Ignazio La Russa firma una prefazione per il catalogo della mostra "Vade Retro. Arte e omosessualità" che aprirà a Milano nei prossimi giorni. Commento del sempre molto intelligente Vittorio Sgarbi, assessore alla "cultura" (mmm... ma che cazzo voleva dire questa parola qui?) al comune di Milano. «La sua sarà la prima prefazione del catalogo. E avere La Russa come testimonial è straordinario per una mostra del genere. Una sera, un invitato a una cena mi ha chiesto: "Dove sono seduto?". Gli ho risposto: "Vicino a La Russa". Dovevate vedere la sua faccia quando accanto a lui si è seduto Ignazio e non invece una bella ragazza dell'Est. Mi sa che a La Russa chiederò anche di indossare una parrucca: Ignazio La Rossa».Ahahaha da morir dal ridere... ahahah Ignazio La Rossa.. Vittorio ma come ti vengono.. che sagoma...
dai curatori della mostra è scomparso il tizio accusato di pedofilia e agli arresti domiciliari. Mi pare cosa indegna. Un avviso di reato e una misura cautelare, non sono una condanna. Cancellare un curatore per opportunità significa ipocrisia e condanna preventiva. sulla base di questo criterio su ritorna alla santa inquisizione.
La russa sa scrivere. Questa è la vera notizia.
La Russa è avvocato, tanto per intenderci, sa scrivere ed è anche una persona di spirito: non capisco perché la cultura debba appartenere solo alla gente di sinistra.
Sgarbi è una persona intelligente ma decisamente folle, e l'aneddoto che ha narrato sa di finto.
L'idiosincrasia verso gli omosessuali e tutto ciò che sa di diverso, di strano o di avulso dal proprio vivere non l'ha inventato Sgarbi: in altri spazi di questo blog, ho visto attacchi violentissimi anche a gente di sinistra perché la pensava in modo diverso dagli altri, quindi non date lezioni di tolleranza, please.