le ronde di quartiere di torino sono un modo pacifico della comunita' di difendere i propri diritti umani.
vecchietti e casalinghe prendono coscienza per la prima volta di appartenere ad una comunita' oppressa e invasa dalla tirannia della violenza e della malavita. persone abituate a chiudersi in casa sprangati e impauriti adesso si armano di pile e di torce e del coraggio necessario per protestare contro i tiranni della droga e della morte.
in queste ronde vedo molto ghandi.
lo stato italiano ha perso un'altra occasione per dimostrare l'utilita' della sua esistenza.
Cara Maria, le risposte agli interrogativi che poni sono drammaticamente semplici e note, e sono riconducibili al problema dei problemi, ossia alla qualità inaccettabile del ceto politico, e alla necessità inderogabile di un suo ricambio radicale, a partire dai "nostri".
Non c'è più nulla di casuale. L'offesa che viene quotidianamente portata alla sofferenza e al bisogno di milioni di persone, è volgare e insopportabile. Sulla furbizia e la prepotenza si costruiscono carriere nei partiti e nel sindacato, mortificando quotidianamente intelligenze, valori, capacità, idee.
Fino a quando , compagni?.....
quello che dice luis è verosimile se non vero, l'ho vissuto con la gente maligna e satanica che compone la mia famiglia di fatto, ergo irilevante e nociva.
l mia prima figlia non è entrata all'asilo comunale per poco, pur essendo una sorta di figlia di madre sola, perchè c'erano molti bambini foranei. bene così, loro avevano bisogno e noi stiamo bene. poi è entrata al secondo anno. la seconda ci è andata drittodritto, visto che la situazione era sempre la stessa, madre formalmente sola (e poi dice che le unioni di fatto non servono: gli sposati col cavolo che riuscivano a fare entrare i figli all'asilo).
gli asili erano, e sono (abitiamo in zona ambigua, tra il borghese e lo squatter d'oltreoceano) composti per metà di coppie extracomunitarie.
ora, noi siamo quelli che siamo. ma riesco a immaginare il rancore (sentito con le orecchie e visto con gli occhi) di chi è "normale" e non riesce a ripetere la normale vita che ricordava da bambino/a.
per noi non è stato un grosso problema. ma se non fossimo stati formalmente residenti altrove, e neanche domiciliati nella stessa casa (come effettivamente siamo) col cavolo che non si andava per tre o quattro anni dall'asilo delle suore. invece sto cancro ce lo siamo tenuti un anno solo.
sarà che preti e suore hanno il racket degli asili?
ma no, che vado a pensare....
che irriguardoso blasfemo
***per metà di FIGLI di coppie extracomunitarie. ***
shcusass
Maria, il problema che tu poni, è il nodo centrale della politica italiana e dell asinistra in particolare. Gli amministratori, salvo rarissime eccezioni, sono lontani dai citadini e dai loro bisogni essenziali. Non ce ne rendiamo conto, perché siamo dei provinciali che non sanno le lingue e non girano il mondo, che l'Italia ormai è la periferia dell'Europa e del mondo industrializzato. paesi come Olanda, Svezia, Danimarca, Germania, ed in parte Francia e UK, hanno un welfare ed una sanità (pubblica o non-profit) che funziona ed accessibile a tutti. Asili nido, assistenza anziani, disabili e disoccupati, diritto alla casa son tra le priorità di queste nazioni da oltre trent'anni, con tutte le difficoltà attuative del caso. Ma non esiste di fatto evasione fiscale ed i rimborsi sanitari ed assistenziali vengono fatti tra i 15 ed i 30 giorni per posta. L'immigrazione è un problema per tutti, i quartieri ghetto e le periferie degradate sono presenti in tutte le grandi città, dove tuttavia le forze dell'ordine fanno del loro meglio per contenere la violenza, senza che i cittadini debbano fare le ronde. I centri storici e monumentali sono salvaguardati dall'imbrattamento e tenuti puliti in tutte le città europee meno le italiane.
Tutti i mondiali in Germania si sono svolti senza incidenti, non per grazia ricevuta ma per una efficace prevenzione, con collaborazioni internazionali. La modesta querrigli a di Catania ha dovuto produrre un morto per denunciare davati atutto il mondo la nostra inequatezza nel matenere l'ordine pubblico. I nostri politici (anche i migliori) sono viziati da livelli retributivi che non hanno meritato, né faticato per averli, per cui sono restati alle notti bianche, alle serate a Malindi, alle sfilate folcloristiche, ai rituali convenzionali, senza mai uscire tra la gente, che ha problemi quotidiani concreti di sopravvivenza. Si disprezza tanto il popolo delle sezioni, ma se non si riprende a discutere in luoghi autogestiti dai militanti, dove si possono cooncretizzare proposte locali, regionali e nazionali, dove si possano esprimere ed addestrare i leader per gestirle, che conoscano i reali bisogni deli cittadini, perché provati in prima persona, avremo sempre una rappresentanza politica che fa convinta il discorso delle briosches di Maria Antonietta. Una provocazione. Sono prioritati alloggi ed asili nido per tutti o i PACS? Ciao!
