Nel corso del 2007?!?!?!?
217.347 per eccesso di velocità
contro
22.711 per la cintura di sicurezza
9.529 per l'uso del telefonino
5.019 per alcol
428 per droga
????
non avrei mai detto che sarei giunto a dirlo, ma:
VIVA LA DROGA!
nel corso del 2007
nell'anno attualmente in corso: 73 giorni compreso oggi, che non è finito.
non mi tornano i conti...
mi mancano 220.259 infrazioni... ;-)
conosco uno che ha condotto una ricerca su questo tema. dai giornali dice che desume quanto segue: prima di annate come il '71(quando fu introdotta la cintura di sicurezza) per esempio gli incidenti erano meno di adesso perché circolavano meno auto, ma anche tutti letali! oggi? si vede che c'è ancora gente che muore perché la cintura d'obbligo non la mette.. tutto sommato comunque non è il 100% degli incidenti a risolversi letalmente.. ci sono più auto... c'è una maggior incidenza di cose come la droga.. insomma probabilmente è cambiata la mentalità. della serie una volta le auto erano trabiccoli e le carrozzerie in particolare erano scatole di sardine che oggi guarderemmo con raccapriccio... però quello faceva sì che per la gente fossero degli strumenti da usare con cautela. laddove oggi usare l'auto è "banale" per tantissima gente.
Carolina
Visto che e' una delle infrazioni piu' comuni, non si potrebbe dotare per legge le macchine di un dispositivo che dialoga con delle antenne messe sui pali della luce, in modo che diano un segnale alla centralina di non andare piu' veloce del limite imposto in quell'area?
Se per esempio guidassi in una zona a 30 km/h di limite, la mia macchina non riuscirebbe ada andare piu' veloce perche' la centralina verrebbe comandata dalla centrale dei vigili, non da me.
Se non siamo capaci di andare piano secondo coscienza, allora e' meglio un obbligo, no?
Dunque se mi metto al volante dopo aver fumato, ho meno dell'1 per mille di rischio di multa ? fiuuu...
corrado fossi in te non direi queste cose ad alta voce, non sia mai ci sia amato in ascolto.
e comunque la soluzione da te proposta e' autoritaria e liberticida, sarebbe meglio proibire le auto (e le moto) private tout-court.
il mio intento è battere
(continuamente)
sullo stesso chiodo:
noi stiamo assistendo ad una rimozione collettiva che non credo abbia precedenti.
facciamo finta che la "viabilità", la "mobilità" così com'è oggi sia normale, addirittura inevitabile.
è lo stesso pensiero di matarrese quando dice che qualche morto nel sistema calcio ci sta, come corona che dice faccio schifo ma sono fatto così, come quei millanta inconsapevoli bastardi che tutti noi incrociamo ogni giorno in ogni situazione di ogni momento dell'esistenza che sgranano gli occhi e dicono "ahò ma sse fa ccosì, che vòi da me" (declinatelo nei vostri rispettivi dialetti).
l'illegalità assunta a valore, la presunzione di poter fare qualsiasi cosa per strada (esempi a caterve, ve li risparmio) sono il dato fondante della pubblica via itagliana.
fare finta di non vederlo e soprattutto non fare niente per lavorare personalmente su una modifica potente di questo sistema è una colpa dal peso biblico, secondo me. a carico degli attuali contemporanei.
a titolo di ulteriore riflessione, vi ricordo che nel computo dei morti non vengono inseriti quelli che muoiono dopo un tot di giorni dallo scontro, e che nessuno al mondo sa quanti siano gli invalidi tra i feriti.
rota: hai ragione a parlare di "rimozione". però ho idea che quelli che pensano che morire per andare a lavorare o morire per spostarsi non sia normale,che pensano che la situazione sia sfuggita di mano, quelli che "rimuovono" sono sempre quelli che non leggono le cifre, quelli che se ci sono gli incidenti allora si comprano la gangarola più grossa che li protegge meglio, eccetera. Mi sa che queste cose ce le diciamo tra di noi che già abbiamo pregiudizi sulla sacra auto.
Grazie rota. Rimozione forzata, direi.
Chi sbandiera un macchinone mi sta dicendo (oltre che ce l'ha piccolo) che è pronto a mettermi sotto in nome dell'"inalienabile diritto" a mettere sotto il vecchietto coglione tiratardi.
