non mi pare gli abbia revocato l'incarico) portavoce, esprimendo, nel contempo, fiducia nell'operato della magistratura.
Ma l'inchiesta è stata spostata a Roma per competenza territoriale e Gianfranco Fini non riesce a dominare la sua naturale aggressività e la baldanza di un tempo !
Come andrà a finire ?
Pronto a scommetterci che non è improbabile l'archiviazione ed è sicuro che in tal caso l'aggressione al P.M. di Potenza diventerà ancora più pressante, tanto da costringere il CSM ad aprire una pratica a sua tutela.
In questo caso mi appare del tutto evidente che le intercettazioni con l'arresto di alcun dei personaggi coinvolti facevano parte delle relative ordinanze di custodia cautelare, in carcere o nel proprio domicilio, dunque di pubblico dominio.
Non è più il caso, Paolo Zinna, come lei ha sostenuto in un altro post precedente, di affari privati della signorina in questione, la quale appare essere soggetto passivo del reato, lo ricordo di "concussione sessuale".
Sarei pronto a scommetterci che lei sarà della stessa opinione di Gianfranco Fini.
Al di là della doverosa presunzione di innocenza.
ecco che piano piano torna fuori il fascista che è in lui.
si sta già preparando per il dopo berlusconi? ma finché continua a leccare i piedi al padrone, il camerata gianfranco non andrà molto lontano.
L'accusa è grave: concussione sessuale.
Questa mi pare nuova, ma -si sa- alla fantasia giudiziaria non ci sono + limiti.
Allora: se la fanciulla in oggetto fosse andata a letto col portavoce al fine di ottenere un indebito incarico in rai sarebbe, sicuramente, stata "corruzione sessuale". Ma si tratta di concussione, vale a dire il portavoce ha richiesto prestazioni per fare avere un incarico che le "spettava"?
La differenza tra corruzione e concussione, infatti, sta nel fatto che nella corruzione uno da qualcosa x ottenere qualcosa che non gli spetta, nel secondo il politico ti chiede qualcosa x farti avere qualcosa cui avevi diritto.
signorina in questione, la quale appare essere soggetto passivo del reato
anche il "soggetto passivo di reato" non è male.
Mi piace la nuova giurisprudenza etica..
pietà dedalus, quello si portaba le donnine alla farnesina per scoparsele, e poi magari da bravo italiano tutta casa e famiglia (e corna, se possibile) faceva la morale a Luxuria e alla Pollastrini che ha partecipato al gay pride.
io, se fossi un'elettrice di destra non uscirei piu' da casa per la vergogna.
Questa, cristina, è un'altra storia.
Riguarda il giudizio sulla persona (che magari si portava a casa pure qualche travestito dopo aver fatto la morale sul gay pride) che è sicuramente pessimo.
Ma la magistratura non è l'angelo vendicatore della moralità. Questo è il punto. "Concussione sessuale", suvvia..
scusate:1- ma quando mai fini non è stato fascista? giustizialista a oltranza se si tratta degli "altri", forza italiota fino in fondo se si stratta dei "suoi"... 2- sarò retrograda e maschilista, ma mi chiedo se una fanciulla maggiorenne e vaccinata, consapevole delle sue curve,quando decide di andare a letto con uno strazio di corpo sub umano in cambio di una forse particina come velina non sappia che sta giocando d'azzardo, che la particna non è sicurissima,che accompaghnarsi a corpi sub umani vuol dire esporsi al sub umano in tutto il suo squallore, et cetera. La concussione sessuale è un reato serissimo, se li hanno accusati di questo avranno le prove, non sto prendendo le parti dei sub umani. Mi chiedo solo se oltre al reato non ci sia anche, in altri casi dico, un'ingenuità di certe fanciulle .
Mi pare che non è chiaro il contenuto del reato di concussione, previsto e punito dall'art. 317 del codice penale.
Lo trascrivo:
" Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni."
Nozione di "Pubblico Ufficiale" (art.357 codice penale):
"[I]. Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.
[II]. Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi."
Nozione di "Incaricato di un pubblico servizio" (art. 358 codice penale):
[I]. Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio.
[II]. Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale."
Il portavoce di un uomo politico è incaricato di un servizio pubblico.
Ecco, adesso forse si può ragionare un po' meglio.
Cristina: forse, dico forse, le elettrici di destra non hanno ben chiari il concetto e la nozione di 'vergogna' !
Come alcuni elettori di destra non hanno vere cognizioni di diritto penale e di diritto più in generale.
L'affare Savoia
Porci senza ali
Marco Travaglio
da l'Unità - 19 giugno 2006
Per due giorni di seguito il Corriere della Sera ha commentato in prima pagina gli ultimi scandali. L'altroieri il vicedirettore Pierluigi Battista s'è occupato di Calciopoli e dei sospetti che aleggiano su alcuni magistrati torinesi. Ieri Piero Ostellino s'è dedicato all'indagine di Potenza che ha portato all'arresto di Vittorio Emanuele. Il primo ha accusato la Procura subalpina di eccessiva prudenza, «archiviando, nella città della Juventus, inchieste che altrove sono invece scoppiate come bombe sulla vita pubblica italiana». Il secondo ha accusato la Procura del pm Woodcock di eccessiva imprudenza, avviando «rumorosissime inchieste poi finite in una bolla di sapone» (cosa peraltro falsa). I due commenti sembrano fare a pugni. Invece sono due facce della stessa medaglia. Che si può riassumere nel celebre motto di Altan: «Porco è bello».
