Proseguendo l'analisi dei risultati di questi mesi di governo, è utile riflettere ancora sui provvedimenti contenuti nella finanziaria, perché si tratta del principale strumento di intervento, quello che determina in larga misura ciò che si farà nel prossimo anno. Ciò che appare evidente, è che la lista di provvedimenti dal respiro corto o cortissimo assomma a praticamente tutta la manovra, sia nelle parti più di "centro" come quelle a favore delle imprese, sia in quelle più di "sinistra". Ho già sottolineato nello scorso post i limiti insiti nella riduzione fiscale per le imprese, fatta a pioggia e senza criteri selettivi. Secondo il governo, l'altro lato della riduzione del cuneo sarebbe dovuto avvenire dal lato dei lavoratori dipendenti, per migliorare il loro potere d'acquisto. Infatti, solo nel biennio dal 2002 al 2003, quasi a metà del guado di Berlusconi, il potere d’acquisto delle famiglie con un reddito tra mille e tremila euro si era ridotto, di fatto, di circa il 20%, un’enormità.
Caro Marco,
ti faccio una domanda. Tu pensi che "loro", i dirigenti del cs, si rendano conto della distanza siderale che c'e' con quella che una volta si chiamava "La base"? Pensi che si rendano conto della distanza tra il loro mondo di ex FGCIotti o Salesiani e un mondo che nel frattempo è diventato, laico, moderno, liberale (e precario)? in due parole, ci sono o ci fanno?
Berlusconi, almeno, i suoi li capiva, li coccolava, li rassicurava (e almeno un po' li avvantaggiava).
Questi invece mi sembrano completamente fuori fase, con tutto. Sono vecchi, ma non sono saggi. Sono scollati, totalmente fuori sintonia. Sono conservatori, e non potrebbero essere altrimenti, ma per un accidente del destino sono eletti da un elettorato progressista.
Si attaccano agli unici due poteri che pensano ancora forti, confindustria e vaticano, perché non hanno altri punti di riferimento.
Eppure il sistema capitalistico italiano è in chiara crisi da un bel po', e il magistero di Sacra Romana Chiesa sarà pure universale e ci guiderà sulla via della salvezza delle nostre anime, ma fino a quando continueranno a dirci che per non prenderci l'HIV dobbiamo astenerci e che un pover'uomo deve essere condannato a vivere attaccato a una macchina perché Dio vuole cosi'.... beh ho i miei dubbi che anche loro possano ancora tirarla molto a lungo prima che non se li fili piu' quasi nessuno.
e quindi che fare? intendo per entrare finalmente nel XXI secolo, o nel III millennio, se questa espressione non mettesse un po' di vertigine...
giodi
Secondo me anche il sindacato e' molto staccato dai reali problemi dei lavoratori. Soprattutto dai problemi dei lavoratori precari.
I precari portano avanti il paese lavorando per due, spesso meglio e, nonostante tutto, più motivati degli assunti "regolari"
In qualche modo può essere vero. La tragedia è che appena vengono assunti smettono di lavorare (si mettono al pari col resto della burocrazia pubblica).
Secondo me la soluzione sta nell'abolizione del famoso articolo 18. Libertà di licenziamento e tutti assunti a titolo definitivo (abolendo tutte le forme atipiche di contratto).