Bene, legittima difesa sia.
Se tagliare le quattro gomme di un suv può, oltre a dare buonumore, prevenire incidenti mortali, viva il terrorismo preventivo.
Visto che il coronismo e la beceraggine imperano e non è neanche elegante stigmatizzarlo colpiamoli al cuore.
Nella carrozzeria!
qualcosa di simile a quello proposto da corrado sara' possibile con la costellazione dei satelliti Galileo (detti anche il GPS europeo).
L'idea della UE e' che ogni cosa che si muove (a velocita' maggiore di un pedone) dovrebbe avere un ricevitore gal ... e se interfacci le coordinate ricevute con una mappa accurata puoi indicare se nella strada x superi o meno la velocita' assegnata.
(in realta' ora si concentrano sui corridoi aerei, avendo il galileo anche alta precisione nella 3^ dimensione...cosa che il gps amerikano ha molto meno... - e c'e' sempre la possibilitaì che il pentagono ruoti la manopola della casualita'.
AD es. ricordo il caso del mio amico in barca a vela in adriatico, durante il periodo guerra balcani e kosovo.
il suo gps ha segnato per 3 ore che si trovava a ... 250mt sul liv mare!!!
ciao a tutti
BV
scusa per il ritardo Berja,
Vorrei chiederti quali libertà si negherebbe con un tale provvedimento. Quello di uccidere ed uccidersi?
Non credo si infrangano libertà, si tutelano vite. Quando si va in macchina, quanti hanno sempre in mente che stanno portando una tonnellata (almeno) di ferro a svariate decine di chilometri all'ora? Quanti si rendono conto di quanto sia pericoloso?
- 113 per gare di velocità
- 13.346 per velocità pericolosa
- 217.347 per eccesso di velocità
Questi no di sicuro. Che uno si voglia ammazzare, sono fatti suoi, ma quando si mette a repentaglio la vita degli altri, allora il discorso cambia.
Poi vogliono correre? Ci sono i circuiti automobilistici sparsi in tutta italia, vadano là a scannarsi e a mostrare chi ce l'ha più grosso e potente...
corrado, ho sognato mille volte questa soluzione. +così come ho sognato, in navigazione con mare grosso, l'esistenza di un piccolo motore atomico che mi permettesse di avere invece di una barca di superficie una ad immersione, così in caso di guai mi immergo e fine del tagadà.
poi penso che a mare ci vado per mia volontà, e non ne ho bisogno, e per strada ci vado con ciò che posso, e ciò che posso è molto con la bici.
non è con il controllo autoritario che si cambiano le mentalità (almeno non nel verso voluto)
e poi, oh: basta spostare sempre su mamma o professoressa la soluzione dei problemi.
responsabilizzare sé, in tutti i sensi, è ciò che rende adulti.
per strada è sempre peggio, visto che questa popolazione è composta di bambini viziati di ogni età.
Visti i risultati sono del tutto d'accordo con un aumento considerevole delle pene soprattutto per i comportamenti che mettono a rischio l'incolumità degli altri. Ma dite per favore CHE TOLGANO LA GRANDE STRONZATA DELLE LUCI ACCESE DI GIORNO INUTILI E CHE CREANO SOLO PROBLEMI E CHE SOLO UNA MENTE MALATA HA POTUTO PARTORIRE (e che comprendono come pena accessoria la detrazione di DUE punti dalla patente!!!!)
Nel "paese d'o sole" si viaggia con gli occhiali da sole e le luci accese. Ma va, va!!
E del fatto che tagliano i platani lungo le statali, che vogliamo dire? Tolgono un ottimo deterrente naturale alla velocità, uccidono gli unici (o quasi) veri nemici di chi scambia la strada per una pista! Alle prossime elezioni non voterò per la quercia (manco l'ultima volta!), ma per il platano!
beh ... piu' semplice sarebbe fare auto che piu' di 130 (limite max) non fanno, con limitatori che possono essere tolti all'ingresso in un circuito! chi li toglie gli sequestri la macchina.