Un motto di cui Giuliano Ferrara è il caposcuola indiscusso, con allievi sempre nuovi e talvolta insospettabili. Sono vent'anni, da quando si cercavano alibi per Craxi, e poi per Andreotti, e poi per Berlusconi & C., che uno stormo di «intellettuali» si affatica a dimostrare che il potere, come diceva Rino Formica, è «sangue e merda». Non, beninteso, per bonificarlo. Ma per assolverlo sempre e comunque.
Sventuratamente, questo compiaciuto e voluttuoso avvoltolarsi nel fango incontra ogni tanto qualche ostacolo: qualche oasi di pulizia e di legalità alla quale si aggrappano i cittadini onesti per continuare a sperare in un cambiamento. La Procura di Milano che ha liberato l'Italia da Calvi, da Sindona, dalla P2, da Tangentopoli, dalle Fiamme Gialle corrotte, dalle toghe sporche romane e dai loro biscioneschi corruttori, e più di recente dalla Banda Parmalat, dai furbetti del quartierino e dagli agenti deviati della Cia. La Procura di Torino, che scoprì con Raffaele Guariniello le schedature Fiat e poi gli abusi nelle sale mediche aziendali di casa Agnelli, e otto anni fa scoperchiò il pentolone del doping alla Juventus e non solo, e nel frattempo con il procuratore Marcello Maddalena e altri pm fece condannare il presidente Fiat Cesare Romiti, fece arrestare e condannare per la prima volta Dell'Utri, intercettò la prima notizia di reato a carico di Previti. La Procura di Palermo, che sotto la regìa di Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte osò processare per la prima volta gli intoccabili per i loro rapporti con la mafia, da Andreotti a Contrada, da Dell'Utri a Mannino. E altre Procure più piccole, come quella di Potenza, sempre elogiate per il loro «riserbo» finchè non facevano nulla, o si occupavano di ladri di polli, e sempre attaccate per il loro «protagonismo» quando fanno qualcosa e magari incappano in qualche «eccellente» (invece di domandarsi perché Woodcock ha la passione per i «vip», bisognerebbe chiedersi come mai, appena s'indaga su un traffico illecito, s'incontra come minimo un parlamentare o un ministro della Repubblica, o con un sedicente principe della monarchia?).
Ogni qual volta esplode uno scandalo, ai cittadini onesti si allarga il cuore: non tutto è perduto, c'è ancora un giudice a Berlino, la legge può esser davvero uguale per tutti. È a questo punto che interviene il trio Ferrara-Ostellino-Battista: a seminare sfiducia e rassegnazione, a dire che sono tutti uguali, guardie e ladri, giudici e imputati, intercettatori e intercettati. E giù fango a carrettate per schizzare tutto e scoraggiare tutti. Se tutto è «sangue e merda», hanno torto i giudici e ragione gli imputati.
Infatti è sulle indagini che si concentrano lorsignori: ora troppo prudenti, ora troppo decise, ma sempre sbagliate. Lo scopo, non dichiarato e forse neppure da tutti pensato, è farla finita con le inchieste, almeno sugli «eccellenti», perché «a certi livelli» è tutto «sangue e merda»: è sempre stato e sempre sarà così. Perciò si sorvola sugli scandali che emergono dalle indagini. Perciò si parla dei giudici e mai dei reati. Dell'inesistente «protagonismo» di Woodcock, e non del quadro devastante che affiora dal suo lavoro, con l'ex famiglia reale trasformata in un bordello, la Rai (finalmente privatizzata) ridotta a un covo di prosseneti, e certi alfieri dei «valori della famiglia» indaffarati a barattare spazi televisivi in cambio di sesso.
Il caso della Procura di Torino è emblematico. Processa la Juve per doping fra il disprezzo e l'indifferenza dei commentatori à la page (gli attacchi sul Corriere di Giorgio Tosatti, amicone di Lucianone, a Guariniello riempirebbero una Treccani). Indaga su Moggi & arbitri. E sui bilanci bianconeri. Nel 2004 intercetta Lucianone, Giraudo e Pairetto per due mesi, poi il gip blocca le intercettazioni. Guariniello, pur disarmato, vorrebbe tener aperto il fascicolo, sperando in qualcosa. Maddalena opta per la richiesta di archiviazione, pronto alla riapertura in caso di nuove notizie di reato. Se sapesse che Napoli sta ancora intercettando, agirebbe diversamente. Ma lo scopre troppo tardi. A posteriori, aveva ragione Guariniello. Forse Maddalena doveva osare di più (e prepararsi alle accuse di «accanimento antijuventino» da Ostellino, Ferrara e Battista). Fra l'altro, per l'eterogenesi dei fini, l'archiviazione di Torino ha salvato Napoli: se il fascicolo subalpino fosse rimasto aperto, si sarebbe dovuto avvertire Moggi con una richiesta di proroga, così lui avrebbe smesso di parlare al telefono e l'indagine napoletana sarebbe morta lì.
