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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi 
	Satira si può
	Beppe Grillo è stato assolto nella  causa per diffamazione avviata contro di lui dal gruppo Fininvest dopo
la pubblicazione di un articolo su Internazionale del gennaio 2004, in cui accusava l'azienda berlusconiana di 
fondi neri e falso in bilancio. La notizia dell'assoluzione di Beppe è stata data da Grillo stesso in diretta su Ecoradio.
 
	«L'apparato giudiziario ha cose più importanti da fare, è assurdo che si perda 
tempo a far causa ad un comico solo perché scrive delle cose che sono
sotto gli occhi di tutti. Sono stato assolto per aver commesso il 
fatto. O meglio, per averlo capito e averlo detto. Questa sentenza vuol dire che menzionare cose vere non è un reato. 
Mi è andata bene, non devo pagare le spese: per un genovese sarebbe 
uno scompenso finanziario.... »
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La sentenza  ribadisce il diritto di fare 
satira, definita da Grillo "vitale e necessaria": 
«Sapere di 
avere il diritto di fare satira è impagabile, ma in realtà io ho 
solo elencato fatti precisi, riprendendo notizie già pubblicate da 
altri, per questo non mi sono mai spiegato la causa avviata da 
Fininvest. Forse l'azienda aveva un centinaio di avvocati liberi 
iscritti nel libro paga, così li ha impiegati in questa causa. Io 
invece ho vinto grazie al mio avvocato, Pino D'Ippolito, molto bravo, 
con cui lavoro da tanti anni».
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Grazie 
Rotafixa per la segnalazione.