Tanto che te ne fai della bmw da 200 km/h ? mica ci puoi andare cosi veloce
rota: io sapevo che l'istat dava i dati degli uccisi in strada escludendo quelli deceduti dopo 7 giorni dall'incidente. (questo diminuisce di molto il numero perche' esclude tutti quelli morti dopo un coma). ma non ho idea di come filtri i dati la polstrada. temo pero' che questi siano solo i morti al momento in cui si stila il rapporto, cioe' quelli a motore caldo.
i dati veri quindi devono essere molto piu' alti
anche se non si capisce come possano essere PIU' ALTI di cosi'....
cominciamo a proporre che il ritiro della patente sia A VITA...
"Mi chiamo Antonio Belluomini e sono un Capo Squadra dei Vigili del Fuoco.
Con il lavoro che svolgo, anche questa notte - per l'ennesima volta - sono intervenuto su un incidente stradale mortale in autostrada . E fin qui niente di strano, se non fosse per il fatto che ci sia stato un morto . E si, una banale morte, di una bellissima ragazza, di appena 36 anni di origine straniera (canadese), in villeggiatura nel nostro bellissimo paese, che aveva scelto di essere passeggera e non autista, forse proprio per non incappare in spiacevoli incidenti.
Purtroppo io e la mia squadra non abbiamo potuto far altro che liberare dalle lamiere contorte quella bellissima ragazza, ormai priva di vita; presa tra le nostre braccia, con i nostri guantoni da lavoro, come se fosse la cosa più fragile e cara in questo mondo, l'abbiamo adagiata al bordo della strada, su una coperta e un leggero lenzuolo che le copriva il viso... Nell'attimo in cui mi sono trovato solo, chino su di lei, come in momento di meditazione, ho recitato il Padre Nostro.. perché qualcosa dovevo pur fare.. mi dispiaceva troppo!
Queste sono le sensazioni che ho provato e le ho scritte di getto, così come lo ho percepite.
La mia considerazione nasce dal fatto che, sconfitto per non aver potuto far niente per salvare una vita umana, mi sono detto come sia possibile che con una vettura nuova e non una utilitaria, (una monovolume) dotata di tutti gli accessori di sicurezza, che costa uno sproposito, sia possibile morire.
Non sto ad elencarvi quello che non ha funzionato; eccessiva velocità, distrazione, colpi di sonno, imprevisti, ecc. ecc. Chiedo solo un aiuto per poter sollecitare chi ne ha la competenza, o solamente focalizzare l'attenzione su una questione che può apparir banale , è cioè che gran parte dei camion circolanti ha - secondo il mio punto di vista - un sistema inefficace (se non addirittura, sbagliato costruttivamente) del sistema antiurto posteriore, chiamato "paraurti" ma che in realtà gli urti non para.
Innanzi tutto, così come viene concepito più che un para-urti é un vero e proprio porta-targa. Le barre più resistenti sono di norma ad una altezza adatta a far incastrarci sotto le auto. E sapete perché questa mattina dopo una notte cosi tragica, sono cosi rammaricato: perché puoi essere giovane, forte, intelligente, mettere la cintura, aver speso un sacco di soldi per un auto, ma basta una piccola distrazione e tutto finisce... la macchina non trova resistenza, si incastra sotto il camion, il cassone del rimorchio arriva fino alla testa, non c'e stato l'impatto previsto nei crash test, l'airbag non entra in funzione, il motore anteriore non attutisce l'impatto...
Progettare e realizzare un buon sistema antiurto posteriore ai camion eviterebbe una serie di cose spiacevoli : in primis la perdita di una vita, spiacevoli ripercussioni sul l'autista del mezzo pesante, minor numero di feriti o feriti più lievi e quindi minori costi della sanità, riapertura in tempi brevi del tratto autostradale coinvolto, ecc. ecc.
Un buon sistema antiurto posteriore per gli autoarticolati e non solo potrebbe significare la conquista di oggi, come l'introduzione del casco, delle cinture di sicurezza, l'airbag, le barre di rinforzo, ecc.
Come posso aiutare queste persone che hanno perso la vita . Come possiamo, tutti insieme, fare in modo che le cose cambino, che le normative cambino, o vengano applicate. Rimango in attesa di una vostra iniziativa, di un consiglio ad un problema così banale ma così importante".
