«Fiorenza dentro dalla cerchia antica, ond'ella toglie ancora e terza e nona, si stava in pace, sobria e pudica». Cacciaguida descrive a Dante la città dei tempi che furono, la Firenze felice e la sua moralità. E la nostalgia per qualcosa che non c'è più. Erano questi i versi che riecheggiavano al PalaMandela all'inizio del Congresso di Firenze. Come se qualcosa si fosse rotto e perso per sempre. Ma poi è arrivato Veltroni (e con lui il dantesco: «infin che'l Veltro verrà») con il miglior intervento che abbia mai fatto, a spiegare il tema fondamentale, ovvero "che cos'è la Sinistra" e a quali valori e riferimenti si deve appellare. Un discorso alto e però anche approfondito, nel valutare le questioni della collocazione internazionale del Pd, il tema della laicità e la sfida del futuro. Riformismo e radicalità, passione per il cambiamento, capacità di aprirsi e di includere nel progetto politico altre scuole, altre tradizioni. E un D'Alema preciso e puntuale come sempre (e più del solito caldo e appassionato) ha richiamato Mussi ad un episodio della loro giovinezza e allontanato le preoccupazioni di Angius (anche perché «né pentere e volere insieme puossi, per la contradizion che nol consente»), per aprire un crescendo che è stato celebrato da Anna Finocchiaro, con un intervento bello e dolce e intelligente.Non riesco a credere al PD... troppe anime diverse che credono che basta annullare la propria identità per ritrovarsi nello stesso girone.
Ambiziosamente clericali.
adesso viene il bello e il difficile perchè si dovrà costruire il progetto realmente. Al momento abbiamo definito una cornice nella quale dobbiamo disegnare un quadro.
Nel quadro dovremo scegliere i soggetti, i colori la disposizione delle figure.
Cosa facciamo per la riforma del welfare? Gli ammortizzatori sociali? La PA ce la teniamo così com'è? dove cambiamo? Il rapporto con il sindacato? Una politica economica che sia per lo sviluppo ma sempre di più ecocompatiobile implica delle scelte, quali? come in che tempi? ecc.
Apellarsi a un riformismo che coniuga tutto e il contarrio di tutto, gandhi, Che Guevara, la Nutella, carosello, lenin e Papa Giovanni non aiuta a definire il cosa e il quando.
Arriverà il momento delle scelte.
Devo dire che i primi segnali a partire dalla legge elettorale (con la volontà dei partiti di negare una scelta diretta/esplicita da parte dei cittadini sul candidato), per terminare a telecom (con il probabile ingresso di mediaset prima di una reale legge di riordino televisivo e sul conflitto diinteressi) già depongono male(spero di essere smentito).
Il PD o sarà capace di fornire un compromesso "alto" o nasce già morto. Ricordatevene quando costruirete l'assemblea costituente: uso la seconda persona plurale perchè (terzo elemento critico) le prime avvisaglie prefigurano già un assemblea che ricalca gli equilibri interni a DS e Margherita piuttosto che una aperta ed esplicita volontà di coinvolgere forze nuove fuori e dentro i partiti.