non so quanto conti saperlo ma ho scritto ad adinolfi la mia disponibilità a fare parte dei mille.
E' ora che si apra una parentesi nuova , chi ama fare politica è ora che si esponga a viso aperto per garantire il necessario e giusto ricambio non solo generazionale ma anche di idee e comportamentale.
ahimè non sono un under 40 perciò non so se la mia candidatura sarà accettata, male che vada sarà rispedita al mittente .
maria
Cara Maria, benvenuta! Il tuo entusiasmo sara' preziosissimo! (noi non escludiamo proprio nessuno!)
Dalla Svizzera un grande augurio che i mille diventino una forza capace di trascinare milioni!!!
La disponibilità di Maria è importantissima. Convinciamo pure il Biragone?
ricordo, per segnalare la disponibilità a candidarsi e/o a militare nei Mille, scrivere una email a adinolfi@gmail.com con:
nome e cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono aree geografiche in cui si è disponibili a impegnarsi, eventuale indirizzo web-blog
PER RI-FARE L'ITALIA
@simone e mario voi mi confondete, e ho chiesto di partecipare ai mille proprio perchè non faccio parte di nessuna leadership, nè ho compiti istituzionali tali da captare consenso nè calamitare voti, sono sempre stata ai margini di una certa macchina partitica e devo dire , ora con il senno del poi e alla luce degli ultimi fatti , il perchè di un mio certo disagio ad aderire ad un certo modus vivendi che manon mano si è scoperchiato e ha fatto venire fuori l'incocludenza di certe correnti e di certi protagonismi personalistici.
Io ad esempio non condanno d'alema e fassino per la contentezza espressa alla notizia di avere anche noi gente di sinistra una banca, la bnl è una banca nata dalla cooperazione e dal mondo del lavoro, senza finanziamenti nessuna attività politica o sociale sopravvive a se stessa, quello che mi fa arrabbiare è che d'alema non faccia salire un giornalista della stampa sull'aereo di stato, che vada a canale 5 a rilasciare un'intervista contro la magistratura , cioè in casa di colui che da 20 anni umilia e denigra coloro che dovrebbero processarlo per tutti i reati ascrittigli.
Mi fa arrabbiare Fassino che invita a cena con sua moglie senatrice Serafini, la senatrice Binetti che attacca i diritti delle coppie di fatto e dei gay.
mi fanno arrabbiare che si neghi di avere avuto contatti con ricucci per poi scoprire latorre al telefono con addirittura lo sfottò sul prendere o no la tessera, io per prendere la tessera del pci nel 1983 dovetti essere presentata da due persone che garantivano per me, che garantissero la mia condotta e moralità, ora invece leggo che uno come ricucci ci ride su come se chiedesse la tessera punti allo standa?
Siccome credo che i giochi interni al futuro pd siano tanti e tali da pretendere chiarezza, passione , partecipazione e soprattutto lealtà verso coloro che ancora credono alla partecipazione e che quella matita nel seggio l'impugnano ancora anche se con una smorfia di amarezza, penso che non bisogna indugiare oltre.
Si parta dal basso, da zero, in fisica
un corpo immerso in un fluido in equilibrio subisce una spinta diretta dal basso verso l'alto di intensità pari al peso del volume del fluido spostato, ebbene immergiamoci in questo pantano e cerchiamo di spingere verso l'alto le forze e i pensieri migliori che si riescono a produrre.
iMille sono già qui, sul blog di Mario, di Francesco Costa, di Marco de Amicis, di GU... praticamente una valanga che monta...
Potrei dare il mio contributo?
per cominciare all'insegna della trasparenza, suggerirei ai leader di questo movimento di pubblicare sul loro sito web tutti i nomi dei loro finanziatori.
Aggiungerei inoltre la pubblicazione della dichiarazione dei redditi dei futuri leader di questo movimento.
Cosi' facendo avreste gioco piuttosto facile, perche' imporreste alla vecchia guardia di pubblicare anch'essi i loro introiti e quindi smascherare i loro giochetti.
Auguri, vi seguiro' con interesse ed affetto.