Ora dalle intercettazioni emerge che l'aggiunto torinese Maurizio Laudi, giudice sportivo, ha chiesto a Moggi qualche parcheggio allo stadio (che non è casa di Moggi, è un luogo pubblico gestito dalla Juventus) e parlava con i dirigenti federali, dai quali dipendeva, prima di emettere alcune sentenze sportive. Emerge che un pm, Antonio Rinaudo, tifosissimo bianconero, è andato un paio di volte a cena con Moggi. Emerge che il procuratore di Pinerolo era intimo di Moggi. Ed emerge pure un particolare raccapricciante: Moggi regalò per Natale qualche cravatta a Caselli, che gli aveva chiesto delle maglie usate della Juve per una serata di beneficenza. Intendiamoci. Laudi avrebbe fatto meglio a lasciare la giustizia sportiva quando la sua Procura avviò le prime indagini sulla Juve: non si diventava giudici sportivi per volontà dello Spirito Santo. Per il resto, i suoi rapporti con i vertici del calcio, salvo che non emergano novità illecite, erano fisiologici al ruolo che ricopriva. I parcheggi non sono nulla di illegale, né di immorale. Così come le cravatte a Caselli: il quale tre mesi fa, come procuratore generale, ha firmato con Guariniello il durissimo ricorso in Cassazione contro l'assoluzione della Juve al processo per doping. Restano le cene di Rinaudo, che se le poteva risparmiare (anche se nulla sapeva delle indagini su Moggi); e i maneggi del procuratore di Pinerolo, che non si vede come riguardino Torino (a meno di creare una responsabilità oggettiva regionale).
Ecco, è questo topolino che ha scatenato una montagna di attacchi alla Procura torinese, dipinta come un covo di complici di Moggi, succubi dei poteri forti, nuovo porto delle nebbie (su decenni di inerzia della Procura di Roma, competente su tutti i palazzi del potere, anche sportivo, nemmeno una parola). Carlo Federico Grosso, sulla Stampa, chiede «chiarezza» su eventuali contiguità filojuventine (ma non era lui che, un anno fa, firmò un parere pro veritate in difesa di Giraudo e Agricola al processo doping?). E Battista, entusiasta, lo elogia: era ora che venisse «lacerata la coltre di imbarazzo che ha accompagnato il venire alla luce di comportamenti disdicevoli nella Procura torinese»; basta con «la reticenza degli opinion maker» che «ha contribuito a costruire il monumento all'avanguardia 'piemontese' contro la corruzione, il terrorismo e la mafia». Forse Battista non sa che quel monumento non l'ha eretto la reticenza: l'hanno eretto i risultati ottenuti dai Caselli, dai Maddalena, dai Laudi e da tanti altri giudici piemontesi contro le Br (quando magari certi neocon dell'ultim'ora vezzeggiavano l'estremismo), ma anche contro la mafia (che assassinò il procuratore Caccia, maestro di Caselli, Laudi e Maddalena, e tentò di fare la pelle al primo e al terzo). Ma Battista preferisce farfugliare contro i «difensori dell'ortodossia 'piemontese'» e le condotte «non proprio commendevoli» come l'«acclarata abitudine di integerrimi magistrati di intrecciare con Moggi conversazioni incardinate su richieste di parcheggi allo stadio».
Par di sentire Ferrara, che l'altro giorno si scagliava contro «la Procura di Caselli, Laudi e Maddalena, pupilli dei compianti Galante Garrone e Bobbio». Capìta l'antifona? Anche quei moralisti di Bobbio e Galante Garrone van cestinati con ignominia per concorso esterno in moggismo: il «tempio» dell'azionismo piemontese va smantellato perché Maddalena ha archiviato un'inchiesta, Moggi ha regalato tre cravatte a Caselli e Laudi parcheggiava allo stadio. Lo dice Ferrara, che prendeva i soldi dalla Cia e da Tanzi, e quando fu arrestato Squillante con 9 miliardi in Svizzera e i conti comunicanti con Previti, lo definì «uomo probo».
E lo ribadisce col copia-incolla Battista, già vicedirettore del Panorama di Giuliano Ferrara che diffamava il pool di Milano, reo di aver scoperchiato lo scandalo «toghe sporche», allegava videocassette per sputtanare Stefania Ariosto e pubblicava l'«Elogio di Previti» firmato da Ruggero Guarini. Presto, ne siamo certi, se ne parlerà a «Porta a Porta», in un bel dibattito con Bruno Vespa (che concordava ospiti e scalette con l'entourage di Fini), con Cesare Previti nell'ora d'aria, e magari con qualche procace ragazza assunta dallo squisito talent scout finiano Salvatore Sottile, in una memorabile puntata dal titolo: «Porco è bello? Opinioni a confronto».
Il lustrascarpe del cavaliere se avesse alla spalle
un partito serio sarebbe stato già cacciato a calci in culo.
Dal tracollo elettorale di FI non ha saputo trarre nessun beneficio e la feccia elettorale che lo vota rimane confinata comunque intorno al 10%.
E a saperli pescare i cialtroni oggi in italia non sono certo merce rara.
Comunque su questa storia mediaset e' stata meno reticente del solito,il che mi fa pensare all'ennesima lezioncina di comportamento che silvio voglia dare a questo pavido e tremebondo fascista
Immenso Travaglio. Santo subito.
Il caso della Procura di Torino è emblematico. Processa la Juve per doping fra il disprezzo e l'indifferenza dei commentatori à la page (gli attacchi sul Corriere di Giorgio Tosatti, amicone di Lucianone, a Guariniello riempirebbero una Treccani).
Ma vi rendete conto che, all'epoca dei fatti, il doping non era reato (non parlo di giustizia sportiva)?
A volte sembra di parlare con dei deficenti.
"la feccia elettorale che lo vota rimane confinata comunque intorno al 10%."