Attilio la cosa peggiore è che nei paesi da te citati sini garantiti quei diritti ma anche il riconoscimento delle coppie di fatto, perchè anche quelli sono diritti fondamentali per chi vive la condizione di subalternità sociale, essere gay o lesbica e non peter asssistere il proprio compagno/a mentre è ricoverato o in caso di morte essere sbattuto/a fuori dall'appartamento dove si è convissuti per anni è un dramma altrettanto importante come quello di due genitori che non sanno dove sbattere la testa quando non si sa dove lasciare il proprio bambino/a per recarsi al lavoro.
Il nostro è un ritardo non solo sociale, ma culturale, è come se ci fossimo congelati agli anni 50/60, provinciali, bigotti, infantili, ma non riconoscibili in quei volti scavati che con la valigia di cartone prendevano navi e treni e si recavano a cercare pane e lavoro, quanti ne ho visti psrtire, magari ci ritrovassimo in quegli immigrati! loro andavano al buio e alla cieca a ricostruire il nord e a riempire le fabbriche, no quelli che ci stanno imbalsamando sono i grassi notabili del luogo che li vedevi girare per le piazze o seduti nei bar più in voga a dettare legge agli astanti,nord e sud non c'era differenza cambiava solo il dialetto e il luogo ma la prassi era la stessa, io riconosco la stessa grassa genia che imbastisce leggi e leggine soffocanti, ingestibili, tortuose, cavillose.
maria
Non ho letto l'editoriale di Gramellini ma non dubito che fosse splendido.
Che strano, vista dal di fuori Torino non ha proprio l'aria di una città abbandonata all'incuria e al degrado...fino a qualche anno fa se ne parlava addirittura come di una città che affrontava il problema dell'emigrazione in modo magistrale.
Forse era gossip...oppure le cose cambiano.
O cambia la nostra sensibilità.
Mi sembra che ci sentiamo sempre più in pericolo.
Sicuramente le nostre città hanno problemi reali ma io credo che dovremmo opporci in tutti i modi a chi tenta di inocularci il virus della terrore.
Le ronde contro le 'tirannia e la malavita'non hanno nulla a che fare col pensiero di Gandhi.
Anche io a volte fatico a crearmi un'opinione, ma la consapevolezza che realtà è un po' più complessa della semplice contrapposizione 'bravi cittadini' - 'tiranni oppressori',mi sembra un buon punto partenza.
Cara Maria, tu hai ragione come sempre. Tuttavia proprio perché ormai dobbiamo renderci conto di essere un paese culturalmente arretrato, dobbiamo ritornare a una situazione anni 50/60, quando si emigrava verso le fabbriche del nord, ma anche si andava in Australia ed in Canada, con tanto rancore e disperazione dentro ma anche speranza. In quel tempo si facevano i campi di lavoro in Calabria e in Sicilia, per dimostrare la possibilità di un lavoro civile in alternativa al servizio militare. Esperienza che ha dato i suoi frutti, ma é stata usata dalle associazioni confessionali per ottenere manodopera a costo. zero. Questa è la ragione per cui io ed i miei figli abbiamo svolto regolare servizio militare (da comunisti) ed abbiamo imparato a difenderci.
Tuttavia siamo nel 2007 e dobbiamo stabilire delle priorità. sicurezza sociale, salute, casa, asili nido, scuola, difesa del posto di lavoro, tutela dei diritti dei diversi, salvaguardia dei
diritti delle coppie di fatto. Con questo leader, con questi rappresentanti della sinistra,
con questa maggioranza non possiamo da subito ottenere tutto. Dobbiamo scegliere e preparare tempi migliori.
I problemi sono nel fondo della società italiana, che cambia e in parte riceve il contraccolpo di non essere riuscita ad adeguarsi alle novità negli ultimi anni. Farne una questione di inadeguatezza della classe politica è davvero riduttivo. Alla classe politica sta di governare non di decidere dove va la società: già il primo compito lo riesce a svolgere con difficoltà, figurarsi quello che è al di fuori delle sue possibilità.
caro Tonino, chissà perché quando si tirano in ballo il valore e la rettitudine di politici e sindacalisti, si viene tacciati di riduttivismo, termine orribile che ci sentiamo ripetere da decenni.
