Chi va al mulino, Pininfarina
di Marco Travaglio
Mentre «l’onorevole professor Romano Prodi» rassegnava le sue dimissioni nelle mani del capo dello Stato in un colloquio di 20 minuti «grave e asciutto», mentre migliaia di elettori esausti e inferociti tempestavano le redazioni e le segreterie dei partiti per esternare i sensi di tutto il loro schifo, la consueta compagnia di giro sciamava nei vari boudoir televisivi per una promettente seratina-nottatina di cazzeggio sottovuotospinto. Particolarmente apprezzato, non so più se chez Vespa o chez Mentana, ormai perfettamente intercambiabili, il siparietto del Politomargherito, del Vladimirluxuria e del Paolocento dal cognome francamente eccessivo (basterebbe e avanzerebbe un Dieci) che disillavano stravaccati sui divanetti bianchi i sapidi retroscena della catastrofe. «Non sapete con che auto è arrivato Pininfarina, ah ah!». «E cos’è successo quando si è seduto nei banchi del Polo, ah ah!». «Per non parlare di quando è arrivato Zanone per dirgli di votare sì, ah ah!». Le risate, signora mia, le risate! In ossequio al detto di Flaiano «la situazione è grave ma non seria», alcuni dei protagonisti, anzi delle comparse dell’ennesima debacle intrattenevano gli elettori attoniti e sgomenti con aria ridanciana, come se stessero parlando di un film appena visto al cinema, di un vaudeville al teatro, comunque di un qualcosa che non li riguardava ma li divertiva un sacco. Si capiva benissimo che, Prodi o non Prodi, governicchio o governissimo, loro saranno sempre lì, morbidamente assisi: anzi, una bella crisi ogni tanto elettrizza il clima, alza l’audience e costringe i bravi conduttori a invitare loro anziché la compagnia della buona morte sul delitto di Cogne o sulla strage di Erba. Averne, di crisi così ricche di retroscena, aneddoti, storielline carine: con tutto quel bendidio si staziona in tv per qualche altra settimana a commentare consultazioni, esplorazioni, indiscrezioni, dichiarazioni. Sempre meglio che governare. Così la gente si convince che sono tutti uguali, che è tutto un magnamagna e che ci meritiamo Berlusconi. Il quale, dal canto suo, dimostra già vent’anni di meno in perfetta sintonia col rialzo del titolo Mediaset in borsa e ha buon gioco a pontificare sull’inaffidabilità dei comunisti, ai quali - con un tocco di classe - insegna la «coerenza morale». Poi rassicura: «Casini non va da nessuna parte, me l’ha garantito personalmente il nostro amico siciliano Totò Cuffaro» («e io allora che ci sto a fare?», avrebbe commentato piccato Marcello Dell’Utri, reduce dai trionfi dei falsi diari del Duce). Così chi, fino all’altroieri lo dava per morto e lo proponeva addirittura come senatore a vita è servito. Il resto è vacuo chiacchiericcio sul complotto dei «poteri forti» - la spectre Vaticano-Amerika-Confindustria - che avrebbe subornato i compagni Andreotti, Cossiga e Pininfarina su cui i professionisti della politica, quelli che ci capiscono, contavano moltissimo. «Sono mancati i voti di Andreotti e Pininfarina», osservava stupefatta Anna Finocchiaro, che pure in mattinata pareva rincuorata dall’arrivo dell’industriale. Come se Pininfarina fosse un operaio delle presse e Andreotti non fosse l’ex candidato di Bellachioma alla presidenza del Senato. Per non parlare di Cossiga, che ci aveva pure fatto la grazia di dare le dimissioni da senatore a vita, ma l’Unione le aveva astutamente respinte. «Ma come, Andreotti aveva assicurato il suo appoggio», diceva costernato Nicola Latorre, che crede ancora alla parola di Andreotti e, probabilmente, anche alla Befana. Come pure Mastella, che mesi fa annunciava un Andreotti ormai conquistato alla causa («Dobbiamo fargli un monumento, altro che parlare della sentenza di Palermo») e ora lo difende ancora, accusando la maggioranza (di cui lui fa parte): «Facciamo la guerra agli Usa, attacchiamo il Vaticano e abbiamo nei dintorni qualche epigono del terrorismo». Berlusconi o Calderoli non saprebbero dire meglio. Resta da capire perché Blair possa ritirarsi dall’Iraq, mentre noi non possiamo nemmeno discutere dell’Afghanistan. Enzo Carra, il teodem condannato, sta già alla cassa: «Intanto abbiamo affossato i Dico». Ma bravo, complimenti vivissimi. Insomma, gl’insulti giustamente piovuti sulle eventuali teste del trotzkista Turigliatto e del signor Rossi dell’Officina Comunista andrebbero condivisi con tanti, troppi.