Sandro, la feccia elettorale sarà quella che vota il tuo partito. Secondo, per tua informazione AN è OLTRE il 10 %, alle ultime elezioni mi pare si è attestato sul 12 %, più della Margherita,e si conferma come TERZO partito italiano.
" Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni."
Nel caso, mi pare, si tratta di "altra utilità".
Che il portavoce di fini fosse un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio (nel caso dovrebbe trattarsi di un dirigente rai) beh, mi pare difficile da dimostrare.
Diciamo che era un uomo di potere che si portava a letto (sicuramente con promesse, perchè altre attrattive non pareva averne) delle fanciulle disposte a tutto pur di fare carriera televisiva. Mi pare che scopassero tra simili.
Vedi vedi che l'angelo custode fosse un sbirro? ne ha tutta l'aria.
Ma sempre feccia elettorale resta, pur avanzando di soli 2% il valore assegnatole da sandro.
non credo sia molto probabile che fini attacchi un giudice per minimizzare le porcate sessuali del suo portavoce ,
bensì per sminuire la sua autorità e la sua credibilità quando andranno a controllare per benino le società della moglie ,per le quali non può certo dirsi estraneo .
Il mondo secondo mr. morsello e l'angelo sterminatore:
"concussione sessuale" su un "soggetto passivo di reato" cui è stata richiesta "altra utilità" in cambio di radioso tele-futuro.
Dedalus se il problema investe direttamente chi fa le leggi (e quindi se le può cambiare a piacimento)
c'e' un problema di emergenza democratica.
E il tuo garantismo di bottega sbandierato a destra e manca risulta oltremodo sgradevole.
Non voglio entrare in dettaglio su argomenti che conosco poco ma so che molti dei reati per mafia con cui oggi mandiamo in galera mafiosi conclamati fino a pochi anni fa non esistevano.Il che non significa che non c'erano i mafiosi
Comunque Passa al laicismo l'altro tuo argomento
di battaglia su questo hai già detto tutto,abbiamo capito, ma questo e' un covo di sanguinari giacobini (necessari in certe fasi storiche)e qui perdi solo tempo
riporto un brano di articolo letto oggi in rete, si parla, del tizio in oggetto, avverto che le farsi intercettate sono molto crude, ma questi bastardi devono essere sputtanati in pubblico:
"c’è Salvo Sottile, il portavoce di Fini, il «concussore sessuale sistematico», che raccomanda starlettes e future veline.
C’è il vicedirettore della RAI, Giuseppe Sangiovanni, che gli tiene bordone: «Una grande gnocca, per il tipo di trasmissione fa anche comodo».
Parlano anche loro da gangster: «Un bel tipo di porcella. Porcella doc», dice Sottile.
Alla Farnesina, gli mandano una ragazza, una certa Stella: «Ci facciamo fare un bel pompino, va».
In attesa della prestazione (che avverrà, pare, alla Farnesina) il portavoce promette: «Ho parlato con il mio omologo di Buttiglione. Dopodomani al consiglio dei ministri gli do il nome della ragazzina».
A questo serve il consiglio dei ministri?"
Uno spunto per gli spersi bubbidoli, muoni e kaiseri... potreste ricordare che Fassino ha avuto una liason con Carmen Llera Moravia, magari lei ne ha avuto dei benifici (non solo sessuali).
"Sandro, la feccia elettorale sarà quella che vota il tuo partito. Secondo, per tua informazione AN è OLTRE il 10 %, alle ultime elezioni mi pare si è attestato sul 12 %, più della Margherita,e si conferma come TERZO partito italiano."
DELLA SERIE DA CHE PULPITO ....
Sottile rifiuta la proposta di mettere accanto a Fini, a Porta a Porta, Rulea Jebreal, la bella giornalista di La 7.
«Non capisco perché, quella è una scassacazzi».
E c’è, come tralasciarla?, anche la moglie di Gianfranco Fini, Daniela Di Sotto.
Che ha una società con il senatore Francesco Proietti Cosimi, già segretario di Fini, nel settore sanitario.
Alla greppia della Regione, dove c’era Francesco Storace.
Un brano del colloquio fra i due.
Di Sotto: «No, l’errore è stato fatto all’inizio, Checchì... lo vuoi sapere quale errore abbiamo fatto io e te? Eh?... quando io sono andata a (omissis: che verbo nasconderà questo ‘omissis?) con Storace».
Proietti: «Eh».
Di Sotto: «Bisognava fare un’altra società a cui intestare le convenzioni della risonanza e della Tac».
Proietti: «Non lo potevi fare, purtroppo».
Di Sotto: «Perché?».
Proietti: «E perché non c’hai una... lo dovevi intestare per forza ad una società che già esisteva. Questo è tutto...».
Di Sotto: «Eh, lo so, lo so, non è quello... mica sto dicendo questo. Io sto dicendo un’altra cosa: che mi rode il culo che la gente, praticamente, si trova che si chiama Fini o si chiami Di Sotto, è uguale, si trova tutto quello che vuole... senza muovere il culo. Capito?».
Altro excerptum dell’eloquio della signora Fini: «E’questo che io non voglio più permettere... ed è per questo che l’ho detto a Gianfranco... ho fatto vedere il foglio a Gianfranco, che ha fatto, dico: ‘io ho tirato fuori ‘sti soldi, gli ho tir... e a te non t’ho chiesto ‘a’ perché tu mi hai detto: ‘non mi mettete più in mezzo’, ok. Però tu sappi che se tiri fuori mille lire per tuo fratello, andiamo a litigare io e te, primo. Secondo, mi sono rotta il c... che la gente c’ha le cose quando pagano gli altri…».