Antonio
Da Repubblica.it/motori
bisognerebbe dimostrare che i morti dopo un coma in seguito ad un incidente stradale siano un numero talmente elevato da aumentare in modo significativo queste cifre. difficile crederlo. comunque, appunto, i numeri sono già impressionanti così come sono.
prefe, mica è così semplice, 130 è il limite sulle autostrade, ma andare a 140 su un'autostrada poco trafficata è molto meno pericoloso che andare a 110 in pieno centro urbano... l'ultima volta che ho rischiato di rimanerci è stato a 500 metri da casa mia, mentre procedevo a 20 all'ora (ero appena partito, stavo inserendo un cd nell'autoradio) e mi sono visto piombare contro a tutta velocità un tizio che, uscendo da una rotatoria poco più avanti, ha voluto sorpassare quello che gli stava davanti prima che arrivassi io, in uno spazio di 50 metri a dir tanto. e ce l'ha fatta solo perchè mi sono praticamente buttato fuori strada, quasi sul marciapiede, altrimenti era frontale sicuro.
di certo non andava a 130, e anche col limitatore ci saremmo sfracellati.
il fatto è che 99 volte su 100 queste manovre avvengono senza che ci sia una pattuglia della polstrada nei paraggi, comunque concordo sul fatto che per questo tipo di infrazioni la revoca definitiva della patente, senza possibilità di appello, sia più efficace dell'inasprimento delle multe (che fanno il solletico a chi ha i soldi per pagarle, tipicamente possessori di machinàss)
davide: basta che tu faccia il computo di quante persone conosci che sono morte di colpo in strada e quante dopo un coma. vedi subito che le due cifre sono diverse.
oppure si potrebbe vedere quanti trapianti vengono eseguiti. nella stragrande maggioranza dei casi i donatori devono avere organi sani e giovani. insomma, essersi schiantati in auto.
trovo che la revoca a vita della patente per infrazioni di particolare gravità, sia da prendere subito in considerazione...
non ci può e non ci deve essere alcuna remora a divietare a un idiota patentato di attentare alla vita altrui...
peraltro vorrei spendere due parole in più per una strage che si consuma nel più totale silenzio e nell'indifferenza dei più...
vi posto quindi questo articolo, tratto da:
www.allaguida.it
Una sorta di silenziosa mattanza quella che si consuma sulle nostre strade urbane, che suscita meno clamore dei mega tamponamenti e degli incidenti stradali multipli per il fatto che, per una perversa reazione individuale, un morto fa meno impressione di dieci o più, eppure, se è la somma che fa il totale, 703 morti e 18.994 feriti è un terribile dato che dovrebbe farci riflettere, perché è la somma dei pedoni, arrotata, sfigurata, ammazzata, nelle nostre strade.
Certo, si dirà, nel 2002 erano 1.188 i morti e 17.265 i feriti, segno che qualcosa sta cambiando, grazie all’inasprimento delle sanzioni e forse anche ai maggiori controlli e attenzioni che si rivolgono agli automobilisti anche all’interno delle città, ma si può dire che 700 morti all’anno sono tollerabili in un’era in cui le auto sono dotate sempre di più sofisticati sistemi di sicurezza in grado di accorciare i tempi di frenata, rendendola anche più efficace rispetto ad un ventennio fa, oppure, alla base c’è troppa incoscienza e troppo poco rigore per chi usa l’auto da criminale?
Come è possibile che per certuni procedere in prossimità di scuole, di grossi agglomerati urbani, di passaggi pedonali non induce alcun effetto atto a diminuire la velocità e a guidare con attenzione. Perché se è già incredibile contare 9.000 morti e 300.000 feriti ogni anno sulle strade ascrivibili ad incidenti fra auto, sui quali pesa anche lo stato delle nostre strade, è ancora più sconcertante apprendere che all’interno del perimetro cittadino non si riesca a non centrare in pieno ben 385 anziani, ovvero più della metà degli investiti fra i pedoni, per non contare bambini e altri utenti della strada.
Non si dirà che l’anziano gode dell’agilità di una gazzella in grado di passare da una parte ad un’altra della carreggiata in modo tanto fulmineo da non darci il tempo di arrestare l’andatura, è evidente che è solo la maledetta indisciplina, unita alla disattenzione, nella presuntuosa pretesa di essere sempre in grado di conoscere i limiti dell’auto e soprattutto i nostri, a provocare le tragedie.