Poi, fuori dal palazzo e dai salotti, ci sarebbe la signora Giuliana Vaccari, che scrive implorante all’Unità: «Chi vi ha votato vive con mille euro al mese. Siate seri». Ma chi cazzo si crede di essere, questa qua?
Direi che il top lo raggiunge con la "Spectre dei poteri forti" ma ovviamente è impagabile per tutto l'articolo. Aplausi.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Leggendo questo e tanti altri blog, e ascoltanto parenti, amici, conoscenti e semplici passanti, è mortalmente chiaro quali danni enormi abbia fatto questa crisi di governo e tutti i relativi ammennicoli. Quelli che conservavano ancora un po' di idealismo e ottimismo hanno ricevuto una bella sveglia con secchiate di gelido inciucismo gossipparo politico. Dieci anni fa non avrei creduto alle mie orecchie sentendomi dire che non so se andrò a votare ancora.
ben detto mi sembra come sempre puntuto. Abbiamo avuto la conferma che l'unica sinistra concreta da cui le persone a 1000 euro al mese (ma non solo) posso attendersi
- qualche legge (qualche riforma dico la parolina magica per attrarre insulti vari)
- provvedimenti per rendere più giusta equa
- aprire opportunità a chi ne ha poche
è quella dei fassino, D'alema, bersani , finocchiaro (ci metto anche la Bindi, Parisi che di sx non sono) gli latri sono vacui parolai che non rispondono mai delle loro azioni.
I cento (il dieci meglio), i diliberto, i pecorari e giordani e i migliori (nonsotante i loro tardivo tentativo di limitare il potere di ricatto dei pazzi massimalisti) utilizzano la politica per segnalare una esistenza in vita che altrimenti non ci sarebbe: sono giapponesi nella giungla, personaggi slegati da qualsiasi realtà effettiva, persone mediocri che occupano (prebende) e posti immeritatamente grazie a una legge elettorale fetida.
Il tutto al netto di Andreotti che lo sappiamo non è una persona raccomandabile
Faccio una proposta (non conta niente ovviamente) che feci all'indomani delle elezioni (fui facile profeta):
An, Fi, Ds e margherita (e poi chi vuole) devono avere il coraggio di fare una legge elettorale maggioritaria che elimini di fatto il ricatto delle ali estreme e dei partitini del'1%.
Urlino e sbraitino ma alla fine il paese ne guadagnerà chiunque vinca.
Non possiamo essere condizionati dai diliberti, la politica è troppo seria per lasciarla fare ai cialtroni.
Questo nel lungo perido consentirebbe anche di riprendere una seria selezione dei gruppi dirigenti togliendola dalla mani delle segreterie dei partiti che hanno candidato persone letteralmente incredibili (caruso, per credere).
Ultima riflessione: ma secondo voi in Europa nel 2007 possono esserci i trozkisti? e perchè no i cavalieri templari?
(non citatemi la Francia perchè vi rispondo che infatti la sx dopo mitteran d non vince praticamente più)
n un colloquio di 20 minuti «grave e asciutto»
sarebbe stato peggio se fosse stato, che so, allegro e umido..
Comunque concordo: ci vuole una nuova legge elettorale che faccia fuori i partitini sotto al 5% (mio incluso) senza però trucchi regionali o "coalitivi".
Poi ridurre i parlamentari a 100-150 e tagliare uno dei due rami (il senato; non si capisce che senso abbia e perchè non possa essere eletto dai diciottenni; allora potremmo fare un terzo ramo dove non votano gli over 75 perchè rincoglioniti).
carlo_porta_milanese, mi fai un po' pena. Continua pure a difendere i soliti noti che ormai a sinistra non considera più davvero NESSUNO.
Basti questo a contraddire le tue scemenze: "Non possiamo essere condizionati dai diliberti, la politica è troppo seria per lasciarla fare ai cialtroni"... BRAVO, LASCIAMOLA FARE AI BERLUSCONI E AI RUTELLI, come proponi tu ("An, Fi, Ds e margherita (e poi chi vuole) devono avere il coraggio di fare una legge elettorale maggioritaria che elimini di fatto il ricatto delle ali estreme e dei partitini")! LORO SI' CHE SON PERSONE SERIE! Ma piantala, và.
