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Alberto Biraghi
Via Faravelli 3 o palazzo Marino?

Per la quarta volta il consiglio comunale non riesce ad approvare la delibera che ridistribuisce le risorse.
Ieri sera la seduta per l'approvazione del bilancio non è neppure iniziata perché all'appello c'erano solo 25 consiglieri di maggioranza. Il sindaco di una città qualsiasi di un paese qualsiasi, ma civile, in una condizione simile - che lascia intendere colossali difficoltà della maggioranza (intendiamoci, la ragione non è di alta politica, sostanzialmente non sono d'accordo su come spartirsi quattrini nostri e potere) - sarebbe stata messa sulla graticola da stampa, elettori e opposizione. Invece Corsera dedica alla vicenda un trafiletto, l'opposizione si limita all'ostruzionismo "soft" (cioè esce dall'aula commentando che
«il nodo è politico»), insomma, nessuno dice nulla o quasi.
Nell'ignavia generale si salva solo Bruno Ferrante, che chiede al prefetto di intervenire «per garantire il rispetto della legge che prevede il termine del 30 novembre per l'approvazione». Con poco risultato, perché l'unico effetto provocato è la stupenda frase di Letizia che riportiamo qui sotto, ricordando che si sta parlando del bilancio di Milano (ovvero si 87 milioni di Euro, secondo Marilena Adamo), non di quello del condominio di via Faravelli 3.
«È mancato il numero legale? Lo so da voi. Può succedere, durante le feste c'è lo shopping natalizio».
12.12.06 07:36 - sezione
milano