Statisticamente, ma per quello che vale, sono gli uomini a finire più spesso sotto le auto, rispetto alle donne, 6 maschi su 10, rispetto a 4 donne, ma questo non ha alcun significato, forse serve di più sapere che negli ultimi tre anni, a fronte del diminuito numero di morti, anche se lieve, è aumentato a dismisura quello dei feriti, 2.000 in più nel 2005, rispetto al 2003, segno, quest’ultimo dei progressi fatti dalle carrozzerie delle auto con parti meno aggressive che non uccidono, sempre, ma che con un pizzico di fortuna, feriscono solamente! Spesso non in maniera grave.
Per il resto, tanto sgomento, davanti ad una strage silenziosa, quasi sempre evitabile, se dentro l’abitacolo di un’auto ci fosse un uomo o una donna in grado di immaginare, sia pure lontanamente, quale conseguenza la propria condotta di guida potrà avere di li a poco, invece di pensare, stupidamente, che i guai debbano per forza accadere solo e sempre agli altri!
ripeto: rimozione collettiva, e sotto il naso di chiunque.
esempio: piazza venezia: sapete, quel luogo dove ogni tanto vanno i presidenti della repubblica a mettere corone al milite ignoto eccetera. lì davanti c'è il campidoglio, il luogo dove il sindaco fa il sindaco. il sindaco di roma è molto attivo e presente.
eppure non si accorge, dalle sue finestrone, che poco sotto le strisce pedonali vengono regolarmente ignorate da gente che passa anche facendo lo slalom tra i pedoni, e per di più mandandoli affanculo.
in queste condizioni altro che rifondazione comunista: rifondazione psicologica.
quello delle strisce pedonali è un grave problema, in effetti il codice stradale parla chiaro eppure in italia è diventato prassi che sia il pedone a rispettare la precedenza... comunque non siamo gli unici, per esperienza diretta so che accade anche in argentina. al contrario in buona parte d'europa sappiamo bene che i pedoni sono rispettati. boh, sarebbe interessante capire le ragioni di certi comportamenti, del perchè sono tipici di certi paesi e non di altri.
io poi non capisco i pedoni che ringraziano le auto che si fermano davanti alle striscie...
cazzo ringrazi?
e' un tuo diritto!
sarebbe come ringraziare la mafia per non averti chiesto il pizzo!
non sarebbe male se da questo blog si lanciassa una campagna per l'istituzione dello "zebra day", che rischierebbe di essere anche preso sul serio pur essendo una presa per il culo (sarebbe un po' come se si indicesse un "legalità day", cioè un unico giorno in cui si rispettano le regole per poi tornare alla mafia caput mundi)
ma rischierebbe di avere una certa risonanza e quindi di far riflettere tutt*: "se si indice uno zebra day, allora vuol dire che ciò che osservo è vero: nessuno le rispetta, neanche in altre parti d'italia".
e farebbe fare una bella figura di merda alle amministrazioni.
io propongo la data dell'8 aprile, che è il mio compleanno.
sarebbe un bel regalo.
alberto, che ne dici?
se levi il "day" si puo' anche fare, a me tutti 'sti "day" hanno dimolto rotto i coglioni.
non si puo' usare "giorno"? "giornata"?
dobbiamo sempre sembrare piu' cretini di quanto non siamo?
a commissà, fa parte della presa per il culo
però niema probliema
serve solo l'idea
io poi non capisco i pedoni che ringraziano le auto che si fermano davanti alle striscie...
cazzo ringrazi?
e' un tuo diritto!
tonii lo so..., ma poiché pare che si fermino 3 auto su 100..., il ringraziare, diviene un'pò un regalino che si fa a chi è stato sufficientemente essere umano da rendersi conto della situazione...
per capirsi, usando un esempio un'pò forte..., lo paragono alla classica carezza o il classico "bocconcino" che si da all'animale (senza offesa...) da compagnia che si sta addestrando..., gli si fa capire che ciò che ha appena fatto è buono e che ne consegue qualcosa di positivo anche per lui... ;-)
i pedoni non ringraziano come uno ringrazierebbe la mafia che non gli chiede il pizzo,
ma come uno ringrazierebbe un mafioso che all'ultimo decide di sparare sul muro.
:-) drizzt:
il problema e' che se viene percepito come un 'favore' che ti fanno, e non come un normale diritto che stai esercitando, allora quando hanno "fretta" (cioe' sempre) non ti faranno mai attraversare...
bisogna abbattere la barriera culturale che separa la penysola da cio' che sta appena dietro oltre le alpi...