Quanto a Travaglio, è proprio lui che ha sempre detto che fondamentalmente "sono tutti uguali, che è tutto un magnamagna e che ci meritiamo Berlusconi", ma che comunque ci sarebbe convenuto votare a sinistra, QUALCHE PARTITO MINORE (sentito con le mie orecchie durante la presentazione di un suo libro), nella speranza che cambiasse qualcosina. Ma a vedere i 12 nuovi punti proposti sembra di leggere il programma del centrodestra, sempre più spostato al centro, e io devo ancora capire per quale straca**o di motivo nella sinistra radicale ci starebbero gli estremisti che non lasciano governare, mentre al centro ci starebbe tanta brava gente (gli eredi di Andreotti). Mah.
"Cossiga, che ci aveva pure fatto la grazia di dare le dimissioni da senatore a vita, ma l’Unione le aveva astutamente respinte"
quando un avverbio vale oro!
"astutamente"
non c'e' miglior modo di definire quest'ammasso di rimormisti. si credono astutissimi.
e sono coglionazzi allo sbaraglio.
secondo carlo cipolla, nella sua prima legge sulla stupidita', scriveva:
"Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione"
la terza legge:
"Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita."
il corollario alla quinta legge recita:
"Lo stupido è più pericoloso del bandito."
Suggerisco uno spunto di riflessione: non è che, per caso, il paese non sia molto diverso dai suoi politici?
Che tutta questa massa di clericali, estremisti, trasformisti, difensori del sistema corporativo etc. stia in parlamento appunto perchè sostenuta da abbondante elettorato?
Dedalus ha colto nel segno. Ogni paese ha i politici che si merita.
Come al solito Travaglio riesce ad essere al contempo tragicomico e realista. Mentre leggevo mi veniva da sorridere...ma è un sorriso amaro...molto amaro...
allora potremmo fare un terzo ramo dove non votano gli over 75 perchè rincoglioniti
dedalus rinconglionito ci sarai tu
dedalus vive nei meandri dei corridoi di Palazzo.
persino nella piu' orrida sezione dei diesse si trova gente mille volte meglio la loro dirigenza.
e in strada si trova di molto meglio di quanti si incontrano cola'
solo vivendo una realta' mediata da canali di comunicazione di massa, svincolati da ogni senso del reale, si puo' sostenere che il paese sia peggiore o uguale agli eletti
le galere sono (purtroppo ma non a caso) strapiene di persone che hanno un concetto dell'onesta' e dell'integrita' al cui confronto i politici avrebbero solo da imparare.
temo sia effetto del ruolo che si occupa. quanti recitano il ruolo del politico si autoselezionano in base alla curiosa teoria di Alexandr Zinovev (il matematico espulso da bresnev, non il suo omonimo degli anni 20): la merda sociale galleggia sempre.
Mi unisco agli applausi!!! Sarei tentata di invidiare l’arte insuperabile del Signor Travaglio ma, per fortuna, tale bassa tentazione, in me viene totalmente sconfitta dalla più sincera, incantata e gioiosa ammirazione, la quale, nel rinnovarsi per ciascuno dei suoi scritti, contribuisce a fare di me una persona a suo modo contenta. È virtù di pochi, saper descrivere la melma nella quale, come in qualche girone di dantesca memoria stiamo immersi, seppure non sommersi; una melma che non deve giungere ad affogarci, affinchè ad ogni respiro, possa essere rinnovato lo spettacolo della nostra spaventata impotenza e del nostro adirato disgusto, scelti quali cibi d’elezione coi quali le menti dissociate del potere, ingrassano le loro effimere, seppur dannose , illusioni di onnipotenza. È virtù di pochi, saper descrivere tutto questo, essendo sufficientemente retti per poterselo permettere; facendolo, senza scadere nella volgarità, senza cedere all’emotività, senza inciampare nella retorica, farsi infettare dal disincanto, perdersi nei labirinti dei proclami o restare prigionieri dell’incantesimo del narcisismo… lei è tra quei pochi meritevoli Signor Travaglio, ed io porgo a Lei ed a questo bel blog che La ospita, i migliori complimenti. Forse perchè l’onnipresente mito del politicamente corretto, ha finito per creare una nuova forma di barbarie, o perchè di tanta virtù, a me ne è toccata ben poca, posso esprimere ciò che