Chissà se qualcuno aveva avvisato il primo ministro Prodi che un nuovo timoniere avanzava dalle brume del nord a menar fendenti contro uno Stato inefficiente e in ritardo sulle politiche industriali, mondo che lui ha voluto fortemente rappresentare e garantirem a discapito del resto d'Italia.
Chi ha visto le immagini al TG mi ha raccontato di aver visto un Prodi pietrificato all'ascolto del presidente della confindustria Montezemolo. E ne aveva ben ragione di esserlo, è dal suo mondo che arriva la sfida, è dal mondo della finanza, dell'impresa che arriva la bordata, qualcuno, a un anno giusto dalla sua nomina alla guida del governo, attenta al suo governo e non è il pinocchietto Berlusconi a dargli lo scrollone, ma il principe onorario della non virtuale casa reale italiana, il vero erede di Gianni Agnelli.Berlusconi incarica una giovane donna, la Brambilla, diorganizzargli il consenso e noi le donne le mettiamo nella serra del 30%, dicendo loro che prima o poi verrà il loro turno
nell'attesa ingannano il tempo con pellegrinaggi a pompei e visite alla madonna..
d'altronde, siamo chiari, già chiamarsi "ulivo" era un brutto segnale..c'è un'orrida melensaggine catto-com che da tempo si sta rosicchiando quel poco di moderno che era rimasto nella gauche indigena. A partire dall'annuale mascherata di assisi..
io penso che, ormai, il treno sia perso per sempre (almeno da questa classe politica; parlo della sinistra). Che saltella dai "no" alla modernità dell'estrema (no tav, no strade, no inceneritori, no technè..) a quelli della vandea cattolica.
Senza mai passare dal via (sinistra moderna e laica europea).
scusa maria ma di quale centro-sinistra parli ?
La cosa piu' buffa e' che sono loro, i politici, che ora cercano ( ma l'avete visto San Diliberto ieri sera?)di cavalcare l'onda, pensando così di evitare di esserne sommersi.
Forse bisognerebbe andare oltre i semplici scricchiolamenti, forse potremmo davvero sperare di spezzare questo sistema che ci rende ogni giorno più poveri, alla faccia dei loro stipendi, nei quali è compresa anche l'indennità dell'arroganza.
E allora magari, finalmente, si faranno avanti nuove forze, quella enorme massa di insoddisfatti e disillusi che rappresentano orami un movimento, basta che decidano di mettersi in moto e proporsi come la vera alternativa di un sistema corrotto e incapace di rappresentare chicchessia, salvo se stessi.