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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Geometrie
«Di questa batosta abbiamo capito tutto, è arrivato il momento di agire». E' questa - secondo Rodolfo Sala che racconta la faccenda oggi su Repubblica - la sintesi del vertice che si è tenuto ieri (in grande riservatezza, com'è uso in democrazia, ammessi solo Martina e Pizzetti, quindi nessuno) tra Penati Cacciari e Chiamparino.
«Abbiamo perso perché non riusciamo a entrare in sintonia con la parte più dinamica del Paese. Per questo ci vuole un partito con nuove regole e con un´accentuata autonomia lo schema bipolare qui mostra la corda e non si capisce perché non dovremmo considerare l´ipotesi di alleanze a geometria variabile».
Ecco, loro hanno capito tutto. La sinistra non ha perso perché ha scimmiottato la destra. Perché è venuta meno alle promesse. Perché in varie circostanze ha trattato la cosa pubblica come cosa privata. Perché si è arroccata a palazzo per mantenere potere, poltrone e privilegi. Perché ha giocato a fare ciò che non sa fare, sperperando denaro pubblico per appagare la propria sete di potere. Perché, perché, perché. No, la sconfitta - bruciante, netta - è solo una faccenda di "geometrie". "Ci fossimo alleati con la Lega e l'UDC avremmo vinto", pensano i bravi vicerè. In effetti, perché non considerare di allearsi anche con Berlusconi, Alessandra Mussolini e Clemente Mastella?
Ah, no, ops, scusate il lapsus, Mastella è già un alleato...
di
Alberto Biraghi