Mi dispiace, ma non sono d'accordo con la tua visione giustificazionista, non fosse altro perché come da te formulato, il concetto di "governo" assomiglia troppo alla gestione dell'esistente, quasi questo paese fosse un emporio.
Io credo invece che stia proprio nella capacità e nel dovere di un governo, il compito di indicare e costruire prospettive sociali, economiche e culturali lontane dalla barbarie che ci sta soffocando. Se così non fosse, hanno e avranno ragione quanti sostengono che ogni popolo si merita il governo che si ritrova. E questo sì, è davvero sconsolante.
No, il governo è un po' meglio del popolo in questa specifica congiuntura. Non so voi ma io non ho intorno fulgidi esempi di lungimiranza, intelligenza, onestà, profondità. Però la speranza non costa nulla.
Mi associo a Tonino, aggiungendo che se il governo è espressione del popolo, in questi mesi stringi stringi (e nonostante binetti, degregori e mastelli) il governo è migliore del popolo che l'ha espresso.
A farmi fare la morale dagli "argentini" proprio non ci sto. L'argentino medio ragiona con il populismo alla Peròn.
In Italia da sempre conviviamo coi diritti limitati, questo è vero, ma la ricetta argentina è dare tutto a tutti per 4/5 anni e poi lo Stato dichiara bancarotta e "adios amigos"?
A questi che ci vengono a dire: in Argentina ci davano tutto, risponderei: a quale prezzo?
Potremmo fare come loro e poi se le cose vanno male emigrare nel paese d'origine dei propri trisnonni grazie alla legge Tremaglia, magari io provo a chiedere asilo in Ungheria, ricordando che i Longobardi venivano da quelle parti ed io in quanto friulano un po' di sangue longobardo dovrei averlo.
Cara Maria, anche se esco sempre fuori dal coro io pongo delle domande di cui nessuna risposta dai politici.
Un consiglio ed un invito agli onorevoli di tutte le forze politiche, che sicuramente su certi temi sono d’accordi tutti, nel salvaguardare i lori interessi, io consiglio loro, prima di rivisitare le pensione dei poveracci, perché non si rivisitano le loro e alla grande.
Comunque l’Espresso su questi temi a fatto un inchiesta e mi sembra che nessun onorevole abbia risposto.
Il sito è questo, spero che i navigatori di internet lo leggano, e mandano loro una e-mail in dissenso.
Un saluto
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Onorevole-si-dia-un-taglio
Forse quell'hombre,dicendo "tasse"per le casalinghe,intendeva una cosa diversa:l'assicurazione che l'INAIL pretenderebbe che le donne che sono a casa facessero contro gli infortuni domestici.Inutile,perchè la copertura assicurativa cessa dopo i 65 anni,proprio quando le probabilità di infortunio crescono col diminuire delle capacità fisiche ,e discriminante perchè viene pretesa solo dalle donne.Poi,sto con Moreno nel rifiutar lezioni da chi ci dice che stiamo così male(anche se è vero):se il Luis ne è così convinto,nessuno gli impedisce di tornare al paese e guadagnarsi i suoi 250 euro al mese che "pesano"più dei nostri 1000.Mi fa poi sorridere l'accostamento fra qualsiasi tipo di ronda,e Gandhi.E come no.Difatti l'ineffabile Borghezio mica passeggiava coi suoi guerrieri celti sotto i ponti della Dora per dar fuoco ai paglioni degli extracomunitari,oh no.Andava a praticare l'ahimsa,la non violenza.Luigi
luigi io non ho scritto questo post dicendo che Lous avesse ragione, l'ho scritto riflettendo sulal difficoltà comunicativa che ha il governo per far comprendere ai propri cittadini le regole e le necessarie trasformazioni sociali.
Un grande salto qualitativo è quello di poter condividere le scelte che si fanno, più alta sarà la parteciapzione e comprensione maggiore sarà la risposta che si otterrà.