Carlo, le modalità per dare una mano le leggi poco sopra. Quanto ai finanziamenti, tutto sarà trasparente, anche perché ad oggi nun c'avemo 'na lira, per dirla in milanese...
finalmente un progetto politico interessante sul quale vale la pena confrontarsi e che possa offrire un orizzonte di speranza e partecipazione attiva per chi sente forte il bisogno di politica vera.
trovo la politica italiana attuale molto frustrante in quanto il suo livello di discussione/idee e' talmente basso e arido da essere un repellente per quelle persone veramente capaci e valide che avrebbero i numeri per rivoluzionare il sistema; imille sembra un'occasione potnzialmente ottima per sollevare il piano dibattito/idee fuori dal pantano a un livello tale da catturare l'attenzione - e, si spera, la partecipazione - di queste persone.
ho non poche perplessita' riguardo al piano strategico scelto di operare in qualche modo da dentro al partito democratico, cosa che penso renda probabilmente molto difficoltoso attuare un cambiamento in profondita': suppongo imille sia un progetto che nelle migliori delle ipotesi potra' innestare sul PD delle persone nuove e valide - cosa sicuramente molto importante - ma non ho idea di quanto possa influire concretamente nel rivoluzionare l'impianto di idee e orizzonte politico del partito stesso. spero verranno messe online quanto prima informazioni piu' dettagliate riguardo al progetto imille e alle persone che ne saranno il propulsore, in modo da poter avere un qadro piu' completo di questo interessante progetto politico.
Mettete su una colletta via Paypal, per iniziare. Io qualche decina di euro ve la mollo subito volentieri! Poi sul PD resto molto dubbioso (o meglio, per il no), finchè rimangon dentro la Binetti e teo-dem! Ho già dato la mia pre-disponibilità al nuovo movimento per cui sta manovrando Capezzone, se si concretizzerà.
Però ribadisco la disponibilità al sacrificio di prendere la tessera del PD apposta per provarci e votare per voi!
Ci sono naturalmente anche io. Domani su Pennarossa un post sulla mia adesione a iMille.
Una brevissima risposta a Upanisad: grazie per la "promessa di versamento" innanzi tutto. Quanto alla Binetti, il motivo della nostra azione è proprio questa: tanti più costituenti porteremo con la nostra lista, tanto più sposteremo il baricentro del PD verso le nostre idee, e a quel punto la Binetti non potrà che fare le valigie ed emigrare, magari insieme a Mastella!)
vedi cronoman qualsiasi attività politica è già alla partenza monca di un dato inispensabile l'innocenza.
sappiamo tutti perfettamente che l'uomo politico s'accompagna pari passo all'homo homini lupus, penso che nessuno sarà mai immune da questa condizione e certamente non sarà una casualità aver assistito allo scempio di valori e virtù che si pensavano aver fissato indelebilmente nelle coscienze e negli atti quotidiani di noi tutti, sopravvissuti al fascismo ed eredi di coloro che ce ne liberarono.
E' stato illusorio crederlo o semplicemente la banalità ha preso il sopravvento per pigrizia e ignavia di chi ha semplicemente delegato ?
sicuramente si è rotto un patto fiduciario, e di questo ora va chiesto il conto , non per qualunquismo nè per demagogia ma semplicemente per fermare coloro che non sono più in grado di farlo da soli, perchè trincerati nel loro bunker o perchè circondati da consiglieri inaffidabili o troppo interessati.
Bisogna fermare la prepotenza, l'arroganza prima che sia troppo tardi, la sinistra ha bisogno di avere un ricambio per poter essere credibile e spendibile, oggi l'elettore medio di sinistranon capisce più nulla , vede e sente d'alema e berlusconi dire le stesse cose sulla magistratura, sugli organi di stampa, sente fassino e calderoli sulla stessa lunghezza d'onda quando si parla dei pacs, unica differenza uno parla con parole più educate l'altro con la bava alla bocca , avverte i sindaci e i dirigenti chiamparino, penati, bresso, cacciari, parlare di larghe intese e di percorsi autonomi e federali sulle questioni del nord come se fossimo ancora l'Italia dei comuni, con chi l'hanno concordato? con chi si sono confrontati? a quale tavolo di discussione hanno portato la loro idea e proposta?
Ora perchè chiedere ai 1000 subito programma , progetti, risorse, obiettivi, quando nessuno dei succitati vertici si è sentito in dovere di spiegarci che cosa stanno preparando e proponendo con i nostri voti, le nostre finanze, il potere che legittimamente abbiamo loro affidato ma di cui non si sentono in obbligo di confrontarsi?
possibile che ogni settimana dobbiamo organizzare sit-in, scioperi e manifestazioni per essere visibili, con il rischio di avere la testa sfondata da qualche poliziotto con il manganello facile, come è successo al g8 di Genova o ai vecchietti la settimana scorsa ?
Imille saranno una risposta? non so, ma è una scommessa, parte dal basso, è qui pebliscitaria, si offre alla pubblica visibilità e criticità, non ha corridoi o stanzette dove architettare nomenklature, è trasversale, come ogni buona organizzazione partitica dovrebbe essere, strada facendo perderà di genuinità?
