Che storia incredibile.. grazie del racconto, rota!
Bellissima storia, ben raccontata: mi ha riportata nel mondo in cui sono cresciuta, quando le famiglie erano il centro della nostra vita e le storie venivano tramandate ai più giovani ed i nostri avi venivano ricordati nella loro completa personalità,per cui sono rimasti vivi nel nostro ricordo con i loro pregi, i difetti,le scappatelle gli aneddoti e- ogni tanto-le loro orgogliose prese di posizione in un mondo per molti aspetti ancora feudale. Bravissimo.
e dovsse mai saltare in mente a qualche persona con acqua nelle vene che la vita e la morte si fanno comunque, senza regole
qualche persona che parla dal dentro dei suoi paramenti/paraocchi
che la vita e la morte si fanno valanga sempre, senza sacramenti e documenti
allora saremmo tornati nel nostro centro.
qui mi pare perduto per sempre, a sentire ciò che sento in giro.
m'inchino al mio zio perduto.
un bacio a lui, che non ebbe il tempo enanche di iniziare ad amare.
Rota o chi l'ha scritta ha talento.
ah puiatti,
non ti smentisci MAI!
si chiamava zio Cirio.
Saranno anche spiritosi, i dissacratori, ma non avranno mai la capacità di capire la poesia e resteranno sempre all'anagrafe.Con tutto il rispetto.
@rossana: cosa c'è di poetico nel sapere che il tale si scopava la contadina e in cambio le forniva alimenti e la sollevava dai lavori più pesanti? se è poetica 'sta storia è poesia pure la Gregoraci che si faceva chiavare da Sottile al ministero degli esteri. Ah... già. Il tale amava ed era riamato e mai si approfittò della sua posizione di 'superiore' per trombarsi la 'massara'. Rossana, fai leggere al tuo capo maschio 'sta storiella e digli che per te è poesia. Viva la poesia.
@anagrafe:Non è poetico che un tale si scopi una tale: è nell'ordine delle cose. Trovo invece poetico il rimpianto di Rotafixa nel considerare l'oscura nascita e morte di un bambino considerato non degno di essere neanche menzionato, data la sua nascita illegittima. Ti sei fermato solo al sesso. Che il bimbo sia morto nel pomodoro bollente, certo, questo è veramente divertente, secondo il tuo punto di vista. Ma ce ne sono altri. Ci sia consentito averli.
@rossana: che io trovi divertente che il bambino sia morto nel pentolone è una conclusione che hai tratto tu. la battuta è la reazione a una storiella che mi è sembrata un servizio stile Studio Aperto, o Porta a Porta: darsi di gomito con soddisfazione per il capo-branco-maschio che si scopa la serva-showgirl-domestica-operaia e contemporaneamente pornografia del dolore, con plastico in scala del pentolone e Vissani a disquisire sulla temperatura dell'acqua. A te è sembrata una storia bellissima e piena di poesia, a me una vaccata.
be', può essere letta anche così, e in fin dei conti zio cirio è una battuta.
siamo capaci di scherzare sui genocidi, figuriamoci sui singoli morti.
ma è una questione di visione e gusto (non parlo dei pomodori).
ps
mia sorella e mio fratello non ne sapevano niente, sono cascati dal pero.
a proposito di anagrafe, a roma c'è una definizione divertentissima che viene affibbiata alla gente di margine che si prevede non avrà vita lunga, tipo malfattori, assassini e vari: "questo all'anagrafe l'hanno seggnato co' 'a matita", ad indicare la sua evidente e rapida transitorietà.
@rotafixa: quella dell'anagrafe è magnifica, segno della grandezza della 'filosofia' romanesca. io che sono un tipo pessimista 'te posso dì che semo tutti segnati co' 'a matita: er tempo è er mejo cancellino'. ciao.
@rotafixa: ciao, ho risposto cordialmente al tuo commento, ma la censura automatica l'ha bloccato. forse più tardi sarà pubblicato. ciao.
Un Rotafixa Verghiano.
Quanto all'altro tizio, il non riconoscere l'esistenza di una cosa può essere sintomo di un proprio limite e non la prova dell'inesistenza della cosa stessa.
@charlie: grazie per il pensierino nuovo e originale. adesso vado dietro alla lavagna in punizione. anzi no, vado a leggere il manuale "Come riconoscere la poesia quando charlie la vede e tu no".
rotafixa
è una storia che lascia l'amaro in bocca.
cent'anni di solitudine alle pendici del vulcano.
Se la tua bisnonna e tua nonna non erano rispettate dai rispettivi mariti sono problemi della tua famiglia...