mi passa per la testa in sole due parole: sono incazzata! I miei mille euri mensili, me li faccio bastare e me ne sento perfino contenta, visto che oramai sono certa che fanno di me una privilegiata, sia a livello nazionale che planetario; infatti, la media giornaliera di trentatrè euri, è una cifra enorme rispetto alla gran massa dell’umanità dolente del pianeta, che vive con meno di un dollaro al giorno. Perciò il mio incazzo non è di natura economica. In tutte le civiltà antiche ed in quelle indigene contemporanee, il rosso è il colore del sangue, perciò, è quello della Vita, ed io sono “rossa” e sono viva; ho 48 anni ed alla mia età, forse, l’innocenza è una forma di impudenza, ma io voglio essere impudente fino in fondo. Non sono una elettrice indecisa, io sono piuttosto decisa. Non potrei pensare di non votare, perché le non scelte sono sintomo di codardia ed io non voglio essere una codarda; agisco sempre in buona fede e se ho sbagliato, cerco di rimediare, mentre se ho fatto bene, godo dei frutti del mio operato. Non potrei pensare di votare a Destra neppure come estrema forma di protesta o per il gusto dell’esperimento, perché Destra e Sinistra, nella teoria almeno, sottintendono visioni della vita e dell’organizazione sociale, che sono inconciliabili. Non sono una rivoluzionaria; non sono tra coloro che hanno nostalgia o desiderio di rivoluzioni cruente od epurazioni culturali, sono una che crede nella possibilità di un mondo, non dico egualitario, ma semplicemente libero, solidale ed equo, che abbia orrore della corruzione, dell’ipocrisia, dell’ignoranza e dello sfruttamento, al pari di quello delle guerre che ne sono il frutto. Ecco perché sono incazzata. Perché ho votato a sinistra e non “vedo rosso”; vedo dei chierici intenti ad elevare al rango di sacramento le loro cazzate, non senza aver prima ossequiato le cazzate altrui; vedo dei vecchiacci, non quei vecchi che si possono incontrare in piazza od al mercato, un po’ smemorati, ma portatori d’esperienza e di saggezza; quelli che io vedo, sono dei “vecchi dentro”, degli anacronici portatori sani di una insana non cultura, non chiarezza, non coerenza. Ecco perché sono incazzata. Alla mia vita personale e famigliare ci penso io, ma ad essi io ho affidato la mia vita socio-politica, perciò esigo che abbiano rispetto del mio voto, che agiscano nel senso che un elettore di sinistra si attende; sappiamo tutti che a volte è necessario turarsi il naso per poter andare avanti, ma non può diventare una regola di vita.
Intanto, pensino costoro ad organizzarsi in modo tale, che alle prossime elezioni io possa votarli essendo immune dal pensiero che “sono il meno peggio”, perchè è un mio diritto quello di votare con orgoglio!
azz sandra hai fatto un tema ! :-)
(ma l'ho letto tutto e concordo ).
e in strada si trova di molto meglio di quanti si incontrano cola'
boh tonii, ci devo proprio venire a padova a vedere chi c'è per strada, perchè da ste parti io vedo solo una gran massa di [mettici il termine spregiativo che più ti piace]
e per contro conosco almeno una persona che frequenta le sezioni ds e mi sembra di gran lunga sopra la media dei pedoni di cui parli :P
sandra... pur non essendo di sinistra concordo con il tuo "tema..." ;-)
eheheh per quanto scritto da tonii..., beh..., come detto da Davide, conosco diessini di fronte ai quali mi tolgo il cappello..., a mio parere, occorre fare sempre dei distinguo, altrimenti si commettono errori non da poco...
Interpretazioni di comodo
I tentativi di interpretazione dell’attuale crisi di governo rimangono nel Limbo delle buone intenzioni. Ma vogliamo guardarci in faccia (virtualmente) e dirci la verità, con crudezza e onestà ?
Personalmente condivido e sostengo il governo Prodi, in quanto, in atto, appare come la sola altrernativa al berlusca, ma siamo tutti veramente convinti della ottimizzazione della scelta ?
Mi pare di dover dire che Prodi ha venduto abusivamente certezze e ottimismo, che la gente non ha capito perchè non ne ha recepito le motivazioni.
«Governerò per cinque anni»
«Ho il timone saldamente in mano»
«La coalizione di governo è saldamente coesa!»