Probabilmente succederà anche questo, non scandalizziamoci nell'affrontare anche quest'aspetto, negarlo sarebbe ipocrita, ma almeno non avreme la faccia tosta di negare l'evidente, del resto per vincere bisogna far quadrato e senza alleanze si viene eliminati al primo assedio.
maria
Mi piace l'ispirazione evocata dal nome "I Mille".
Proporrei di scandagliare un po' nelle vite dei personaggi risorgimentali per trovare ulteriori ispirazioni. Meglio Garibaldi di Bob Kennedy.
Personaggi del Risorgimento:
Paolo Bovi Campeggi, Filippo Buonarroti, Guglielmo Pepe, Cesare Balbo, Silvio Pellico, Gerolamo Ramorino, Ciro Menotti, Massimo d'Azeglio, Vincenzo Gioberti, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Carlo Bossoli, Camillo Benso conte di Cavour, Carlo Pisacane, Fratelli Ruffini, Fratelli Bandiera, Fratelli Savio, Gino Capponi, F. D. Guerrazzi, Raffaele Lambruschini, B. B. Niccolini, Bettino Ricasoli.
Bene ragazzi, in bocca al lupo innanzitutto.
Voglio fare un po' da guastafeste pero', oltre a mille fresche energie, di cui comunque c'è bisogno, avete già un canovaccio di programma, due valori fondanti, la vostra wish-list di riforme, 34 o 48 canzoni, insomma qualcosa su cui dire son d'accordo o dissento, oltre alla storia personale di ognuno di voi? (su cui non ho nulla da eccepire, beninteso)
Insomma, ste mille fresche facce vogliono entrare nella stanza dei bottoni, ma per fare che?
giodi visto che io mi sono proposta è giusto che ti dica che il programma , per quel che mi riguarda, non esiste.
Non esiste perchè sarebbe una frottola proportelo, perchè nessuno di noi oggi è in grado di sapere cosa nascerà in questo pd e quale elettorato intercetterà , alla luce dei fatti appena successi recentemente è davvero impossibile proiettare alcunchè.
Invece si può fare una seria analisi degli errori commessi onde evitarne l'imitazione e la cattiva proposizione.
L'indecisionismo e il vagheggiare di qua e di là cercando di accontentare tutti e alla fine si scontenta tutti e si va avanti con le idee dei soliti quattro, politica che Prodi sa far benissimo e in cui ci hanno rimesso le penne Fassino e D'Alema.
secondo rimettere in quadro la bussola e indicare chiaramente quali sono i punti cardinali che contraddistinguono l'elettorato di sinistra da quello di destra, che non può essere solo un mero discorso astratto, tipo quello sull'onestà e la distanza dal mondo degli affari, perchè abbiamo visto benissimo che il mondo degli affari di riffa o di raffa in politica ci entra sempre e coordina e sposta denari non indifferenti, compreso il mondo del volontariato , delle onlus, delle cooperative bianche e rosse.
I punti devono essere veri e concreti, tipo laicità, il vaticano non ci sta? bene si vada a cercare i voti da chi li appoggia , i berlusconi divorziati, i fini, i casini, che di famiglia ne hanno più di una, ma lo si dica e a chiare lettere senza paura di confrontarsi con l'avversario.
la politica è fatta di schieramenti ed alleanze e queste devono essere chiare a tutti, chi perde va a casa e lavora per l'opposizione e non per inciucci sotto banco.
ciò che ha creato scompiglio e malessere è questa confusioni di ruoli e scambi di favori, poca nitidezza e atti di responsabilità concreti.
se un padre di famiglia o una madre adottassero gli stessi metodi che hanno manifestato i nostri leader avremmo figli sconclusionati e disorientati sul loro agire, io sono una madre e so quanto sia necessario mantenere fede ad un impegno preso con le mie figlie, so quanto io sia osservata e soppesata da loro, a volte pur se faticosamente è necessario fare un passo indietro e chiedere scusa se un mio gesto ha creato malessere, questo ci si aspetta per un sano rapporto di collaborazione e di non sudditanza, maturità , responsabilità e capacità di elaborazione , se non ce la si fa da soli si chiede aiuto, ci si confronta, si aprono le porte e si fa entrare idee nuove e gente non ancora addomesticata al ruolo di semplice portatore d'acqua.
Chi rifiuta di compiere questo generoso gesto condanna i suoi elettori a se stessi e li lascia inaridire come rami secchi in riva ad un fiume.
