è finalmente finita e le impalcature sono state rimosse, i fori imperiali sono tornati al loro consueto stato di osceno traffico a cavallo dei mercati romani e turisti sugli ampi marciapiedi a farsi le foto con le statue e le scenografie che il palatino offre. per quasi quindici giorni erano stati occupati dai lavori per l'allestimento dei palchi per le varie autorità chiamate ad assistere a questa assurda sfilata militare, che solo un pazzo può accostare ad una festa.

ogni anno i ritmi sono identici: circa dieci-dodici giorni prima del 2 giugno camion militari e civili occupano la zona bassa di via cavour-fori-quasi piazza venezia per i palchi (basterebbero dei tendoni per riparare dal sole le auguste capocce).
naturalmente, essendo la vettura la cosa più sacra in questo paese dopo la mamma, il traffico non viene minimamente interrotto, solo si lascia che le scatolette si accalchino ancora di più lungo l'infausta via aperta dalle ruspe del duce. i turisti sono costretti lungo degli stretti corridoi transennati, in strada perché i marciapiedi sono occupati dai lavori.

qualche giorno prima della cerimonia ho sentito le prove audio; degli operai avevano caricato l'impianto sonoro con una serena musichetta techno sparata a palla, perfetta colonna sonora per il grandissimo bordello circostante.

vorrei tralasciare i miei commenti sulla "festa" in sé, limitandomi a sottolineare che solo da bambini si può gioire del passaggio dei carrarmatucci, dei missilucci, degli omini e ora delle donnine vestiti tutti uguale a gruppi, del passaggio roboante degli aereetti che spandono fumo a tre colori dalle codine, e che già dai 13 anni almeno la cosa dovrebbe lasciar trapelare un po' di inquietudine in chi guarda e lasciargli scorrere lo sguardo intorno per cercare una via di fuga.

no, quello che mi chiedo davvero è come mai ci mettono 12 giorni a montare tutto e meno di 2 a smontare.

questo per me rimarrà sempre un mistero.