di Marco Simoni
Come tutti i congressi, anche questo è ricco di spunti, di interventi belli e interventi penosi, di tentativi di modernità (c'è il wireless) e vecchia politica che cerca sempre di azzannare la nuova. Su mille cose, ne voglio commentare a caldo una che ha detto Veltroni ieri, tutto sommato con semplicità. Essere di destra o di sinistra, coltivare l'uguaglianza e la libertà contro il privilegio e la conservazione, essere attenti ai più deboli e curare la vita fragile, oppure accettare passivamente l'ingiusizia come inevitabile, non dipende dall'etichetta che uno si dà, ma dipende dalle cose che uno fa. Diventa insopportabile moralismo quando un esercizio del genere viene fatto col dito puntato contro qualcuno. Ma, come si dice, senza fare nomi, sarebbe ora di rimanere vicini alla realtà e agli atti delle persone. qui ci starebbe bene un bel pernacchio alla Eduardo.
In compenso l'intervento di Prodi avrebbe saturato fino al 2025 la rubrica sui luogocomunismi.
he he, giustissimo, ma solo questo ci dici?
e le facce, com'erano le facce?
e che odore c'era?
e a proposito di quello che si fa piuttosto di come ci si etichetta, qualcuno ha criticato il gruppo dirigente non tanto per problemi di contenuto o contenitore, ma chesso', per la legge-mastella o la telecom?
Ah beh, se c'è il wireless è proprio un partito moderno. Corriamo a iscriverci. Ma anche no :-)
Io spero tanto che il Partito demo-liberale poi faccia alleanza, come ha proposto Silvio, con il Partito unitario di centrodestra. Sogno di vedere al governo da D'alema a Fini, o almeno da D'Alema a berlusconi. Se poi vi mettete tutti insieme in un unico partito, badate, potreste avere dal 40 al 60% dei voti. Un governo solidissimo. Che farà le politiche di Rutelli, se proprio va di lusso, naturalmente escludendo tutto ciò che abbiamo detto in merito di conflitto d'interessi, leggi antitrust, riordino del sistema tv, questione morale eccetera. Uno spasso.
non mancherò...
M