E non ci sono solo loro.
Ci sono giudici che aggiustano sentenze.
C’è Fabio Sabbatani Schiuma, vicepresidente del consiglio comunale per AN poi finito sotto inchiesta proprio per quella storia.
Che chiama Salvatore Sottile e confessa.
E’ il 12 marzo 2005.
«Ho fatto un buon lavoro... Sono stato io Salvatore. Non si dice in giro perché mi stanno a cercare per ammazzarmi... sono io che ho prodotto tutta la documentazione alla Corte d’Appello. Non ho utilizzato la procedura esatta nella richiesta di queste schede anagrafiche... col computer, con un pirata. Ci siamo inseriti dentro e abbiamo preso tutto quanto. So’ tre giorni che sto a buttato qua alla Corte d’Appello... Solo che mo’ mi possono rompere il cazzo per violazione dei dati della privacy perché io non li ho comunicati a nessuno... ».
Insomma, fosse solo Vittorio Emanuele, il lombrosiano delinquenziale.
Si potrebbe invocare una degenerazione piemontese, come parerebbe suggerire il caso Lapo Elkann.
Ma qui sono tutti così.
Gangster di mezza tacca.
Feccia in erezione perpetua.
Politicanti eternamente alluzzati perchè ubriachi di potere, di soldi non guadagnati, di arroganze ed impunità.
Ignoranti.
Di una volgarità e bassezza totale, continuata e compiaciuta.
Un linguaggio e uno stile che credevamo di Vanna Marchi, della figlia con la faccia malvagia e del mago Do Nascimiento, è invece l’eloquio comune tra parlamentari, mogli di onorevoli e ministri, portaborse e loro macrò, funzionari dei monopoli che si fanno corrompere, giudici che aggiustano, giornalisti che prendono due o tre miliardi l’anno perché «confezionano su misura» le trasmissioni, e nani, e ballerine.
E' l’Italia che deruba noi contribuenti, che sgavazza e gode su un Paese che retrocede in economia e in civiltà.
Questi, bisogna buttarli giù.
Bisogna sbatterli fuori, sloggiarli dalle loro greppie.
Questa è la repubblica di Vanna Marchi, e il ritorno alla monarchia non sarebbe meglio.
Questi bisogna distruggerli politicamente, per non perdere il rispetto di noi stessi.
O forse siamo così anche noi?
Tutti noi?
è vero kaiser?
si accettano solo ingiurie private sulla mia mail.
quelle pubbliche le trascuro.
A cosa ti riferisci Luigi?
la domanda dovrebbe essere: a chi ti riferisci !
aspetto si facciano vivi privatamente.
E' inutile: la cultura fascista torna sempre fuori. Non bastano i "viaggi del pentimento" fatti in Israele, nè il dirsi - tardivo - contrario alle leggi razziali del ventennio.
Fini non è diverso da Almirante: è solo molto più opportunista e quindi capace di rinnegare tutti i credo del MSI per un tornaconto personale.
Ora sappiamo chi avevamo al governo: e forse Berlusconi non era neanche il peggiore, il chè è tutto dire...
E il tuo garantismo di bottega sbandierato a destra e manca risulta oltremodo sgradevole.
Non capisco perchè tu lo definisca di bottega. Sono sempre stato, senza eccezioni, garantista. Ne' sono minimamente interessato ai destini giudiziari del rampollo porcello o del tirapiedi finiano.
Ma una cosa sono gli individui, altra il sistema generale.
Cerco solo di non farmi prendere (cosa che accade a quasi tutti) dai furori moralisti (di una paese la cui corruzione è a livelli stratosferici).
Si potrebbe invocare una degenerazione piemontese, come parerebbe suggerire il caso Lapo Elkann.
E poi fate la gente di sinistra. Spiegami che ha fatto che non va (moralmente? legalmente?) Lapo Elkann. E' juventino?
Ah, scusa, non l'avevo capito.
E' ricco e di costumi decadenti..viva l'albero degli zoccoli, i contadini della bergamasca. Uomini duri (anche di testa).
povero morsello... a forza di rompere i cojoni via e-mail a tutti c'è chi ti ha risposto male?
"Non capisco perchè tu lo definisca di bottega"
Per bottega intendo la tua parrocchia politica a cui tu sei estremamente fedele
Lapo Elkann è un pezzo di merda
Tu, invece?
La mia
"parrocchia politica a cui tu sei (sono) estremamente fedele"
è una posizione politica.
Fondata sull'idea che devono esistere regole certe per tutti, perchè se mancano la democrazia muore.
E sull'idea che ognuno fa della sua vita ciò che desidera, basta che non danneggi gli altri.
E che se uno è un pezzo di merda (vedi onebloger) anche lui ha diritto ad essere un pezzo di merda, perchè nessuno ha diritto -legale, ovviamente- di arrestarlo per il solo fatto che è un pezzo di merda.
Infine che i giudici devo applicare, alla lettera, la legge, senza voli pindarici o intenti moralizzatori. Perchè tra la moralizzazione e il maccartismo la linea di divisione è sottilissima.