(ps: penysola con la y perche' altrimenti il sistema mi dice che e' questionable content! :-D )
tonii... "purtroppo" hai ragione, il rischio che il fermarsi dinnanzi alle strisce venga percepito come un favore esiste, ma..., al momento la situazione mi pare questa:
o ti stirano...,
o si fermano malvolentieri...(per non acciaccare l'auto nuova),
o si fermano perché c'è una pattuglia della polizia,
o si fermano e ti sorridono "questi li ringrazio volentieri... ;-)"
azz... dimenticavo una categoria, quelli che "ti mancano"
ovvero quelli che accelerano all'ultimo e sembra che ti vogliano deliberatamente investire..., ma avendo ancora il pedone un minimo di mobilità, non ci riescono e ti mandano a quel paese sfrecciandoti a un palmo dal c***...
sempre a proposito di statistiche sui pedoni ed il rischio di essere travolti:
http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=11435
http://www.repubblica.it/2006/11/motori/dicembre-2006/strage-pedoni/strage-pedoni.html
Evvabeh si muore di auto, e non solo per lo smog, ho letto velocemente i post, lo faro' con piu' calma quando avro' gli occhi piu' riposati. Mi piace la propostaprovocatoria di rotafixa e la correzione italiana di berja, il tutto potrebbe diventare, il giorno della zebra, fa quasi mitologico :)
e insomma, io mi sposto in bici, e a parte quello che succede a me, vedo un sacco di motorini abbattuti, direi che siamo in piena emergenza sicurezza, altro che 4 pusher che stanno alla stecca. ma va beh.
stasera in massa credo che sara' distribuito un volantino, che trovate come secondo post su
http://piazzagrazianopredielis.noblogs.org c'e' pure il pdf se v'interessa. ma non e' quello e' che tragicamente, subito dopo aver aperto in modo gioioso il blog, ed aver indirizzato una simpatica
lettera alle autorita' milanoidi, si e' presentato il primo morto ammazzato in bici. speriamo di non dover scriverne molti di questi volantini. forse alla massa degli abbracci del 24 faremo qualcosa di piu' articolato tipo un monumento al ciclista morto. suona piuttosto macabro...ma non e' che ci sia piu' tanto da ridere
+bici+baci+kaos
www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=71323
Pirati della strada
IN ITALIA QUASI IMPUNITI
Pubblicata il 22/02/2007
C'è troppa indulgenza in Italia nei confronti dei pirati della strada: lo sostiene un'inchiesta pubblicata sul numero di marzo di "Quattroruote". L'indagine è partita da alcuni processi a carico di quegli automobilisti che, nel corso del 2006, avevano provocato incidenti gravissimi con comportamenti irresponsabili. Inspiegabilmente, la maggior parte di questi procedimenti è sfociata in condanne miti.
Addirittura clamoroso il caso del cittadino svizzero che nell'estate scorsa seminò il panico sull'Autosole, fra Parma e Modena, rubando quattro macchine, sfasciandone quindici in una catena di incidenti con diversi feriti e che, fuggito a bordo di un'auto sulla quale si trovava una bambina in attesa dei genitori, fu arrestato solo dopo una colluttazione con la Polizia. Risultato? Processato per direttissima, l'uomo è stato rilasciato e condannato al pagamento di una multa di soli 260 euro. E la una pena di un anno e undici mesi di reclusione è stata immediatamente sospesa, lasciandolo libero di tornare in patria.
Altrettanto grave la storia del camionista a cui per sette volta è stata ritirata la patente, ma che ha sempre potuto rientrarne in possesso, nonostante avesse all'attivo diversi incidenti fra cui una vera e propria strage in Val Pusteria.
La sproporzione tra le sanzioni previste per questi veri e propri pericoli pubblici e per chi invece commette un'infrazione in buona fede e senza mettere a repentaglio la vita altrui resta un mistero. Così come non è chiaro, conclude l'articolo, del perché non ci sia quasi differenza nelle sanzioni, fra chi guida con un tasso alcolemico nel sangue di poco superiore alla soglia consentita di 0,5 grammi per litro e chi si trova in stato di vera e propria ubriachezza.