Questo è un atto imperdonabile e ingiustificabile, bisogna poterlo e doverlo dire.
troviamo gli spazi, i modi e non tiriamoci indietro.
Ne va della nostra sopravvivenza .
La mia ex-ragazza, donna di grande saggezza e razionalità canadese, diceva che non sempre sappiamo quel che vogliamo, ma sapere almeno quello che non vogliamo è già qualcosa di molto importante....
In ogni caso un programma i mille devono darselo, e pure forte, perché vedi Maria, i lettori di OMB e degli altri blog si conoscono personalmente o per corrispondenza e possono donare la loro fiducia sulla base di questo dialogo che si è creato su interminabili fiumi di parole e commenti.
Ma gli altri? Quelli fuori da internet? Come gliela vendi la spedizione? I mille risorgimentali volevano unificare l'Italia, i mille internettiani che missione hanno oltre a quella di let them go home? (su cui concordo a occhi chiusi, percarità)
Pero' gli elettori vorranno sapere qual'è la loro "visione del mondo", della modernità, cosa pensano che si dovrebbe fare, quali sono i loro valori. Insomma, sulla base di che convinci un militante ds a votare per i mille invece che per Veltroni o la Finocchiaro?
Io credo che ci voglia qualcosa di forte e di radicale, iniziative, idee e modo di essere che marchino la differenza in maniera consistente e visibile. L'essere giovani, bravi, non compromessi e volenterosi altrimenti non basterà.
Francesco Grillo ha risposto sul programma sul blog di Mario Adinolfi.
Io sono in treno e vi rimando a lui.
Una rappresentante del PS francese ha appena dichiarato che il PS si deve rifondare, ma non lo farà senza i giovani che sono sempre inascoltati.
Comunque, a sentire destra e sinistra, come al solito, qui hanno vinto tutti.
Suggerirei a chi volesse scrivere un manifesto per i Mille di appoggiarsi a valori fondanti condivisi, evitando di cadere subito in trappole di politica contingente.
Allego qui sotto stralci di un discorso pronunciato dall’ex presidente Ciampi a Modena nel 2003, che elencano una serie di valori che si potrebbero condividere, almeno come punto di partenza.
UNITA’
Per capire il futuro bisogna guardare al passato. Bisogna riflettere sull'evoluzione del Paese durante tutto l'arco del Risorgimento e dagli anni del grande scontro tra fascismo e antifascismo, nel primo dopoguerra; agli anni della seconda guerra mondiale e della Resistenza; agli anni della spaccatura politica fra destra e sinistra, nel secondo dopoguerra; al successivo ricomporsi di una sostanziale unità di valori e di una elevata capacità di lavorare insieme, che si estende a tutto l'arco politico e sociale. Vi sono princìpi su cui tutti concordiamo, e ciò va tenuto sempre presente. All'origine della concordia, come ideale di vita civile, vi sono dei valori, sui quali anche coloro che sono stati accaniti avversari si sono alfine riconosciuti. Dalla condivisione di quei valori è scaturita una riconciliazione che in alcuni momenti poteva apparire impensabile.
SOLIDARIETA’
I confini della solidarietà tendono ad allargarsi, e stanno estendendosi anche al di fuori della cerchia della cittadinanza originaria. L’Italia sara’ multietnica e multireligiosa. Questa nuova prospettiva può apparire ed è sconvolgente. Emergono dei problemi, che dobbiamo affrontare fin d'ora in modo costruttivo, guardando al futuro. Il tempo, e il succedersi delle generazioni, specie se si farà una impegnativa politica di apertura delle scuole di ogni tipo ai nuovi arrivati, attenueranno e addirittura risolveranno molti problemi. Ma lungo il cammino potremo incontrarne degli altri, ed è bene prepararsi ad affrontarli. L'Inghilterra, la Germania, la Francia, hanno sostenuto l'impatto di ondate migratorie molto più massicce di quelle con cui oggi si confronta l'Italia. Non per questo la Francia è diventata meno francese, la Germania meno tedesca, la Gran Bretagna meno "british" di quello che erano. Non è in pericolo l'italianità dell'Italia, ma le nostre virtù civiche affrontano una prova non facile; questo non ce lo nascondiamo.
ECONOMIA E MOBILITA’ SOCIALE
La passione del fare coinvolge tutti gli Italiani e tutte le classi sociali. Su questo terreno, nel gusto del lavoro ben fatto, tutti si sono riconosciuti: mezzadri e proprietari, operai e industriali, in un clima di mobilità sociale che ha consentito al contadino e all'operaio di diventare, nell'arco di una o due generazioni, padrone e imprenditore. Se ai tempi della divisione e dello scontro sono seguiti i tempi della concordia e della costruzione, la comune voglia di fare è una delle cause di fondo di questa trasformazione.
