«Un grande ed esaltante momento dell’attività parlamentare, soprattutto in considerazione del voto all’unanimità che per il Guardasigilli rappresenta quasi un gesto clamoroso. Non c’è nessuna museruola alla stampa, non c’è questa visione da parte del Parlamento, nessuno ha voluto mettere le briglie alla stampa». Di fatto la legge approvata ieri alla quasi unanimità alla Camera (447, 7 astenuti, nessun contrario) Il testo, che passa ora all'esame del Senato, vieta infatti la pubblicazione, anche parziale o riassunta, di tutti gli atti di indagine, almeno fino all'inizio del processo, le intercettazioni in generale, i flussi telematici e il traffico telefonico. Non sara' possibile neanche sintetizzarne il contenuto. Vietata anche la pubblicazione delle parti di ordinanza di custodia cautelare che riportano il contenuto delle telefonate intercettate e delle intercettazioni che riguardano persone estranee ai fatti del processo o che, comunque, risultano irrilevanti ai fini del procedimento. Oltre ai divieti, aumentano anche le multe per i cronisti. Quelli che pubblicheranno atti vietati rischieranno l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda da 10 mila a 100 mila euro. Da sei mesi a quattro anni per i giornalisti che metteranno in pagina informazioni raccolte illecitamente.
"i cittadini non avrebbero saputo nulla - se non a cose fatte - delle imprese degli eroi di calciopoli, di Consorte e Fiorani, di Vittorio Emanuele, eccetera"
sacrosanto, quanto si è citato, ma poi alla prova dei fatti qual'è il confine tra informazione e disinformazione o meglio quale delle due è più presente nelle orecchie degli Italiani.
Se questa legge, pensata per favorire degli interessi, si trasforma in un incontrollabile boomerang allora ben venga il silenzio delle cazzate.
Incusriosita dal nome "Michele Pezza" mi chiedo se questo e' il vero nome del sopracitato blogger o un riferimento al famoso bandito "Fra Diavolo".
Scusate l'OT, ma trovo la scelta del nome davvero intrigante.
finalmente illuminato i cittadini italiani sul non trascurabile fatto che all'incirca 700 milioni di euro passano, ogni anno, dalle casse dello Stato a quelle di quasi tutti i quotidiani italiani. da quando sono liberi
Pene giuste per reati gravissimi come quelli in oggetto. Finalmente!!
Liberi (se e quando detenuti) e santi subito invece gli ottimi Tanzi, Cragnotti, Ricucci, Corona, Fazio, Fiorani, i furbetti del quartierino tutti e la varietà varia della compagnia cantante: in fondo hanno commesso solo delle piccole "birichinate"
c'è una inquietante ricorrenza storica tra potere delle botteghe oscure (o botteghino attuale) e restrizione delle libertà pubbliche. Era già successo all'epoca della solidarietà nazionale, poi ancora col mai troppo denigrato governo D'Alema - ricordate la desertificazione della satira e la crisi verticale della stampa indipendente, poi coronate dalla repressione di Napoli per mano di Amamto? - e adesso questa legge-porcata che, se fatta da berlusconi, avrebbe scatenato uno scandalo di proporzioni mondiali, con interventi del parlamento europeo ecc ecc. Spero che qualcuno, in ogni caso, abbia il buon senso di ricorrere proprio alla giustizia europea per cancellare questa immondizia. La complicità degli ex "radicali" (verdi, pdci, prc) aggiunge un tono di macabro. La parabola umana di Bertinotti è, personalmente, quella che mi da più tristezza. Ora sta persino presentando il suo libro - edito da berlusconi... - facendo il giro delle sette chiese come un bruno vespa qualunque. Siamo tornati alla fine della Prima Repubblica, quando non c'era una sola forza politica dignitosa.
Con queste norme la Juve sarebbe in serie A e in semifinale di Coppa dei Campioni