Votafixa.
Un pò apocalittico ma condivisibile, sicuramente gli ultimi due capoversi.
Ma siamo sicuri che l'Italia si possa permettere che un trentenne possa avere due case?
Non è che le generazioni che erano adulte negli anni 60 e 70 hanno vissuto sopra i loro reali mezzi grazie all'indebitamento pubblico, ai non investimenti, all'inflazione a due cifre?
Il dibattito è aperto.
ma se lo publicassimo su giornali e giornalini? se lo attacchinassimo in giro? se lo trasmettessimo per radio?
"e' l'azion l'ideal!"
Un dialogo multipolare? Ossia un'accozzaglia di trenta e più partiti dove le divisioni sono tante che alla fine l'unico collante è la necessità di spartirsi clientele e tangenti? Dove per l'ennesima volta la sinistra, con la testa bassa a guardarsi gli zebedei (ormai tanti da non saper più quali martellarsi), lascia che la politica la facciano i fascisti? Di nuovo gli anni ottanta, quando si spendevano i denari che nessuno aveva perchè non si produceva più nulla?
Questi saranno pure dei mostri, ma prima di mandarli a casa dobbiamo inventarci qualche alternativa migliore.
Non ho capito chi e' l'autore di tale discorso.
i trent'anni non mi sembrano ricadere esattamente nell'età puberale e l'indebitamento pubblico e' decollato agli inizi degli anni'80...ora capisco che in questi tempi disgraziati si finisca per confondere vecchie realtà consolidate con l'età dell'eldorado,non facciamo però il gioco di qualcuno Pretendiamo casa famiglia e pure casa al mare,e questo prima di delle ben note patologie della prostata (intorno ai 50 60 anni)
mi sembra che questo fantomatico iscritto a parlare abbia sbagliato partito. insomma, forse pensava di intervenire ad un dibattito di Rifondazione-Fiom con questa unica attenzione per l'assistenza agli anziani come se l'assistenza si pagasse da sola. Oppure un dibatitto dei No-tav e nimby vari con questa allergia alle infrastutture, soprattutto quelle che ti costruiscono nel tuo giardino (ma ben vogliosi poi di prendere tutti i low-cost e TAV che passano nei giardini altrui). oppure un iscritto della lega. con questi continui richiami al campanilismo, alla noi gente contro voi luridi politici.
insomma forse questo iscritto ha sbagliato partito.
Intendiamoci, l'idea poteva essere carina se si fosse soffermata alla necessità di un ricambio generazioneale ai vertici del nascituro PD. Ma se è un semplice attacco ai valori fondanti che includono la necessità di produrre richezza prima di distribuirla, di costruire infrastrutture da usare saggiamente (ad esempio costruire treni per togliere macchine, o centrali eoliche per togliere ciminiere), di favorire il lavoro e l'arricchimento dei giovani, perche solo cosi si mantengono gli anziani, di aumentare l'eta pensionabile, perche non è possible che degli arzilli 50enni se ne stiano in giro a non fare un cazzo e gravare sulla collettività, allora davvero forse questo iscritto non doveva intervenire ad un assemblea del PD, ma a casa di qualcun'altro. Ed in Italia, di partiti pronti a raccogliere certe istanze di questo tipo ce ne sono molti.
@berja
sono d'accordo con te,c'e un tempo per tutto,e quello delle parole e' finito da un pezzo
Mi impegno a preparare un discorso infuocato per le masse,verrà pubblicato su omb quanto prima
per assisteremo inermi alla nostra disfatta economica e morale
Dove sono i nostri giovani?
Dove sono i nostri rivoluzionari?
Il problema della generazione dei trentenni e' numerico. Quindi una rivoluzione non si fara' mai. Nel 68 si fece la rivoluzione perche' i giovani erano molti e contavano molto. In Palestina dove i giovani sono tanti si fa una una rivouzione al giorno.
Da soli i poveri 30enni italiani contano poco perche' sono pochi e sono troppo presi a sbarare il unario per appassionarsi di politica. Meglio trovare punti di accordo con i 50-60 enni che sono e contano molti di piu'.
Un tema caro a tutti potrebbe essere lo spreco di risorse (consulenze, pensioni ec.) della burocrazia e della politica sia a livello nazionale che a livello locale.
Io proporrei di togliere qualsiasi risorsa statale a comuni, regioni e province, salvo in caso di terremoti o alluvioni.