Io non penso che siano idee di diffcile comprensione, ma che molti privilegiano il loro rancore per la parte avversa alla difesa delle regole.
allora distinguiamo:
il se'-dicente-sovrano da un punto di vista politico e umano, coi suoi giudizi sulla sgrena, sui sardi etc. se' sputtanato a morte ed e' giusto e sacrosanto che noi qui si rida e si faccia festa.
da un punto di vista giuridico, se la vedra' coi giudici. tanto in questo paese ne abbiamo viste di tutti i colori, e non sara' certo questa vicenda a farci cambiare idea. solo che i "garantisti di partito" non li ho visti molto attivi quando in galera andavano i soliti poveracci, gli anarchici innocenti et alii.
se volete abolire le carceri sono il primo a essere d'accordo. ma temo che voi preferiate tenerle attive per metterci dentro negri, marocchini e ladri di polli....quindi se una volta ogni tanto ci finisce dentro un savoia non e' che mi straccio le vesti.
in campo politico gli agganci di destra con la monarchia assassina (mi riferisco al 1915-1918) sono talmente noti e stravecchi, oltre che compagni di grembiulino col mafioso di arcore, che non si puo' che dire: ve l'avevamo detto!
dedalus il fatto che l'intento dei giudici sia moralizzatore è una tua personale valutazione, alquanto fantasiosa, come sempre.
un imputato non subisce carcerazione preventiva, nè viene processato, per fatti che non sono reati, per mancanze morali: se la carcerazione è stata disposta, se un processo verrà avviato, è perchè il reato c'è. e il processo ci dirà se c'è anche la colpevolezza.
quanto a danneggiare gli altri, sarebbe il caso di rendersi conto che una raccomandazione per l'amico/a dell'amico/a avviene sempre a scapito di chi quel posto l'avrebbe meritato per capacità sua.
questo al di là della rilevanza penale: quando e se Sottile si tromba la Monsé per poi piazzarla a 'Domenica In', non sta solo soddisfacendo i propri legittimi desideri sessuali, ma sta anche togliendo posti di lavoro a chi li merita, regalandoli a chi "si concede"
questo al di là della rilevanza penale: quando e se Sottile si tromba la Monsé per poi piazzarla a 'Domenica In', non sta solo soddisfacendo i propri legittimi desideri sessuali, ma sta anche togliendo posti di lavoro a chi li merita, regalandoli a chi "si concede"
ovviamente va agli arresti domiciliari (quando, a volte, non ci vanno gli assassini) perchè può "inquinare le prove"..no?
sottile è agli arresti? non mi pare.
quello è Sua Maestà. essendo Egli un assassino, ti dovresti rallegrare del fatto che almeno lui l'hanno messo dentro.
Mi pare che Sottile abbia fatto altro, oltre a della ginnastica con le due sfitinzie... Mi sembra che sia in mezzo a varie cose, Laziogate incluso.
Certo, l'importante e prendere il pezzetto più folcloristico dell'indagine e costuirci sopra un martire, tirando solitamente ed assurdamente in mezzo Tortora, come notava la figlia in questi giorni.
Ti sei fatto il tuo bello schemetto dove da una parte metti chi saggiamente chiede garanzie e dall'altra chi e' assetato di giustizialismo ed e'pronto a prevaricare qualsisi garanzia democratica (quest'ultima categoria e' stata creata ad arte ai tempi di tangentopoli)
Forse questo ti aiuta a sviluppare i tuoi ragionamenti ma rimane comunque una grossolana semplificazione
E comunque fare il coro al regime mediatico
che tuona contro l'unico potere istituzionale rimasto indipendente mi pare quantomeno sciocco
se in buona fede,
Anche perche' e' dai tempi di piazzale loreto che la giustuzia proletaria non fa il suo corso
Ma questa gente, solo perchè gode di una impunità parlamentare può dar fiato alle trombe quando e come vuole dicendo ciò che gli passa per la mente?
Ma è in grado di pensare oppure no? Fini mi è andato giù dal birillo quando a Varese, entrando con la sigaretta accesa nel Bar Caffè Zamberletti, in dispregio delle norme vigenti, si è chiesto chi fosse stato quell'intelligentone che aveva introdotto la legge contro il fumo (peccato fosse stato un suo collega ministro)Che arroganza!! Mi sarebbe piaciuto essere presente all'episodio riportato da Varese News.
Naturalmente i suoi adepti hanno riso e scherzato alle parole del capo!
Che schifo!!!
Se io sbaglio sul lavoro, o assumo posizioni molto ambigue vengo spedito a casa e li ci posso restare in eterno, un pezzo di merda, invece, resta sempre a galla comunque gli vadano le cose, resta sempre a galla, di consenguenza ................
non lo dico io lo dirai tu!
o assumo posizioni molto ambigue vengo spedito a casa e li ci posso restare in eterno
che diavolo sono le "Posizioni molto ambigue", di grazia?
Ma, diavolo, non è possibile che non riusciamo a trovare un accordo neanche su alcune cose minime!
Vediamo: siamo tutti d'accordo con Tonii che il garantismo DEVE valere anche per marocchini e ladri di polli? Io sì, anzi più per loro che per gli altri, perché i ladri di polli presumibilmente sono meno in grado di difendersi da soli.
Secondo: mi dispiace, Sandro, la giustizia proletaria si può concepire in tempi di guerra, contro gente che ti spara; NON LA VOGLIO come potere della Repubblica, nemmeno contro il signor Savoia: credo che anche tu concordi su questo. Allora deve essere lecito esaminare l'operato dei magistrati alla luce della legge e farsi una opinione sulle loro azioni, fra le quali ovviamente ve ne saranno di corrette ed anche di sbagliate: nessuno è infallibile.