Ma ha dovuto ricorrere al voto di fiducia; ha dovuto accettare i ricatti berlusconoidi in più casi:
1) Indulto, dove su ORDINE del berlusca sono stati inseriti anche i reati finanziari (provvedimento tanto caro al berlusca e ai suoi complici);
2) Rifinanziamento della missione in Afghanistan, quando il voto della DX era indispensabile, ed ha dovuto fornire, in permuta, un «certificato» di buona condotta al governo berlusca dichiarando ufficialmente che quella dell'Iraq era una missione di pace, facendo rivoltare nella tomba quei morti che ci hanno creduto e si sono ritrovati assediati da una guerra che non ci competeva;
3) Base di Vicenza, per la quale ha dovuto dichiarare che un governo NON può disattendere gli accordi del governo precedente; ma il governo precedente non avrebbe dotuto interpellare il Parlamento prima di assumere impegni così significativi ? e visto che si è trattato di un impegno personale del berlusca, scavalcando le istituzioni, non sarenne stato più opportuno dirottare tale base da Vicenza verso Arcore, dove fare una bella base militare per aereomodellismo ?
4) La relazione di D'Alema, annacquata con acqua inquinata, è stata contraddetta dai fatti, perchè l'ipotetica discontinuità in politica estera (quella politica estera che è stata la causa prima della sconfitta elettorale del bandito) è stata azzerata dai fatti, perchè solo a parole si innegia alla sovranità nazionale, ma in effetti basta che Bush scorreggi che scatta la corsa a chi deve respirarne l'aria, cercando di battere sul tempo la squadra berlusconoide che conosce assai bene quella strada e anche le scorciatoie.
Ora la caduta del governo viene gabellata per debolezza numerica, quando sono le forze occulte che ne hanno decretato la fine; le stesse forze occulte che stanno passando dalla cassa per incassare i «denari» del tradimento delle esigenze dell'intero popolo italiano in nome di interessi estranei ma complementari agli interessi di quegli argonauti che remano contro.
L'America si trova anch'essa ad un bivio, che dovrà risolvere; e non parlo dell'America del popolo elettore, quello il bivio lo ha risolto, parlo dell'America dei poteri forti: Pentagono, CIA, petrolieri, lobbyes delle armi, ricostruzione di ciò che hanno puntigliosamente distrutto, progetti UNOCAL di sottrazione globale del petrolio ai paesi produttori, accusati di preparae armi atomiche (analoghe menzogne di quelle sparse dopo l'11 settembre per giustificare le guerre preventive; menzogne di cui si fece garante anche il berlusca fornendo documenti falsi, attraverso i servizi segreti corrotti, e liquidando un ministro comme Ruggeri e assumendo l'interim per quasi un anno).
L'America di Bush sta preparando il colpaccio per imporre un terzo Bush alla presidenza; la sola strategia che può usare è quella di atterrire sia gli americani che gli alleati.
Per questo è mia convinzione che succederà qualcosa di molto grave, in grado di motivare un attacco a sorpresa contro l'Iran, la Siria e la Palestina; sull'onda del terrorismo di Stato spunterà il terzo Bush come continuatore della politica di «difesa esterna», perchè così si chiama in politichese, l'aggressione di una guerra preventiva.
Per condurre avanti questa programmazione serve una nazione satellite in Europa, che crei zizzania nell'UE ed avalli quei progetti.
Anche la ripresa delle ostilità delle BR non mi convince; che ci piaccia o no, il delitto Moro fu voluto dagli USA ed eseguito da balordi con motivazioni ideologiche inconsistenti.
Anche Al Quaeda continua a non convincermi; lì la base è irretita con interpretazioni falsate della gerra santa, ma il capo (già ufficialmete uomo della CIA, capo dei talebani armati e sovvenzionati dagli USA) Bin Laden si beffa delle più grandi organizzazioni mondiali di intelligence e continua la sua azione, che (vedi caso) viene sempre a supportare la politica aggressiva della Casa Bianca.
E' partito l'ordine di riacchiappare il potere in Italia e faranno di tutto per obbedire a quell'ordine.