Dove sono i nostri giovani?
Dove sono i nostri rivoluzionari?
"[...]
dove sono gli uomini
per suonare le campane
per riportare alla vita le belle addormentate?
tempo che non ritorna
e non ritorna se tu non vuoi cambiare
tempo che non ritorna
e non ritorna se tu non vuoi capire
[...]"
Erode "Tempo che non Ritorna", CD Gridalo Forte Records, 1997
Dove sono finiti i girotondini?
Tengono famiglia, e anche se si vergognano di vivere in questo paese hanno bambini da mandare a scuola, conti da pagare, lavori magari precari da portare avanti.
Dove sono finiti i leghisti?
Erano giovani, erano contro o spreco statale e ora guardali, sono piu' corrotti degli ex DC.
Non c'e' speranza.
"Dove sono finiti i girotondini?"
erano convinti di poter cambiare i ds e rendere il partito diverso da forza italia.
ora hanno capito che e' impossibile. o voteranno altro o si asterranno.
Rotadixit!
Ame!
Aspetto con ansia l'intervento del compagno Sandro, del compagno Mauro e del compagno Matteo, che promettono una lucidità senza pari.
Personalmente, quoto Rotafixa con molto calore. Ma c'è qualcosa che mi colpisce più della discussione nel merito, ed è la enorme varietà di convinzioni fra persone che, più o meno, sono convinte di avere lo stesso "orientamento ideale" (vogliamo chiamarlo "progressista"? "di sinistra"?) cioè credono negli stessi valori (equità, libertà, ecc.).
Penso che sia urgente almeno identificare alcuni punti semplici su cui siamo d'accordo più o meno tutti, una specie di "manifesto minimo" per salvare qualcosa di sinistra nella grande confusione di questi mesi.
Nel merito, alcune osservazioni.
@pino: si possono dire molte cose a favore e contro la numerosità dei partiti (e certo oggi stiamo esagerando nel numero...) ma cosa molto diversa è affermare che in politica vi siano/ vi debbano essere due sole identità - posizioni ideali (destra-sinistra, buoni-cattivi).
Per banalizzare, non è la stessa cosa ritenere che ci sia bisogno di un PD ove socialisti, cattolici democratici, liberal, democratici maggioritari stiano insieme per ottenere una più efficace azione politica su obbiettivi comuni, oppure pensare che il PD debba essere il partito di "democratici" indistinti che credono tutti le stesse cose. La prima è una credenza pratica, si può essere o no d'accordo secondo i risultati. La seconda è una affermazione di principio; mi pare che Rota faccia bene a rifiutarla.
@matteo: grande è la confusione nell'area del PD e c'è anche chi sostiene le cose che scrivi tu.
Può darsi che il PD diventi questo, certo in tal caso sarà molto lontano dalle idee che caratterizzavano le forze politiche che lo fanno nascere. Ciò che scrivi non sono le idee della tradizione della sinistra, e neanche del cattolicesimo democratico. Bassanini, Franco De Benedetti, Salvati, Nicola Rossi, in un paese normale sarebbero gli intellettuali ispiratori di una destra decente (che purtroppo in Italia non abbiamo, dobbiamo attardarci a combattere i selvaggi della Lega e i berluscones). Rutelli e la Melandri sono opportunisti senza radici, potrebbero stare ovunque.
Rotafixa chiede solo che si esprimano le idee di una sinistra normale.
Mi fa impressione però il fatto che abbia fatto presa questa stupidaggine storica della contrapposizione tra vecchi e giovani, della gerontocrazia, della capacità salvifica delle giovani generazioni. Per cercare le cause del disagio che evidentemente patisci, ti suggerirei di riflettere anche su qualcos' altro: ad es. sull'indebolimento del sistema economico europeo, a fronte del crescere di altre aree del mondo, sulle ricette di instabilità e insicurezza che abbiamo perseguito, sull'indebolimento della capacità di consumo delle famiglie mentre si drenano risorse per ripianare il debito, ecc.
Rifletti anche sulla storia della società italiana: credi davvero che il tasso di gerontocrazia sia aumentato negli ultimi anni? E allora perché le generazioni di giovani precedenti riuscivano a trovare la propria strada
e questa no? Rifletti piuttosto su quanto scrive
Mauro sulle dinamiche demografiche, sarà il caso di tenerne conto e trovare soluzioni che possano trovare consenso, sennò ti limiterai sempre a proteste senza efficacia.