(Personalmente condivido le opinioni di Dedalus, ma qui non vi chiedo di concordare con noi: vi chiedo solo di riconoscere che sono opinioni legittime e possono essere sostenute in buona fede).
Ancora una cosetta per Davide: concordo con chi dice che VE è un omicida (preterintenzionale come chi uccide un pedone sulle strisce mentre guida ubriaco, ma pur sempre omicida). Ma per questo è stato giudicato dal suo giudice naturale e blandamente punito. Quando è successo, mi ero inc.... moltissimo con quei giudici, ma penso che siamo d'accordo tutti sul fatto che NON E' questa la ragione per giudicare se è giusto o sbagliato il suo arresto di oggi (che, per inciso, mi pare corretto, perché pare truccasse gare d'appalto e, stando fuori, avrebbe potuto inquinare le prove).
Mi pare che in tutta la vicenda ci siano tre aspetti che vanno tenuti distinti [sennò Sandro mi accusa di "grossolana semplificazione" :-)]
- quali reati sono stati commessi e come devono essere repressi e puniti
- il giudizio morale sull'ambiente
- la pubblicazione delle intercettazioni
Sul primo punto, per ora, doverosamente diamo fiducia al giudice che ha emesso i provvedimenti. Certo, il livello di fiducia con il quale attendiamo il giudizio dipende un po' anche dall'autorevolezza che riconosciamo al PM. Tutto sommato si può dire che i precedenti processi di HW qualche buon risultato, verso gli imputati locali/diretti lo hanno portato : quindi gli darei fiducia per questo. Invece mi pare che in altra occasione la estensione delle accuse a giri internazionali non sia poi stata sostenuta dai giudici di merito. Forse è un po' superficiale nel costruire l'impianto accusatorio.
Circa Sottile e le fanciulle, il suo può essere definito un reato di concussione solo se riteniamo che il portavoce sia un pubblico ufficiale e la RAI sia una amminstrazione dello stato: mi sembra difficile da sostenere, ma mi rimetto a chi ne sa più di me.
Giudizio morale: quoto Cristina e anche Daniela, si tratta di un mondo ributtante, non perché vanno a letto gli uni con gli altri (non me ne potrebbe fregare di meno), ma perché lo fanno per soldi, carriera, potere, ecc.... Peggio per loro. Ma, appunto, è un giudizio morale: discutiamone fra noi davanti ad una buona tazza di caffé, non nelle ordinanze giudiziarie....
Intercettazione e pubblicazione: visto che mi citi, Angelo/Morsello, temo di doverti dire che "non mi sono spiegato bene" quando hai letto il mio post in merito. La pubblicazione mi indigna non per gli imputati, ma per le signore e signorine citate, che sicuramente NON SONO IMPUTATE DI NULLA. E hanno il diritto di non vedersi sputt.... sui giornali. Confermo caldamente il mio giudizio di ieri.
Paolo non incitavo alla guerra le masse proletarie
ma al contrario volevo far notare che l'unico atto di giustizia sommaria in italia e' vecchio di 60 anni e non perdere occasione di gridare al giacobino è come gridare al lupo.
(Se poi arriva davvero che fate? ... (addavenì))
mascalzone diessino, mi sa che tu sei un poliziotto, camuffato da diessino, ma che resti solo un mascalzone, anche se io ho conosciuto sempre poliziotti per bene (si vede che tu fai eccezione).
Invito anche te a mandarmi insulti privati, invito tutti coloro che non lasciano la propria vera mail, ma una fasulla o rimandano al sito delle forze di polizia.
Se non l'hai ancora capito, sul blog dovete comportarvi seriamente e non da pagliacci.
Dovete usare argomentazioni valide, anche se non piacciano ai vostri contraddittori e rispettarli quando usano l'intelligenza (poca o molta che sia:la mia sicuramente poca).
Si prenda esempio da Paolo Zinna. Ammirate come vi guida con mano saggia e sicura nei menandri della logica radicale che gli è propria e lo è della sua parte politica. Mai un insulto (mi pare), tono pacato, un periodare (l'ho già detto altrove) fluido e convincente.
Coraggio, non è difficile !
O sì?
A me non risponde più !
Ancora qualce commento, per dire che scopro che dedalus ha anch'egli un'anima radicale: bene ! Era ora che si capisse !
Io, che sono corto di cervello, che non l'avevo ancora capito !
Paolo Zinna, quello non è stato un omicidio preterenzionale, ma volontario, lo è almeno per la legislazione italiana.
Esempio: se lei da un pugno ad una persona e quello ci resta secco, quello è omicidio preterinzionale, che va, cioè oltre l'intenzione di chi ha sferrato il pugno (salvo che lei non sia un pugile professionista). Un pugno di per sè non è idoneo ad uccidere, quindi chi lo sferra non sta pensando di uccidere ma solo fare violenza privata, se si tratta di un privato, a pubblico ufficiale se è un dipendente dello stato che riveste tali funzioni.
Altro sempio: se lei spara intenzionalmente un colpo di pistola o di fucile contro una persona, lo fa perchè ha intenzione di ucciderlo, non può pensare di fargli la barba. Se quel colpo di arma da fuoco non coglie il suo bersaglio, ma 'attinge' una terza persona, che non è il suo bersaglio, e questa resta uccisa (sul colpo o dopo un'agonia in ospedale) quello è omicidio volontario. Il colpo di arma da fuoco conserva l'intenzione di uccidere anche quando uccide chi non c'entrava niente, non era il suo bersaglio.
