La metropolitana sarà pèresieduta da un economista, Lanfranco Senn. La Sogemi (gestione dei mercati all'ingrosso della cittá: ortofrutticolo, ittico, floricolo, avicunicolo e delle carni con annesso il pubblico macello, tradizionale regno di AN e miniera d'oro anche grazie alle aree occupate) va a Roberto Predolin (a certificarne le indiscutibili competenze c'è un bel diploma di maturità classica). A Milano Ristorazione esordisce un farmacologo, Michele Carrubba (un cognome una garanzia) già candidato nella lista Moratti e oggi componente del comitato strategico di Palazzo Marino. Resta un problema a Milano Sport con l'attuale presidente Armando Gozzini (FI), che non vuole mollare la poltrona, quindi per nominare al suo posto l'ex assessore provinciale e fedele portabose Cesare Cadeo, Letizia dovrà firmare un provvedimento di revoca del mandato (che era stato confermato a Gozzini nel giugno scorso). Non uno che sia uno dei nuovi boss delle società pubbliche sarà scelto sulla base delle competenze. Il commento di Giancarlo Pagliarini, già ministro del bilancio, oggi consigliere comunale per la Lega Nord in un articolo di Corsera. Ma l'opposizione che fa?Basta manager politici
No ai partiti che diventano "uffici di collocamento". Basta con le nomine dal sapore di spartizione politica. Il consigliere comunale della Lega Giancarlo Pagliarini chiede al sindaco di dare un segnale al Paese e presenta una mozione per cambiare le regole del gioco nelle società a controllo pubblico. L'obiettivo è quello di garantire alle aziende comunali manager sempre all'altezza dell'incarico, attraverso un "sistema dualistico" basato sul consiglio di gestione e sul consiglio di sorveglianza in luogo del tradizionale Cda. L'idea, illustrata in un documento che dovrà essere votato in aula, è di proporre alle assemblee di tutte le società partecipate una modifica dello statuto.
I partiti, sottolinea il consigliere, potranno indicare "esclusivamente i membri del consiglio di sorveglianza, con il vincolo che un'attività politica a qualunque livello, esercitata per qualsiasi durata nei tre anni precedenti la nomina, deve costituire elemento di ineleggibilità nelle società partecipate dal Comune". "I milanesi — sostiene Pagliarini — non vogliono più sentir parlare di amministratori delegati in quota a questo o a quel partito, ma di persone scelte solo con i criteri della meritocrazia e della professionalità". "I membri dei consigli di gestione — puntualizza il consigliere — dovranno essere selezionati esclusivamente per le loro competenze manageriali, per la capacità di raggiungere i risultati indicati dagli azionisti, senza alcuna interferenza della politica e dei partiti".
vabbuò però son anche un po' cacchiate.. non che io difenda Predolin o chicchessia, che fra l'altro son nello stesso mazzo con Pagliarini... però è fuffa la battaglia politica "per gli esperti", tant'è vero che il ministro della sanità più famigerato fu proprio il primo professionista medico in quel ruolo, De Lorenzo.. e da lì le cose rivoltanti, comprese quelle legaiole, non si contano più...
Carolina
Questo Pagliarini, benchè della Lega Nord, mi piace sempre di più...
in questo caso vi sbagliate di grosso, la competenza c'entra un belin. Predolin, che è un autentico imbecille (faccio riferimento alle sue dichiarazioni su orari di apertura negozi etc), tuttavia è anche un vero esperto perchè l'aver fatto l'assessore al commercio vale 12 lauree 6 master e 10 anni di esperienza aziendale; intendiamoci resta un imbecille, ma professionalmente dotato più di molti altri.