Compagno nonnoulisse,stilerò la chiamata alle armi al più presto,dovvessi farlo stanotte a lume di candela
Anticipo fin d'ora toni goebbelsiani
Compagni un pò di lucidità cazzo,l'intervento non e' di rotafixa,rotafixa riporta...
e' inutile che continuate ad elogiare il pur valido ciclista,e sveglia!!!
60 milioni di Italiani e 60 milioni di poli?
E' questa la multipolarità?
"60 milioni di Italiani e 60 milioni di poli?
E' questa la multipolarità?"
sarebbe segno che almeno si e' raggiunta la maggiore eta' e si pensa colla propria testa e non con quella di un qualche apparato che cura gli interessi suoi e basta.
"l'intervento non e' di rotafixa,rotafixa riporta.."
ah non avevo colto,mi scuso...14 ott.2007...
un bell'intervento che mi sento di sottoscrivere
caro paolo
grazie per la preoccupazioen ma le mie riflessioni non sono frutto di alcun disagio. Ribadisco, se l'esigenza è quella di dar voce ad istanze che tu chiami le diee delal tradizione di sinistra, allora ribadisco che ci sono almeno tre o quattro partiti la fuori che a quella tradizione guardano con benevoli occhi museali. Rifondazione, comunsti italiani etc sono cosi entusiasti della tradizione da volere ancora chiamarsi comunisti. Se uno si riconosce in questa tradizione e li si vuole fermare c'è molto spazio in seno al partito di bertinotti e diliberto.
io penso che il PD dovrebbe dare voce ad altre istanze, e di quali ne ho parlato nel post precedente. Vedremo chi l'avrà vinta. Certo sono piu affezionato alle idee che alle etichette e se trovassi un partito di destra con dentro bassanini, de benedetti, rossi ed io ci metto -udite udite- giavazzi, nonche bersani, e letta (per fare alcuni nomi, beh vi assicuro, che voterei con orgoglio a destra.
caro paolo
grazie per la preoccupazione ma ti assicuro che le mie riflessioni non sono frutto di alcun disagio. Vivo bene, faccio un lavoro che mi piace sono felicemente sposato e perfortuna la vecchiaia non mi preoccupa. Spero che questo non mi tolga la facoltà ai vostri occhi ad avere un opinione politica anche severa sul problema grande come una casa dell'età pensionabile e della lobby dei pensionati che esiste in italia.
Ribadisco, se l'esigenza è quella di dar voce ad istanze che tu chiami le idee della tradizione di sinistra, allora ribadisco che ci sono almeno tre o quattro partiti la fuori che a quella tradizione guardano con benevoli occhi museali. Rifondazione, comunsti italiani etc sono cosi entusiasti della tradizione da volere ancora chiamarsi comunisti. Se uno si riconosce in questa tradizione e li si vuole fermare c'è molto spazio in seno al partito di bertinotti e diliberto. Peraltro Salvi e mussi se ne sono andati apposta no? chi si riconosce in quelle idee, cerchi dimora sotto quel tetto...
io penso che il PD dovrebbe dare voce ad istanze che se anche trovano radici nelle sensibilità che è la stessa della tradizione, hanno soluzioni nuove ai problemi di oggi. alcune di queste istanze le ho nominate nel post precedente.
Vedremo chi l'avrà vinta in seno al PD. Certo sono piu affezionato alle idee che alle etichette e se trovassi un partito di destra con dentro bassanini, de benedetti, rossi ed io ci metto -udite udite- giavazzi, nonche bersani, e letta (per fare alcuni nomi), beh vi assicuro, che voterei con orgoglio a destra.
C'è poco da fare, non esiste peggior comunista, di chi era comunista fino a pochi anni fa e ora ne disprezza il termine... a buon intenditor...
Invece bravo rota... ad esserci uno così nei DS o nella margherita (vabbè) che avrà le palle di tirar fuori argomenti finalmente di sinistra.
Caro Alessio
se ti riferisci a me per quanto riguarda l'ex comunista che ora disprezza il proprio passato, ti informo che ho 29 anni. Quando il comunismo è crollato in tutto il mondo occidentale ne avevo 11 e credici o no ancora la politica non mi appassionava un granche.
ma come gli hanno permesso di arrivare alla fine del bellissimo discorso?
un'unica spiegazione. sono sordi ad ogni critica.