Si informi prima di dire sul blog cose inesatte.
HW la ringrazia per la fiducia che lei gli ha accordato. Peccato che, verosimilmente, non la leggerà: faccia un articolo.
Ed ancora; sa qual'è il vero paradosso, che lei non riesca a comprendere che proprio la descrizione del degrado morale dell'ambiente che è descritto nell'ordinanza del GIP di custodia cautelare (in carcere o presso il proprio domicilio) contribuirà a punire più severamente chi di tale degrado ne ha fatto un uso cinico e spregevole, se provato.
Pare che ciò siano aggravanti !
Lo sapevo, Paolo Zinna, che prima o poi mi avrebbe detto, con il suo modo garbato, che sono uno che non la capisce: colpa mia però, guardi.
Come ho fatto a non capire che la sua indignazione era diretta a favore delle signore signorine (termini suoi: è grave per un radicale non ricordare che proprio ai radicali è dovuta una legge che abolisce questa distinzione). Ed io che pensavo fosse per i concussori !
Povere signore e signorine, vittime di brutali omaccioni, che per far fare loro carriera (è solo una ipotesi accusatoria, però, non voglio essere frainteso) sono costrette a prestazioni sessuali che (se provato) avrebbero potuto rifiutare.
Ma non l'hanno fatto (sempre se provato, però, eh !).
L'angelo custode per un po' mi ha abbandonato: sono triste.
:-(((((
Luigi a quanto ho capito ti inviano email provocatorie, quoto 'in toto' il tuo ultimo commento, allora siamo veramente nella repubblica di wanna marchi, dove i modelli sono i vari gangster di mezza tacca, e poi credo che alcuni bloger hanno un doppio nick (anoninmo) così si esprimono da bravi ragazzi con uno e in modo provocatorio con l'altro, se questo è vero allora diamo il benvenuto anche ai cittadini della repubblica di WM.
No, onebloger, non mi è mai arrivata una mail provocatorio o minacciosa, salvo una volta alcuni mesi fa.
Quello che mi pare esecrabile è non solo il restare anonimi sul blog, e fin qui ci arrivo pure io, mi va benissimo !
Ma il rifiutarsi di farsi riconoscere anche con messaggi diretti privati, questo lo considero da vigliacchi.
E fanno bene, perchè gli insulti privati mi farebbero divertire a fare altrettante querele.
;-)
onebloger: 'Tu quoque, Brute, fili mi' !
Invito anche te a mandarmi insulti privati
Capisco tu sia in cerca di nuovi amici sul web, ma questo è un blog, dove si discute pubblicamente di questioni generali. Che diavolo ci fai con l'email degli altri. Lo spam?
a qual'è il vero paradosso, che lei non riesca a comprendere che proprio la descrizione del degrado morale dell'ambiente che è descritto nell'ordinanza del GIP di custodia cautelare (in carcere o presso il proprio domicilio) contribuirà a punire più severamente chi di tale degrado ne ha fatto un uso cinico e spregevole, se provato.
Il fine della magistratura è applicare la normativa vigente, non porre fine al degrado morale del paese o di una categoria (anche perchè non esiste una morale, ma tante opinioni circa la medesima; che cambiano nel tempo e nei luogi, etc. etc.).
Mi sa che bisogna che anche alcuni frequentatori di OMB debbono andare a lezioni, o ripetizioni, di diritto e procedura penale, come Marco Travaglio suggerisce in un post più sopra ai politici a proposito delle intercettazioni.
Io mi sono rassegnato a far dir loro tutte le cazzate che vogliono, non li contraddico più.
Non più volte almeno, anche perchè sono dei finti sordi.
Volevo dire 'finti tonti'.
onebloger: 'Tu quoque, Brute, fili mi' !
Credo ti stai sbagliando di grosso, e mi dispiace se pensi questo, nessuno mi ha mai imparato a fare il doppio gioco.
onebloger, volevo solo dire che anche la tua mail è farlocca !
1 Marco Travaglio farebbe meglio a tacere, invece di riempirci la testa con la sua solita fantapolitica da quattro soldi (e c'è pure chi gli da retta)
2 Vittorio Emanuele fu accusato di omicidio volontario si, ma colposo come quando si uccide una persona investendola con l'auto.
3 Salvatore Sottile non penso che possa essere condannato per concussione in quanto per poter configurare tale reato occorre la costrizione che in questo caso manca; che poi i fatti siano immorali è indubbio ma questo alla magistratura non riguarda.
4 ALLEANZA NAZIONALE e il suo elettorale non sono fascisti nè tantomeno sono feccia;è inutile pure parlare con chi esprime certi giudizi; i partiti rossi che si rifanno alle dittature quelle si che dovrebbero sparire, rifondazione in primis, in quanto sono anacronistici e patetici, e non voglio insultare come fa qualcun altro
5 Che fine hanno fatto le intercettazioni a Fassino e a D'alema dalle quali si evinceva che i DS sarebbero divenuti proprietari di una banca...e qualcuno di una barca? Ah già, dimenticavo...quello fu un errore giudiziario
6 Mi chiedo in base a quale barbaro criterio i giudici scelgono i telefoni da intercettare.
7 Per fortuna che nella politica italiana ci sono persone come Fini e Berlusconi che cercano di ostacolare LA GRANDE PIOVRA ROSSA.