Rosario
davide, drizzt, spero pero' che converrete con me che la base diessina sia molto migliore dei suoi rappresentanti...
assolutamente sì.
però va detto che la base, in quanto tale, si può permettere di essere intransigente, mentre i rappresentanti sono spesso e volentieri costretti a venire a patti per adempiere, almeno parzialmente, al proprio mandato.
ovviamente questo non giusitifica qualsiasi patto, ed è chiaro che, soprattutto agli altissimi livelli, la dirigenza diessina si sia spinta parecchio oltre, migliaia di chilometri a destra rispetto al proprio elettorato.
si e' spinta talmente oltre
che in virtu' della curvatura dello spazio/tempo
l'elettorato diessino
la sua dirigenza
se l'e' ritrovata dietro
e scusassero per il voluto calembour
ma in questo paese
gli ominicchi governano, i pigliainculo, si sa, no.
sandra bellissimo il tuo post , grazie per avercelo scritto, hai espresso tutto il dolore che ci stiamo portando dentro da tre giorni a questa parte, anzi dall'annunciata manifestazione di Vicenza, quasi si respirasse nell'aria qyesto capovolgimento incredibile nelle stanze del Governo, è un pericoloso gioco questo che si sta conducendo, sulla nostra pelle, sulla nostra fiducia, spero che tutti i soggetti che ci ahnno portato a questo punto abbiano seriamente valutato tutti i pro e i contro di questa mossa così improvvida , lo spero non solo per noi tutti
ma per loro stessi , vorrei vedere la loro faccia al mattino quando si specchiano se hanno il coraggio di guardarsi negli occhi senza provarne repulsione.
maria
ribadisco, altro che i 12 punti di Prodi, qui serve:
1-Legge elettorale con sbarramento al 5%, e candidato premier con lista ministri e programma.
2-Legge seria e applicabile sul CONFLITTO d'interessi.
3-Legge sulla liberalizzazione EFFETTIVA dei media con ELIMINAZIONE dell'attuale duopolio e mantenimento di 1 rete di servizio pubblico LIBERA dai partiti (vedi Spagna o Inghilterra)
e poi al voto!
non esiste una legge elettorale ottimale per il nostro sistema partitico.
o forse c'è.
di sicuro non c'è la volontà politica di progettarla, votarla, approvarla e applicarla.
lo scempio prodotto dall'ultima porcheria elettorale è sotto gli occhi di tutti...ma la legge è ancora lì, "non è una priorità del governo in questo momento".
dove c...o vogliamo andare?? siamo un paese senza speranza, l'unica prospettiva ragionevole è espatriare senza fare ritorno.
che schifo!
ps. vogliamo parlare anche della legge sul falso in bilancio, della legge Pecorella, della Cirami, della Castelli e della salva-Previti???
Governare?? Cambiare il paese??
Ma di che stiamo parlando?
davide, drizzt, spero pero' che converrete con me che la base diessina sia molto migliore dei suoi rappresentanti...
tonii... ne convengo senza dubbio..., anzi, mi spingo oltre..., semmai i vertici diessini avessero un terzo dell'energia che mettono in campo i loro elettori..., beh i ds sarebbero un partito senza pari..., ma..., tant'è...
Suggerisco uno spunto di riflessione: non è che, per caso, il paese non sia molto diverso dai suoi politici?
Che tutta questa massa di clericali, estremisti, trasformisti, difensori del sistema corporativo etc. stia in parlamento appunto perchè sostenuta da abbondante elettorato?
Il problema è che "fare il politico" attizza oramai generazioni intere. Perchè prendi un pacco di soldi per fare niente, perche ti occupi dei business degli amici e poi loro si ricordano gentilmente di te, perchè ti invitano in TV, perchè diventi "personaggio".
Quindi nella testa della collettività non balenerà mai l'idea di scuotere l'albero e farne cadere i marci frutti (=tutti), non passerà mai neppure per l'anticamera del cervello che forse sarebbe meglio mandarli tutti a casa "in vacanza" all'isola di Sant'Elena (senza cellulari ne elicotteri).
Sarebbe un gesto assurdo, come indire un referendum per l'abolizione del Superenalotto, dell'Euromillions, del Bingo e del calcio.
Debbo anche dire che i grandiscorsi analitici sul rutello, diliberto o fassino mi fanno sorridere, un pò come mi facevano sorridere quelli dei miei colleghi di lavoro che commentavano le partite con fare esperto.
Sapete cosa? Non hanno rinengato le loro tesi ed opinioni (su singoli episodi e/o partite) neppure quando è emerso che il sistema era marcio e che le partite erano organizzate a tavolino.
Il popolo elettore ha evidentemente bisogno di una tragicommedia nella quale identificarsi e perdersi e ritrovare un senso di "normalità".
Dalla mia prospettiva delle cose, io i sento invero un pò pazzo e dissociato....
Paul