Lino ha ragione quando dice che i parlamentari hanno troppo rispetto ai cittadini medi, non parlo della sola indennità, ma di tutti i benefit che accompagnano la carriera, assicurazioni mediche, pensione con pochissimi anni di lavoro parlamentare, aerei, treni, per i congiunti anche non sposati riconoscimenti assicurativi, questi servizi pur non essendo denaro contante corrispondono all'innalzamento della qualità della vita in modo esagerato ed esponenziale, mentre la vita media di un cittadino italiano è quello di fare code, a cominciare dall'ufficio postale, prova a fare un versamento , ad andare dal medico, o a fare delle analisi, passiamo ore ed ore in coda per tutto, mi chiedo come faremo a lavorare e a produrre se passiamo inermi il tempo ad ottenere un minimo servizio, o una giovane coppia che non sa dove portare il bimbo per andare a lavorare cosa deve fare per ottenere ciò di cui abbisogna, oggi hanno detto al telegiornale che 1 ragazzo su 5 abbandona la scuola dopo la 3a media, 500.000 ragazzi l'anno, siamo al terz'ultimo posto in europa per grado d'istruzione, mi pare solo prima della spagna e portogallo o grecia non ricordo, io non dico che è colpa di questo governo , troppo pochi sono i mesi passati dall'elezione, dico solo fate in fretta non disperdete la fiducia che vi è stata riposta. Non stancatevi di fare, di parlare, di spiegare, ci sarà tempo dopo per riposare e recuperare!
maria
popolo bue e ignorante! meno male che c'è sempre qualcuno che capisce tutto, sempre! E che il Signore ci conservi a lungo Mastella e, perché no, anche Cirino Pomicino.
Tranquilla,Maria-mai pensato che fossi d'accordo con il soggetto in questione!Ciao,Luigi
Maria concordo con te su molte cose.
Anche il governo Prodi esce con una cazzata col botto al giorno: il ticket sulle visite specialistiche in ospedale (10 euro a ricetta) è stato un autogoal clamoroso, ad esempio.
Ha dimostrato la distanza che c'è tra il cittadino medio e la ministra Turco.
In un paese normale con una politica normale, sarebbe stata la base del partito a chiederne le dimissioni. Qui sembra che sia tutto anestetizzato, pure i cervelli dei compagni, che sembrano più ultras che bevono tutto.
Maria, come sempre,di quel che dici mi piace e il tono e la sostanza. La sinistra di governo ha due tipi di problemi, verso il paese, su ciò che fa davvero e su come si fa percepire: Berlusconi faceva peggio e veniva percepito e ricordato meglio. L'incapacità a comunicare dovremmo approfondirla; credo che derivi dalla formazione, dal ceto da cui per lo più proviene il personale politico della sinistra (professori, dipendenti pubblici...), manca completamente una cultura "della vendita", "dell'orientamento al cliente".Queste cose ci potranno sembrare improprie da applicare al campo politico, persino un po' scorrette. Ma, se pensiamo così, non possiamo poi lamentarci se altri usano questi strumenti con più efficacia.
Nei fatti, non si riesce ancora a fare ciò che veramente cambierebbe la vita di tanti (le code per gli asili, ecc.) Una cosa da dire è che tutti dobbiamo avere più coscienza di come sia difficile scegliere le cose giuste da fare.
Si è diffusa nella società la convinzione che le scelte politiche siano facili, evidenti e che bastino buonsenso, buona volontà e disinteresse a scegliere bene. Personalmente ho dovuto prendere tantissime decisioni in campi un po' diversi (l'industria), ma sono certissimo che "scegliere bene è difficile". Spesso ho scelto male, spesso mi sono pentito delle scelte fatte, di molte non so ancora se fossero giuste o no; eppure non sono né interessato, né incompetente (in alcuni campi) e non mi sento più stupido degli altri. Perciò sarei più indulgente verso i politici. Rifletterei anche sulla questione dei benefits collegati al ruolo, che vedo un po' diversamente da molti, ma bisognerebbe parlarne a lungo.
Altro punto: alcune scelte appaiono francamente sbagliate, incomprensibili: Vicenza, la copertura a Pollari, diversi aspetti restrittivi della finanziaria, le spese militari..... Sembra quasi che dietro il governo visibile, con la sinistra al potere, agiscano vincoli insuperabili e occulti, legami con con "poteri oscuri" che conducono in direzioni del tutto diverse da quelle proclamate.
Anche con Attilio concordo, salvo per un punto: quando vede un opposizione alternativa tra PACS e bisogni concreti. Maria ha già detto che per alcuni i PACS hanno drammatico rilievo nella pratica. Io aggiungo che solo una crescita dell'ambiente culturale, lontano da climi "provinciali, bigotti, infantili" creerà le condizioni per migliorarci davvero anche nei provvedimenti "concreti". Le libertà per tutti fanno bene a tutti, persino, guardate un po', allo sviluppo economico.
Sono d'accordo con puiatti, io non so di quele linea politica sei, ma ti dico che io come DS. chiederei le dimissioni della turco e della Bresso, perchè hanno tradito i loro elettori, uno di questi sono io, è vero l'aumento dei ticket e delle tasse per i meno abienti hanno aperta una ferita proprio nel popolo di sinistra che penso non si marginerà presto, forse per nulla.
ciao maria