Il dutùr Mengele, I presume

1)Le dimissioni del 'dottore' - «Non ho niente contro di loro. Convivano pure. Ma l’omosessualità è una devianza. Quindi niente famiglia e niente adozioni. Il gay dichiarato non può essere né insegnante, né militare, né istruttore sportivo. [...] Ecco, qua vien fora el mejo del dotor. Garrotiamoli,
ha concluso. Ma non con la garrota di Francisco Franco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta intorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia». Ho proposto che l'Unione chieda le dimissioni dell'assessore ai giovani della Regione Lombardia, che ieri ha pronunciato queste parole orrende. Le chiediamo in ragione della dignità dell'isitituzione che rappresentiamo e dei lombardi che non si meritano un assessore così.
2) La garrota - Nella sua lunga intervista pubblicata dal Giornale, in cui si diffonde anche sulla chiusura dei centri sociali ("sentine d'ogni male da chiudere con il ferro e con il fuoco") e sugli zingari (per cui ha in mente una cura barbaricina), Piergianni Prosperini propone la garrota per i gay. Forse non tutti sanno che cos'è. Ci aiuta Wikipedia. Anche a capire perché Prosperini non deve fare più l'assessore.
3) Garrota per i gay: l'interpellanza dell'Unione - Avendo appreso dagli organi di stampa le “stupefacenti e gravissime” dichiarazioni attribuite all’Assessore regionale Piergianni Prosperini sugli omosessuali: “…. Gay….garrotiamoli …ma non con la garrota di Francisco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta attorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia”. Interpellano il Presidente della Regione affinché con estrema urgenza riferisca all’Aula: per sapere se non ritiene incompatibile le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Prosperini con il suo ruolo di componente della sua Giunta; se il Presidente della Regione non intende, anche a tutela dell’Istituto regionale, censurare le dichiarazioni grevi del suo Assessore e scusarsi con le persone offese; se per ripristinare la credibilità fortemente compromessa della Regione non intenda ritirare le deleghe al suddetto Assessore.
4) Alboni o Fini? - Cose che capitano in An. «L'Assessore Pier Gianni Prosperini non è né razzista né omofobo». Così replica il capogruppo di Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, Roberto Alboni, alle numerose richieste di dimissioni dell'assessore Pier Gianni Prosperini (Adnkronos, ore 18.53). Qualche minuto più tardi: «Prosperini si vergogni e si dimetta. Di dirigenti come lui la destra italiana non sa che farsene». E' quanto afferma il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, chiedendo le dimissioni dell'assessore regionale di An Pier Gianni Prosperini, che aveva proposto di «garrotare i gay». (APCom, ore 19.38). Formigoni chi ascolterà?