LAVORO
Evitare che la logica del successo, del lavoro, dell'individualismo operoso, che pure da’ tanti frutti, finisca per impoverire i valori della solidarietà e il senso di comunità, che sono parte della nostra cultura e modo di vita, e che appaiono essenziali per la tenuta del tessuto civile del paese.
RISPETTO DEL TERRITORIO
Dobbiamo avere orgoglio per la propria identità e per la propria storia, per ciò che hanno saputo costruire le generazioni passate. Se siamo consapevoli del nostro debito verso chi c'è stato prima di noi, cureremo meglio anche gli interessi di coloro che verranno dopo di noi. Staremo più attenti a costruire senza distruggere; e se ci sarà accaduto, per effetto dello stesso progresso, di danneggiare ambienti naturali preziosi e insostituibili, ci sforzeremo di restituirli alla loro condizione primitiva, o almeno ne arresteremo la distruzione.
ISTRUZIONE
Guardando al futuro emerge l'importanza, tra i fattori di progresso, di un costante confronto e collaborazione fra la scuola, l'università, le istituzioni culturali, le forze della produzione. La ricerca e lo sviluppo, anche a beneficio delle imprese medie e piccole, che da sole non avrebbero i mezzi per farsene adeguato carico, sono la linfa vitale per lo sviluppo di un territorio che guarda al mondo come al suo spazio naturale.
FEDERALISMO
Tra i fattori del progresso ha posizione preminente la crescita del sistema delle autonomie e di un federalismo solidale. Occorre chiarezza nella definizione dei compiti che toccano ad ognuno, dal centro alla periferia, in particolar modo in una materia di grande importanza per tutti: la sicurezza del cittadino.
POLITICA ESTERA
Non dobbiamo permettere che dalla crisi che stiamo attraversando, comunque essa si evolva, escano indebolite le grandi istituzioni internazionali - le Nazioni Unite, l'Unione Europea, l'Alleanza transatlantica - a cui continuiamo ad affidare le nostre speranze per la pace nel Ventunesimo Secolo. Queste istituzioni vanno rispettate e rafforzate.
maria: "visto che io mi sono proposta è giusto che ti dica che il programma , per quel che mi riguarda, non esiste."
se i mille vogliono essere davvero qualcosa di diverso, innovativo e nuovo, il programma - inteso come il programma di governo tipo quello presentato dal centro sinistra alle scorse elezioni - e' sicuramente qualcosa di non preconfezionato e andra' costruito collaborativamente nel tempo. sono quindi d'accordo con te che attualmente non puo' esistere. quello che pero' deve esistere gia' oggi e' una chiara idea di quale sara' il DNA del progetto dei mille, il partimonio genetico di idee politiche, prcedure operative e principi ispiratori che guideranno la crescita di una concreta e incisiva azione politica (ivi compreso l'eventuale stesura di un programma di governo).
deve anche essere chiara la strategia: il piano a breve termine e' quella di presentarsi alle primarie come lista, e poi? cosa succede dopo? cosa vuol dire (dal sito di adinolfi) "nasce la lista dei mille, per il partito democratico"? e' solo un meccanismo per garantire l'iniezione di faccie nuove nel direttivo del PD senza modificarne l'impianto e le procedure operative, oppure e' anche un piano strategico (come?) per rivoluzionare - in meglio - il PD? e' vero che adesso non si possono sapere nel dettaglio le risposte a questi quesiti e probabilmente molti pezzi del puzzle cadranno in posizione cammin facendo, ma avere un piano convincente che evidenzi - anche a grandi linee - l'ampiezza di respiro del progetto secondo me aiuterebbe ad aumentarne la forza attrattiva.
mitici!
"....mutuando i meccanismi di orizzontalità e confronto continui propri dei nostri blog, anche per la definizione degli orizzonti programmatici..."
Dio mio, ma se continuiamo a comunicare così, dove vogliamo andare con i nuovi Mille? A Marsala? Sì, ma per un passito
;-)
Assistiamo in diretta al "partiam!partiam!" del biraghismo politico..auguri, ma non la vedo facile..temo che la seconda repubblica possa crollare solo sotto qualche bello scrollone di tipo..gollista..
E ci sta sempre di mezzo lo Scalfarucciolo.
Dirigenti d'azienda crescono.
per chi vuole conoscere meglio la biografia di uno dei mille, paolo bovi campeggi da bologna
http://www.sbc.altervista.org/biografia.paolo.bovi.campeggi.html